Manicomio Blucerchiato Forum

Posts written by TheSmallPrint

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    La squadra è stata costruita su un altro sistema di gioco, poi, per far contento o per mettere a proprio agio il loro acquisto più costoso, hanno cambiato modulo buttando nel cesso 2 mesi di lavoro e sperimentando a campionato in corso....l'ha anche detto pubblicamente un giocatore a mezzo stampa, cosa vogliono di più, una raccomandata con ricevuta di ritorno? L'esonero del mister ad ottobre?
    Da Montella al duo dirigenziale una sequenza di errori incredibili, da farci un manuale dal titolo "Cosa non fare con 200mln di euro".
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    Solo un presuntuoso e arrogante non cambia strada dopo il palesarsi di tanti segnali negativi e contrastanti, ma oggi il suo problema è che se ne sono accorti anche i giocatori e non so quanto reggeranno ad accollarsi gli errori altrui oltre ai propri.
    L'aver mandato la squadra all'arma bianca contro la Spagna, uno dei club più forti del mondo, penso sia stato un brutto schiaffo per tutto il gruppo, tant'è che dopo c'è stata solo confusione.
    Trovo ridicolo che si continui a perseguire un modulo sbagliato in senso relativo e assoluto. Relativo perché non ci sono gli uomini adatti in ruoli cardine, Insigne fa pena quando si fa mezzo campo in orizzontale per entrare nel vivo dell'azione, un chiaro segnale di "che cazzo ci faccio sulla fascia a cercar palloni vicino al calcio d'angolo?". Un centrocampo che non ha le caratteristiche tattiche e tecniche per reggere in due un intero reparto, Verratti e De Rossi, uno è un regista e l'altro ha 35 anni e già da anni gioca più con l'esperienza che con il fisico. Che muro potranno fare davanti agli avversari?
    In senso assoluto perché è un modulo non interpretato da nessuna big o media, italiana e non, come puoi pretendere di avere i giocatori adatti? Vuole dimostrare di essere un rivoluzionario della tattica, un'inventore di calcio?
    Questa non è un squadra di possibili campioni ma non è neanche una squadra di ravatti, è vero che manca di un pizzico d'esperienza ma c'è più talento di altri anni dove invece c'erano più soldatini che giocatori...però se un gruppo rende meno del dovuto qualche domanda è bene porsela, oppure il carrozzone va bene così?

    Edited by TheSmallPrint - 11/10/2017, 11:44
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    C'è la farà a farli giocare con il 4-3-3 o prima dovremo aspettare di vedere anche il famoso 5-5-5?
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    Cifre venute fuori da dove? Il secolo ha commissionato una ricerca di mercato sulla nostra maglia?
    Fosse vera la richiesta per il main sponsor avremmo la fila in sede....
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    Di solito le clausole sono valide da giugno a luglio, con i vari distinguo del caso sulle date di termine. Potrebbe essere una cifra accessibile per diverse big ma a poche italiane se intesa come cifra pagata in una rata unica.
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    A settembre non ho mai visto alcuna squadra vincere qualche trofeo, ergo, zitti e pedalare che a parole non si va da nessuna parte.
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    Gli stipendi si pagano con i flussi di cassa, il mercato difficilmente segue le tempistiche degli stipendi, l'unica è farsi anticipare i soldi dalle banche portando i crediti di mercato e dei diritti tv a garanzia...ma mi sembra di capire che anche sul mercato dei calciatori oggi hanno più debiti che crediti.
    Può un club con più di 110 mln di debiti avere credito o degli anticipi? Può intervenire la proprietà in modo diretto quando anche questa ha delle belle grane? Non dimentichiamo poi che oltre agli stipendi avranno da rientrare di tot debiti, tipo il 2 ottobre scade la seconda rata delle rottamazioni delle cartelle Equitalia con cui hanno rateizzato una parte del debito tributario, e anche quelli sono tanto cash.
    La questione stipendi e la mancata cessione potrebbero portare ad una crisi di liquidità non indifferente nel mese d'ottobre.
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    CITAZIONE (Francescodraghi1989 @ 29/9/2017, 15:08) 
    Genoa, il no di Preziosi a Gallazzi: "Ma continuo a cercare un acquirente"

    Distanza abissale sulla valutazione dei debiti. E i tifosi si schierano con Juric
    di GESSI ADAMOLI

    29 settembre 2017

    Genoa, il no di Preziosi a Gallazzi: "Ma continuo a cercare un acquirente"
    Enrico Preziosi resta il proprietario del Genoa. Gli è bastata poco più di un'ora, per rispondere "no grazie" alla proposta d'acquisto presentatagli da Giulio Gallazzi. La pec (posta elettronica certificata) che poteva cambiare i destini del Genoa, era arrivata ieri a metà pomeriggio nell'ufficio di Enrico Preziosi a Fingiochi. Conteneva l'offerta d'acquisto da parte di Sri Group, la società di Gallazzi interessata a rilevare il pacchetto azionario del club. Una proposta articolata comprendente anche tutta una serie di allegati ed è stato soprattutto quello che riguarda i debiti ad essere fonte di discordia.

    Ma quanti sono effettivamente i debiti del Genoa? Non c'è stata una due diligence ufficiale e dunque manca una dato certo (un sito solitamente bene informato come Dagospia ieri li ha quantificati in 130 milioni). Secondo gli acquirenti superano comunque i 110 milioni, sono invece molto meno secondo la proprietà. Evidentemente le due parti nel quantificare i debiti hanno usato due criteri diversi. Per esempio, considerando che la nuova proprietà sarebbe comunque subentrata ad ottobre, chi avrebbe dovuto farsi carico dei 12 milioni di stipendi del trimestre giugno-luglio-settembre che andranno pagati entro metà del proossimo mese di ottobre, pena una penalizzazione in classifica?

    Altro nodo il credito che il Genoa vanta nella cassa di compensazione della Lega: 14 milioni secondo gli acquirenti, 18 secondo la proprietà. Questo credito va detratto dai debiti? Certamente sì secondo Preziosi, assolutamente no secondo Galazzi che ha Centurion e Rodrgiuez da pagare (a marzo) e poi ci saranno i riscatti obbligati di Lapadula, Rossettini e Zukanovic. Insomma, cambiali in scadenza per oltre 15 milioni di euro.


    È stato uno scontro durissimo tra i rispettvi legali. Alberta Figari, socio della sede italiana di Clifford Chance, dalla parte di Sri Group e dall'altra Giuseppe Lombardi (Lombardi, Segni e associati) che ad un certo punto della trattativa ha preso il posto di Bruno Gattai (Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners). Avvocati di grandissima esperienza che non sono però riusciti a trovare un punto d'incontro. Abissali le differenze tra le due parti, soprattutto su come interpretare i numeri. «Quelli che ci hanno fornito. Perchè è stata una due diligence decisamente anomala. I conti ce li hanno narrati ed illustrati, non abbiamo avuto la possibiità di portarci a casa una carta per poterla studiare», dice Beniamino Anselmi che ha fallito nella sua missione di mediatore e che comunque verrà ricordato nella storia del Genoa come "il presidente in pectore".

    Preziosi aveva fretta di tornare operativo al cento per cento (e a questo punto in caso di mancato successo col Bologna la panchina di Juric è a forte rischio). Ha preteso che Gallazzi anticipasse la proposta ufficiale, anche se il termine ultimo era stato fissato per il 30 settembre. E comunque lui aveva già deciso prima ancora di ricevere la lettera con la nuova proposta d'acquisto da parte di Gallazzi per uscire pubblicamente allo scoperto e far capire, attraverso i microfoni di Telenord , che per lui la trattativa era finita ed è pronto ad andare avanti da solo. Evientemente è convinto che l'esplosione del baby Pellegri possa essere la risoluzione di una buona parte dei problemi economici del Genoa. Ma l'Inter si è ritirata dall'asta e la Juventus vuole fare un discorso più complesso che coinvolga, però attraverso tutta una serie di bonus, anche le altre due giovani promesse. Salcedo ed il portiere Russo. Resta il Milan che al momento non è disposto ad andare oltre 20 milioni. Beppe Riso, il procuratore di Pellegri, sta trattando con l'estero e ci sarebbero un paio di club di Premiere League interessati al ragazzo di Pegli che è già stato celebrato da due popolarissimi tabloid inglesi come il Sun ed il Guardian .

    Preziosi dal Genoa non si vuole separare. In questi anni alla sua porta hanno bussato tanti "farlocchi" come lui stesso li ha definiti ma anche imprenditori a cui si sentiva "onorato di stringere" la mano (Calabrò) e "persone etremamente serie e per bene" (Gallazzi e Anselmi). Alla fine però tutti hanno ricevuto la stessa risposta: «Non
    vendo».

    E domani c'è la delicatissima partita con il Bologna che il Genoa affronta da penultimo (dietro c'è solo il Benevento). È fondamentale fare punti e i tifosi ieri sono stati a Pegli per far sentire a tecnico (tantissimi i cori in favore di Juric) e squadra il loro sostegno. Canti, slogan, fumogeni e accanto all'ormai immancabile striscione "Preziosi vattene" e un altro con la scritta "Noi con voi, non traditeci".

    http://http://genova.repubblica.it/sport/2...lcio-176795401/

    Il calore del fuoco sotto la pentola sta aumentando....ma tanto ci pensa Enrico :bevuta: :bevuta: :bevuta:
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    Il discorso dello svalutare il valore della maglia è vero a metà, la svendita è già stata in parte fatta mettendoci patacche di nomi assolutamente secondari e che hanno infatti contribuito in maniera limitata.
    Se la strategia era di non far calare il valore allora la dovevano lasciare intonsa fino a quando non si fosse trovata l'offerta giusta, così non hanno fatto.
    All'inizio penso non sapessero neanche dove battere la testa, i cambi del responsabile del marketing la dicono lunga, ma forse non si son presi impegni a lunga scadenza solo perché volevano tenersi aperta la possibilità che il main sponsor potesse essere anche azionista del club.
    Vedremo se a breve verrà riempito anche questo tassello, indicativamente le squadre della nostra fascia stanno tra 1,5 - 2,5 mln, non mi sembra una cifra veramente impossibile e oltre mi sembra troppo ottimistico....anzi andare oltre mi farebbe pensare appunto ad un socio o ad un proprietario del club.
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    A senso parlarne oggi? Credo di no, già oggi 25 mln sarebbero pochi per le cifre che girano. Se ne parlerà a tempo debito e penso per cifre sopra i 30, a meno di clausole di cui non conosco esistenza o entità.
    Comunque son voci positive, di solito si parte sempre con un calciatore vicino all'Inter...per poi vederlo andare altrove a cifre superiori.
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    La frase più esilarante è sentire Preziosi che si rende disponibile a ripianare il debito...il pesce d'aprile in anticipo.
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    Un'ottima soluzione per i piccoli club, nonostante sia un prefabbricato e in tubolare d'alluminio, farebbe la sua porca figura anche in serie A.
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    Se venti son troppe, sedici son troppo poche.
    Un grosso problema è l'enorme divario che c'è tra bassa serie A e alta serie B, chi viene da su difficilmente si avventura in un investimento che poi potrebbe ricadere su più anni e il paracadute è solo una panacea. Andrebbero cambiate molte cose, non solo la composizione e la distribuzione dei diritti tv.
    Che si gioca tanto è palese, ma si gioca tanto anche altrove, non veniamo a raccontarci che le nostre squadre son più stanche per i troppi impegni.
    Un tetto agli stipendi in un mondo calcistico dove ogni nazione ha una propria disciplina e un onere diverso è una follia.
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    Montella e il suo staff hanno i giorni contati, se non è oggi sarà domani, e il club pagherà l'aver costruito una squadra per un modulo per poi buttarsi su uno schema per accontentare un solo giocatore, Bonucci.
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    http://www.calciomercato.com/news/genoa-ju...la-difesa-33197
    Nel frattempo iniziano gli scavi sul fondo del barile...
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