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Buongiorno a tutti,
Apro questa discussione non essendo sicuro della giusta collocazione del topic. Lo pubblico qui perché comunque si parla di UC Sampdoria.
La domanda che mi gira in testa in questo periodo è lq seguente: quanto amore c'è attorno alla Samp? La cosa che più mi preoccupa non è tanto la presenza di Pollio, del cda, di Ferrero ecc.. Ma ho l'impressione che per qualche motivo l'amore per i nostri colori stia scemando e non poco.
Non posso pensare ai risultati perché recentemente abbiamo passato periodi molto difficili ma le presenze allo stadio, la voglia di Sampdoria, l'amore a prescindere mi sembravano garantiti.
Quest'anno per vari motivi poche volte ho potuto andare allo stadio. Sono rimasto stupito della poca gente in Sud per Samp Juve! La maggior parte interessata agli aggiornamenti su fb piuttosto che alla partita, e c'era la Juve.
Sento tantissimi sampdoriani stufi di MF, stufi della pessima situazione dello stadio e dei servizi per raggiungerlo, molti sempre più affezionati e accomodati dal divano e dalla tv.
Insomma i motivi possono essere molti e vi chiedo se è una sensazione reale per quanto riguarda la Samp o qualcosa di più generale del mondo calcio in Italia.
Scusate se ho sbagliato collocazione.
Grazie
Edited by Tore MB - 28/2/2021, 20:25. -
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L'ambiente è incattivito per via della dirigenza non gradita che ha seguito la già deludente stagione dei Garrone (alti e bassi il padre, solo bassi il figlio). Per me eccessivamente, considerando il tutto e anche la storia blucerchiata, disseminata di tante stagioni "sul filo". Poi c'è il discorso più generale di crisi del paese, che si ripercuote sul calcio e come presenze allo stadio. Aggiungici anche la possibilità di vederla a casa, addirittura gratis... Un eventuale nuova presidenza con un minimo di ambizione (almeno a parole) e con soldi alle spalle, riporterebbe l'entusiasmo che c'era nei primi anni di Garrone padre, poi via via scemati alla luce delle campagne acquisti quasi nulle e i bilanci perennemente fallimentari.
Edited by Tore MB - 7/8/2020, 17:08. -
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Sono in pochi quelli che amano incondizionatamente. Il tifo è intrattenimento, ed è umano che più ci sia entusiasmo più ci sia coinvolgimento. Io credo che il modo di gestire la squadra e le vicende legate a questa proprietà abbiano segato l’entusiasmo per primo. . -
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Per quel che mi riguarda la voglia di Samp è sempre tanta, forse troppa, infatti mi faccio delle domande sulla stabilità della mia psiche....Anzi, mi ha stufato il calcio in generale e quando mi chiedono se lo seguo assiduamente rispondo "si, solo la SAMPDORIA!".
Ma la tua riflessione è reale, purtroppo i motivi sono molteplici ma vorrei fare una considerazione senza tirare in ballo il periodo economico, sociale e blablabla: ci sono tifosi che lo sono più di altri, è inutile negarlo, ci sono simpatizzanti, affezionati, tiepidi, incalliti ecc. I simpatizzanti ed i tiepidi sono quelli che vanno allo stadio (forse) quando le cose vanno bene, gli altri ci vanno a prescindere. Non sto dicendo che i secondi siano migliori dei primi, sto dicendo che il tifoso vive la squadra in maniera differente ed ha delle priorità che lasciano il calcio in secondo piano. Non credo che la colpa sia di Ferrero o solo sua, e te lo dice uno che con lui non è mai tenero, anzi. Diciamo che "lui" non aiuta ma credo che le motivazioni siano legate, soprattutto, ai campionati anonimi che la squadra sta facendo da un po' di anni a questa parte.. -
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Migliore titolo a questo post non si poteva dare...
Io personalmente sento sempre più tristezza e rassegnazione nella tifoseria blucerchiata...
In primis i giornalisti locali che non fanno che pubblicare notizie su eventuali fallimenti della società...voci che poi si rivelano Fake riguardanti fantomatiche cordate...
Derby perso in modo a dir poco arrendevole finale di campionato aberrante...e notizie di possibili partenze dei migliori giocatori in organico e infine come ciliegina ci mancava un noto tifoso del mitico Grifo come Presidente del collegio di garanzia del CDA di male in peggio come si fa a sperare in qualcosa di positivo???. -
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Tema complesso.
Non so quanto legato alla samp e ai suoi risultati piuttosto che ai cambiamenti sociali e dell'intrattenimento.
Quando ho iniziato a frequentare gli stadi, da bambino negli anni '70, Marassi era sempre abbastanza pieno (e la capienza era il doppio di quella odierna), anche se la Samp non otteneva risultati eccezionali, anzi!
Però Genova era una città in crescita demografica, ancora ai margini della crisi economica degli anni '80/'90.
Il calcio in diretta era solo via radio e in TV si potevano vedere solo i goal.
Anche quando ho iniziato ad andare allo stadio da solo con gli amici, primi anni '80, i risultati contavano fino a un certo punto, si era in serie B, ma il clima era bello. Andare alla partita era un'avventura da vivere insieme, una sensazione di libertà e indipendenza. Poi con l'arrivo di Mantovani si è aggiunta la condivisione degli ideali. L'orgoglio consapevole di essere sampdoriani. Diversi. E per questo dovunque riconosciuti, apprezzati e anche molto osteggiati.
Poi le vittorie hanno coronato il sogno.
Oggi tutto è cambiato.
Servirebbero i risultati? Certamente si, aiuterebbero a ritrovare entusiasmo.
Ma per ritrovare il clima Sampdoria, serve altro. Una società sampdoriana, che punti su quei valori che si sono persi per strada e ultimamente sono calpestati e umiliati.
Per questo non posso lasciar passare ogni strappo che ancora vuole lacerare la nostra bandiera, la nostra identità.
Forza Sampdoria!
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Torno a scrivere proprio qui, con un post molto interessante. È difficile dare una risposta su cosa possa essere cambiato intorno alla Sampdoria perché secondo me sarebbe più corretto dire: com’è cambiato il calcio negli anni? Ci sarebbe da aprire un libro.
Io abito nel quartiere dello stadio e da quando ho memoria non perdo una partita in casa della Sampdoria, perché è nella mia indole. Sono stato a Siena con le stampelle. Con questo non mi posso presumere migliori di altri tifosi, ciascuno la vive a modo suo e come può. E non mi interessa neanche chi è il presidente, non mi vieterei lo stadio per Ferrero.
Oggi come ieri ho le stesse sensazioni ma è cambiato sicuramente il modo di stare allo stadio, di vedere la partita e anche di tifare.
L’ambiente invece è molto aleatorio, muterà sempre in base a varie situazioni che accadono e quindi è sempre imprevedibile.. -
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Credo che effettivamente il tema sia molto complesso e di difficile lettura..per quanto riguarda me seguo la Samp in Sud dal 94/95, avevo 10 anni e lo farò sempre e comunque con la mia combriccola di amici fino a che morte non ci separi😅.
Credo che di amore attorno alla Samp ce ne sia ancora tanto e prova ne sono le discussioni, le liti, l'indignazione (a torto o ragione) verso alcune figure o fatti. Quando e se il "Ferrero" di turno passasse inosservato allora si ci sarebbe da preoccuparsi.
Edited by Dria84 - 7/8/2020, 17:11. -
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Io sento freddezza ...è sicuramente colpa di questo nuovo calcio delle plusvalenze e minusvalenze...una volta si andava allo stadio per guardare i propri beniamini con i quali si instaurava un rapporto di amicizia visivo rivederli in campo era come vedere un amico uno che faceva parte della tua famiglia..ora non esiste più nessun attaccamento un giocatore gioca con Te a fine dicembre il 1Gennaio ti gioca contro il calcio in TV ora è persino quasi virtuale sembra un video gioco è tutto più brutto e triste . -
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Lo vedo con i miei studenti.
Hanno molte proposte di svago tra cui scegliere, sono già 'sportivi' a 12 anni, non vivono più il calcio come una religione (e per fortuna sotto certi aspetti). Alcuni (soprattutto i ragazzi di origine straniera) non tifano nemmeno più Juve, ma direttamente Real Madrid o Manchester.
Da noi si aggiunge il fattore Ferrero, uno che fa vergognare, ma a cui si sa non c'è alternativa cittadina. Aggiungete che, nello spezzatino delle partite, molti abbonati ne saltano parecchie.. -
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Secondo me e’ dovuto principalmente ad una desampdorianizzazione della società dato che mano a mano giocatori collaboratori e tesserati che tengono ai nostri colori sono stati mandati in altri lidi.
E poi di default ad ogni sampdoriano vero brucerà sempre quella ferita aperta di non aver potuto vedere Vialli presidente con il contraltare di questo personaggio becero e provocatorio. Che temo non ci toglieremo mai! La sua amicizia vera o di vantaggio con preziosi ha fatto sì che il suo modus operandi ricalchi in parte quello del re bibino e questo non e’ buono per nulla. -
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Tema difficile e complesso. Sicuramente attorno all'ambiente Samp, c'è rabbia, delusione e soprattutto rassegnazione.
Negli ultimi anni, la gente si è allontanata parecchio.
La trattativa col gruppo Vialli e il desiderio di vederlo alla presidenza della Samp è stato un sogno lungo 8-9 mesi, sogno che MF ha fatto di tutto (secondo me anche per ripicca) per mandarlo in frantumi. Personalmente, e lo dico senza vantarmi, mi reputo tifosissimo della Sampdoria, non manco mai allo stadio e faccio parecchie trasferte. Per quanto mi riguarda, meglio una trasferta che una serata con gli amici il sabato sera, senza dubbio. Ma queste sono scelte.
Sono cresciuto in una famiglia di sampdoriani fino al midollo, sin da bambino giravo con i colori della Samp, e adesso ho 4 tatuaggi blucerchiati.
Allo stadio la gente, soprattutto giovani, preferisce i selfie al cantare, o mettere le storie su IG durante un calcio di rigore. Bambini che tifano Juve per Ronaldo, Inter, Milan, addirittura vedo ragazzini con maglie di Lazio e Roma. Follia. Aggiungiamo che i risultati mediocri hanno fatto il resto. Molte persone sono arrivate a dire: meglio la retrocessione che andare avanti con Ferrero. Questo secondo me è la dimostrazione di quello che dicevo prima, la gente è stremata da Ferrero. Stremata. Per me è follia soltanto pensarlo, però, e non esagero, molti l'hanno sperato.
Insomma, abbiamo bisogno di aria nuova.. -
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Io non vado allo stadio da parecchi anni, eppure ero uno dei pochi andati a Bilbao... Pensate che l'ultima che ho visto è stata Samp-Vitoria setubal di UEFa, però resto e sarò sempre sampdoriano, seguo sempre, quando possibile in diretta, le partite, e mi faccio un fegato così anche per il calciomercato... . -
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Per me molto dipende dalla società. I vertici mi sembrano i primi a non essere innamorati dei nostri colori e il calcio non può essere solo affari. Mi dispiace poi che non ci sia più possibilità di aprire dei mini cicli, durante i quali avere la possibilità di affezionarsi alle giocate di qualche giocatore di talento ed il piacere di ritrovarlo al ritiro successivo. Non scomodo per forza i periodi d’oro, anche al tempo di Novellino era bello salire a Moena e ritrovare quell’ambiente. Ora sembra tutto più professionale e distante, vale per tutte le società, immagino, ma nella nostra, anche se da lontano ormai, lo percepisco di più. Spero ancora in qualche cambiamento che riaccenda un po’ la passione. . -
Ullevi Stadion.
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Bella domanda. Per me esistono ragioni di settore (riforme campionati e coppe, legge bosman, diritti TV...) e ragioni specifiche della samp (ferrero, rassegnazione, nessun interesse sportivo nella gestione...).
Ho vissuto la Samp di Eriksson, ma ero a Vicenza al gol salvezza di Bernini. I risultati non mi sono mai interessati... Ma oggi davvero la gioia ad andare in Sud non è più quella di un tempo..