Perché certi imprenditori entrano nel calcio?

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    Ma infatti non mi riferivo a Ferrero... l'Inter, la Juventus, il Milan, la Roma, il Barcelona, il Tottenham, le squadre di Manchester sarebbero bad company? 😀
     
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    CITAZIONE (Tore MB @ 8/1/2022, 10:13) 
    Ma infatti non mi riferivo a Ferrero... l'Inter, la Juventus, il Milan, la Roma, il Barcelona, il Tottenham, le squadre di Manchester sarebbero bad company? 😀

    Tutte le società sommerse da debiti ed incapaci di generare in autonomia la finanza necessaria alla copertura dei costi sono di principio delle bad company.😉
    Poi andrebbero analizzate caso per caso le modalità con le quali ciascuna azienda che le controlla volge a proprio vantaggio questi pozzi senza fondo.
    L unica cosa certa e' che non sono degli sprovveduti o dei masochisti della finanza. 😉
     
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    Palese che tutto il sistema non stia più in piedi e si regga solamente col maquillage contabile più spinto. Il Covid ha dato la mazzata finale, soprattutto perchè langue il calciomercato, fonte di plusvalenze con le quali vivono gran parte delle società. Su diritti tv e investimenti infrastrutturali siamo ancora indietro e di molto. Negli ultimi anni, la seria A è stata preda di investitori americani, non grandissimi nomi, cioè gente che nel loro paese è considerata un imprenditore di medio livello. Tranne il fondo Elliott, che però non voleva acquistare il Milan, ma se lo è ritrovato in pancia perchè il cinesino non pagava le rate del prestito, o Saputo a Bologna (operazione fatta però molti anni fa e quando il club era in serie B). Perchè comprano? Prezzi a saldo delle società rispetto ad altri campionati (senza però i ricavi della Premier o il prestigio della Bundes, ma l'Italia è sempre tra i Big Five europei), hanno liquidità cospicua parcheggiata e capacità di gestire debito, enormi vantaggi fiscali avendo le holding di controllo in paesi offshore (quindi possono nascondere perdite di bilancio), possibilità di accorpare investimento in franchigie sportive cosa che in USA dà lustro all'imprenditore e gli consente altri sgravi fiscali, sono attratti dal Belpaese (Venezia è Venezia nel mondo, Parma è polo alimentare conosciuto ovunque...) e da investimenti immobiliari su stadi e centri sportivi, dalla grande visibilità che il calcio offre, nonostante tutto, dai diritti tv rimasti al palo solo da noi. Molti però ragionano erroneamente con gli standard nord-americani o britannici, dove tutto o quasi nell'investimento sportivo e immobiliare è veloce e pratico. E spesso falliscono perchè pensano che il calcio europeo sia l'equivalente del football o del basket negli Stati Uniti. Quanto di più sbagliato, ma poi lo capiscono ovviamente, ma a loro spese. Invece, in Italia impera la politica di quartiere che blocca le riforme strutturali e sui diritti televisivi c'è bagarre (mancato accordo coi fondi che avrebbe portato più soldi e più managerialità) e la burocrazia uccide gli investimenti e le lungaggini procedurali portano tutto a diluirsi nel lunghissimo termine. Commisso e Krause (questo non capiva la filosofia del meccanismo delle retrocessioni, per dire) hanno ammesso recentemente di aver incontrato difficoltà enormi e quindi devono per forza giocare sul lungo termine sperando che la situazione migliori, nel frattempo pompano soldi nel tentativo di migliorare lo standing delle loro squadre. Non si sa se ci riusciranno, le variabili nel calcio sono molteplici. Però non sono tutti cosi, ad esempio, Amanda Staveley, proprietaria al 10% del Newcastle con il fondo PCP ha etichettato proprio il sistema italiano come disastroso e di non voler investire neanche un centesimo in Italia, tempo perso e soldi buttati. Curioso di vedere il Genoa... :shifty:
     
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    QUOTE (elsevillano @ 7/1/2022, 22:16)
    Visibilità, bara fiscale nei bilanci consolidati delle proprie società, affari paralleli, prestigio personale... insomma le motivazioni possono essere tante e varie.

    QUOTE (Tore MB @ 7/1/2022, 22:28)
    Non ho capito nulla, puoi provare a spiegare? Stai dicendo che imprenditore che in dieci anni magari accumula 200 milioni euro di debiti con la società di calcio, grazie a questo "gioco" ne sta guadagnando di riflesso ancora di più da un'altra parte? A me pare fantasia pura.

    In maniera ermetica, elsevillano ha spiegato la situazione...forse quello che non capisci TORE é "la bara fiscale": come detto da altri, ci sono meccanismi contabili che permettono d'ottimizzare certi indicatori contabili una volta che consolidi i conti, in pratica nel caso di un "gruppo d'affari" facente capo ad un'azienda madre, tutte le filiali hanno un bilancio sociale (individuale) ed il Gruppo un bilancio consolidato (aggregato con l'epurazione di tutte le operazioni intra-gruppo)... senza entrare nei tecnisimi, puoi certamente avere delle agevolazioni o margini di manovra secondo la visione consolidata, non solamente dal punto patrimoniale, ma in certi paesi per diversi parametri sulla liquidità, solvabilità, accounting provision, fiscalità etc.

    Non ci sono da dimenticare tre punti sulla gestione di una società di football:
    1/ si puo' anche guadagnarci, nel senso tradizionale del termine (Cellino, Radrizzani ci hanno guadagnato entrambi con il Leeds...)
    2/ ci sono poi le operazioni borderline (senza parlare neccessariamente di "delinquere", ma operazioni "opache") tra paesi che permettono ad esempio di sbloccare liquidità creata in contesti favorevoli (la Cina di alcuni anni fa)
    3/ alcuni presidenti (sempre più rari) lo fanno anche per questione extra-finanziarie...per passione/luci della ribalta (Moratti, Sensi...)

    Un'ultima osservazione, non credo che i presidenti auto-remunerati siano cosi' poco frequenti...mi sembrava di aver seguito una discussione proprio qui dove si citavano numerosi casi ini serie A nell'intento di "normalizzare" il comportamento di Ferrero
     
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    CITAZIONE (matraph @ 8/1/2022, 10:53) 
    Un'ultima osservazione, non credo che i presidenti auto-remunerati siano cosi' poco frequenti...mi sembrava di aver seguito una discussione proprio qui dove si citavano numerosi casi ini serie A nell'intento di "normalizzare" il comportamento di Ferrero

    DeLaurentiis ha percepito 35 milioni dal 2011 come emolumenti al cda, cioè lui, la moglie e i due figli. Una sorta di dividendo mascherato. Operazione capolavoro sotto il profilo economico e sportivo, che ha permesso pure di salvare la Filmauro. Da ricordare che prese il Napoli in C senza sede, palloni e campo d'allenamento. Qualcuno ci guadagna, ma sono mosche bianche.
     
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    CITAZIONE (Ives @ 10/1/2022, 09:01) 
    DeLaurentiis ha percepito 35 milioni dal 2011 come emolumenti al cda, cioè lui, la moglie e i due figli. Una sorta di dividendo mascherato. Operazione capolavoro sotto il profilo economico e sportivo, che ha permesso pure di salvare la Filmauro. Da ricordare che prese il Napoli in C senza sede, palloni e campo d'allenamento. Qualcuno ci guadagna, ma sono mosche bianche.

    Non lo prese; quello era Gaucci che lo voleva "salvare" (ma per fortuna dei napoletani non ci riuscì).
    Fondò una nuova squadra (come la Florentia Viola di Della Valle), Napoli Soccer, e acquistò poi il marchio dal tribunale fallimentare; approfittò, poi, del lodo Petrucci che gli consentì di iscriversi in serie C. Si è trovato il beneficio di una società nuova ma con il traino di un bacino d'utenza elevatissimo, e con esso i relativi introiti (stadio, merchandising, sponsor etc...). E' stato bravo a fiutare l'affare.
     
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    Alla luce dei disastrosi bilanci emersi in questi giorni, mi chiedo ancora una volta: perché investirenel calcio?
     
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    CITAZIONE (Tore MB @ 22/4/2022, 09:41) 
    Alla luce dei disastrosi bilanci emersi in questi giorni, mi chiedo ancora una volta: perché investirenel calcio?

    E' sicuramente un tipo di attività che da molta visibilità e l'essere umano è vanitoso. Se a noi, qui su MB, sembra tutto semplice (gestione, mercato, parte sportiva) probabilmente può apparire altrettanto semplice ad altri.
    Poi chiaramente contano le competenze e le capacità imprenditoriali. Il fondo Elliott (famigerato e pericoloso secondo alcuni, secondo me invece un fondo proprietario è "il male minore") ha fatto molto bene , sportivamente ed economicamente, la famiglia Percassi pure, i Pozzo discretamente, ADL vive di calcio.
    E' pur vero che c'è chi butta un mare di soldi ma, la libertà di spesa è personale.
     
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