Renzo Ulivieri (1981-1984)

Allenatore

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  1. sampdoria olè
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    wikipedia/Renzo_Ulivieri
    Dopo una breve carriera da calciatore trascorsa giocando per cinque anni come centromediano nelle giovanili della Fiorentina, retrocedendo poi nel 1966 in quarta categoria (l'attuale serie C2) con il Cuoiopelli, Ulivieri, laureato all'ISEF e già patentato a 22 anni, esordisce come allenatore nella stessa squadra ad appena 24 anni. Allenerà successivamente nel 1967-68 il San Miniato, dal 1968 al 1971 la Primavera del Prato e, nel 1971-72 il Fucecchio.

    Nel 1972, passa ad allenare l'Empoli in serie C1, poi dal 1976 al 1978 fa parte dello staff tecnico delle giovanili della Fiorentina, per passare poi alla Ternana in serie B. Dopo un buon campionato con il Vicenza, sempre in B, esordisce in serie A nel campionato 1980/1981 sulla panchina del Perugia, venendo sostituito dopo 15 giornate.

    Allena la Sampdoria, portandola dalla B alla A nella stagione 1981/1982; nelle stagioni successive la Sampdoria ottiene il 7° e il 6° posto; dopo due campionati deludenti a Cagliari, è coinvolto nel secondo scandalo del calcio scommesse e bollato da una squalifica di tre anni che riteneva di non meritare: chi gli fu vicino in quel periodo racconta di un Ulivieri "detective" improvvisato per raccogliere prove a sua discolpa.

    Tornato in panchina ha allenato il Modena (1989/1990) poi ancora il Vicenza (1991/1994) che passò sotto la sua guida dalla C1 alla B. Nel 1994 torna alla serie C, col Bologna che in due anni riconquista la serie A. Nel 1998 passa in B al Napoli ed è esonerato a 3 giornate dalla fine del campionato. Nella stagione 1999/2000 subentra sulla panchina del Cagliari alla quinta giornata ma non può evitare la retrocessione in B.

    Nella stagione successiva è chiamato dal Parma alla penultima giornata d'andata dopo le dimissioni a sorpresa di Arrigo Sacchi. Il Parma finisce quarto qualificandosi per i preliminari di Champions League. Dopo l'eliminazione ad opera del Lilla e i deludenti risultati in campionato Ulivieri lascia la guida del Parma il 31 ottobre del 2001. La stagione successiva viene chiamato dal Torino al posto dell' esonerato Giancarlo Camolese, ma la sua avventura sulla panchina granata dura solo 14 partite, sostituito dalla coppia composta da Giacomo Ferri e Renato Zaccarelli. Alla fine comunque il Torino non riesce ad evitare la retrocessione in Serie B.

    Nel febbraio 2004 è ingaggiato dal Padova, in serie C1, portandola al 6° posto finale. Nell'estate successiva torna a Bologna: licenziato all'inizio del 2006, viene riammesso dalla dirigenza tre mesi dopo. Nella stagione 2006-2007 è confermato alla guida dei felsinei, ma viene esonerato il 14 aprile 2007, all'indomani della sconfitta per 3-0 a Genova contro il Genoa, nell'anticipo della 34° giornata del campionato di Serie B.

    Il primo novembre 2007 viene ingaggiato dalla Reggina sotto consiglio del suo ex allievo ed ex tecnico della squadra amaranto Walter Mazzarri. Renzo Ulivieri subentra a Massimo Ficcadenti esonerato dopo il ko interno per 3-1 contro il Livorno.


    Carriera
    Giovanili: Fiorentina, Cuoiopelli

    Carriera da allenatore
    1967-1968 San Miniato
    1968-1971 Prato (Primavera)
    1971-1972 U.S.Fucecchio
    1972-1976 Empoli
    1976-1978 Fiorentina (Giovanili)
    1978-1979 Ternana
    1979-1980 Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza
    1980-1981 Perugia
    1981-1984 Sampdoria
    1985-1987 Cagliari
    1989-1990 Modena
    1991-1994 Vicenza
    1994-1997 Bologna
    1998-1999 Napoli
    1999-2000 Cagliari (subentrato alla 5° giornata)
    2000-2001 Parma
    2002-2003 Torino
    2004-2005 Padova
    2005-2007 Bologna (esonerato alla 34° giornata)
    2007-2008 Reggina(subentrato alla 10° giornata)


    Curiosità

    * Ulivieri è attualmente Presidente dell'AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), dove ha preso il posto di Azeglio Vicini, nominato Presidente onorario.
    * Iscritto al PCI negli anni '60, consigliere comunale ed assessore, iscritto attualmente ai DS, ha spesso dichiarato di non aver avuto problemi o subito discriminazioni per la sua posizione politica, anomala nel mondo del calcio. A un intervistatore di Football Illustrated che gli chiedeva un commento su calcio e politica, rispondeva di considerare un obbligo di cittadino fare, parlare di politica e aggiungeva: "Avere delle opinioni è necessario, è doveroso".
     
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