S.P.A.L.-
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Grandissimi!!! . -
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Vasino mi sa che tira il gambino.. . -
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Un bel ritorno in A 
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Tra l'altro il direttore sportivo della Spal è genovese e Sampdoriano al 100%
www.primocanale.it/video/e-il-genov...erie-92165.html
Un saluto ai tifosi della Spal, ci si vede in Serie A
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Venerdì e sabato sarò proprio a Ferrara per un evento di lavoro.
Felice per loro, gran bel doppio salto.. -
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Video . -
.Venerdì e sabato sarò proprio a Ferrara per un evento di lavoro.
Felice per loro, gran bel doppio salto.
Storicamente i doppi salti non portano molto bene, soprattutto per i club "piccoli". Ma loro sono una società molto simpatica (a me per lo meno), quindi spero di no.
Visto anche il loro riscontro ai nostri commenti su di loro, li aspettiamo presto a Marassi per suggellare una bella amicizia!. -
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Il segreto ligure della Spal, Vagnati: «In A possiamo restarci»
Ha riassaporato la B dopo 23 anni. E ora è a un passo dal ritorno in A, dopo mezzo secolo. La cavalcata della Spal appassiona l'Italia. Ma non tutti sanno che alle radici di questa resurrezione batte un cuore genovese. Dai primi calci tirati a Pegli, alla Spal nettamente prima in classifica: Davide Vagnati, direttore generale (e anche ds) del club di Ferrara, si racconta.
Vagnati, partiamo dalle sue origini liguri.
«Nasco in Val Varenna, località Tre Ponti, ma presto ci spostiamo a Pegli. Inizio a giocare come centrocampista con Italsider e Pegliese e nel 1997 arrivo alla Sampdoria, la mia squadra del cuore. Ero nella Primavera ma mi allenavo sempre con la prima squadra, a Bogliasco. Ricordo campioni come Montella, Veron e Boghossian e poi il mitico Boskov: era come sognare a occhi aperti».
E poi?
«Dopo un anno alla Samp inizia la mia carriera che si sviluppa prevalentemente in C. Chiudo alla Giacomense, vicino Ferrara, nel 2012. dove mi propongono di diventare ds. Nel 2013 la Giacomense si fonde con la Spal e da lì inizia tutto. Per me è stato un processo naturale: sono un malato di calcio, macino migliaia di chilometri per scovare talenti ma non mi pesa».
Qual è il segreto della Spal?
«Un gruppo di lavoro che funziona, dalla proprietà, la famiglia Colombarini, a ogni membro dello staff. C’è un’alchimia speciale con una città che ha voglia di calcio. Ferrara ama i nostri giocatori e loro gettano il cuore oltre l’ostacolo con grande senso d'appartenenza».
Quanto è importante il lavoro di Semplici?
«Determinante. Il mister l’ho voluto io, con forza. Cercavo un uomo che sapesse lavorare con i giovani, bravo come comunicatore con i ragazzi e come istruttore di calcio».
Le ricorda qualcuno?
«Forse Sarri: entrambi toscani, partiti dal basso, bravi ma umili. Se nel calcio non ti metti sempre in discussione è finita».
Giocatori rinati, come Antenucci, Floccari, Zigoni e giovani arrivati in azzurro, come Meret e Bonifazi: qual è il colpo a cui è più legato?
«Se devo dirne uno cito Lazzari, il primo acquisto. Veniva dall’Eccellenza, sta facendo bene anche in B e merita la A: la sua storia incarna il nostro spirito».
Il bello della Spal è che siete tutti italiani…
«Non avendo un grande budget, ho puntato sul mix tra giovani talenti affamati e inespressi ed esperti vogliosi di riscatto. Se andassimo in A guarderemo anche all’estero ma solo per migliorarci. Ho le idee chiare ma parlare ora di mercato non è corretto verso chi gioca».
Mettendo da parte la scaramanzia, pensa che la Spal abbia la forza per radicarsi in A?
«Non voglio essere presuntuoso ma dico di sì: una piazza come Ferrara non ha nulla di meno rispetto a Empoli, Chievo, Siena o Livorno, che di recente hanno fatto tanti anni in A. Ma prima dobbiamo andarci, in serie A».
In caso di sconfitta di Perugia e Cittadella e di vittoria della Spal a La Spezia potreste farcela già domani, proprio nella sua Liguria: un segno del destino?
«Da buon ligure sono molto pratico, non penso alle feste ma solo allo Spezia che è molto forte».
Il momento più bello, finora, della favola Spal?
«Ve lo dico la settimana prossima. Manca ancora il finale...».
http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2017/04/..._possiamo.shtml. -
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Lo scorso anno Scala con il gruppo dei genovesi a Carpi, adesso Vagnati a Ferrara. Sono tanti i genovesi che riescono ormai a far bene nel calcio lontano da casa. A dispetto di quello che si diceva un po di anni fa che in Liguria non si riesce a fare calcio serio. . -
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Squadra di tutti italiani. Che bella cosa . -
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quoto. -
.Lo scorso anno Scala con il gruppo dei genovesi a Carpi, adesso Vagnati a Ferrara. Sono tanti i genovesi che riescono ormai a far bene nel calcio lontano da casa. A dispetto di quello che si diceva un po di anni fa che in Liguria non si riesce a fare calcio serio.
Prendo spunto da te per una riflessione:
non credo che il problema sia che i liguri non riescano a far calcio, o imprenditoria, in quanto liguri ma credo altresì che non si riesca a fare queste cose in una regione incancrenita da settant'anni sulle stesse ideologie, gruppi di potere politici ed economici. Come fai a programmare qualcosa? Pensiamo solo agli infiniti discorsi sullo stadio, sul terzo valico o a quando, sul finire del secolo scorso, ci siam fatti scappare la possibilità di avere Eurodisney( che oltre a soldi e lavoro avrebbe portato infrastrutture finalmente accettabili, la principale via d'accesso dal nord italia/europa su gomma a Genova l'ha fatta il Duce e ancora grazie che c'è ma ha 100anni quasi) Il problema penso non siano i liguri come singoli, ma la Liguria come comunità.... non cambiamo mai niente che maniman.... io sono orgoglioso e fiero di essere Genovese e Ligure, ma non son così cieco da non vedere le 1000 potenzialità non sfruttate di una terra meravigliosa.
Ma tornando in topic son contento che la Società Polisportiva Ars et Labor riapprodi in serie A, lo stadio di Ferrara sarà un'altro"scalpo" da aggiungere alla mia lunga collezione, li aspetto con ansia.. -
.Prendo spunto da te per una riflessione:
non credo che il problema sia che i liguri non riescano a far calcio, o imprenditoria, in quanto liguri ma credo altresì che non si riesca a fare queste cose in una regione incancrenita da settant'anni sulle stesse ideologie, gruppi di potere politici ed economici. Come fai a programmare qualcosa? Pensiamo solo agli infiniti discorsi sullo stadio, sul terzo valico o a quando, sul finire del secolo scorso, ci siam fatti scappare la possibilità di avere Eurodisney( che oltre a soldi e lavoro avrebbe portato infrastrutture finalmente accettabili, la principale via d'accesso dal nord italia/europa su gomma a Genova l'ha fatta il Duce e ancora grazie che c'è ma ha 100anni quasi) Il problema penso non siano i liguri come singoli, ma la Liguria come comunità.... non cambiamo mai niente che maniman.... io sono orgoglioso e fiero di essere Genovese e Ligure, ma non son così cieco da non vedere le 1000 potenzialità non sfruttate di una terra meravigliosa.
Ma tornando in topic son contento che la Società Polisportiva Ars et Labor riapprodi in serie A, lo stadio di Ferrara sarà un'altro"scalpo" da aggiungere alla mia lunga collezione, li aspetto con ansia.
Sono abbastanza d'accordo con quello che dici. Aggiungo solo una cosa, un tempo non avevamo campi in erba e tutti noi siamo cresciuti giocando sulla terra battuta, (luogo improponibile per fare calcio di livello) lasciandoci le ginocchia. Adesso con i campi sintetici un po la situazione può cambiare. Quindi confermo che è più un problema di mentalità e di coraggio.. -
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.....belin il campo di Bavari, Ca de Rissi, Montoggio e tutti gli altri....giocarci mi ha dato una resitenza a fatica, condizioni meteo e dolore fisico che manco i 22 mesi sull'Audace a militare . -
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Pareggio per la Spal e vittoria del Perugia. Festa rimandata per gli estensi. .
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