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Edmondo Costa, 1 anno (1978-1979): Fu un presidente molto ‘parsimonioso’ e la squadra non riuscì a ritornare nella massima serie. La squadra conseguì il peggior risultato della storia doriana, arrivando al nono posto nella serie cadetta. Anche a causa delle contestazioni dei tifosi il 3 luglio 1979 cedette la società a Paolo Mantovani. Miglior acquisto: Claudio Garella
https://blucerchiando.com/2018/06/12/i-pre...ria-della-samp/
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Intervengo solo per ricordare questo personaggio, perchè citarlo solo per i suoi 2 anni di presidenza è abbastanza riduttivo. Intanto va detto che la sua carriera nel calcio iniziò ai tempi dell'Andrea Doria (fucina di futuri consiglieri e presidenti della Sampdoria). Si iniziò a sentire parlare di lui nell'anno in cui Ravano divenne presidente. Fu il suo braccio destro come collaboratore tecnico e con Monzeglio costruì la Sampdoria dei "vecchietti" che arrivò al quarti posto. Ai tempi fu un manager piuttosto stimato, anche quando lavorò come dirigente nel centro tecnico di Coverciano. Un antenato dei Ds/Dg di oggi. Nelle interviste datate dei nostri ex dell'epoca viene sempre ricordato come un mito, del tipo "se dici Sampdoria dici Edmondo Costa". Si può dire che in un ipotetico podio dei migliori dirigenti della nostra storia Edmondo "Gigione" Costa non potrebbe non esserci.
(Foto tratta da "1000 volte Sampdoria")
Edited by Alexcer395 - 8/5/2020, 19:56
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Grazie. Infatti sarebbe interessante capire in quali anni sia stato comunque dentro la società per allargare la "forchetta" in cui è stato con la Samp.
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Gigione Costa fu un Presidente che ebbe molto coraggio nell'accettare quell'incarico e per questo bisogna ringraziarlo e ricordarlo anche con simpatia perchè poi passò il testimone a un Tale.
Fu un Presidente senza soldi (e senza stipendio) e non fu facile esercitare quel ruolo così importante. Non per trovare delle scuse per sè, scrisse uno studio sul fatto che una squadra di calcio a Genova non poteva andare oltre una certa, modesta posizione di classifica. Per fortuna Mantovani lo smentì.
Parlavo spesso con lui e sono amico del figlio, Due Sampdoriani come si deve per come li ho conosciuti.
Ricordo che con un amico lo stimolavamo a cercare di crescere un po' come Società e allora gli proponevamo spesso, fino a che poi era quasi diventato un approccio scherzoso tipo presa in giro, di fare le divise sociali e lui rispondeva: " Figgeu, ghe ve e palanche pe fà e divise".
Lo andai a trovare in ospedale nei suoi ultimi giorni e anche allora parlava volentieri della "sua" squadra e Società.
Per me fu un onore essere tra coloro che portarono a spalla la sua bara.
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3 replies since 3/5/2020, 21:39 525 views
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