Seneghini, giornalista blucerchiata: «Ora tifo per la Samp Women»
Una genovese al Corriere della Sera, una fan blucerchiata attenta al movimento del calcio femminile, di ieri, di oggi e di domani. Federica Seneghini, giornalista e scrittrice, è tornata sugli spalti dello stadio “Ferraris” in occasione del debutto stagionale con il Milan. «Sono sampdoriana da sempre – rivela – e non posso che essere felice della nascita della Sampdoria Women. Sono contenta della visibilità che stanno ricevendo queste ragazze, sui social e non solo. Ora non vedo l’ora di assistere ad una loro partita e tifare per loro».
Storia. Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce è il titolo del libro scritto da Federica nel 2020, una storia più che mai attuale se si pensa alle giovani afgane di Herat, a rischio di ritorsioni da parte dei talebani. «Questa vicenda – sottolinea l’autrice – ricorda in qualche modo quella delle ragazze che provarono a giocare a pallone in epoca fascista e che ho raccontato nel mio romanzo. Mi sono sentita vicina alla loro situazione e ho apprezzato la disponibilità del presidente Ferrero ad accoglierle nella Samp Women».
Seneghini, giornalista blucerchiata: «Ora tifo per la Samp Women»
Una genovese al Corriere della Sera, una fan blucerchiata attenta al movimento del calcio femminile, di ieri, di oggi e di domani. Federica Seneghini, giornalista e scrittrice, è tornata sugli spalti dello stadio “Ferraris” in occasione del debutto stagionale con il Milan. «Sono sampdoriana da sempre – rivela – e non posso che essere felice della nascita della Sampdoria Women. Sono contenta della visibilità che stanno ricevendo queste ragazze, sui social e non solo. Ora non vedo l’ora di assistere ad una loro partita e tifare per loro».
Storia. Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce è il titolo del libro scritto da Federica nel 2020, una storia più che mai attuale se si pensa alle giovani afgane di Herat, a rischio di ritorsioni da parte dei talebani. «Questa vicenda – sottolinea l’autrice – ricorda in qualche modo quella delle ragazze che provarono a giocare a pallone in epoca fascista e che ho raccontato nel mio romanzo. Mi sono sentita vicina alla loro situazione e ho apprezzato la disponibilità del presidente Ferrero ad accoglierle nella Samp Women».
