Gianfranco Matteoli (1985/1986)

centrocampista (regista)

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    CITAZIONE (Tore MB @ 15/6/2020, 19:27) 
    Gianfranco Matteoli (Nuoro, 21 aprile 1959) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano. Attualmente svolge il ruolo di osservatore dell’Inter. Cresce calcisticamente nelle giovanili del Cantù. Il suo esordio in prima squadra avviene nella stagione 1975-76 in Serie D dove disputa tre partite in maglia granata. Fa una apparizione nel Como, passa al Giulianova, ritorna in riva al Lario nel gennaio 1978 per poi passare all'Osimana e infine alla Reggiana, dove si mette in luce e disputa due stagioni da titolare con la squadra emiliana.

    Ritorna al Como nell'estate 1982 e dopo due stagioni in Serie B conquista la Serie A. Il suo esordio in Serie A avvenne il 16 settembre 1984 nella partita Como-Juventus (0-0). Distintosi come uno dei migliori trequartisti della stagione, nel 1985 passa alla Sampdoria. Il centrocampista sardo naviga tra i campioni della massima serie e così dopo una stagione a Genova avviene il suo trasferimento a Milano per 4,8 miliardi di lire dove poi entrerà a far parte dello scacchiere dell'Inter dei record di Giovanni Trapattoni, contribuendo con ottime prestazioni alla vittoria dello scudetto dei record. Il 27 novembre 1988 va in gol contro il Cesena dopo 9 secondi e 9 decimi, realizzando quella che, fino al 10 gennaio 1993, sarà la rete più veloce nella storia della Serie A. In maglia nerazzurra Matteoli vince anche la Supercoppa italiana 1989.

    Nel 1990 rientra nella sua terra e veste la maglia del Cagliari, che in tre campionati, dopo molti anni di assenza dalle competizioni europee, raggiunge la qualificazione alla Coppa UEFA. In Europa raggiunge con il Cagliari la semifinale di Coppa UEFA venendo eliminato dall'Inter, vincitrice poi del torneo. Nella stagione 1994-95 passa al Perugia dove chiuderà la sua attività calcistica.

    Nazionale
    Tra il 1984 e il 1986 ha disputato 14 partite con l'Italia Under-21, prendendo parte, da fuoriquota, all'Europeo 1986. Ha esordito nella nazionale maggiore a 27 anni, il 6 dicembre 1986, in una partita contro Malta valevole per le qualificazioni al campionato d'Europa 1988. Disputerà altre due gare di qualificazione e tre amichevoli, per un totale di 6 presenze.

    Allenatore e dirigente
    Dal 1999 è Responsabile Tecnico del settore giovanile Cagliari. Da quando si è insediato nella dirigenza sarda ha iniziato un progetto di rinnovamento nella politica del settore giovanile, privilegiando i ragazzi dell'isola piuttosto che giovani promesse provenienti dai grandi club. Questo progetto ha cominciato a dare i suoi frutti, tanto che nel 2007 la squadra è giunta al terzo posto del gruppo B del campionato Primavera e per alcune giornate è stata capolista nel proprio girone.

    Il 15 ottobre 2001 divenne tecnico del Cagliari insieme a Giulio Nuciari, in sostituzione dell’esonerato Antonio Sala. Il 18 dicembre dopo gli scarsi risultati ottenuti portarono però il presidente Cellino a sostituire l'inedita coppia di allenatori con il più navigato Nedo Sonetti, cosicché Matteoli tornò ben presto al ruolo di dirigente. Il 29 dicembre 2005 viene promosso a direttore dell’area tecnica. Il 21 maggio 2013 viene insignito del premio "Maestrelli" per il lavoro svolto con il Settore Giovanile del Cagliari. Il 26 maggio 2015 la società sarda annuncia che Mario Beretta sostituirà Matteoli a partire dal 1º luglio.

    Il 1º novembre entra a far parte dello staff tecnico del Como, diventando consulente del nuovo allenatore del club lariano Gianluca Festa.[12] L'esperienza si chiuderà nel marzo seguente. Il 4 luglio 2016 viene nominato osservatore del settore giovanile dell’Inter.

    Riconoscimenti
    Il Cagliari lo ha inserito nella sua Hall of Fame.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Gianfranco_Matteoli

    Purtroppo secondo me forse è stata la più grossa delusione degli ultimi 35 anni, ancora più di Doni e Signori. Ha fatto bene ovunque tranne in quell'anno giocato qui. Credo che avesse qualche attenuante perché il dualismo con Souness gli ha sicuramente nuociuto. Anche forse il suo tipo di gioco da tipico portatore di palla non era adattissimo ad una squadra che giocava a meraviglia, spesso di prima. Peccato perché oltre ad un gran giocatore e lo ha dimostrato sia nell'inter che nel Cagliari, era un gran bravo ragazzo.
     
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6 replies since 21/9/2010, 14:06   585 views
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