Interviste a Massimo Ferrero (stagione 2018/19)

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    Ferrero: "Io saggio, lui folle. Sabatini è il Mickey Rourke della Samp"

    "Stamattina sono passato come quasi tutti i giorni da Villa Borghese e ancora lo cercavo. Io e Carlo Vanzina ci incontravamo lì, una delle ultime volte che ci ho parlato mi disse: "Massimo, e comprate ‘sta Roma...". Se non fosse che non ho il coraggio, me ne andrei con lui. Facemmo insieme il suo primo film da regista e il mio primo da Sabatini del cinema, direttore: "Il figlio delle stelle", 1979. Spero che dalla sua stella mi protegga sempre". Anche le Viperette possono avere gli occhi lucidi, ma non è per questo che non lo chiamano quasi più così, Massimo Ferrero. "A Roma sì, ma Roma è un paese. E un anno fa, al test di ingresso all’Università Sapienza, tra le domande c’era anche: “Chi è il Viperetta”?".

    Era per dire: quando entrò nel calcio era solo Il Viperetta, oggi è Ferrero presidente Samp.
    "Dicevano: “Ma ci è o ci fa?”. Il lavoro ha detto che con volontà e un po’ di fortuna si possono combattere anche scetticismo, dicerie, paure".

    E fare uno stadio nuovo a Genova?
    "Preziosi ha detto: “Se costa così tanto, se lo tengano”. Io dico: nel lavoro oggi non c’è più amore ma solo paura, per questo hanno fatto perizie così alte. Ora le istituzioni ci stanno dando una mano e si farà di tutto per far felici Samp, Genoa e i loro tifosi. Io questo stadio lo voglio, e quando me ne andrò lo metterò su quattro ruote e me lo porterò via".

    Intanto ha portato Sabatini alla Samp.
    "Sabatini mi incuriosì appena entrai in questo mondo. Volevo Romagnoli: per parlarne mi diede appuntamento al Cinema Adriano, alle 6 di un sabato pomeriggio. Questo principe del calcio, senza avvisarmi, arrivò alle 10 di sera. Alle 10. Non solo: mi liquidò in dieci minuti. Però poi Romagnoli me l’ha dato e mi restò il fascino per questa grandissima testa di cavolo, che mi fa incazzare perché fuma cento sigarette al giorno e ha se stesso come peggior nemico. Ma forse il segreto è che un po’ mi identifico in lui: una testa matta, un cavallo di razza a cui ogni tanto bisogna tirare le redini. Lui va dove lo porta il cuore, e se il cuore sanguina so’ cavoli".

    Ha detto in un’intervista: "Ferrero è un teatrante che ti fa abbassare la guardia".
    "Lui non ha capito che sarò anche un teatrante, ma sono soprattutto un protagonista. E i protagonisti fanno inchinare la guardia".

    Ha detto anche che lei simula un rispetto sovrannaturale nei suoi confronti. E che lui finge di crederci.
    "Sono felice che reciti questo piccolo ruolo e gli do il merito di poter essere un mio antagonista. Però l’ho scelto perché in sala ci vogliamo andare tutti e due, visto che stiamo recitando il film della nostra vita: si chiama Sampdoria".

    E come la mettiamo con la libertà d’azione di cui lui ha bisogno come pochi?
    "Non ho scelto la sua libertà, ma l’uomo di calcio che poteva servire alla Samp. Anche gli dei, questi mostri sacri che voi avete inventato, vanno guidati. Qui c’è genio e sregolatezza, e chiaramente il genio sono io. E se uniamo la follia di Sabatini e la saggezza di Ferrero...".

    Adesso lei è diventato saggio?
    "Questa è la notizia, ma è la verità. Sono arrivato alla Samp con un triciclo, ma adesso se mi tolgono il freno non so dove arrivo. Anche Sabatini mi deve correre dietro, e chissà se m’acchiappa".

    In cosa Sabatini potrà aiutare Giampaolo?
    "Io Giampaolo lo adoro, ma uno dei motivi per cui ho scelto Sabatini - che al contrario di me mastica calcio - è che può togliergli quel freno a mano che tiene troppo tirato. E convincerlo che se si sentirà un po’ meno integralista, artigiano del calcio, e un po’ più industriale, potrà diventare meglio della Fiat. Quel giorno lo rimpiangeremo, lo chiamerà il mondo".

    Gira un foto con lei, Romei, Sabatini e Osti in versione Beatles. Se lei è Paul McCartney, gli altri chi sono?
    "Sono un nonno rock, ma ne so più di cinema: parliamo di film e non di musica. Io sono “Rocky IV”, Romei “Codice d’onore”, il Tom Cruise degli avvocati. Sabatini “Nove settimane e mezzo” - Kim Basinger disse che baciare Mickey Rourke era come leccare un posacenere sporco, no? - Osti “Il maratoneta”, personaggio con la morale di altri tempi".

    E Giampaolo?
    "“La sottile linea rossa”: urla sempre “Linea, linea, linea”".

    Ha venduto Skriniar per 23 milioni, Schick per 42, Torreira per 30...
    "Che fanno 95, e non va bene: si fa sempre cento".
    Era per chiederle chi sarà il prossimo: Praet?
    "Per la verità abbiamo venduto benino anche Zapata... Praet è come un gabbiano che sfiora il prato invece che il mare: vorrei tenerlo per godermi questa meravigliosa mezzala inventata da Giampaolo e per fare felice il mio allenatore".

    L’Europa League è un sogno?
    "No, un regalo che una squadra come la Samp può fare a se stessa e ai suoi tifosi. Un sogno è la Champions: il mar dei Caraibi. L’Europa League è un’ambizione: il Mediterraneo".

    E Ronaldo cos’è, per la Serie A?
    "Un campione che ci farà bene, e complimenti ad Andrea Agnelli e alla Juve. Finalmente saremo di nuovo nominati anche noi fra i grandi mari, come un oceano. Sa cosa dicevo prima che arrivasse Ronaldo? Siamo poco pesce e tanta acqua: troppa, come sono troppe venti squadre. Ed erano troppe venti teste che ragionavano su come avvitare una lampadina, quella dei diritti tv. Infatti, dai e dai, poi la luce s’è accesa".

    Che interruttore avete pigiato?
    "Siamo ancora indietro di tanti milioni rispetto ad altri campionati, ma siamo stati pirati coraggiosi. Con Mediapro eravamo andati lunghi, ma è stata Mediapro a farci ragionare: Sky sapeva che almeno 12 squadre vivono quasi solo di diritti tv, ma anche noi sapevamo che Sky senza campionato avrebbe avuto problemi".

    Pubblicità sulle scommesse vietata: si può?
    "Ho incontrato Di Maio, ragazzo intelligente, alla festa di compleanno di Lino Banfi: mi ha sgridato perché l’ho chiamato Matteo invece che Luigi. Quelli che sono al governo devi farli lavorare, ma se fanno cose che non vanno bene per la collettività devi farli ragionare. Ecco, per spiegargli un po’ di cose e trovare insieme una soluzione serve un fronte comune: una mossa come quella che alla fine facemmo io, Cairo, Lotito e De Laurentiis per i diritti tv. Perché noi del calcio parleremmo a nome di milioni di persone. E parliamo a milioni di persone".

    Spiegargli cosa?
    "Che così si alimenterebbero solo le scommesse clandestine e non si combatterebbe quella minoranza che con le scommesse si fa male. Così si tornerebbe indietro di trent’anni".

    Quando si affacciò su questo mondo disse che a volte le sembrava di vedere una commedia di Camillo e don Peppone.
    "Che erano comunque commedie d’autore: adesso stiamo diventando come un film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Avevamo la Lega commissariata: come venti bambini beccati a rubare la marmellata alla nonna. La Figc commissariata: i padri che prendono schiaffi dai figli. Tutti commissariati, invece di portare l’immagine del calcio italiano nel mondo e commercializzarlo. E ancora in vigore la legge Melandri, che quando la scrisse era una donna bellissima e oggi è ancora una donna bellissima, ma un po’ vintage. Ogni tanto penso: ma quando esce il cartello “Scherzi a parte”?".

    www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Sam...722577927.shtml
     
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    Conferma che il presidente Ferrero sa gestire i media e la comunicazione come pochi altri .....
    Speriamo metta il mister in condizioni di lavorare nel migliore dei modi e di migliorare gli steps sino ad ora conquistati. Mantenere la concentrazione ed i risultati anche nel girone di ritorno (rifacendomi al clischè dello scorso campionato si capisce: era un esempio esplicativo)..... :rsz_index:
     
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    "Sono felice che reciti questo piccolo ruolo e gli do il merito di poter essere un mio antagonista. Però l’ho scelto perché in sala ci vogliamo andare tutti e due, visto che stiamo recitando il film della nostra vita: si chiama Sampdoria".
    Ecco, visto il successo che ha e che ha avuto come produttore.... Speremmu ben!!!!
     
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  4. ToniSamp
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    Io non ho ancora capito chi è veramente il Viperetta. Ho capito che non è affidabile, ma non so fino a qual punto. Magari non è neanche peggio di altri da quel punto di vista. Non ho assolutamente capito invece se abbiamo a che fare con una persona veramente molto in gamba oppure semplicemente con uno che non ha paura delle conseguenze e va avanti finchè qualcuno o qualcosa non lo ferma.
     
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    CITAZIONE (ToniSamp @ 19/7/2018, 17:11) 
    Io non ho ancora capito chi è veramente il Viperetta.

    Un ignorante (e tanto) ma non uno stupido.
     
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    Ci sono due o tre perle di saggezza in questa intervista mica da ridere.....
     
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    CITAZIONE (Busterkeaton @ 19/7/2018, 19:34) 
    Un ignorante (e tanto) ma non uno stupido.

    Fa l ignorante . cioè parla come mangia . un popolano . non tutti che si arricchiscono contemporaneamente si raffinano .
     
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    CITAZIONE (superpazzo89 @ 19/7/2018, 20:15) 
    Fa l ignorante . cioè parla come mangia . un popolano . non tutti che si arricchiscono contemporaneamente si raffinano .

    Oddio, fa l'ignorante... È ignorante, nel senso più ampio dell'aggettivo. Mai risposto ad una domanda infingarda seriamente, quando è con le spalle al muro dice le sue minchiate romanesche stile personaggi di Verdone. Personalmente, giocassi a tennis con lui, mi porterei gli effetti pesonali in campo......
     
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    Sampdoria, Ferrero: "Bereszynski e Praet non sono in vendita"
    23.07.2018 15:09 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM articolo letto 1603 volte


    © foto di Federico Gaetano
    Sampdoria, Ferrero: "Bereszynski e Praet non sono in vendita"
    A Radio CRC è intervenuto quest'oggi il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Queste le sue considerazioni sull'ultimo calciatore arrivato a Genova, sponda blucerchiata, e non solo: "Rafael è un grande portiere e sono molto felice di averlo alla Samp, magari De Laurentiis voleva riprenderlo dopo l’infortunio di Meret, ma sono stato più lesto. Chiriches e Tonelli? Se De Laurentiis se ne vuole liberare, mi chiamerà, non chiedo nulla a nessuno. Con Aurelio bisogna sempre capire la prima o la seconda mossa per cui lo aspettiamo, se vorrà liberarsi di un calciatore lo aiuteremo. Se De Laurentiis ha rifiutato 15 milioni dallo Stoke per Tonelli vuol dire che è ricco. Cessioni? Bereszynski non è in vendita. Ad inizio mercato si parlava in chiave Napoli, ma solo perché cambiando l’allenatore potevano campare anche i profili. De Laurentiis è un bravo presidente e non so come abbia convinto Ancelotti, ma so che vuole migliorare sempre di più la sua azienda. Praet non è in vendita. A Sarri piaceva molto, ma adesso non so, con Sabatini mi occupo meno di mercato".
     
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    CITAZIONE (superpazzo89 @ 23/7/2018, 15:47) 
    Sampdoria, Ferrero: "Bereszynski e Praet non sono in vendita"
    23.07.2018 15:09 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM articolo letto 1603 volte


    © foto di Federico Gaetano
    Sampdoria, Ferrero: "Bereszynski e Praet non sono in vendita"
    A Radio CRC è intervenuto quest'oggi il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Queste le sue considerazioni sull'ultimo calciatore arrivato a Genova, sponda blucerchiata, e non solo: "Rafael è un grande portiere e sono molto felice di averlo alla Samp, magari De Laurentiis voleva riprenderlo dopo l’infortunio di Meret, ma sono stato più lesto. Chiriches e Tonelli? Se De Laurentiis se ne vuole liberare, mi chiamerà, non chiedo nulla a nessuno. Con Aurelio bisogna sempre capire la prima o la seconda mossa per cui lo aspettiamo, se vorrà liberarsi di un calciatore lo aiuteremo. Se De Laurentiis ha rifiutato 15 milioni dallo Stoke per Tonelli vuol dire che è ricco. Cessioni? Bereszynski non è in vendita. Ad inizio mercato si parlava in chiave Napoli, ma solo perché cambiando l’allenatore potevano campare anche i profili. De Laurentiis è un bravo presidente e non so come abbia convinto Ancelotti, ma so che vuole migliorare sempre di più la sua azienda. Praet non è in vendita. A Sarri piaceva molto, ma adesso non so, con Sabatini mi occupo meno di mercato".

    beh normale visto che Sabatini è qui proprio per togliere il giocattolo dalle mani di quelli li.
     
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    Ma quindi lo spagnolo era Obiang?
     
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    Scusate se non è il theader più inerente ma nessuno si è accorto della "sparizione" dai radar Sampdoria del sig.Romei? Qualcuno ha notizie?
     
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    CITAZIONE (Galaverna @ 26/7/2018, 19:27) 
    Scusate se non è il theader più inerente ma nessuno si è accorto della "sparizione" dai radar Sampdoria del sig.Romei? Qualcuno ha notizie?

    Oggi è ai calendari insieme a tutti gli altri
     
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    CITAZIONE (Galaverna @ 26/7/2018, 19:27) 
    Scusate se non è il theader più inerente ma nessuno si è accorto della "sparizione" dai radar Sampdoria del sig.Romei? Qualcuno ha notizie?

    perchè è sparito? a me non risulta
     
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    Ferrero, dai presidenti di A al progetto Samp: "Io matto? Sono il più normale"

    Il suo pensiero sui presidenti della Serie A, il progetto Sampdoria e il rapporto con i tifosi blucerchiati. Ma non solo.

    Massimo Ferrero, in un'intervista all'edizione odierna del Corriere dello Sport, ha affrontato diversi temi dell'attualità calcistica con il solito spirito e senza filtri, pur essendo sicuro di una cosa: "Io matto? Sono il più normale di tutti".

    "Lotito è il numero uno, il migliore. Ha un'intelligenza e una cultura superiori alla media. Quasi quanto me. Purtroppo però c'è Claudio, e Claudio è il più grande nemico di Lotito.

    Pallotta? E' un miracolato, è padrone di un sogno più grande di lui. Un imprenditore top? Ma prima della Roma chi c***o lo conosceva? Ha chiesto 800 milioni a chi voleva la Roma? Affari suoi.

    Dicono che il prezzo di una società equivalga a 1,8 volte il fatturato, fate i conti. La Samp fattura 100, la presi a 40. Prima o poi gliela soffierò, la Roma".

    I tifosi della Sampdoria non mi amano? Il metro di giudizio è diventato qualche show in tribuna o in mezzo al campo? Non avete visto cos'è oggi Bogliasco - ha proseguito il presidente blucerchiato - quando entrai per la prima volta in quegli spogliatoi c'erano tre docce scassate.

    Oggi c'è un progetto, la Samp avrà una nuova casa, e c'è il museo della società, i nostri ragazzini non vivono più in mezzo a una strada, abbiamo anche stretto un accordo tecnico con la Vis Pesaro, introdotto la Next Generation, e il 3 settembre ci sarà l'Open Day al Circolo della Polizia di Stato a Tor di Quinto.

    Abbiamo almeno una società dilettantistica consociata in ogni regione.

    Il matto sono io? Io sono il più normale di tutti.

    Volete che vi parli degli altri diciannove presidenti di Serie A e di una Lega che si è auto-commissariata? Siamo su Scherzi a Parte...

    Imprenditori, manager, industriali, produttori e non riusciamo a metterci d’accordo nemmeno sull'acquisto di una penna.

    Alcuni inseguono il consenso e perdono la testa per il pallone. Alle cene c'è la fila per fare i selfie con me e io ci sto sempre, altri non si prestano.

    Poi mi domando: ma che c***o ce fanno con 'ste foto? Ci sono presidenti che se non vengono riconosciuti si buttano dal settimo piano. Io abito al primo".

    https://gianlucadimarzio.com/it/ferrero-da...-il-piu-normale

    Ferrero attacca: «Tifosi, riconoscete i miei meriti. E sul mercato…»

    Non le ha mai mandate a dire a nessuno, Massimo Ferrero: il presidente della Sampdoria ha anzi dimostrato, in questi anni nei quali il suo ruolo di numero uno doriano gli ha garantito visibilità, di non avere peli sulla lingua, di non farsi problemi nel dire le cose per come le pensa. È quello che ha fatto in una lunga e interessante intervista rilasciata al Corriere dello Sport, nella quale sono emersi diversi temi interessanti: la sua personalità, il rapporto con gli altri presidenti di Serie A, la diatriba scoppiata con i tifosi blucerchiati. A proposito di ciò, Ferrero si è difeso con i fatti: «I tifosi della Sampdoria non mi amano? Il metro di giudizio è diventato qualche show in tribuna o in mezzo al campo? Non avete visto cos’è oggi Bogliasco, quando entrai per la prima volta in quegli spogliatoi c’erano tre docce scassate. Oggi c’è un progetto, la Samp avrà una nuova casa, e c’è il museo della società, i nostri ragazzini non vivono più in mezzo a una strada, abbiamo anche stretto un accordo tecnico con la Vis Pesaro, introdotto la Next Generation, e il 3 settembre ci sarà l’Open Day al Circolo della Polizia di Stato a Tor di Quinto. Abbiamo almeno una società dilettantistica consociata in ogni regione».

    Ferrero ha poi inquadrato alcuni dei suoi colleghi, come sempre in modo particolarmente colorito: «Lotito è il numero uno, il migliore. Pallotta è un miracolato. Prima o poi gliela soffierò, la Roma. Ad Aurelio voglio bene, molto. Lui però mi è amico per interesse, io a titolo gratuito. Quando mi telefona dice “Bello, Massimetto mio” e io gli rispondo “Aure’, che te serve?”». Ferrero sembra insomma reputarsi una mosca bianca in mezzo agli altri presidenti: «ll matto sono io? Io sono il più normale di tutti. Volete che vi parli degli altri diciannove presidenti di Serie A e di una Lega che si è auto-commissariata? Siamo su Scherzi a parte». Il discorso è poi tornato sulla Sampdoria: «Oggi sono presidente di una società che non ha un debito. E non sono mai fallito, mai. Neppure con Livingston. Quando presi la Samp perdeva 30, 35 milioni l’anno. Garrone ne aveva buttati addirittura 50 in B, i debiti complessivi ammontavano a 100 milioni. L’ultima stagione ho chiuso con un attivo di nove e anche in precedenza avevamo il segno più. Prima di me, nel post-Mantovani, la Samp acquistava giocatori da massimo 4 milioni e li rivendeva per 10. Icardi per fare un nome. Io li compro a venti, Zapata, e cedo per quaranta, vedi Schick. Con me si parla di Europa. Adesso ho preso Colley, Jankto, Tavares, Defrel, Ronaldo e Vieira. Manca ancora – conclude Ferrero senza sbottonarsi troppo – un centrocampista».

    www.sampnews24.com/ferrero-attacca...centrocampista/

    Edited by Tore MB - 21/11/2018, 09:40
     
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