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dai con ieri abbiamo avute la conferma definitiva che il gruppo non aveva più la testa oltre che le gambe. menomale che questo campionato è finito. non ne potevo più. nemmeno l'ultima in casa contro un Parma ormai retrocesso e fallito sono riusciti a fare i tre punti...imbarazzanti. . -
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Grazie di tutto, Sinisa
Nelle parole di Mihajlovic (“Ho preso la Samp penultima in serie A e l’ho portata al settimo posto in campionato”), pronunciate dopo il deludente pareggio per 2-2 con il Parma, è
racchiusa l’intera storia della Sampdoria nell’ultimo anno e mezzo. Una storia
bellissima, inaspettata per come si erano messe le cose nel novembre del 2013.
Una storia a cui forse manca il lietissimo fine, nel senso che per tutta
l’ultima stagione la squadra blucerchiata si era meritata l’Europa sul campo,
salvo poi dilapidarla in due mesi e forse recuperarla a tavolino. Altrettanto
meritatamente, peraltro, giacché se così fosse significa che chi è davanti non
possiede tutti i requisiti sul terreno di gioco. Ma il timbro di Sinisa tanto è
stato forte in positivo all’inizio, quanto in negativo alla fine. Il bilancio
resta comunque eccezionale e di questo bisognerà sempre rendergliene merito, al
di là delle scelte personali compiute. Le quali, lo ribadisco, potevano e
dovevano essere gestite meglio, anche da parte della società, ma non si può
piangere sul latte versato. L’importante è che la situazione creatasi serva da
lezione per il futuro.
Per quanto riguarda i motivi del trend discendente da marzo a maggio, a mio
parere vanno ricercati principalmente sul piano fisico. Nel senso che se un
allenatore si vede costretto ad abolire quattro allenamenti in quattro settimane
a un gruppo di giocatori che non ha disputato Coppe e partite in nazionale
significa che qualcosa, anzi, molto è stato sbagliato. Forse la preparazione era
stata tarata su una partenza sprint al fine di ottenere la salvezza anticipata.
Quando ci si è trovati sorprendentemente a lottare per l’Europa ci si è accorti
che la benzina era finita. Peccato, lo ripeto. Inutile mettere la testa sotto la
sabbia e negare che per questa Samp giungere dietro al Genoa, dopo il distacco
accumulato, è un dispiacere ma guai a trasformare una considerazione parziale in
un giudizio complessivamente negativo. Tra l’altro c’era anche l’insidia del
cambio di proprietà, quest’anno: guardate che fine ha fatto il Cagliari,
malgrado Giulini fosse stato salutato come un eroe al posto dell’indigesto
Cellino. Dunque, tutto è bene quel che finisce bene.
Mentre scrivo ancora non si sa chi sarà il prossimo allenatore, ma dovrebbe
nascere da una rosa formata da Sarri, Zenga, Donadoni e Paulo Sousa. Sono
sincero: nessuno mi entusiasma. Ma giudicare prima un tecnico è difficilissimo.
Il risultato ottenuto dipende da molti fattori, oltre che da lui. Sarà
fondamentale il ruolo della società, che dovrà ricreare un nuovo equilibrio tra
l’effervescenza di Ferrero fuori dal campo e l’equilibrio necessario a
Bogliasco. Mentre scrivo non si sa neppure se la Sampdoria disputerà l’Europa
League, anche se è possibile. In tal caso occorrerà allestire la doppia rosa,
per non correre rischi in campionato. Quest’anno il Torino ha compiuto un
miracolo, ma a un certo punto per poco non restava invischiato nei bassifondi
della classifica. Evviva l’Europa, ma vissuta e affrontata con giudizio.
P.S. Sono stato il primo a chiedere a Gabriele Volpi, facoltoso patron di Spezia
e Pro Recco, se ci fosse lui dietro a Ferrero o se fosse interessato in futuro
ad acquistare la Sampdoria da Ferrero stesso. Da allora nuovi elementi sono
emersi. Il primo: Volpi non è dietro Ferrero. Ma Volpi sarà dopo Ferrero. Aveva
dichiarato a me che prima la Pro Recco doveva battere altri record: beh, ha
vinto la decima Champions League dopo campionato e Coppa Italia. Diamo a Ferreri
quel che è di Ferrero, applaudiamolo, rispettiamolo, critichiamolo quando
sbaglia. Ma teniamo d’occhio questa pista, perché porterà lontano, molto
lontano.
http://telenord.it/2015/06/01/grazie-di-tutto-sinisa/. -
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Partita scialba, ma abbiamo ottenuto il punto che ci serviva. Anche se quel passaggio nel recupero (Palombo? Non ho visto bene) che quasi veniva intercettato mi ha fatto sudare freddo. . -
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Non so se è già stato detto, ma ieri il nostro ex mister ha avuto la poca sensibilità di non inserire - negli ultimi minuti di una partita con ritmi balneari - De Vitis, reduce da un doppio crociato, ma Palombo (che ha tentato di contrastare un vivace Nocerino con una mollaggine incredibile nell'azione del 2-2)... . -
.Non so se è già stato detto, ma ieri il nostro ex mister ha avuto la poca sensibilità di non inserire - negli ultimi minuti di una partita con ritmi balneari - De Vitis, reduce da un doppio crociato, ma Palombo (che ha tentato di contrastare un vivace Nocerino con una mollaggine incredibile nell'azione del 2-2)...
E' entrato soltanto per la 400°presenza.. -
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Circa quest'ultimo sofferto pareggio sinisiano, ritengo degno di nota ciò che ha detto De Silvestri nel dopo partita.
In parole povere ha dichiarato:
1) sono state dette cose che hanno fatto male alla squadra che è giovane e che aveva quindi bisogno di maggior supporto.
2) ha sentito dire che addirittura sarebbe meglio non andare in europa in queste condizioni.
3) dall'ambiente blucerchiato non si aspettava un tale atteggiamento.
3) in Italia non c'è la cultura della sconfitta ma pazienza, si va avanti così.
4) il mister lo ha aiutato tantissimo a maturare soprattutto a cresecere nella fase difensiva.
Insomma, a giudicare dalla sua delicata situazione contrattuale e da certe dichiarazioni, sembrerebbe a rischio partenza.. -
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Tra l'altro ha detto che si sente maturato completamente, mi sembrava una frase per offrirsi sul mercato. . -
ric_doria.
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pazienza... eventualmente se non è contento di restare ce ne faremo una ragione. magari quei soldi verranno spesi per un terzino destro con dei piedi da serie A
io comunque mi auguro rimanga, perché è un buon professionista e un'ottima alternativa per una stagione che si spera sarà più piena di partite del solito.