Francesco Palmieri (1998-2000)

Attaccante (1° punta)

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  1. pupbuono
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    wikipedia
    Inizia la carriera nel Carovigno, tra i Dilettanti, nel 1985, per poi passare al Bologna, in Serie B, l'anno successivo.

    In seguito veste le maglie di Centese, Francavilla e Baracca Lugo (Serie C1 e C2) fino al 194, quando ritorna al Bologna, in Serie C1. Nel 1994-1995 è al Cosenza, sempre in B. Nel 1995 si trasferisce al Lecce, dove rimane fino al 1998. In giallorosso gioca un campionato di Serie C1, uno di B, facendo coppia in attacco per due anni con Cosimo Francioso, e un ottimo campionato di Serie A, ma nonostante le sue 10 realizzazioni la squadra giallorossa al tremine della stagione retrocede in Serie B.

    Dal Salento passa nell'estate 1998 alla Sampdoria dove disputa due campionati, positivo il primo sul piano personale (8 reti) pur nella sfortunata stagione della retrocessione dei blucerchiati, meno brillante l'anno successivo in Serie B, con sole 6 reti all'attivo e promozione mancata all'ultima giornata. Passa quindi alla Salernitana, in cui milita per un anno prima di spostarsi al Piacenza. Nel 2000 passa al Pescara, ma nella stagione seguente fa ritorno al Piacenza. Chiude la carriera nella squadra della sua città, il Bari, in cui milita tra il 2001 e il 2003.

    Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Palmieri"
    non aveva grande tecnica ma in campo era un guerriero

    Parma Fc, Francesco Palmieri sarà il nuovo responsabile del settore giovanile

    18/05/2007 - Francesco Palmieri (Bari, 24.09.1967) sarà il nuovo Responsabile del Settore Giovanile del Parma FC. Negli ultimi due anni e mezzo Francesco Palmieri ha rivestito la carica di dirigente del Bari, la squadra della sua città dove aveva chiuso, nel 2003, la carriera di calciatore, iniziata tra i Dilettanti del Carovigno nel 1985. Attaccante, ha vestito le maglie di Bologna, Centese, Francavilla, Baracca Lugo, Cosenza, Lecce, Sampdoria, Piacenza e Pescara.
    Attualmente sta frequentando il corso da Direttore Sportivo a Coverciano.
    "Ho accettato Parma perchè ho voglia di crescere professionalmente", ha dichiarato Palmieri al sito ufficiale del Bari, ringraziando la Società e salutando i suoi vecchi tifosi.

    Ruolo: attaccante
    Nato il 24/09/1967
    a Bari
    Statura: 181 cm
    Peso: 75 kg

    Stagione Squadra Serie Pres. Reti Note
    2002/2003 Bari B 11 1
    2001/2002 Bari B 28 7
    2001/2002 Piacenza A 0 0
    2000/2001 Pescara B 8 2
    2000/2001 Piacenza B 7 0
    1999/2000 Sampdoria B 31 6
    1998/1999 Sampdoria A 33 8
    1997/1998 Lecce A 32 10
    1996/1997 Lecce B 37 14
    1995/1996 Lecce C1 33 11
    1994/1995 Cosenza B 24 1
    1994/1995 Bologna C1 8 2
    1993/1994 Baracca C2 32 10
    1992/1993 Baracca C2 32 6
    1991/1992 Baracca C2 36 8
    1990/1991 Francavilla C2 26 0
    1989/1990 Francavilla C1 25 1
    1988/1989 Centese C1 30 4
    1987/1988 Centese C1 33 6
    1986/1987 Bologna B 4 0
    1985/1986 Carovigno DIL

    Edited by sampdoria olè - 15/2/2008, 11:58
     
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    Un attaccante grintoso come pochi (Pasquale Luiso era un altro di questo genere), ma oggettivamente poco dotato tecnicamente. Nella prima stagione comunque fece davvero bene in relazione alle aspettative segnando ben 13 reti (4 in Intertoto). Reduce da eccellenti stagioni al Lecce dalla C alla A sempre in doppia cifra, giocò inizialmente nel tridente con Ortega e Montella, per poi fare coppia solo con uno dei due visto il lungo infortunio di Vincenzo ed il ritorno al modulo a due punte.

    Dopo la retrocessione, in serie B continuò ad essere punto di riferimento per l'attacco doriano giocando in tandem di volta in volta in tandem con Flachi, Dionigi, Esposito e segnando ancora 9 reti.

    Il suo gol del 3-2 alla Fiorentina alla terz'ultima giornata 1999, resta a tutt'oggi uno dei momenti per me più intensi da quando tifo Samp. Ero per terra, incollato alla Radiolina, con la retrocessione matematica ormai vicinissima (con un pareggio), quella sua rete da tre punti mi fece fare un salto che per poco non toccai il soffitto di casa.

    Come al solito riporto il suo score in maglia blucerchiata:

    1998/99: 42 presenze, 13 reti
    Serie A: 33 presenze, 8 reti
    Coppa Italia: 3 presenze, 1 reti
    Coppa Intertoto: 6 presenze, 4 reti

    1999/00: 37 presenze, 9 reti
    Serie B: 31 presenze, 6 reti
    Coppa Italia: 6 presenze, 3 reti

    Totale nella Samp: 79 presenze, 22 reti

    Edited by Tore* - 16/2/2008, 22:49
     
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    Noi vogliamo 11 Palmieri :D
     
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  4. Duncandg
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    l'impegno era sempre ai massimi livelli quello del buon Palmieri
    ma per quanto riguarda la tecnica...meglio stendere un velo pietoso
     
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  5. Blue-Ringed
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    Grande Francesco!!!

    Era un ragazzo molto disponibile e simpatico ^_^ ^_^ ^_^

    l'ultima volta che l'ho visto è stata la famosa partita di campionato Parma - Inter del 18 Maggio era nella panca del Parma in giacca e cravatta :samp5:

    infatti leggo ora che è diventato il Responsabile del Settore Giovanile del Parma ^_^
     
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    Rimarra sempre nel mio cuore,la grinta di gente come Lui,Conte,Luiso,Kutuzov dotati di tecnica mediocre ma che butta il cuore in campo.


    Meglio delle fighette alla Signori venuto a svernare...
     
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  7. belluccigol
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    grande Checco!! sulla scrivania ho ancora una sua immagine ritagliata dal giornale...cazzo com'era grintoso, ci metteva il cuore, l'anima e pure la faccia: non si tirava indietro mai!! certo non era un fenomeno ma un giocatore discreto che comunque ha trovato spazio nel mio cuore blucerchiato..grande Palmieri, non ti dimenticherò!!!!!!
     
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  8. Blue-Ringed
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    CITAZIONE (Puta Barca @ 24/10/2008, 19:52)
    Rimarra sempre nel mio cuore,la grinta di gente come Lui,Conte,Luiso,Kutuzov dotati di tecnica mediocre ma che butta il cuore in campo.

    Ok i primi tre, Kutuzov non c'entra nulla. tecnica buona ma impegno e grinta spesso assenti. Forse ti sei confuso con un altro giocatore di quelle caratteristiche. Zivkovic?
     
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  10. deejay65
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    CITAZIONE (Tore* @ 25/10/2008, 01:28)
    CITAZIONE (Puta Barca @ 24/10/2008, 19:52)
    Rimarra sempre nel mio cuore,la grinta di gente come Lui,Conte,Luiso,Kutuzov dotati di tecnica mediocre ma che butta il cuore in campo.

    Ok i primi tre, Kutuzov non c'entra nulla. tecnica buona ma impegno e grinta spesso assenti. Forse ti sei confuso con un altro giocatore di quelle caratteristiche. Zivkovic?

    visti i nomi che sono quasi tutti di un certo periodo (:() direi che intendeva il nostro CAVALLO PAZZO Bratislav :lol: :1214593791.gif:
     
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  11. Blue-Ringed
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    Bari - Parma, il derby di "Checco" Palmieri

    Bomber di razza e barese purosangue. La sfida di domani al San Nicola sarà un derby molto particolare per Francesco Palmieri, attualmente resposanbile del settore giovanile del Parma. “Checco”, come lo chiamavano i compagni di squadra, ha iniziato la sua carriera di calciatore a Carovigno (serie D), in provincia di Brindisi, poi un lungo pellegrinaggio in giro per l’Italia con le maglie di Bologna, Francavilla, Cosenza, Lecce, Sampdoria, Piacenza, Pescara, Salernitana e infine il Bari (in 2 anni 39 presenze e 8 gol), la squadra della sua città, dove nel 2003 ha appeso le scarpe al chiodo, tormentato da una serie di infortunii. Con la società pugliese ha anche intrapreso la carriera di dirigente, ricoprendo lo stesso ruolo che oggi ha a Parma.

    «Sì, per me è come se fosse un derby. Sono nato e cresciuto a Bari, e lì ho parenti e amici, ma ora mi sento molto legato al Parma perché il presidente Ghirardi mi ha dato una grande possibilità». Domani Palmieri sarà in tribuna al San Nicola, uno stadio che si preannuncia molto caldo: «Sì, a Bari è riscoppiato l’entusiasmo, il pubblico è una spinta in più per la squadra di Conte. Non sarà una gara facile, perchè il Bari gioca un bel calcio, ma io spero vivamente che il Parma torni a casa con un risultato positivo. Di fronte ci saranno due squadre costruite per la serie A, con rose importanti e giocatori di categoria superiore; dovrebbe essere una partita avvincente tra due squadre abituate a giocare per i tre punti. Tutto può succedere - continua Palmieri -: i 4 punti di vantaggio del Bari non sono tanti, anche perché mancano ancora 9 giornate alle fine del campionato».
    Nel Bari di oggi c’è ancora Francois Gillet, il portiere del Bari ai tempi di Palmieri. In quella squadra iniziava a muovere i primi passi anche Daniele Vantaggiato, l’attuale capocannoniere della serie B. «Gillet è un portiere eccezionale e non ha bisogno di presentazioni. Vantaggiato è un bomber di razza, nella mia ultima stagione a Bari fu aggregato alla prima squadra; aveva entusiasmo e prometteva bene». Infine il tormentone Cassano, barese come Palmieri: «E’ uno dei più grandi talenti del calcio italiano e non solo. Vederlo giocare mi entusiasma sempre. La decisione di Lippi di non convocarlo in Nazionale non è facile da commentare».

    http://www.lungoparma.com/sport_a_parma/37548.html
     
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    http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=146800

    Prosegue la serie di interviste esclusive dedicate ai personaggi che hanno lasciato un segno durante l'esperienza in blucerchiato. Stavolta Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare telefonicamente Francesco Palmieri. L'attaccante di origini baresi ha indossato la nostra casacca tra il 1998 e il 2000, stagioni drammatiche sportivamente parlando per la Sampdoria, nelle quali però Palmieri si è contraddistinto per impegno, attaccamento alla maglia e goal pesanti nella massima serie:

    Francesco, il ruolo di responsabile del settore giovanile del Parma ti sta riempiendo di soddisfazioni?
    "Sono molto contento del mio lavoro, è il secondo anno che seguo il settore giovanile gialloblu. Si tratta di un'attività molto impegnativa, stiamo cercando di gettare le basi per avere in futuro qualche ragazzo in più in prima squadra. L'annata scorsa è stata ottima: giovanissimi, allievi e primavera si sono comportate benissimo, quest'anno la primavera ha un po' stentato, anche per l'inserimento di giovani provenienti dalla leva allievi".

    I ricordi dei 2 anni trascorsi in blucerchiato
    "Anni splendidi, ho vissuto in un posto bellissimo, circondato da una tifoseria splendida. Giocare nella Sampdoria è stata un'emozione incredibile, la passione della gente ti fa rendere oltre le tue possibilità. La prima stagione è stata un'annata balorda, terminata con quell'episodio di Bologna, un'ingiustizia clamorosa, Trentalange concesse un rigore indegno, forse se l'episodio fosse accaduto ad una squadra più grossa ne avrebbero parlato e riparlato per anni, ci è costato un campionato e la serie A. Un rigore inesistente, scandaloso, a modo mio ho capito cosa è successo. In B eravamo molto forti, ho subito numerosi problemi muscolari mai avuti in carriera, che mi condizionarono anche nella stagione successiva. In quell'annata riuscimmo nell'impresa di collezionare un paio di punti in 9 partite con tutti quei buoni giocatori, abbiamo provato a recuperare, ma un punto ci mancò per arrivare al traguardo. Dal punto di vista personale il primo campionato fu positivo, grande il rimpianto per la seconda stagione. Dopo 2 anni d'inferno dal punto di vista fisico, ho avuto la gioia di chiudere la carriera nel Bari, la squadra della mia città".

    Il rapporto con la tifoseria e l'ambiente blucerchiato
    "Ottimo, anche da avversario, a Bari i tifosi mi salutarono, in quella partita segnai un goal incredibile alla Samp, la sfera assunse una strana traiettoria. Nessuno può rimproverarmi nulla dal punto di vista dell'impegno come in ogni squadra nella quale ho giocato, tecnicamente invece può essere detta qualsiasi cosa sul sottoscritto, la casacca blucerchiata è stata indossata da fior e fior di campioni".

    Il più grande rimpianto e la gioia più indescrivibile nel corso della tua carriera
    "Il rimpianto più pesante riguarda proprio quel rigore concesso contro la Samp a Bologna, se le cose fossero andate diversamente, la squadra e il sottoscritto sarebbero rimasti nella massima serie. Le gioie che mi porterò sempre dentro riguardano la cavalcata del Lecce con la doppia promozione dalla C1 alla A e approdare a 31 anni alla Samp, un orgoglio, una soddisfazione personale. Fu poi mia la scelta di andar via da Genova: avevo un ottimo rapporto sia con Enrico Mantovani che con il Direttore Arnuzzo, la mancata promozione, il mio calvario fisico mi portarono a cercare nuovi stimoli altrove. Ero rimasto molto male per quelle 2 annate, non a caso cambiai poi 3 squadre in un anno (Piacenza, Pescara, Salernitana ndr) senza ritrovare la tranquillità fisica e mentale di cui avevo bisogno. Sono una persona istintiva, mi sempre assunto le mie responsabilità, forse non fu la decisione migliore, c'è grande rammarico perché non mi più trovato bene in una squadra come era capitato alla Samp".

    Il tuo giudizio sull'attuale Sampdoria
    "Si è sempre comportata molto bene durante questa gestione, ha riscontrato qualche difficoltà ad inizio stagione, ma i meriti della società, dei giocatori e l'entusiasmo della gente hanno portato a grandi risultati. La serie A è difficilissima, la Samp ha la fortuna di avere due campioni in attacco come Cassano e Pazzini. Antonio l'ho conosciuto al di fuori dal calcio, è il più forte giocatore italiano, non devo essere io a citare le sue qualità, non solo per l'Italia, ma per tutto il mondo è uno spettacolo vederlo giocare".

    Sabato il Doria va a far visita al Lecce, un'altra tua ex squadra, che gara ti aspetti?
    "Vero, Lecce è stata un'altra tappa importantissima nella mia carriera, con i giallorossi ho collezionato 2 promozioni consecutive e ho conosciuto la serie A. Sarà una partita difficile, il Lecce naviga in cattive acque, la Samp sta molto meglio mentalmente, ha i mezzi per vincere. Al di là della Coppa Italia, i blucerchiati saranno concentrati, non conosco giocatori che pensino alla partita successiva, si ragiona volta per volta".

    Un mese fa è tornato a giocare un tuo ex compagno di squadra, Francesco Flachi. Che sensazioni hai provato a rivederlo in campo?
    "L'ho incontrato quando con il ds Berta sono andato a vedere una partita ad Empoli. L'ho conosciuto la seconda stagione alla Samp, era giovane, diciamo che l'ho visto crescere. Ha grandissime qualità tecniche, ha vissuto un momento difficile, ma l'ho ritrovato bello pimpante e volenteroso, sono convinto che potrà dimostrare ancora tutto il suo valore, è una bravissima persona".

    Un saluto ai numerosi lettori di Sampdorianews.net e all'intero pubblico blucerchiato
    "Auguro sempre il meglio ai tifosi blucerchiati per quello che hanno rappresentano e rappresentano tuttora, per il loro splendido modo di fare, il loro comportamento. Non posso far altro che parlarne bene, davvero un grande in bocca al lupo a tutti voi".
     
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  13. belluccigol
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    Palmieri per me è stato un simbolo..la grinta che metteva in ogni partita era qualcosa di incredibile..non un fenomeno per carità..ma un cuore grande quanto la Sud. rimarrà un bellissimo ricordo!
     
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  14. Blue-Ringed
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    Mi è rimasto nel cuore Checco :battimani:
     
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  15. ToniSamp
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    Checco Palmieri è legato ad uno dei periodo più belli della mia vita. Ero a Lecce (dall'altra parte d'Italia!) a buttare via le giornate in allegria con la mia ragazza che studiava là. Lecce, ah, gran bel posto per cazzeggiare. Le giornate passavano sempre troppo in fretta. Un giorno ho visto su una bancarella delle magliette "tarocche" del Lecce e ho deciso di comprarne una. C'erano quelle di Viali, di Palmieri e di qualcun altro. Ho preso quella di Palmieri. L'anno dopo Palmieri è venuto alla Samp! E' un po' come se Palmieri l'avessi scelto io, ho dato la mia benedizione. :yeah:
     
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23 replies since 13/2/2008, 21:13   3202 views
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