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Si, quarto. Sono cotto...😂 . -
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Tutti o quasi gli appassionati di calcio, sentendo nominare la parola "Pichichi", sono quasi sicuramente in grado di dire cosa indichi questo nome, ovvero il corrispettivo spagnolo del nostro titolo di capocannoniere della serie A.
L'albo d'oro di questo torneo straborda di nomi che hanno fatto la storia del calcio: in ordine cronologico, giusto per fare qualche esempio, si può partire dai vari Di Stefano e Puskas, passando per Mario Kempes e Hugo Sanchez, per poi proseguire con Ronaldo il Fenomeno ed Eto'o, fino ad arrivare ai giorni nostri con Messi e CR7.
Forse non tutti però, sanno da cosa derivi questo nome.
Pichichi (Pitxitxi in grafia basca) era il nomignolo - in italiano suonerebbe come "piccolino" - con cui veniva da tutti chiamato il più grande attaccante negli albori del calcio iberico, all'anagrafe Rafael Moreno Aranzadi. Classe 1892, nativo di Bilbao, si impose giovanissimo come cecchino implacabile in un'epoca (anni '10-'20) in cui non esisteva ancora formalmente il campionato spagnolo (Pichichi con l'Athletic disputava la Coppa nazionale ed il campionato basco, oltre alle partite della nazionale, con cui petaltro conquistò la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Anversa del 1920).
Plurititolato con la squadra della sua città, era di gran lunga il calciatore più famoso del paese, restando nella storia anche per essere stato l'autore del primo gol realizzato al vecchio San Mames nella partita d'esordio nell'impianto (1913).
Ritiratosi dal calcio giocato a nemmeno 30 anni, sposato e da pochissimo diventato padre, morì prematuramente pochi mesi dopo, a causa di un attacco letale di febbre tifoide, probabilmente per avre mangiato frutti di mare avariati.
La sua morte, prematura ed improvvisa, fu uno shock per tutta la nazione e, come spesso succede a chi muore giovane, accrebbe ulteriormente la sua leggenda che viene perpetrata ad ogni stagione sportiva, con l'assegnazione del titolo di capocannoniere che a lui nel frattempo venne dedicato (dal 1953).
Ultima curiosità. L'Athletic Bilbao ha omaggiato il suo sfortunato campione con una statua a mezzobusto posta all'interno dello stadio nel 1926 e successivamente trasportata nel nuovo San Mames, situata alla fine del tunnel che porta i giocatori dagli spogliatoi al terreno di gioco.
La tradizione, ancora oggi rispettata, prevede che ogni squadra che giochi per la prima volta a Bilbao, omaggi con un mazzo di fiori la statua di Pichichi prima di iniziare la partita.. -
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Sconfitta - preventivabile - al Bernabeu per l'Athletic, 2-0 con due gol d'autore di Rodrygo, uno per tempo.
Purtroppo l'Atletico Madrid nel finale espugna il campo del Villarreal e riconquista la 4a piazza, con 2pt di vantaggio sui baschi.
La Liga si ferma la prossima settimana per la finale di Coppa del Re: l'Athletic sfidera' in quel di Siviglia il Mallorca per tornare, a 40 anni di distanza dall'ultimo successo, ad alzare al cielo la coppa nazionale, dopo molte sconfitte giunte proprio all'atto finale. Stavolta però, i baschi arrivano alla finale da favoriti.. -
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Sale l'attesa per la - strana - finale di Coppa del Re 2023/24: nessuna super big presente all'ultimo atto, tutte cadute strada facendo.
Se la giocheranno, sul neutro di Siviglia, il mio Athletic, giunto in finale dopo aver eliminato ai quarti il Barcellona e nella doppia semifinale l'Atletico Madrid ed il sorprendente Mallorca, in lotta per la salvezza, capace di mandare a casa il Girona e di superare in semifinale la più quotata Real Sociedad.
Entrambi i club hanno già vinto in passato il trofeo. L'Athletic con 23 vittorie (anche se di questi, molti sono datati) è il 2° club per numero di successi nella competizione - meglio ha fatto solo il Barcellona con 31 - ma l'ultima vittoria risale all'ormai lontano 1984: da allora, ben 6 sconfitte in finale. Il Mallorca ne ha vinta solo una, nel 2002/03 con in attacco un giovane Samuel Eto'o.
I baschi, classifica e rose alla mano, appaiono favoriti e potrebbero finalmente interrompere la maledizione delle finali perse, ma attenzione alle sorprese che in questa edizione non sono mai mancate.. -
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E l'Athletic, dopo 6 finali perse, torna finalmente ad alzare al cielo la Coppa del Re, a distanza di 40 anni esatti dall'ultimo successo.
Il match col Maiorca (sostenuto
in tribuna dal suo tifoso più illustre Rafa Nadal), finisce 1-1 (Dani Rodriguez al 21° porta in vantaggio gli isolani, Sancet la pareggia al 5° della ripresa per i baschi).
Da quel momento l'Athletic ha schiacciato gli avversari nella loro metà campo cercando la vittoria ma non trovando il guizzo vincente, lasciando al Maiorca solo qualche azione di rimessa. Del resto lo stesso tecnico dei maiorchini, consapevole della superiorità tecnica degli avversari, aveva dichiarato di non disegnare una conclusione ai rigori.
Dagli 11 metri però, a spuntarla è stato l'Athletic. Per il Mallorca - che tirava per primo - fatagli gli errori del 2° e 3° penalty (Morlanes parato, Radonjc alto), mentre i tiratori baschi sono stati infallibili (Raul Garcia, Muniain, M. Vesga e Berenguer). Particolare curioso: i due tecnici anche in finale hanno continuato a dare spazio ai secondi portieri, così come nelle precedenti gare: entrambi non hanno demerirato anche se poi, nel momento clou, Aguirrezabala ha neutralizzato un rigore rivelatosi decisivo, mentre Greif non ha fatto altrettanto.
A Bilbao sarà una notte di grandi e meritati festeggiamenti.
Vamos Athletic!. -
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Dall'84 ad oggi. Che festa in terra basca...
Spiace un po' per Aguirre che stava per fare un capolavoro con una squadra modesta, tolti alcuni singoli (l'argentino Maffeo, i difensori centrali - l'ex Ternana Valjent è da anni un bel difensore affidabile -, l'ex laziale Muriqui e un altro paio).
Mi fa piacere, invece, che nella squadra biancorossa siano ancora in rosa dei giocatori che arrivavano da delusioni quasi indelebili nelle finali, come Munian e De Marcos tanto per citarne un paio, che erano titolari nella finale europea con Bielsa allenatore.
Non ricordo se Valverde aveva vinto qualcosa al Barcellona 🤔
Edited by Fasamzo88 - 7/4/2024, 02:26. -
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Valverde vinse almeno una Liga e qualche coppa (una Coppa del Re sicuro, ma credo anche almeno una Supercoppa) col Barcellona, ma poi fu esonerato, in maniera anche un po' sorprendente. Ma credo proprio che questa con l'Athletic abbia un significato diverso. Tra l'altro da giocatore Valverde milito' sia con l'Athletic che col Barcellona, ma la sua esperienza a Bilbao fu decisamente più lunga ed intensa.
Giusto sottolineare il ricordo delle delusioni che Muniain e De Marcos hanno patito: infatti, dopo aver alzato la Coppa una prima volta da solo in tribuna (secondo questo strano protocollo in uso li), Muniain è subito corso giù al centro del campo dove lo aspettava il resto del gruppo ed il trofeo a quel punto è stato tirato su da loro due insieme, capitano e vice capitano. De Marcos ha 34 anni, non so se ha ancora un anno di contratto o se questa sarà la sua ultima stagione: così fosse, chiuderebbe in bellezza, senza contare che ora ci si rituffa nella Liga, c'è ancora un 4° posto in ballo...
Un ultima nota sulla finale. La posta in palio era alta, ma é stata comunque una partita corretta, senza falli gravi, provocazioni e momenti di tensione. A fine partita ho visto molti abbracci tra gli avversari in campo e anche molta cordialità tra i due tecnici. Un bel vedere insomma.. -
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Tornano a vincere un titolo dopo 40 anni!Sin da bambino mi sono simpatici e ieri ho tirato per loro. . -
.Tornano a vincere un titolo dopo 40 anni!Sin da bambino mi sono simpatici e ieri ho tirato per loro.
Attenzione... Tornano a vincere la Coppa del Re dopo 40 anni, ma nel frattempo, a parte le tante finali assortite perse, hanno vinto due Supercoppe di Spagna... In particolare quella del 4-0 al Barcellona nella finale d'andata (sempre con Valverde in panchina) resta indimenticabile.. -
.Attenzione... Tornano a vincere la Coppa del Re dopo 40 anni, ma nel frattempo, a parte le tante finali assortite perse, hanno vinto due Supercoppe di Spagna... In particolare quella del 4-0 al Barcellona nella finale d'andata (sempre con Valverde in panchina) resta indimenticabile.
Avevo in mente la parola"Titolo"ed ho scritto questo invece di "Coppa del Re":sì,infatti mi ricordavo delle due Supercoppe vinte recentemente,entrambe ai danni del Barcellona.Comunque il loro anno memorabile rimarrà sempre il 1984:Campionato,Coppa di Spagna e Supercoppa di Spagna(anche se quest'ultima fu assegnata in automatico).. -
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Qualificati anche per l'EL se non sbaglio. . -
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Si, ma tanto quello non era in discussione essendo quinti con buon margine sulla sesta.
Ora proveranno ad agganciare il 4° posto, al momento distante solo 2 punti. Sarà un testa a testa con l'Atletico Madrid che potrebbe pagare in parte pegno avendo ancora l'impegno in Champions (peraltro il sorteggio è stato benevolo, avendo pescato il Borussia Dortmund, percui potrebbero arrivare anche in semifinale). L'Athletic invece ora nnn ha più impegni extra campionato e potrà concentrarsi solo sulla Liga. Tra l'altro credo ci sia ancora da giocare il ritorno, al Wanda Metropolitano che potrebbe essere determinante.
L'accoppiata Coppa del Re + 4° posto trasformerebbe una stagione già così decisamente buona, in eccellente.. -
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Pareggio amaro per l'Athletic, dopo la trionfale finale di coppa.
Al San Mames, contro il non trascendentale Villarreal, finisce 1-1 una partita pazza. Gli ospiti, complice un pestone (come dicono oggi gli inglesofili, step on foot) beneficiano di un penalty che si stampa sul palo. Dopo varie occasioni da ambo le parti, nella ripresa arriva il vantaggio di Sancet al 66° ma quando ormai sembrava fatta, un rimpallo in area di rigore finito sul braccio di un difensore biancorosso (braccio inevitabilmente largo perché il giocatore era in caduta) decreta, dopo Var, un secondo penalty che stavolta va a segno (Parejo, al 95°).
Una doccia gelata, soprattutto perchè la vittoria dell'Atletico Madrid fa scappare i colchoneros a +4. Ci sono ancora 21pt a disposizione, ma questa mezza battuta d'arresto potrebbe pesare in modo determinante nella rincorsa al 4° posto che ora si fa ancora più in salita.. -
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Pareggio beffa per l'Athletic al San Mames contro il Granada, penultimo e con ormai un piede e mezzo in Segunda Division.
Bilbao già sotto dopo 6 minuti con un autogol di I.Williams che spizzica un corner tagliato e inganna il suo portiere. Dopo una ventina di minuti il solito Guruzeta rimette le cose a posto insaccando una palla vagante in area, dopo buona iniziativa di N.Williams. L'Athletic ci prova ma non concretizza, clamorosa soprattutto l'occasione all'85° che I.Williams si divora dal limite dell'area piccola sparando a lato e completando la sua nefasta prestazione.
Il Girona, ripresosi dopo un lungo periodo buio, è ora a +10 e pare ormai irraggiungibile. La corsa è solo sull'Atletico Madrid, a +3 e che gioca tra poco contro il modesto Alaves. Bisogna sperare ovviamente in almeno un pari per poi giocarsi tutto nello scontro diretto (a Madrid) di settimana prossima. Ma la vedo dura ormai.. -
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PS L'Atletico Madrid in casa dell'Alaves ha perso 2-0. Guardando il bicchiere mezzo vuoto, si è persa un'occasione d'oro per portarsi a -1, guardando il bicchiere mezzo pieno si è comunque accorciato un minimo il gap (che rimane quindi di 3punti). A 6 giornate dalla fine, lo scontro diretto acquista un peso specifico enorme ora. .
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