Il deterioramento dell'ambiente sampdoriano

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    Ferrero? personalmente non ho nulla contro la sua persona, ce ne sono tanti in italia faccendieri come lui che non mi fanno ne caldo ne freddo, io ho la mia vita loro la loro.
    Però da quando qualcuno me lo ha messo a capo della mia passione qualcosa è cambiato.
    nella vita puoi cambiare tutto tranne la mamma e la squadra di calcio, quindi è il mio presidente e mi aspetto che si comporti da Presidente nei comportamenti e nei fatti.
    Non ho mai contestato nessun presidente dell' UC Sampdoria perchè credo che dovrebbero essere una unica identità.
    Però adesso qualcosa non mi torna, è il primo presidente nostro che considera la Sampdoria una macchina per fare soldi e non una passione, penso che questo non piaccia ai tifosi al di la dei conti, dei risultati, della campagna acquisti, delle volgarità, dell'ignoranza.
     
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    Mi spiace deluderti, ma tutti i proprietari acquisiscono le società per avere un ritorno economico, compresa la famosa presunta cordata con in testa Vialli che voleva comprare la Samp con due noccioline. Si chiama imprenditoria e te l'ho ripetuto tante volte.
     
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    Non credo che si possano derubricare gli errori di Ferrero a "due battute sui genovesi", mi sembra alquanto riduttivo, perchè o improvvisamente i sampdoriani sono diventati in gran parte astiosi e rancorosi o c'è dell'altro.

    Di errori ne ha commessi e ne commette tanti, se poi non li si vuol vedere perchè il calcio ed il mondo oggi vanno TUTTI nella stessa direzione (sbagliata), allora è un altro paio di maniche.

    Innanzitutto ha più volte offeso la piazza con dichiarazioni dai toni offensivi e gratuiti che tutti conosciamo, ne ha svilito l'identità come quando ha dichiarato che "il derby è una cosa cittadina, vostra, il Genoa è come l'Inter o la Roma", quasi come la cosa non lo riguardasse e fosse stato catapultato in una realtà aliena.

    In questo ha fatto l'esatto contrario di un certo Paolo Mantovani che ebbe a dire che lo scudetto era una vittoria della Sampdoria, e non della città, a rimarcare la differenza con l'altra sponda cittadina e con tutta la stampa e quella parte di Genova che in tutti i modi gli aveva remato contro. Ha avuto da ridire sui simboli della sampdorianità come l'inno, ha affermato che nessuno ci conosce fuori dalla Liguria di fatto dandoci della squadretta provinciale, e ha avuto modo di discutere pure sul torneo Ravano con i figli di Mantovani, e queste a Genova, per i sampdoriani sono cose che contano, aldilà dei calciatori che vestono la maglia, o almeno contano per le decine di persone che ho avuto modo di conoscere io in città. (chi vuole mi smentisca pure).

    Vi faccio un paragone improprio: se un neo-eletto Presidente della Repubblica Francese dove hanno un senso di appartenenza molto maggiore degli italiani dicesse che la Marsigliese fa schifo e vuole cambiarla, cambierebbe qualcosa nella vita quotidiana dei cittadini? No, eppure scoppierebbe un casino senza precedenti e il soggetto si inimicherebbe già tutto il popolo ancora prima di arrivare all'Eliseo perchè certi elementi che rappresentano una nazione (o nel nostro caso una tifoseria), vanno ben oltre il valore oggettivo, anche musicale, dell'"inno" (ad esempio)

    Per quanto riguarda il lato sportivo non ne parlo anche se sottolineo come il suo miglior piazzamento sia stato un nono posto sul quale poi ognuno può fare i suoi ragionamenti soggettivi, dicendo la sua. Infine economicamente sta portando la Samp ad un indebitamento notevole non disponendo di risorse finanziarie proprie con il quale poter, alla bisogna, tappare i buchi di bilancio come facevano i predecessori, tralasciando poi le vicende relative ai concordati, ai fallimenti ed al suo passato da "imprenditore" alquanto discutibile.

    Aldilà di tutto comunque, ciò che è difficile comprendere è che le parole hanno un peso e vanno centellinate, specialmente se nessuno ti conosce e devi costruire il rapporto con la TUA tifoseria. Non si può pensare che siano battutine da bar che non interessano a nessuno, o ridurle a cose dal valore insignificante.

    Per dire, io vivo a San Benedetto dove c'è una rivalità atavica con l'Ascoli. Se un Presidente appena arrivato e senza peraltro alcun legame con la città, dicesse che l'inno fa schifo, che nessuno ci conosce fuori dalle Marche e che il derby con l'Ascoli e una partita come le le altre, succederebbe la fine del mondo anche se tornassimo in B dopo quasi 35 anni, ne sono certo.

    Il tifoso vive di passione, identità, simboli e non solo di freddi numeri, anche se la Sampdoria è e va gestita come un'azienda. Tutto ciò non basta, e chi è al comando di una società di calcio quale che sia, dovrebbe saperlo, ci vuole un giusto equilibrio tra le due anime di un club.
    Soprattutto in club medio piccolo è importante sottolineare la diversità con "gli altri", rivitalizzare bandiere e storia, per tenere vivo il fuoco dentro i tifosi e farli pendere dalla propria parte, anche, magari, in momento economicamente complicati come quello che stiamo vivendo. Se si va a svilire un giorno sì e l'altro pure la parte "romantica" del club, andando a valutare solo la parte economico-sportiva, il risultato è che l'ambiente diventa per forza infuocato perchè si vanno a toccare cuore e sentimenti delle persone, senza contare che così facendo i più giovani potrebbe propendere per tifare chi è più vincente, vedi le tre strisciate.


    Non entro infine nel merito della cessione a Ferrero, il discorso si amplierebbe troppo e finiremmo in un flame senza fine, ciò che però vorrei sottolineare è che il signor Massimo Ferrero ha 70 anni e aldilà di chi e come l'abbia messo sulla poltrona di Corte Lambruschini, è dotato di intelletto e cervello e quindi risponde delle proprie azioni e dichiarazioni personalmente, anche perchè sono ormai 7 anni che ha le chiappe su quella sedia, e non si può certo imputare qualcun'altro per i suoi macroscopici errori. Semmai, bisognerebbe capire il perchè di una tale scelta, e allora qui sì, andrebbe chiamato in causa Edoardo Garrone.

    Edited by irishclouds - 11/6/2021, 12:10
     
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    CITAZIONE (Tore MB @ 11/6/2021, 08:01) 
    Mi spiace deluderti, ma tutti i proprietari acquisiscono le società per avere un ritorno economico, compresa la famosa presunta cordata con in testa Vialli che voleva comprare la Samp con due noccioline. Si chiama imprenditoria e te l'ho ripetuto tante volte.

    non mi deludi affatto. se non fosse per la Sampdoria manco lo seguirei questo spettacolo.
     
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    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Innanzitutto ha più volte offeso la piazza con dichiarazioni dai toni offensivi e gratuiti che tutti conosciamo, ne ha svilito l'identità come quando ha dichiarato che "il derby è una cosa cittadina, vostra, il Genoa è come l'Inter o la Roma", quasi come la cosa non lo riguardasse e fosse stato catapultato in una realtà aliena.


    Anche per me che non sono genovese il derby lo derubrico ad "una cosa cittadina"; se gli do importanza è per i risvolti - ambientali/psicologici - sulla squadra, e basta. Su questo non mi sento di dar torto a Ferrero.
    Tuttavia capisco anche il tifoso doriano di Genova perché lo stai toccando su un qualcosa a cui tiene tantissimo, un po' come se qualcuno gli toccasse un figlio o una madre...

    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Ha avuto da ridire sui simboli della sampdorianità come l'inno, ha affermato che nessuno ci conosce fuori dalla Liguria di fatto dandoci della squadretta provinciale, e ha avuto modo di discutere pure sul torneo Ravano con i figli di Mantovani, e queste a Genova, per i sampdoriani sono cose che contano, aldilà dei calciatori che vestono la maglia, o almeno contano per le decine di persone che ho avuto modo di conoscere io in città. (chi vuole mi smentisca pure).


    Sono sostanzialmente d'accordo con lui sul fatto che l'inno non fosse meraviglioso e che la copertura mediatica della Sampdoria al di fuori dei confini liguri non sia elevatissima.
    Sul discorso Ravano: non è un magnate e per lui la Sampdoria è un'azienda; evidentemente il torneo è reputato un costo non proporzionato al ritorno che gli fornisce.
    Magari quel risparmio è servito, in parte, a migliorare le strutture delle nostre giovanili. No?
    Perché di questo nessuno parla? Perché nessuno pensa a come si allenavano i ragazzini sotto i Garrone o i Mantovani?

    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Vi faccio un paragone improprio: se un neo-eletto Presidente della Repubblica Francese dove hanno un senso di appartenenza molto maggiore degli italiani dicesse che la Marsigliese fa schifo, cambierebbe qualcosa nella vita quotidiana dei cittadini? No, eppure scoppierebbe un casino senza precedenti e il soggetto si inimicherebbe già tutto il popolo ancora prima di arrivare all'Eliseo perchè certi elementi che rappresentano una nazione (o nel nostro caso una tifoseria), vanno ben oltre il valore oggettivo, anche musicale, dell'"inno" (ad esempio)


    Il presidente della Sampdoria è anche il proprietario della stessa: se sta li non è perché è stato votato dai tifosi ma semplicemente perché la società è sua. Ai tifosi non deve dare conto di cosa faccia e perché lo faccia.

    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Per quanto riguarda il lato sportivo non ne parlo anche se sottolineo come il suo miglior piazzamento sia stato un nono posto sul quale poi ognuno può fare i suoi ragionamenti soggettivi, dicendo la sua. Infine economicamente sta portando la Samp ad un indebitamento notevole non disponendo di risorse finanziarie proprie con il quale poter, alla bisogna, tappare i buchi di bilancio come facevano i predecessori, tralasciando poi le vicende relative ai concordati, ai fallimenti ed al suo passato da "imprenditore" alquanto discutibile.


    Forse i predecessori non erano così bravi a gestire una società calcistica e per questo dovevano mettere mano al portafogli? Avessero avuto metà della scaltrezza di Ferrero di certo non ci avrebbero buttato dentro milioni e milioni (per quali risultati poi? una quarto posto seguito da una retrocessione?) e deciso di regalare la società al primo che passava.

    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Aldilà di tutto comunque, ciò che è difficile comprendere è che le parole hanno un peso e vanno centellinate, specialmente se nessuno ti conosce e devi costruire il rapporto con la TUA tifoseria. Non si può pensare che siano battutine da bar che non interessano a nessuno, o ridurle a cose dal valore insignificante.
    Per dire, io vivo a San Benedetto dove c'è una rivalità atavica con l'Ascoli. Se un Presidente dicesse che l'inno fa schifo, che nessuno ci conosce e che il derby con l'Ascoli e una partita come le le altre, succederebbe la fine del mondo anche se tornassimo in B dopo quasi 35 anni, ne sono certo.


    Fossi un tifoso della SamB potrei solo che ringraziare un presidente che faccia promuovere la mia squadra in serie maggiori.

    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Il tifoso vive di passione, identità, simboli e non solo di freddi numeri, anche se la Sampdoria è e va gestita come un'azienda. Tutto ciò non basta, e chi è al comando di una società di calcio quale che sia, dovrebbe saperlo, ci vuole un giusto equilibrio tra le due anime di un club.
    Soprattutto in club medio piccolo è importante sottolineare la diversità con "gli altri", rivitalizzare bandiere e storia, per tenere vivo il fuoco dentro i tifosi e farli pendere dalla propria parte, anche, magari, in momento economicamente complicati come quello che stiamo vivendo. Se si va a svilire un giorno sì e l'altro pure la parte "romantica" del club, andando a valutare solo la parte economico-sportiva, il risultato è che l'ambiente diventa per forza infuocato perchè si vanno a toccare cuore e sentimenti delle persone.


    In cosa, esattamente, siamo diversi da altri club? Cosa hanno fatto i Garrone per rivitalizzare bandiere e storia?
    Quali altri club hanno presidenti/proprietà che tengano alla parte romantica? Zang? Commisso? Friedkin? De Laurentis? Lotito? Cellino? Il fondo Elliot?

    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 11:27) 
    Non entro infine nel merito della cessione a Ferrero, il discorso si amplierebbe troppo e finiremmo in un flame senza fine, ciò che però vorrei sottolineare è che il signor Massimo Ferrero ha 70 anni e aldilà di chi e come l'abbia messo sulla poltrona di Corte Lambruschini, è dotato di intelletto e cervello e quindi risponde delle proprie azioni e dichiarazioni personalmente, anche perchè sono ormai 7 anni che ha le chiappe su quella sedia, e non si può certo imputare qualcun'altro per i suoi macroscopici errori. Semmai, bisognerebbe capire il perchè di una tale scelta, e allora qui sì, andrebbe chiamato in causa Edoardo Garrone.


    Quali sarebbero i macroscopici errori a lui imputabili nella gestione della Sampdoria?
     
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    CITAZIONE (Sampdoors @ 11/6/2021, 07:54) 
    Ferrero? personalmente non ho nulla contro la sua persona, ce ne sono tanti in italia faccendieri come lui che non mi fanno ne caldo ne freddo, io ho la mia vita loro la loro.
    Però da quando qualcuno me lo ha messo a capo della mia passione qualcosa è cambiato.
    nella vita puoi cambiare tutto tranne la mamma e la squadra di calcio, quindi è il mio presidente e mi aspetto che si comporti da Presidente nei comportamenti e nei fatti.
    Non ho mai contestato nessun presidente dell' UC Sampdoria perchè credo che dovrebbero essere una unica identità.
    Però adesso qualcosa non mi torna, è il primo presidente nostro che considera la Sampdoria una macchina per fare soldi e non una passione, penso che questo non piaccia ai tifosi al di la dei conti, dei risultati, della campagna acquisti, delle volgarità, dell'ignoranza.

    Non mi pare che i Garrone, amanti del golf e completamente ignari del fatto che esistesse il gioco del calcio prima di rilevare la società, gestissero la Sampdoria per e con passione.
    La tenevano a galla in rapporto ai denari che posseggono, senza un minimo di pathos, di ambizione, di sfida, di progetto o di sogno.
    Non hanno mai investito una lira nel campo sportivo, negli impianti, nessun investimento strutturale che potesse dare valore alla samp in futuro, tutti i denari li spendevano per bilanciare i disastri provenienti dal calciomercato, e da campagne acquisti deprimenti.
    Una qualsiasi samp dei Garrone, a parte i due anni d oro di cassano, oggi rischierebbe la serie b ogni anno e spesso ci finirebbe.
    15 anni fa la fiorentina era fallita, il Napoli Giocava in serie c, la Lazio pascolava a metà classifica, l Atalanta era in b, la juve era ai minimi storici.
    Cerchiamo di essere obiettivi quando rimpiangiamo malinconicamente la gestione passata.
    I Garrone nel calcio iper competitivo degli ultimi 6/7 anni sarebbero durati quanto un battito d'ali.
    E nonostante la scarsa competitività del campionato italiano in quegli anni, riuscirono comunque a condurre la samp in serie b, un miracolo sportivo al contrario.
    Certo erano ben educati, non hanno mai criticato l inno, probabilmente manco sapevano che esistesse....
     
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    Guarda, è inutile starti a rispondere su ogni singolo punto tanto siamo su due visioni del calcio e di ciò che gli ruota attorno diametralmente opposte, vi sembra evidente anche perchè ad esempio sulla Samb la risposta che hai dato non centra nulla con quanto ho scritto io.

    Detto questo, ti voglio rispondere però solo su due cose la più importanti e cioè sul derby: non so di dove tu sia, io anche se sono nato e cresciuto nelle Marche e ci vivo, ho vissuto diversi derby in Gradinata Sud ed insieme a tanti amici genovesi e sampdoriani e so cosa vuol dire quella partita. Forse per capirlo non resta che viverlo ma per me come per tanti NON SARA'MAI una partita come le altre.

    Altra cosa, che la Sampdoria è SUA non vuol dire che ne può disporre a piacimento e fare ciò che vuole soprattutto toccando simboli ed identità della città e del popolo che rappresentano. Se non si entra nell'ordine di idee che una QUALSIASI società di calcio non può essere messa completamente alla stessa stregua di un'azienda privata allora si fa poca strada e non ci si può meravigliare che nascano poi, contestazioni anche pesanti.

    Secondo il tuo parere a questo punto essendo proprietario della società e non dovendo rendere conto di ciò che fa a nessuno, potrebbe anche cambiarne il nome in che so, GENOVA FC per rendere il nome appetibile a livello internazionale, e fare le maglie nero-verdi perchè gli garba quel colore? O fondersi finanche con il Genoa perchè più redditizio?

    Come vedi non potrebbe perchè ribadisco, simboli ed il resto hanno un valore, e non si può dire la società è mia e faccio il cazzo che voglio, anche perchè il seguito andrebbe subito a zero e la Samp sparirebbe, quindi il discorso che fai tu è semplicistico e non sta in piedi, proprio perchè la squadra di calcio non è pienamente assimilabile ad un'azienda "normale".
     
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    Quello che ci sta togliendo è quel meraviglioso sogno di costituire un'eccezione nel panorama calcistico italiano. In fondo si vive di sogni.
     
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    CITAZIONE (elsevillano @ 11/6/2021, 12:39) 
    [/size]
    Quali sarebbero i macroscopici errori a lui imputabili nella gestione della Sampdoria?

    adesso mi attiro le ire di Tore,
    forse lo avevo già spiegato una volta, parlo ovviamente a titolo personale.
    una delle leggi non scritte che ha orbitato intorno alla Sampdoria fin dalla nascita della stessa e questa:
    ogni presidente ha il dovere di tenere alto il nome della Sampdoria e fare fronte a tutti i suoi problemi (economici)
    se un presidente per suoi motivi personali non riesce a mantenere la Sampdoria in linea con le aspettative derivanti dalla stessa,
    ha il dovere di passare la mano gratuitamente a chi ha più risorse di lui e riesca a mantenere la società su livelli accettabili.
    Bene questo è quanto è successo fino all'era Ferrero.
    Da Ferrero in avanti la storia deve essere ancora scritta, ma dato le premesse (cordata Vialli) posso assicurarvi che questa "norma" da galantuomini per salvaguardare la Sampdoria non andrà avanti,
    spero vivamente che un domani Ferrero mi smentisca.
     
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  10. PolaccoSamp
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    Esatto, la peggiore umiliazione e mortificazione (dal punto di vista sportivo si intende), quantomeno degli ultimi 10 anni, ce la hanno regalata proprio gli educatissimi e abbienti Garrone.
    Vincere o perdere fa parte del gioco, ma qui, aldilà della simpatia o meno per il personaggio, hai qualcuno che quando stai andando giù come un piombo prende Ranieri, non il Cavasin di turno per risparmiare 😓
     
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    CITAZIONE (Sampdoors @ 11/6/2021, 13:10) 
    se un presidente per suoi motivi personali non riesce a mantenere la Sampdoria in linea con le aspettative derivanti dalla stessa,
    ha il dovere di passare la mano gratuitamente a chi ha più risorse di lui e riesca a mantenere la società su livelli accettabili.

    Perdonami il mio cervello ha fatto crack... Garrone ha mantenuto il patto d' onore regalando la samp a chi ha più risorse di lui?
    E' quello che pensi che abbia fatto oppure e' quello che avrebbe dovuto fare?
    Sono confuso...
     
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    CITAZIONE (Sampdoors @ 11/6/2021, 13:10) 
    adesso mi attiro le ire di Tore,
    forse lo avevo già spiegato una volta, parlo ovviamente a titolo personale.
    una delle leggi non scritte che ha orbitato intorno alla Sampdoria fin dalla nascita della stessa e questa:
    ogni presidente ha il dovere di tenere alto il nome della Sampdoria e fare fronte a tutti i suoi problemi (economici)
    se un presidente per suoi motivi personali non riesce a mantenere la Sampdoria in linea con le aspettative derivanti dalla stessa,
    ha il dovere di passare la mano gratuitamente a chi ha più risorse di lui e riesca a mantenere la società su livelli accettabili.
    Bene questo è quanto è successo fino all'era Ferrero.
    Da Ferrero in avanti la storia deve essere ancora scritta, ma dato le premesse (cordata Vialli) posso assicurarvi che questa "norma" da galantuomini per salvaguardare la Sampdoria non andrà avanti,
    spero vivamente che un domani Ferrero mi smentisca.

    Quello che hai scritto Tu é assurdo...
    Non é proprio come dici Tu....
    Garrone padre trovatosi invischiato nella trappola Pane...prima pensò di liquidare la Samp per recuperare le garanzie che Lui aveva dato in Carige(garanzie per circa 8miliardi) mettendo a capo della Samp il generale Sgarlata ex Generale della Guardia di Finanza....poi
    Convinto da suoi collaboratori decise di salvare la Sampdoria vendendo il marchio Sampdoria per 25milioni di euro(circa 50miliardi delle vecchie lire)ad una società di navigazione Inglese...così saldó i debiti in cui lascio Enrico Mantovani la Sampdoria circa 47miliardi di vecchie lire di debiti.Come vedi E.Mantovani non regalò nulla....poi
    Riccardo Garrone accese un mutuo per riscattare il marchio Sampdoria e in 5anni lo riscatto Ma Suo figlio prima di andarsene rifinanziò il mutuo per 30milioni rare del mutuo che si estingueranno nel 2023...e secondo Te chi ha pagato le rate di questo mutuo???quasi estinto???
    Mi spieghi perché Ferrero dovrebbe regalare la Sampdoria???
     
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    Ormai siamo nel delirio..garrone avrebbe dovuto passare la squadra a chi aveva piu possibilita..secondo una fantasiosa legge non scritta..percio' la passo' al viperetta..penso sia impossibile andare oltre

    Edited by lorenzovan - 11/6/2021, 14:53
     
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    CITAZIONE (irishclouds @ 11/6/2021, 13:02) 
    Guarda, è inutile starti a rispondere su ogni singolo punto tanto siamo su due visioni del calcio e di ciò che gli ruota attorno diametralmente opposte, vi sembra evidente anche perchè ad esempio sulla Samb la risposta che hai dato non centra nulla con quanto ho scritto io.

    Detto questo, ti voglio rispondere però solo su due cose la più importanti e cioè sul derby: non so di dove tu sia, io anche se sono nato e cresciuto nelle Marche e ci vivo, ho vissuto diversi derby in Gradinata Sud ed insieme a tanti amici genovesi e sampdoriani e so cosa vuol dire quella partita. Forse per capirlo non resta che viverlo ma per me come per tanti NON SARA'MAI una partita come le altre.

    Altra cosa, che la Sampdoria è SUA non vuol dire che ne può disporre a piacimento e fare ciò che vuole soprattutto toccando simboli ed identità della città e del popolo che rappresentano. Se non si entra nell'ordine di idee che una QUALSIASI società di calcio non può essere messa completamente alla stessa stregua di un'azienda privata allora si fa poca strada e non ci si può meravigliare che nascano poi, contestazioni anche pesanti.

    Secondo il tuo parere a questo punto essendo proprietario della società e non dovendo rendere conto di ciò che fa a nessuno, potrebbe anche cambiarne il nome in che so, GENOVA FC per rendere il nome appetibile a livello internazionale, e fare le maglie nero-verdi perchè gli garba quel colore? O fondersi finanche con il Genoa perchè più redditizio?

    Come vedi non potrebbe perchè ribadisco, simboli ed il resto hanno un valore, e non si può dire la società è mia e faccio il cazzo che voglio, anche perchè il seguito andrebbe subito a zero e la Samp sparirebbe, quindi il discorso che fai tu è semplicistico e non sta in piedi, proprio perchè la squadra di calcio non è pienamente assimilabile ad un'azienda "normale".


    Anche se abbiamo due visioni diametralmente opposte mi fa piacere che ci sia questo scambio di opinioni.

    Giusto due cose e poi chiudo poiché lascio spazio ad altrui idee: la Sampdoria è sua e può fare tutto quello che è lecito fare, come tu a casa tua puoi fare tutto ciò che ti è consentito fare (appendere un quadro o abbattere un tramezzo si, demolire un pilastro o creare uno spazio abusivo no).

    Il nome della società (U.C. Sampdoria S.p.a.) lo può cambiare con un cambio di denominazione della ragione sociale mentre quello della squadra (U.C. Sampdoria) corrisponde ad un marchio, che tra l'altro la società nemmeno detiene più da 10 anni poiché i Garrone lo vendettero e la Sampdoria lo detiene in leasing. A quel marchio corrispondono titoli sportivi.
    Teoricamente la società potrebbe utilizzare un altro marchio, creandolo ex novo e partendo dai dilettanti o rilevandolo da altre società...che ne so il Como), ma non avrebbe convenienza a farlo!
    Se ti ricordi la Fiorentina post fallimento si chiamava Florentia Viola, poi quando i Della Valle acquisirono all'asta fallimentare il marchio cambiarono il nome della squadra in ACF Fiorentina.
     
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    CITAZIONE (elsevillano @ 11/6/2021, 14:14) 


    Anche se abbiamo due visioni diametralmente opposte mi fa piacere che ci sia questo scambio di opinioni.

    Giusto due cose e poi chiudo poiché lascio spazio ad altrui idee: la Sampdoria è sua e può fare tutto quello che è lecito fare, come tu a casa tua puoi fare tutto ciò che ti è consentito fare (appendere un quadro o abbattere un tramezzo si, demolire un pilastro o creare uno spazio abusivo no).

    Il nome della società (U.C. Sampdoria S.p.a.) lo può cambiare con un cambio di denominazione della ragione sociale mentre quello della squadra (U.C. Sampdoria) corrisponde ad un marchio, che tra l'altro la società nemmeno detiene più da 10 anni poiché i Garrone lo vendettero e la Sampdoria lo detiene in leasing. A quel marchio corrispondono titoli sportivi.
    Teoricamente la società potrebbe utilizzare un altro marchio, creandolo ex novo e partendo dai dilettanti o rilevandolo da altre società...che ne so il Como), ma non avrebbe convenienza a farlo!
    Se ti ricordi la Fiorentina post fallimento si chiamava Florentia Viola, poi quando i Della Valle acquisirono all'asta fallimentare il marchio cambiarono il nome della squadra in ACF Fiorentina.

    Una precisazione: la Sampdoria non è sua ma di Vanessa e Giorgio Ferrero. Rispettivamente figlia e nipote. Lui è solamente il presidente.
    E stessa sorte tocca ai concordati, questo perchè di suo non si può più intestare niente altrimenti gli tolgono pure le mutande.

    Doverosa precisazione..
     
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583 replies since 7/8/2020, 15:57   44002 views
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