Manicomio Blucerchiato Forum

Posts written by Duncandg

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    Leris e De Paoli erano titolari nel Chievo ?
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    Onestamente non capisco, non siamo così scarsi...
    Però sono impauriti, impazienti...ho paura che Di Francesco li abbia demoralizzati, facendoli sentire più scarsi di quello che in realtà non sono.
    Se stasera non la raddrizziamo è durissima
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    Per la Samp serve un allenatore di carattere, con poche idee ma buone. L'unico modulo attuabile con questa rosa è il 4321
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    Finisce l'era Ferrero: la Sampdoria è di Vialli per 120 milioni

    Concluso quasi l’intero ciclo di una gravidanza umana –oltre otto mesi da quando la trattativa ha silenziosamente preso l’avvio - il topolino ha finalmente partorito la montagna. Definiti gli ultimi dettagli, arriverà l’ufficialità della conclusione dell’affare. Massimo Ferrero si è convinto e sta per cedere la Sampdoria al dioscuro del gol blucerchiato dei tempi d’oro, Gianluca Vialli, punta di diamante degli investitori, i magnati James Dinan e Alex Knaster, proprietari rispettivamente dei fondo York Capital e di Pamplona Capital Management. Americano il primo, con un patrimonio personale di oltre 2 miliardi di dollari; ebreo russo il secondo, cresciuto professionalmente negli Usa, amico dell’oligarca Mikhail Fridman (Alfa Bank), con solidi agganci nell’entourage del presidente Vladimir Putin. Il quarto uomo, rimasto discretamente fra le quinte pur essendo il vero motore dell’estenuante trattativa, è Fausto Zanetton, esperienze a Londra in Morgan Stanley e Goldman Sachs, amico personale di Vialli, con cui è socio nella piattaforma Tifosy. Il prezzo di vendita non è stato reso noto, dovrebbe aggirarsi attorno agli 85 milioni di euro, cash e disponibili subito per Ferrero. Gli acquirenti si faranno carico anche dei debiti della società, circa 35 milioni di euro. L’investimento totale raggiungerebbe dunque i 120 milioni di euro. Non riguarda direttamente i fondi di investimento che fanno capo a Dinan e Knaster. I due tycoon infatti sono intervenuti con capitali personali.

    Vialli, l’uomo immagine e il garante delle buone intenzioni degli imprenditor, assumerà la carica di presidente della Sampdoria e svolgerà incarichi operativi nel settore tecnico. In soldoni e per cominciare sarà lui a dirigere il mercato estivo ormai agli sgoccioli, soddisfacendo i desideri del tecnico Eusebio Di Francesco, che reclama rinforzi miratiti da settimane: un esterno d’attacco (in corsa Defrel, Kamano, Ben Arfa, Emiliano Rigoni, Nicolas Gonzalez), un attaccante (difficile Simeone), e un centrocampista di interdizione (si punta il ghanese Kudus), nonché un secondo portiere, nel mirino il clivense Seculin. La ciliegina sulla torta potrebbe essere il golden boy del Chievo Emmanuel Vignato, classe 2000, la trattativa è in corso e balla un milione tra domanda e offerta.

    Eseguito il signing (le firme) sul preliminare di accordo, i rispettivi staff legali provvederanno a mettere a punto la documentazione contrattuale vera e propria, preludio al closing (chiusura) dell’affare. Ad occuparsene sarà lo studio internazionale milanese CMS, nella persona dell’avvocato Paolo Scarduelli, mentre gli interessi di Ferrero saranno curati dal commercialista veneto Gianluca Vidal, divenuto il suo consigliere esclusivo negli ultimi mesi. L’ultimo passo avverrà davanti al notaio col passaggio delle azioni da Ferrero al gruppo Vialli. Che quindi non avrà pieno controllo del club prima della terza giornata di campionato, il 15 settembre è in calendario la trasferta di Napoli.
    Otto mesi e passa per arrivare ad un passo dalla definizione del passaggio di proprietà che ha conosciuto alti e bassi, rotture, ritirate strategiche (a giugno il gruppo Vialli aveva annunciato il ritiro della propria offerta) e improvvisi ritorni di fiamma. L’offerta originaria del gruppo Vialli era stata respinta con sdegno e irritazione da Ferrero, offeso per quello che aveva considerato un affronto: 45 milioni cash, più una trentina legati diversi bonus, nonché i debiti pregressi (circa 35 milioni) che gli acquirenti si sarebbero accollati. L’offerta era stata rimodulata a luglio grazie all’intervento di Edoardo Garrone. L’ex presidente, che aveva regalato al club a Ferrero a giugno del 2014 (con tanto di fideiussioni a garanzia dei debiti), attraverso la cassaforte di famiglia (la San Quirico spa) ha anticipato la maggior parte dei bonus (legati ai prossimi due piazzamenti in classifica della squadra e alle percentuali incassate in futuro sulla eventuale rivendita di una dozzina di giocatori già ceduti negli esercizi precedenti, come Muriel, Fernandes, Schick), eliminando di fatto i pagamenti differiti e consentendo a Ferrero di incassare la cifra piena, tutta e subito.

    Appunto 85 milioni di euro. “Più di così non posso fare per la Sampdoria”, ha confidato Ferrero agli amici. “Ho portato il fatturato alle stelle, migliorato il rendimento e la classifica della squadra, investito nel campo di allenamento di Bogliasco e nel settore giovanile”. Tutto vero. La mano del romano del Testaccio ha raddrizzato i conti del club, migliorato la sua patrimonializzazione (a Bogliasco verranno investiti oltre 20 milioni di euro), portato la Sampdoria stabilmente nella parte sinistra della classifica. I cicli però si esauriscono e come si fa a dire di no ad un’icona blucerchiata come Vialli? Ad inseguire la Sampdoria non c’erano solo i finanziatori di Vialli, nella corsa ad un club di solido blasone e sorretto da una tifoseria ampia e fedele, si erano schierati anche alcuni imprenditori arabi, sotto l’ala del fondo inglese Ufp Aquilor Capital, che aveva ottenuto da Ferrero una opzione, lasciata cadere ai primi di agosto. Nel “cartello” inglese era confluito fra gli altri il principe saudita di sangue reale Abdullah Bin Saud, la cui candidatura si era indebolita allorché il suo nome era apparso sui giornali. Secondo intoppo, il blitz a New York lo scorso giugno di Ferrero, che aveva incontrato gli uomini di Dinan, rilanciando la sua richiesta: 100 milioni cash, tutti e subito. Respinto con perdite, il folkloristico presidente blucerchiato era rientrato a Genova con le pive nel sacco. Il suo viaggio aveva provocato una netta rottura dei rapporti con il vicepresidente Antonio Romei, il Richelieu del club, la testa pensante che ha condotto tutti gli affari della Sampdoria negli ultimi cinque anni.

    Rimasto solo Ferrero aveva guadagnato tempo, ricorrendo ad esternazioni estemporanee e ribadendo il concetto: per lui la Sampdoria non valeva meno di 100 milioni. Il gruppo Vialli non ha avuto fretta e lo ha lasciato bollire nel suo brodo, un brodo bollente, perché Ferrero è incalzato da scadenze e appuntamenti con la giustizia che toglierebbero il sonno a chiunque, ma non a lui che vive la vita come un film. ”Non sono i debiti che mi hanno indotto a vendere – insiste Ferrero – Ho un patrimonio immobiliare che vale 300 milioni di euro. Lo ripeto, è una questione di forza obiettiva: per la Sampdoria ho fatto il massimo e non potrei fare di più”. Sarà vero che Ferrero potrebbe fare fronte alle proprie esposizioni debitorie vendendo i condomini popolari che possiede in alcune zone periferiche di Roma. E tuttavia resta il fatto che a settembre il Viperetta dovrà rimborsare oltre 31 milioni di euro ad una finanziaria, la DeBank, che aveva rilevato il debito acceso per salvare dal pignoramento, lo scorso agosto, di quattro locali cinematografici, tra i quali il famoso cinema Adriano di Roma. La Eleven Finance (holding immobiliare e cinematografica di famiglia), amministrata dalla figlia Vanessa, versa in condizioni drammatiche. Nel 2018 aveva accumulato oltre 55 milioni di euro di perdite; i debiti a fine 2017 superavano i 72 milioni di euro.
    La Sampdoria, per lui è stata la gallina dalle uova d’oro: gli stipendi autoassegnati, registrati regolarmente a bilancio, e i dividendi incassati (gli ultimi due esercizi si sono chiusi con oltre 9 e 12 milioni di utili) gli hanno procurato – malcontati –una quindicina di milioni di euro.

    Altro spiacevole intoppo è la vicenda giudiziaria che lo vede sotto inchiesta da parte della procura di Rima che gli contesta di ave prelevato dalle casse della Sampdoria, nel 2015, oltre un milione di euro, “pescati” dai denari incassati dalla cessione del calciatore Obiang (oggi al Sassuolo) al West Ham. Un giro di fatture sospette ha indotto i pm romani a chiedere il suo rinvio a giudizio. Il 20 settembre prossimo Ferrero dovrà vedersela con il gup che potrà accogliere la richiesta della procura e spedirlo di fronte al tribunale o archiviare la pratica. Questa spinosa vicenda, le continue, estemporanee esternazioni, il continuo disprezzo per la storia della Sampdoria (ha rinunciato al trofeo Ravano, fiore all’occhiello di Paolo Mantovani), nonché la resistenza caparbia a Vialli, gli hanno alienato i favori della tifoseria sampdoriana. Quasi nessuno lo difende ormai e i tifosi organizzati avevano annunciato una contestazione preventiva e continua nei suoi confronti. L’arrivo di Vialli fungerebbe da disinnesco per questa mina vagante restituendo serenità all’ambiente. I 15mila abbonati dovrebbero crescere e toccare le ventimila unità. Quasi un record che riporterebbe il club ai tempi d’oro dello scudetto. Parola oggi proibita, ovviamente. Domani, chissà…

    https://www.calciomercato.com/news/finisce...0-milioni-24241

    Edited by Rayk23 - 21/8/2019, 20:16
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    Purtroppo non venderà tanto facilmente, è abituato ad esser indagato, e ora ha trovato il giocattolo con cui sistemare le sue pendenze e raccimolare qualche soldo.E' ben al corrente che i tempi della giustizia in italia sono biblici e con i vari gradi di giudizio passeranno anni prima di arrivare ad una sentenza.

    Spero solo che l'indagine della GdF non sia, già, conclusa.
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    L'unica è sperare che gli mettano i braccialetti come a Manenti. Intanto l'appartamento dove vive è sotto sequesto
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    Non concordo.
    Certo di derby peggiori se ne sono visti tanti, come quello finito 1 a 0 per loro con gol di Francioso su punizione.
    Ma se, l'altra sera, avessimo perso ci sarebbe stato ben poco da dire. A centrocampo non coprivamo, sulle fasce erano sempre in superiorità numerica. Si son salvati giusto Audero, Tonelli e Quagliarella. Per il resto ben poca roba.
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    Si sapeva da tempo. Proprio relativamente a quella proprietà di Firenze.
    Ora staremo a vedere. Dirà che era un "reso soci" di quanto da lui investito nella Samp. Ammesso che ci credano e a questo punto non sono molto convinto.
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    Onestamente non vedevo un derby così goiocato male da parte della Sampdoria dai tempi di Milito e Thiago Motta nel Genoa.

    Non so se i giocatori siano contro il mister, o meglio non lo seguano più come prima, oppure dipenda dal fatto che la coperta è corta e a parte il ragazzino inglese l'altra sera eravamo senza un incontrista di ruolo. C'è da dire però che alcuni giocatori quest'anno hanno subito un'involuzione tecnica in negativo incredibile. Praet, Ramirez, Jankto (l'abbiamo pagato tanto ma visto poco), Kownacki sembrano "scazzati".
    E' solo una mia impressione?
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    Ma cazzo
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    Renzo Parodi non è un cazzaro, almeno per come lo conosco. Oltre ad essere l'autore di uno dei più bei libri sulla Sampdoria di Mantovani
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    Soddisfazione e godimento ai massimi livelli. Battere il Napoli è sempre motivo di gioia.
    Bravi tutti, menzione speciale per Murru, Tonelli e ovviamente Quagliarella.
    Aspetterei a giudicare Audero, dopo due partite in A.Non dimenticatevi che è un portiere in cui la Juve crede.

    Una parola sul Napoli.
    Appena Ancelotti ha provato a smarcarsi dal gioco e dagli uomini di Sarri (che aveva 13 giocatori, gli altri non li considerava) ha perso malamente. Avrà da lavorare.
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    CITAZIONE (Rayk99 @ 30/8/2018, 20:08) 
    Conosco la storia di Dossena, ma continuo a non capire cosa c’entri con Ferrero e la possibile cessione della Samp.

    Nulla (spero) ma quando sento parlare di arabi a Dossena mi si drizza il pelo.
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    CITAZIONE (superchumbo @ 30/8/2018, 15:37) 
    Questo non è del tutto vero, a livello di investimenti non saprei, ma rispetto a 10 anni fa , Genova e’ in ripresa sia dal punto di vista turistico che dal punto di vista delle attività portuali e cantieristiche . Dal punto di vista demografico e’ vero che la Liguria in generale e’ una regione con tanti anziani, ma questo non c’entra nulla con l attività produttiva. Solo il fatto che venga costruito il terzo valico, sta a significare un incremento dei traffici portuali, ricordiamo sempre che almeno il 40 % delle merci destinate a tutto il territorio nazionale , passano da qui e che l attività crocieristica e’aumentata di molto, a significare anche la grande vocazione turistica

    Il porto commerciale ha incrementato il volume di lavoro aumentando le ore di lavoro del personale mantenendo invariate le paghe. Lavori di più e prendi gli stessi soldi. Per informazioni chiedere a Spinelli che rogne che ha con i sindacati. L'aspetto turistico invece è ancora in forse, con quello che è successo non credo che Costa farà partire quest'anno le navi da crociera dal porto antico. Continueranno a usare come hub Savona.
    Quindi per ora ci limitiamo ai traghetti da e verso Sardegna, Corsica, Tunisia...
    Sul terzo valico potrei scrivere un libro ma finchè continuano a rimuovere i vertici del Cociv, dubito vedremo qualcosa di concreto. Così come la Gronda. Spero partano presto i lavori ma so in cuor mio che non è e non sarà così.(Almeno nel breve termine)

    Per il resto i discorsi andrebbero fuori topic e diventerebbero lunghi. In sintesi la riforma previdenziale che ha sensibilmente alzato l'età per andare in pensione avrà effetti solo nel breve termine. Chi nel 2018 ha 40anni, lavorando e versando contributi, paga la pensione dei genitori e delle persone prossime ad andarci. Ma il sistema è destinato al collasso perchè se chi ha adesso ha 25-30 anni non inizia a lavorare l'INPS quando noi 40enni andremo in pensione dirà molto candidamente che non ci sono le risorse.
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    CITAZIONE (ToniSamp @ 30/8/2018, 15:57) 
    :lol:
    Proprio per niente. Napoli e Bari non sono minimamente paragonabili in termini di bacino d'utenza. La sola provincia di Napoli fa 3 milioni d'abitanti, quella di Bari 1 milione. E mi fermo al dato demografico perchè se parliamo di tifo si sa quali sono i club più tifati nelle province meridionali, a parte proprio Napoli. Se poi conti di trovare tifosi del Bari a Foggia o a Lecce...

    Mi sono limitato a riportare quella che se, secondo chi segue le dinamiche affaristiche del pallone più di me, sono le intenzioni future di De Laurentiis
255 replies since 29/7/2014
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