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Ecco il nuovo Cassano
Dieta, famiglia e tanto lavoro
Pesa 5 chili meno dell'anno scorso, è tornato prima dalle ferie, vuole presto un figlio: il talento della Samp sembra davvero maturato e pronto a diventare protagonista nella Nazionale. Il primo esame si avvicina: "C'è la Costa d'Avorio, ma l'importante è che ci sia io"
di STEFANO ZAINO
Ecco il nuovo Cassano Dieta, famiglia e tanto lavoro
GENOVA - Il nuovo mondo di Cassano sono i capelli corti, diversi chili in meno, fiori d'arancio appena accarezzati, il desiderio di un fiocco rosa imminente e soprattutto un sogno azzurro che sta per tornare a vivere. Il nuovo mondo di Cassano è tutto questo, pieno di buoni propositi, alcuni già mantenuti nei fatti, ma ignorati comunque sino a poco tempo fa da Lippi, e con una certezza, quella di tornare a giocare nella sua Italia, la squadra per cui ha sempre fatto un tifo viscerale anche da Grande Escluso, "perché noi del Sud siamo fatti così, il sentimento nazionale è molto forte, mai potrei tifare contro quando in campo c'è la maglia azzurra".
Cassano torna, Prandelli lo ha fatto capire. L'avversario sarà la Costa d'Avorio (senza Eriksson in panchina, notizia delle ultime ore), "avrebbe potuto essere chiunque, l'importante è che possa esserci io", e viene in mente una frase pronunciata dal nuovo ct lo scorso gennaio, subito dopo che il fantasista aveva rifiutato il trasferimento alla Fiorentina. "Ci vediamo a giugno" gli aveva detto Prandelli e molti, senza che Cassano fornisse mai il minimo indizio, avevano ipotizzato un suo passaggio in viola a fine stagione, il semplice rinvio di una fuga da Genova e da Delneri, tecnico con cui ha avuto problemi, ma che ora ringrazia, "perché sulla posizione in campo aveva ragione lui, giocando centrale, segno più gol, e poi, escludendomi, mi ha fatto ulteriormente maturare". C'era la promessa di un
appuntamento e magari poteva essere a Firenze, oppure, la storia di oggi, era in nazionale, perché Prandelli immaginava il suo futuro e aveva già deciso per quello del barese. Si vedranno ad agosto, ma poco importa, Cassano, smettendo con il suo inedito "buonismo" persino di punzecchiare Lippi, ha imparato a pazientare e due mesi in più non sono nulla. Ciò che gli premeva era avere la sublimazione (diventare simbolo azzurro lo sarebbe) del suo nuovo corso, il Cassano cambiato da quando è alla Samp, non più ribelle, ma personaggio pulito, tanto da essere scelto da Sky come testimonial del campionato, nel tormentone pubblicitario che annuncia la nuova valanga di partite in tv.
Lo dice lui stesso, "esistono due Cassano", ma ora alla Samp, in particolare il presidente Garrone, che è diventato per lui un secondo padre, giurano che ce n'è uno solo, disciplinato al punto da non beccarsi nemmeno un turno di squalifica nella passata stagione, da anticipare il rientro dal viaggio di nozze, per iniziare subito il ritiro con i compagni, bravo nel presentarsi tirato a lucido (pesa 5 kg meno dell'anno scorso, in questi primi test è già in forma), come lo era stato scappando da Madrid nel decurtarsi l'ingaggio, da 4.2 a 3 milioni netti. Aveva dato retta all'istinto, senza compiere una volta tanto una "cassanata", era certo che la Samp fosse il trampolino giusto e ora per mantenere la scommessa è pronto ad una nuova riduzione e ad allungare il contratto sino al 2015. "Io voglio Genova a vita" ha sentenziato. Una vita con famiglia numerosa, perché Carolina, la moglie, lo ha cambiato e ora sostituirà la pallanuoto con la sala parto (Cassano lo desidera da morire), e pure con la maglia azzurra. Non più strumento di sfoghi, ma pungolo quotidiano. Prandelli si aspetta molto. Di Carlo, il suo tecnico alla Samp, ringrazia. Se Cassano ha voglia, finisce che i blucerchiati planano davvero in Champions. (03 agosto 2010)
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Corradoriano 1946.
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forza antonio sempre e comunque .
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