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Lutto nel mondo dei sostenitori della Sampdoria. E' morto improvvisamente stroncato da un infarto nella sua abitazione di San Fruttuoso, Bruno Mugnai, 67 anni, pensionato comunale. I funerali si terranno sabato 17 ottobre alle ore 10, nella chiesa di Santa Sabina in via Donghi.
Storico esponente del tifo blucerchiato, Mugnai ne era figura di primo piano fin dalla fine degli anni Sessanta, quando giovanissimo si era iscritto al Sampdoria Club "Lo Squalo", con la leggendaria sede nel seminterrato al "27a cancello" di via Casaregis. L'amore per la Sampdoria, la facilità di scrittura e una memoria prodigiosa che lo rendeva un vero e proprio database doriano lo avevano portato a impegnarsi sul fronte della diffusione per l'amore dei colori blucerchiati con gli strumenti della stampa. Era il tempo dei ciclinprop, i ciclostilati autoprodotti.
Mugnai, carattere cordiale e ben voluto da tutti ma sanguigno e sarcastico nei rapporti con i "cugini", aveva formato un sodalizio destinato a durare tutta la vita con gli amici Gianni Damonte, Andrea Traverso e Tonino Merlo: insieme con loro, all'interno dello "Squalo", aveva dato vita alla metà degli anni Settanta al gruppo "Graffiti", nome che qualcuno rinviava all'album dei Led Zeppelin "Physical Graffiti", qualcun altro al film "American Graffiti".
L'omonimo ciclostilato è stato, oltre che la prima palestra anche per alcuni futuri giornalisti, un punto di riferimento imprescindibile per i sostenitori doriani, in tempi in cui il sistema mediatico cittadino era quasi un monolite non certo filosampdoriano. "Graffiti Notizie" veniva spedito a sampdoriani di tutta Italia, spesso figure isolate nel loro contesto, innamorate dei colori e non di successi allora inesistenti: Morbegno, Città di Castello, Alzano Lombardo, Isola Liri, Castelleone e altre località dove cominciava a nascere il tifoso doriano "foresto".
Damonte e Mugnai e sodali erano talmente avanti, rispetto al resto del mondo del tifo, che avevano lavorato al progetto di "Radio Sampdoria International", che sarebbe stata la prima radio libera del mondo dedicata a una squadra di calcio. Progetto naufragato per la scarsità di risorse economiche, tipico di quella Sampdoria che pure aveva attirato, per i suoi colori, questi personaggi di grande talento. Mugnai e tutte le altre firme di quel "giornale differente di propaganda blucerchiata" collaboravano anche alla rivista "Sampdoria Club", nata nel 1966 per iniziativa del dirigente di banca e baistrocchino Ernesto Gherardi, padre dell'attuale direttore Tito, e dello storico e drammaturgo Dario G. Martini.
Nomi che forse oggi dicono poco, ai frequentatori dei social e delle chat. Ma il lavoro di Mugnai e dei suoi sodali, in quella decina di pagine che uscivano ogni mese, fu fondamentale per costruire una "coscienza di classe" sampdoriana, un primo radicamento generalizzato in tutti gli ambienti della città, la premessa per l'avvento di un uomo che avrebbe cambiato tutto e per sempre e che, non a caso, era un assiduo frequentatore delle serate allo "Squalo", e che se ne andò lo stesso giorno e mese di Mugnai, ventisette anni prima e quattro anni più giovane di età.
Chiusa la storica sede dello "Squalo", finito il tempo dei ciclostilati, divenuta grande in modo impensabile la Sampdoria, Mugnai aveva continuato a scrivere per la rivista di Gherardi, ad andare allo stadio e a frequentare gli amici di un tempo, gli amici di sempre che in queste ore lo piangono e non smetteranno mai di rimpiangerlo. "Anche se tutti, noi no: in alto i cuori, Bruno": così lo saluta su Facebook Lello Brunasso, sampdoriano di Alzano Lombardo, per Mugnai quasi un fratello.
Alla figlia Veronica e alla moglie Patrizia vanno le condoglianze della redazione sportiva di Primocanale.
https://www.primocanale.it/notizie/lutto-n...iti-223905.html. -
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Davvero una brutta, triste notizia per me e altri amici che abbiamo vissuto il periodo d"oro, non dico solo della Sampdoria, ma anche dei clubs. Era una autentica enciclopedia blucerchiata, se gli chiedevi un risultato era capace di dirti i marcatori, se c'erano, e anche l'arbitro, quante trasferte fatte, un Sampdoriano di quelli giusti, un bravo calciatore (quante partite con lui tra gli anni 70 e 90), un personaggio estroso che partecipò per diverse puntate a La ruota della fortuna di Mike Buongiorno, vincendo un sacco di premi, e un appassionato di enigmistica: per un certo periodo mandava settimanalmente quiz, sciarade, incastri, ecc. alla Settimana Enigmistica, usando il nick "Mancio". Ci messaggiavamo ogni giorno, fino a ieri.
Dolore, ma bei ricordi che resteranno. Tutti colorati. Con i colori giusti.
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Magari talvolta sarò tedioso, ma quando parlo di identità di squadra e tifo o di sampdorianita, mi riferisco anche e sopratutto a queste cose. A quelli che io definisco tifosi pionieri tra gli anni 60/70 e Bruno era tra questi. Vi garantisco che progettare la prima radio in Italia dedicata ad una squadra di calcio, oppure una rivista alternativa che spargesse il blucerchiato in una città come Genova in quei tempi, ma anche fuori dalla Liguria, non era affatto semplice. Questa cosa ci differenziava dagli altri. E Bruno Mugnai come Gianni Damonte ed Ernesto Gherardi, sono stati davvero maestri. Non ho avuto modo di chiedergli cosa pensasse di questa Sampdoria ma credo di intuire quale sarebbe stata la risposta. Buon viaggio Bruno. . -
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Puoi chiederlo a me, se vuoi. Per quanto riguarda la radio, volevamo chiamarla un po' pomposamente "Radio Sampdoria International". Non sto a raccontare l'odissea per ottenere la frequenza; avevamo anche buttato giù un prospetto di quelli che erano i programmi e le ore di programmazione, ma alla fine ci accorgemmo che i costi sarebbero stati troppo alti, non avevamo nessun tipo di sponsor né a quei tempi si trovavano come oggi dietro l'angolo, la Federclubs ci avrebbe anche concesso un locale, ma alla fine, quasi tutti studenti, dovemmo rinunciare. Però fu una bella avventura. . -
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Bruno era il mio migliore amico. La sua scomparsa mi ha sconvolto. Lo conoscevo dalle scuole medie, negli anni 60. Poi mi ero trasferito in America, ma lui si era sempre mantenuto in contatto con me, scrivendomi (piu recentemente, messaggiandomi), e venendomi a trovare oltreoceano ben tre volte. Ogni volta che tornavo in Italia, ero suo ospite. Nella finale della Coppa Campioni ci eravamo dati appuntamento a Londra ed abbiamo assistito alla partita insieme. Lui era l'enciclopedia piu informativa del mondo blucerchiato ed aveva una memoria inimmaginabile. Fratello mio, sei scomparso troppo presto. Il mondo potrebbe sempre usare esseri umani come eri tu, e sarai una grande perdita. RIP. . -
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Appena posso ti mando mp.
The always trust of Illinois.
P. S.: per i detrattori presenti sul forum che conoscono molto bene le persone, tengo a precisare che anche Stefano Rissetto faceva/fa parte di questo gruppo del Rinascimento Blucerchiato.. -
.Appena posso ti mando mp.
The always trust of Illinois.
P. S.: per i detrattori presenti sul forum che conoscono molto bene le persone, tengo a precisare che anche Stefano Rissetto faceva/fa parte di questo gruppo del Rinascimento Blucerchiato.
Grazie, lo aspetto.. -
.Appena posso ti mando mp.
The always trust of Illinois.
P. S.: per i detrattori presenti sul forum che conoscono molto bene le persone, tengo a precisare che anche Stefano Rissetto faceva/fa parte di questo gruppo del Rinascimento Blucerchiato.
Non capisco proprio un pollice verso in un thread così delicato e doloroso per alcuni.. -
.Non capisco proprio un pollice verso in un thread così delicato e doloroso per alcuni.
Lo sapevo che avresti contestato il pollice, come tuo solito fare per i pollici versi. E allora mi spiego: Il mio dissenso è rivolto solo a rissetto che non apprezzo per niente. Opinione personale. Il solo sentirlo nominare mi fa venire l'orticaria, a ciascuno il proprio fardello, d'altronde.
Edited by SamPaolo - 19/10/2020, 12:58. -
.Lo sapevo che avresti contestato il pollice, come tuo solito fare per i pollici versi. .
Noi anziani effettivamente mal sopportiamo i pollici versi. Preferiamo argomentare quando abbiamo un'opinione differente, anziché bollare il post col marchio negativo.
Abitudini d'altri tempi!. -
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L'articolo postato dal sito di Primocanale è scritto da rissetto? Solo una curiosità perché ho trovato lo scritto molto intimo e piacevole da leggere. . -
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Non ho idea di chi fosse, mi ha fatto piacere stringere idealmente la mano attraverso i vostri racconti a uno storico testimone della Sampdoria.
Condoglianze a gosamp e fralele che lo conoscevano. È uno strano dolore congedarsi dagli amici inaspettatamente 🙏. -
.Lo sapevo che avresti contestato il pollice, come tuo solito fare per i pollici versi. E allora mi spiego: Il mio dissenso è rivolto solo a rissetto che non apprezzo per niente. Opinione personale. Il solo sentirlo nominare mi fa venire l'orticaria, a ciascuno il proprio fardello, d'altronde.
Sempre nell'ottica del chiarimento, il mio pollice su era per le parole spese su Rissetto che condivido pienamente.
Non conoscendolo di persona, la mia è un'opinione basata sulle poche occasioni che ho avuto di leggerlo/ascoltarlo, senza nulla togliere a chi lo conosce di persona.. -
.Noi anziani effettivamente mal sopportiamo i pollici versi. Preferiamo argomentare quando abbiamo un'opinione differente, anziché bollare il post col marchio negativo.
Abitudini d'altri tempi!
Dai su, Stefano non sei così anziano come vuoi far credere!
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.Dai su, Stefano non sei così anziano come vuoi far credere!
Chourmo mi hai mentito. Non mi hai mai detto che ti chiamavi Stefano...! 🤔.
E' morto Bruno Mugnai, storico tifoso doriano |
