Mauro Rosin (1981-1984)

portiere

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    33,688
    Location
    Genova - Marassi

    Status
    Anonymous
    s_l225_0


    Il genovese Rosin scopre Marassi col Brescia

    Il genovese Rosin scopre Marassi col Brescia BRESCIA - L' inseguimento e' durato quasi vent' anni. Dal ' 79, quando un ragazzino di nome Mauro Rosin vestiva la maglia del Genoa e sognava di giocare un giorno nello stadio della sua citta' , a domenica, quando l' uomo Mauro Rosin realizzera' il sogno, seppur da avversario dei rossoblu' . "Sono genovese - ricorda il portiere del Brescia - ho giocato nel Genoa e nella Sampdoria, ma mai a Marassi. Sembra incredibile, ma e' cosi' . Nel 1988 giocavo nella Reggina e stavo per realizzare il sogno, ma proprio quella domenica il campo del Genoa era squalificato e giocammo sul neutro di Alessandria". Era il 18 settembre, seconda giornata di serie B: il Genoa vinse 3-0 e a fine partita i tifosi invasero in campo per portare in trionfo i giocatori. "Un gol - ricorda Rosin - lo segno' Marco Nappi, autentico mattatore della partita. Domenica spero di ritrovarlo un po' piu' tranquillo...". Dalle giovanili del Genoa Rosin fuggi' per "colpa" di papa' Ugo: "Mio padre - ricorda - aveva giocato a lungo nella Sampdoria, al fianco di Azeglio Vicini, ma a fine carriera era passato al Genoa come preparatore dei portieri. Alcuni genitori a un certo punto iniziarono a protestare: Quello gioca perche' e' il figlio di Rosin, e' un raccomandato , dicevano. Mio padre, allora, un bel giorno decise di zittirli: ando' in sede e straccio' il mio cartellino. Proprio in quel periodo, per fortuna, la Sampdoria doveva partecipare a un torneo giovanile in Lombardia ed era senza portiere: feci un provino, lo superai, al torneo vinsi il premio di miglior portiere e fui ingaggiato dalla Samp". Con la maglia blucerchiata Rosin il 24 ottobre ' 82 ha debuttato in serie A. "Giocai due partite quell' anno e una il successivo, ma sempre in trasferta - ricorda -. Domenica entrero' per la prima volta a Marassi, il mio stadio. Di sicuro provero' un' emozione speciale, credo sia umano. Anche domenica scorsa, in verita' , prima di entrare in campo al Bentegodi le gambe mi tremavano un po' : non e' facile debuttare in una nuova squadra giocando una partita decisiva sul campo della prima in classifica. Per un professionista la sfida non e' non provare emozioni, ma controllarle, trasformare le palpitazioni in energia positiva. A Verona credo di esserci riuscito". Con lode. Straordinario un intervento salvarisultato compiuto al 79' , su colpo di testa ravvicinato di Lucci. Domenica, a Marassi, Rosin provera' a confermarsi sugli stessi livelli. Ma i tifosi rossoblu' lo accoglieranno come ex genoano o come ex sampdoriano? "Spero come... genovese - minimizza Rosin -. Fra Genoa e Samp la rivalita' e' sempre stata accesa, come succede a tutte le squadre di una stessa citta' . Non e' diversa, pero' , la rivalita' che divide le tifoserie di Brescia e Atalanta o di Fiorentina e Juventus. I casi di Trapattoni e di Torricelli a Firenze, pero' , dimostrano che quando un professionista da' tutto se stesso il suo passato, le etichette e le rivalita' passano in secondo piano. Se Ravanelli, oggi contestato, davvero andra' alla Fiorentina, dopo un po' succedera' la stessa cosa". A Carrara, dov' era approdato dopo 4 stagioni alla Reggina e un passaggio fra i dilettanti, Rosin era un idolo. A Brescia con una sola partita e' entrato nel cuore dei tifosi: "Ma il merito - minimizza - e' dei compagni che mi proteggono. Adani, Galli, Mero e Savino formano la miglior difesa della serie B, uno scudo che farebbe fare bella figura a qualsiasi portiere. Giocare alle loro spalle e' un privilegio. Se nelle prossime 7 partite il Brescia giochera' con la stessa determinazione di Verona, l' anno prossimo lo potranno dimostrare anche in serie A". Marco Bencivenga Il futuro del Brescia deciso dai bresciani Verona e Genoa in trasferta, Ternana in casa: in 3 partite il Brescia, tornato in corsa dopo la vittoria di Verona, si gioca la stagione. Un particolare curioso, a decidere il destino del Brescia saranno tre allenatori bresciani: Cesare Prandelli da Orzinuovi, Gigi Cagni da Brescia e Vincenzo Guerini da Ponte Zanano, in Valtrompia. Cagni e Guerini in passato sono stati anche calciatori e allenatori del Brescia (Cagni della Primavera).

    http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ap...l?refresh_ce-cp


    Figlio d’arte e highlander del calcio. Auguri a Mauro Rosin

    Il compleanno di oggi ci riconduce a Mauro Rosin, figlio d’arte dell’estremo difensore Ugo Rosin, che difese la porta blucerchiata dal 1955 al 1962. Mauro, proprio come il padre, in carriera vestì le casacche di entrambe le squadre genovesi, seppur nell’ordine inverso. Dopo aver esordito nelle giovanili rossoblù, infatti, finì per accasarsi alla Sampdoria, con cui esordì da professionista nel 1981.

    Il padre Ugo, dopo la lunga militanza in blucerchiato, a fine carriera era passato al Genoa in qualità di preparatore dei portieri e il giovanissimo Rosin era stato etichettato da alcuni genitori più competitivi della propria prole come “raccomandato”. Fu proprio Ugo a stracciare il suo cartellino, per preservare il ragazzo e consentirgli di proseguire serenamente la sua carriera tra le file della Sampdoria, continuando a coltivare il sogno di affermarsi nel mondo del calcio nonostante le malelingue.

    Rosin junior debuttò in serie A in Ascoli-Sampdoria (2-0 il 24 ottobre 1982), ricoprendo il ruolo di terzo portiere alle spalle di Guido Bistazzoni e Paolo Conti nell’arco della stagione. L’anno seguente collezionò un’altra presenza in occasione della gara interna con il Verona nell’ultima giornata di campionato, mentre la sua terza e ultima apparizione con la casacca doriana risale al dicembre del 1983, quando fu chiamato a sostituire Ivano Bordon contro il Napoli.

    Gran parte della sua carriera si è snodata tra cadetteria e Serie C1, tornando nella massima serie nel ’91 con il Foggia. La sua lunga esperienza calcistica – appese gli scarpini al chiodo a 43 anni – si è chiusa nel Montichiari, club in cui ha iniziato una nuova avventura come preparatore dei portieri, proseguita nella Villanovese.

    Gianluca Savoldi, suo compagno di squadra nel Pisa, lo definì “un highlander del calcio” ai taccuini di Varese News. Un portiere che ha messo a tacere le malelingue con oltre 600 partite disputate in tutte le categorie professionistiche, scendendo in campo con fuoriclasse come Maradona e Roberto Baggio.

    www.sampdorianews.net/i-colori-dei-...uro-rosin-50453

    Edited by Tore MB - 7/6/2020, 09:54
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fondatore
    Posts
    103,535
    Location
    Cagliari

    Status
    OFFLINE
    Dopo una parentesi nel Genoa, prosegue nelle giovanili blucerchiate e viene inserito già a 17 anni in prima squadra dove resta dal 1981 al 1984, come terzo, o secondo portiere. Solo 3 le sue presenze, prima di proseguire la carriera in varie squadre, tra cui la Reggina per 5 stagioni. Ha giocato le ultime 6 stagioni nel Montichiari dove ha chiuso nel 2007 a 43 anni.

    La sua storia in maglia blucerchiata: www.manicomioblucerchiato.it/mauro-rosin-sampdoria/
     
    .
1 replies since 24/12/2016, 15:33   1260 views
  Share  
.