Aumento prezzi maglie delle squadre

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    CITAZIONE (SteSteSte @ 11/7/2023, 19:35) 
    Ma il costo di un euro è totalmente irreale

    Non sò...questo è quello che riporta l'articolo e, se le maglie sono fatte in Laos, potrebbe anche starci...non sarebbe così irreale.

    Il concetto su cui, società di calcio, punterei (soprattutto per una realtà "provinciale" come la nostra), è quello di far fare le maglie ad una filiera del territorio.
    Credo che ad inventiva e manifattura non ci mancherebbe niente e credo che sarebbe un grande valore aggiunto far ideare e realizzare le maglie della squadra di calcio ad una realtà locale...tutti noi compreremmo con molto più piacere...almeno sai dove vanno i soldi.

    Ad oggi, che il sovracosto , che ha portato a questo innalzamento prezzi, sia dovuto alla salvaguardia e alla tutela delle famiglie/neo mamme/pensionati in Cambogia, ci credo poco...credo che sia invece il modo delle grandi marche di marginare più o mantenerlo tale rispetto allo scorso anno.
     
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    CITAZIONE (SteSteSte @ 11/7/2023, 16:56) 
    ......Dietro a quei 90€ o 150€ ci sono maternità pensioni, ferie e permessi retribuiti, istruzione aggiornamenti… so che i costi sono alti ma cercate di capire quel che intendo, meglio una maglia in meno ma fatta in maniera “sana” che due maglie “malate”....

    Ste, ti considero una delle voci più autorevoli di questo Forum, ma quanto quotato vorrei tanto fosse vero e la spesa la sentirei più leggera.
    La realtà, purtroppo, è che quando compro una Lacoste o una maglietta Nike, Adidas o qualsiasi indumento griffato, nell'etichetta interna ci trovo scritto Made in Bagladesh o Cambogia o Vietnam o Pakistan o comunque Paesi in cui i diritti che noi consideriamo sacrosanti da te descritti se li sognano, anzi, non li sognano perché manco sanno cosa sono.
    E lo ripeto: purtroppo.
    Peggio ancora è il discorso sull'acquisto di articoli contraffatti, lì si alimentano anche le varie mafie.....................
     
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    CITAZIONE (Pinzino @ 11/7/2023, 20:47) 
    ...Il concetto su cui, società di calcio, punterei (soprattutto per una realtà "provinciale" come la nostra), è quello di far fare le maglie ad una filiera del territorio.
    Credo che ad inventiva e manifattura non ci mancherebbe niente e credo che sarebbe un grande valore aggiunto far ideare e realizzare le maglie della squadra di calcio ad una realtà locale...tutti noi compreremmo con molto più piacere...almeno sai dove vanno i soldi....

    Chapeau, Pinzino
    la comprerei anche a più di 100 Euro senza batter ciglio, presso un rivenditore del territorio stesso.
    Sarebbe bello.
     
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    CITAZIONE (Pinzino @ 11/7/2023, 20:47) 
    Non sò...questo è quello che riporta l'articolo e, se le maglie sono fatte in Laos, potrebbe anche starci...non sarebbe così irreale.

    Il concetto su cui, società di calcio, punterei (soprattutto per una realtà "provinciale" come la nostra), è quello di far fare le maglie ad una filiera del territorio.
    Credo che ad inventiva e manifattura non ci mancherebbe niente e credo che sarebbe un grande valore aggiunto far ideare e realizzare le maglie della squadra di calcio ad una realtà locale...tutti noi compreremmo con molto più piacere...almeno sai dove vanno i soldi.

    Ad oggi, che il sovracosto , che ha portato a questo innalzamento prezzi, sia dovuto alla salvaguardia e alla tutela delle famiglie/neo mamme/pensionati in Cambogia, ci credo poco...credo che sia invece il modo delle grandi marche di marginare più o mantenerlo tale rispetto allo scorso anno.

    È impossibile anche fossero fatte in Laos, il tessuto è tessuto tecnico, solo lo sviluppo di un tessuto tecnico implica dei tecnici che costano, i macchinari i luoghi dove viene concepito, prodotto, venduto, i prototipi, le campionature, tutta questa roba non viene fatta in Laos, ma anche in uffici… poi ci sono i costi di trasporto, marketing, ufficio marketing, eventi, quel che paghi per poter produrre il brand (sponsor tecnico), il Costo di un dipendente che abbia uno stipendio dignitoso in Occidente è di almeno 30000€

    Chi dice che costa 1€ non sa di cosa parla, ma nemmeno lontanamente
     
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    CITAZIONE (pillocero @ 11/7/2023, 20:53) 
    Ste, ti considero una delle voci più autorevoli di questo Forum, ma quanto quotato vorrei tanto fosse vero e la spesa la sentirei più leggera.
    La realtà, purtroppo, è che quando compro una Lacoste o una maglietta Nike, Adidas o qualsiasi indumento griffato, nell'etichetta interna ci trovo scritto Made in Bagladesh o Cambogia o Vietnam o Pakistan o comunque Paesi in cui i diritti che noi consideriamo sacrosanti da te descritti se li sognano, anzi, non li sognano perché manco sanno cosa sono.
    E lo ripeto: purtroppo.
    Peggio ancora è il discorso sull'acquisto di articoli contraffatti, lì si alimentano anche le varie mafie.....................

    Concordo su tutto, ma i costi non si limitano alla produzione

    Davvero 1€ al pezzo non penso proprio lo dico perché un ragionamento del genere lo sentivo anche da uno su tik Tok sul costo di un prodotto che tratto, e si spargono voci totalmente infondate, che fanno male come tutte le generalizzazioni.

    qualsiasi impiegato psicologo avvocato magazziniere medico prete o ingegnere o addetto alle pulizie vende qualcosa che spesso in termini di mera produzione checosta meno di 1€ l’ora non vedo mai nessuno dire troppo caro qualcuno di questi
     
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    SteSteSte fai il controller di mestiere? :)

    Comunque ti do ragione al 110% (senza incentivi) sulla parte della componente indiretta.

    C'è da dire che c'è comunque una buona fetta di margine, che aziendalmente parlando è giusto fare: per stare in piedi o riduci i costi o aumenti i ricavi.

    E se sei in B, nonostante il paracadute, dai diritti TV prendi poco.

    Ti resta, quindi, il merchandising, lo stadio, sponsorizzazioni e player trading.
    Noi tifosi non possiamo avere una bella squadra senza "contribuire".

    Poi è chiaro che vincere aiuta a vincere (e a guadagnare), ma fino ad allora - per le possibilità che ognuno ha o vuole avere - dobbiamo contribuire un po' tutti.

    Io non farò l'abbonamento vivendo a Milano, ma quest'anno comprerò più merchandising di quanto non abbia fatto in tutta la mia vita :)
     
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    CITAZIONE (Pinzino @ 11/7/2023, 20:47) 
    Il concetto su cui, società di calcio, punterei (soprattutto per una realtà "provinciale" come la nostra), è quello di far fare le maglie ad una filiera del territorio.

    Quoto al bacio.

    Io 100 euro e passa non li spendo per una T-shirt, Genoa compreso.

    La cosa bella, ma proprio bella, sarebbe far realizzare le maglie di Genoa e Sampdoria a una filiera del territorio; noi adesso abbiamo la Kappa, che comunque è vicina (Torino) ma sarebbe meglio fosse prodotta in Liguria. Inoltre il giro d'affari della Kappa potrebbe (non so come funziona!) anche commissionare i prodotti in indonesia o in Cambogia... =_=

    Se devo spendere 100 € o 150 € sul territorio, magari son più propensa a farlo.

    Fermo restando che, ovviamente, i soldi le società sportive devono tirarli fuori anche dal marketing, come già detto sopra e ampiamente e totalmente condivisibile.
     
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    CITAZIONE (Patrizia Urso @ 12/7/2023, 09:53) 
    Quoto al bacio.

    Io 100 euro e passa non li spendo per una T-shirt, Genoa compreso.

    La cosa bella, ma proprio bella, sarebbe far realizzare le maglie di Genoa e Sampdoria a una filiera del territorio; noi adesso abbiamo la Kappa, che comunque è vicina (Torino) ma sarebbe meglio fosse prodotta in Liguria. Inoltre il giro d'affari della Kappa potrebbe (non so come funziona!) anche commissionare i prodotti in indonesia o in Cambogia... =_=

    Se devo spendere 100 € o 150 € sul territorio, magari son più propensa a farlo.

    Fermo restando che, ovviamente, i soldi le società sportive devono tirarli fuori anche dal marketing, come già detto sopra e ampiamente e totalmente condivisibile.

    In realtà il marketing è un costo che va a rincarare il prezzo delle magliette, lo stesso evento di presentazione delle magliette è un costo che incide nel costo delle maglie, più pubblicizzi più costa se costa poco hai ridotto i costi da altre parti esempio qualità scadente. Io personalmente non indosso mai maglie da calcio vorrei che si concentrassero gli sforzi sul casual, urban o simili, mi piacerebbe una t-shirt da indossare, ad esempio, sotto una giacca senza risultare ridicolo
     
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    CITAZIONE (SteSteSte @ 11/7/2023, 19:35) 
    Ma il costo di un euro è totalmente irreale

    Consoco personalmente un dirigente di un notissimo marchio di Jeans e di abbigliamento spotivo (t-shirt e bermuda di 2 marche "da surf")
    !5 anni fa stavano spostando la produzione dalla Thailandia al Vietnam, perchè quegli esosi degli operai thai non si facevano più bastare 100 dollari al mese di stipendio, per lavorare in fabbrica con orari e turni che in occidente sarebbero da galera

    Le fabbriche producevano, col tacito assenso di tutti, su 3 turni: due "ufficiali" per produrre la merce che sarebbe poi arrivata nei ns store, come in quelli USA, un terzo turno nottuno non ufficiale, che permetteva all'imprenditore locale di produrre per il mercato locale del fake (che fake non era, essendo lo stesso identico prodotto, stessi filati, stessi macchinari, stesse fabbriche)
    Al mercato del fake, un bermuda da Surf veniva venduto dalla fabbrica a 3 euro (parlo di quelli belli, con loghi grandi ricamati col filo, quelli stampati venivano meno), per arrivare nei mercati di Patopong a BKK, piuttosto che a Krabi, Puket etc a 7 euro.
    Una t-shirt (di cotone di qualità eccellente, ne ho a casa che non metto più in giro perchè mi hanno stufato, ma dopo mille lavaggi ancora integre che uso in casa....) usciva dalla fabbrica a meno di un euro per il fabbricante ufficiale.

    Oggi in occidente di abbigliamento delle squadre ufficiali non si produce neanche un bottone (magari giusto quello che indossano i calciatori e lo staff, non certo quello che metto io o un altro tifoso), forse il prezzo di un euro è irrelistico, ma garantisco che non supera i 5 euro, trasporto da puttemburgo compreso.
     
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    Il tessile ha pochissimo "valore aggiunto", sono fabbriche che non ha senso impiantare in Europa.
    Forse solo in Turchia ci sono ancora aziende tessili (mi pare che Oviesse abbia qualcosa prodotto là), ma geograficamente la Turchia è già Asia. ;)
     
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    CITAZIONE (ritpetit @ 12/7/2023, 10:28) 
    Consoco personalmente un dirigente di un notissimo marchio di Jeans e di abbigliamento spotivo (t-shirt e bermuda di 2 marche "da surf")
    !5 anni fa stavano spostando la produzione dalla Thailandia al Vietnam, perchè quegli esosi degli operai thai non si facevano più bastare 100 dollari al mese di stipendio, per lavorare in fabbrica con orari e turni che in occidente sarebbero da galera

    Le fabbriche producevano, col tacito assenso di tutti, su 3 turni: due "ufficiali" per produrre la merce che sarebbe poi arrivata nei ns store, come in quelli USA, un terzo turno nottuno non ufficiale, che permetteva all'imprenditore locale di produrre per il mercato locale del fake (che fake non era, essendo lo stesso identico prodotto, stessi filati, stessi macchinari, stesse fabbriche)
    Al mercato del fake, un bermuda da Surf veniva venduto dalla fabbrica a 3 euro (parlo di quelli belli, con loghi grandi ricamati col filo, quelli stampati venivano meno), per arrivare nei mercati di Patopong a BKK, piuttosto che a Krabi, Puket etc a 7 euro.
    Una t-shirt (di cotone di qualità eccellente, ne ho a casa che non metto più in giro perchè mi hanno stufato, ma dopo mille lavaggi ancora integre che uso in casa....) usciva dalla fabbrica a meno di un euro per il fabbricante ufficiale.

    Oggi in occidente di abbigliamento delle squadre ufficiali non si produce neanche un bottone, foerse il prezzo di un euro è irrelistico, ma garantisco che non supera i 5 euro, trasporto da puttemburgo compreso.

    Non sono quelli i costi indiretti, parli di produzione, non c’è solo quello, anzi quello è il costo minore nel merchandise sportivo.
    Adidas al Real Madrid in 10 anni lascia 1 miliardo di euro, credi che sia sbagliato fare pagare 150€ una maglietta?

    gli store ufficiali occidentali hanno costi altissimi, le Pubblicita online hanno costi altissimi, e lasciamo stare altri costi accessori con costi altissimi, il disegno della maglia ha dei costi altissimi, ogni mattonella che vedete dentro un negozio. Se ti fermi al costo di materia prima e produzione quanto dovrebbe costare un iPhone da 1500€? 20€?


    www.calcioefinanza.it/2015/04/29/sponsor-tecnici/

    Il problema non è il costo della maglietta 150€ in un anno li tiri fuori perché se ti arrivasse una multa li tireresti fuori, il problema è altro ed è che la civiltà attuale consuma 3 volte quel che necessita, prodotti di qualità 10 volte inferiori a cose fatte bene.
    E non è un problema di spesa, conosco personalmente decine di persone che prendono 1500€ al mese e vanno in giro con una borsa di Louis Vuitton originale, o comprano ogni 3-4 settimane un paio di scarpe da 30€ (400€ l’anno circa)

    sono due esempi estremi per dire che siamo abituati a desiderare ciò che non possiamo, e chi non fa allora compensa con le quantità, non posso andare fuori a cena a mangiare italiano tutte le settimane? Vado all’ “all-you-can-eat” cinese (e mo stanno in crisi pure quelli)
    Siamo la società dell’ immondizia, produciamo e consumiamo spazzatura, non va bene
     
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    CITAZIONE (Skalda73 @ 12/7/2023, 11:02) 
    Il tessile ha pochissimo "valore aggiunto", sono fabbriche che non ha senso impiantare in Europa.
    Forse solo in Turchia ci sono ancora aziende tessili (mi pare che Oviesse abbia qualcosa prodotto là), ma geograficamente la Turchia è già Asia. ;)

    Dipende anche da quanto spendi, la produzione di Brunello Cucinelli è italiana quasi in toto, ma anche le grandi firme anche se di proprietà straniera mantengono produzione italiana

    Il prodotto creato per non durare e generare consumi continui sono invece di produzione scadente a prescindere dal luogo di produzione
     
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    CITAZIONE (SteSteSte @ 12/7/2023, 11:30) 
    Dipende anche da quanto spendi, la produzione di Brunello Cucinelli è italiana quasi in toto, ma anche le grandi firme anche se di proprietà straniera mantengono produzione italiana

    Il prodotto creato per non durare e generare consumi continui sono invece di produzione scadente a prescindere dal luogo di produzione

    Se citi le "grandi firme" allora il valore aggiunto è dato, appunto, dal marchio. Si possono permettere di sostenere costi di produzione maggiori, perché il marchio permette di vendere l'oggetto a un prezzo di partenza maggiore.
     
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    non contesto i 150 euro a maglia se il prodotto è fatto made in italy con una filiera che rispetta i diritti dei lavoratori.
     
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    CITAZIONE (viadelpiano @ 12/7/2023, 12:28) 
    non contesto i 150 euro a maglia se il prodotto è fatto made in italy con una filiera che rispetta i diritti dei lavoratori.

    Per affermare una roba del genere bisognerebbe conoscere perfettamente tutti i dettagli e i costi del processo. Se alla fine di tutto c'è gente che vive nella ricchezza (ed è così) perché la maglia costa 150 e non 50 o 75, allora non è corretto.

    Pagare un decimo di uno stipendio medio mensile, per una maglietta, è follia. Io di recente ho preso una seconda maglietta Sampdoria bianca a circa 40 euro. Era di due stagioni prima.
     
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