Attilio Lombardo (1989-1995, 2001-2002)

Esterno destro

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    Mi auguro davvero tanto che Lombardo dimostri il suo valore da allenatore per poterlo rivedere sulla nostra panchina un giorno!
     
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    Lombardo: Genoa-Sampdoria, una partita unica che sarà decisa dai dettagli
    Redazione


    Domenica è in programma il derby di Genova, quello della “Lanterna”, una delle più importanti stracittadine d’Italia. Attilio Lombardo, ex giocatore della grande Sampdoria che vinse lo scudetto e giocò la finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona, spiega, in esclusiva per il sussidiario.net, le emozioni e il clima di questa partita particolare

    Il derby di Genova, che ricordi ha di questa partita particolare?

    Mi fa piacere ricordare tutti i derby, anche se ovviamente ricordo in particolare quello in cui ho segnato. E’ una partita che emoziona anche solo per l’atmosfera che si respira. Uno spettacolo: soprattutto prima, quando ci si potevano fare delle coreografie stupende. Da giocatore la tensione per il derby inizia a sentirsi già dall’inizio della settimana.

    Lei è stato compagno di squadra di giocatori del calibro di Mancini, Cerezo, Vialli, Vierchowod. C’era qualcuno che sentiva il derby in maniera particolare?

    Tutti lo sentivamo in maniera particolare, forse Mancini era quello più coinvolto, perché giocava nella Samp da molti anni. Ma l’emozione era uguale per tutti noi, con le stesse paure ed ansie.

    Anche perché a Genova il derby è molto sentito dai tifosi, in molti casi vale un’intera stagione…

    Dipenda dai casi, quando vincemmo lo scudetto noi perdemmo il derby, per loro (il Genoa) era importante non solo per la stracittadina in se, ma anche perché gli permise un posto in Uefa. Oggi si ripropone la stessa cosa per il Genoa, che è in lotta per la Champions League, mentre per i giocatori della Sampdoria è un test importante in vista della finale di Coppa Italia.

    Secondo lei cosa è mancato alla Sampdoria per disputare una stagione simile a quella del Genoa?

    Alla Sampdoria è mancata soprattutto la continuità nei risultati, anche a causa di parecchi infortuni. Inoltre gli è mancato l’uomo goal, perché Bellucci si è infortunato, mentre Pazzini è arrivato solo a gennaio. Trovando un giocatore come Giampaolo (Pazzini), la squadra ha iniziato a ingranare centrando risultati importanti, come la finale di Coppa Italia.

    Un pronostico secco per domenica…

    Sarà una partita equilibrata, è logico che da sampdoriano vorrei una vittoria blucerchiata. Comunque nonostante la differenza di obiettivi tra le due squadre, il derby è sempre imprevedibile, anche perché il Genoa viene da due sconfitte, mentre la Sampdoria da un pareggio pirotecnico contro il Cagliari. Molto probabilmente la differenza la faranno i dettagli.

    Cassano-Pazzini sono sicuramente una delle migliori coppie gol del campionato, hanno qualche similitudine con la coppia Mancini-Vialli?

    Hanno delle potenzialità molto importanti, hanno un’intesa simile a quella di Mancini e Vialli. Come caratteristiche sono differenti, però grazie all’ambientamento rapido di Pazzini e alla grande abilità di Cassano nel servirlo, tutta la Sampdoria sta traendo vantaggio, così era anche per noi quando giocavamo con Roberto e Gianluca: trascinavano. La differenza sta nella caratteristiche, Vialli era più esplosivo rispetto a Pazzini.

    Lei è uno dei pochi ad aver vinto tre scudetti con tre squadre differenti (Sampdoria, Juve, Lazio). Che differenze tra questi titoli?

    Vincere lo scudetto con la Sampdoria e con la Lazio è sempre difficile, ma anche con la Juventus abbiamo lottato e sudato. Sicuramente in piazze difficili come quella di Roma, o in società come la Sampdoria, vincere uno scudetto è davvero entusiasmante, ma per me sono tutti e tre importanti.

    Ci potranno essere in futuro altre squadre medio-piccole come la Sampdoria o come il Verona, in grado di vincere lo scudetto?

    E’ molto difficile in questo momento, soprattutto con la crisi economica. Anche oggi alcune squadre fanno riscono a lottare con le grandi per un periodo, all’inizio di questo campionato in testa c’erano Napoli, Udinese, però alla fine la qualità della grande squadra viene fuori.

    Nel 1992 giocò con la Samp la finale di Coppa Campioni contro il Barcellona, che ricordi ha?

    Mi ricorda una grande amarezza, la finale di Coppa Campioni persa a Wembley nel ‘92, a sei minuti dalla fine dei tempi supplementari (punizione gol di Koeman). Una mazzata, però anche un’esperienza bellissima, c’erano 30.000 tifosi doriani ad incitarci.

    A fine carriera è andato in Inghilterra, nel Crystal Palace. Oggi il calcio inglese domina in Europa, secondo lei quali sono i motivi?

    I motivi principali sono l’entusiasmo e lo spirito che si vive in Inghilterra, c’è una cultura diversa, un modo diverso di interpretare le partite, si gioca a calcio indipendentemente dal risultato, mentre in Italia ci sono troppi tatticismi. Mi ricordo la partita di Champions League tra Inter e Manchester, con gli inglesi che sono andati a San Siro a giocarsela a viso aperto, mentre una squadra italiana non l’avrebbe sicuramente fatto.

    Parlando dell’Inter, secondo lei il campionato è chiuso?

    Si il campionato è chiuso, diciamo che è stato un po’ rivitalizzato, ma l’Inter ha acquisito una mentalità vincente, per questo penso che lo scudetto sia ormai dei nerazzurri. Il Milan dal canto suo deve cambiare qualcosa, non rifondare completamente, ma sicuramente ringiovanire la rosa.

    Come ha visto Roberto Mancini allenatore?

    Roberto ha dimostrato di essere un grande allenatore, ha fatto bene alla Lazio, non ha potuto dimostrarlo a Firenze, mentre all’Inter ha vinto tanto, riportando i nerazzurri alla vittoria dopo un lungo periodo di astinenza. Gli è mancata la Champions League, ma è successo anche a Mourinho, che secondo me quest’anno ha portato un’involuzione dal punto di vista comunicativo.

    Lombardo attualmente è l’allenatore del Legnano, una stagione sofferta: siete al terz’ultimo posto in classifica, cosa può dirci?

    Sapevamo di dover soffrire soprattutto a causa dei problemi societari, cercheremo di centrare il traguardo dei play-out, non dimenticando che la squadra è stata smembrata a gennaio, con le cessioni di ben 7 titolari, e nessun acquisto. Attualmente la maggior parte della squadra che è composta da giovani della Berretti.

    Ha allenato anche in Svizzera, nel Chiasso, un’avventura conclusasi con le sue dimissioni a fine stagione a causa, secondo molti, di mancanza di stimoli...

    Vorrei chiarire che non mi sono mi dimesso dal Chiasso, io avevo un contratto di un anno, ho finito il campionato e non ho voluto continuare perché avevamo programmi ed ambizioni diverse.

    Radiomercato parla di un Mancini vicino al Manchester City, Vialli nella lista dei papabili per la panchina della Juventus, e Lombardo cosa farà?

    (Ride), Lombardo aspetta. Per il momento cerco di portare alla salvezza il Legnano, poi vedremo, se ci saranno delle offerte le valuterò.

    (Claudio Ruggieri)

    http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=19063
     
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  3. Blue-Ringed
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    ESCLUSIVA SAMPDORIANEWS - Attilio Lombardo: "Non staccherò mai il cordone ombelicale dalla Sampdoria, è la mia vita, è la mia casa"

    Se qualcuno pensa ai giocatori più rappresentativi della storia moderna blucerchiata, difficile escludere dalle prime file la candidatura di Attilio Lombardo: 7 anni e mezzo, 235 presenze in campionato condite da 35 goal, senza contare le pagine di storia scritte nelle competizioni europee e nelle edizioni della Coppa Italia.

    Popeye rappresenta un pezzo storico e prestigioso della nostra amata Sampdoria, della quale ha conosciuto il periodo di massimo splendore e ha contribuito ad uscire dal momento più buio prima dell’avvento del Presidente Garrone. Sampdorianews.net ha avuto l’onore di contattarlo in esclusiva:

    Caro Attilio, come giudichi la stagione della Sampdoria?
    “Sicuramente un po’ altalenante, sarebbe diventata molto positiva in caso di trionfo nella Coppa Italia, non va però dimenticato che la Samp ha eliminato avversari di grande valore come l’Udinese e i Campioni d’Italia, l’unico grosso dispiacere è aver disputato una finale secca contro la squadra di casa, gli uomini di Mazzarri hanno comunque tenuto fino alla fine, arrendendosi soltanto alla lotteria dei rigori. L’inizio di campionato è vissuto in zone pericolose di classifica, i risultati sono stati altalenanti, sono stati persi entrambi i derby, una stagione tribolata con infortuni ai giocatori più rappresentativi, come Bellucci e Palombo, l’innesto di Pazzini ha aggiustato un po’ le cose”.

    Con quale stato d’animo hai visto la finale di Coppa Italia da ex di entrambe le squadre?
    “Ho passato 8 anni alla Samp, 2 alla Lazio, ho trovato tante similitudini, ho avuto la fortuna di trovarmi sempre nel posto giusto al momento giusto vincendo tanto in entrambe le piazze. Il cuore ha sofferto e tifato molto più per la Samp, speravo di vederla portare a casa il trofeo, ma ero consapevole delle difficoltà che avrebbe potuto incontrare”.

    Tra tutti i tuoi goal quali hanno lasciato maggiormente il segno dentro di te?
    “Quando fai goal, provi sempre un’emozione unica. Ricordo con particolare gioia il primo goal in A contro il Bologna, la rete in Coppa dei Campioni contro il Rosemborg, il goal realizzato nel derby a Tacconi, mi ricordo tutto delle stagioni doriane”.

    Ti vedremo prima o poi tornare nello staff blucerchiato?
    “E’ prematuro dirlo, spero di poter fare sempre qualcosa per la Sampdoria, sono legato a quella squadra e a quella società, da quei colori non ho mai staccato il cordone ombelicale. Mi farebbe molto piacere entrare in un progetto se ce ne fosse bisogno, sono sempre disponibile, la Sampdoria è la mia vita, la mia squadra, la mia casa”.

    Quali sono i tuoi ricordi della seconda esperienza doriana? Con Cagni non si raggiunse l’obiettivo promozione, l’anno successivo si rischiò la C1, mentre la società lottava per evitare il fallimento.
    “Fu il momento peggiore, trovai una società diversa, con a capo sempre la famiglia Mantovani, ma era cambiato l’interprete, oltre che la categoria. Le difficoltà non erano soltanto economiche, ma anche ambientali, si viveva la depressione della gente, la squadra era attrezzata per fare bene, ma si portava dietro le scorie delle due annate precedenti, la serie A sfuggì per un non nulla sia con Ventura, che con Cagni. Per fortuna a due giornate dal termine ci salvammo a Vicenza con un goal di Bernini e fu poi possibile programmare la risalita sotto la gestione Garrone”.

    Quale è il tuo bilancio delle prime stagioni da tecnico?
    “La carriera da tecnico è molto difficile, dipende strettamente dai risultati ottenuti, da calciatore è totalmente diverso, se sbagli una partita, puoi rimediare nella gara successiva, mentre da tecnico ci si gioca di più. Nei 4 anni nel settore giovanile blucerchiato spero di aver lasciato tracce importanti, ho contribuito a lanciare giovani importanti, adesso protagonisti tra i professionisti, come Rossini, Soddimo, Koman e Marilungo, già a segno in 3 occasioni in serie A. A Chiasso ho vissuto una buona annata conquistando il quarto posto nella serie B svizzera, sono stato poi chiamato a salvare il Castelnuovo Garfagnana in poche giornate e ho raggiunto l’obiettivo, l’unica nota negativa è stato quest’anno il Legnano. Ho dovuto affrontare soprattutto le difficoltà psicologiche dei giocatori, la società naviga in gravi situazioni economiche, ho avuto la sfortuna di arrivare nel momento sbagliato. A Gennaio l’organico aveva tutto per salvarsi, poi la società, per questioni di bilancio, ha dovuto vendere 7 titolari di una squadra costruita a Luglio ed è finita male”.

    Gran parte dei protagonisti della Sampdoria di Paolo Mantovani hanno sempre ricevuto standing-ovation dal pubblico blucerchiato, oltre al tuo caso posso citare ad esempio Gianluca Vialli, Fausto Pari, Luca Pellegrini, Toninho Cerezo, Marco Lanna, Fausto Salsano, ecc. Secondo te quali sono le cause che hanno un po’ incrinato nel tempo il rapporto tra una parte della tifoseria e alcuni tuoi ex compagni dal carattere forte, come Roberto Mancini, Gianluca Pagliuca e Pietro Vierchowood?
    “Faccio riferimento a diversi atteggiamenti nell’approccio alle partite. Con la maglia della Lazio in Coppa Italia feci addirittura due goal alla Samp, venni comunque applaudito dalla tifoseria doriana e l’anno dopo tornai in blucerchiato. Non è facile comprendere le motivazioni, nei momenti delicati è possibile venire incolpati di qualcosa, ogni persona ha reazioni diverse a certe situazioni. Per gente di carattere dal passato importante, come ad esempio Pagliuca e Vierchowood, forse è bastato poco, magari soltanto un gesto per far sì che la gente non li odiasse, ma si disaffezionasse. Per Mancini la situazione è diversa, era più societaria, in tanti pensavano che avrebbe potuto finire la carriera in blucerchiato dopo aver vissuto gli anni più esaltanti, adesso è passato del tempo, la rottura forse è stata sanata e c’è ancora un po’ di indifferenza in una fetta della tifoseria, ma, al di là di tutto, resterà sempre nel cuore di tutti i sampdoriani”.

    Due tuoi ex compagni non smettono mai di stupire: Enrico Chiesa è stato uno dei protagonisti della favola del Figline Valdarno, mentre Francesco Flachi è tornato a regalare perle in quel di Empoli. Come giudichi le loro scelte?
    “Chiesa è approdato a Figline nella vecchia C2 lasciando il Siena nella massima serie, si è calato benissimo nella nuova realtà, dando il proprio apporto alla causa. Per Francesco non era facile tornare dopo 2 anni di inattività, ma è riuscito a tornare il giocatore ammirato alla Sampdoria, spero di rivederlo presto in A”.

    Secondo rumors di mercato dovrebbe essere Del Neri il sostituto più probabile di Mazzarri alla guida della Sampdoria. Potrebbe essere l’uomo giusto per la stagione del riscatto?
    “Del Neri è un tecnico molto preparato, è un bravo gestore dello spogliatoio, dopo il miracolo Chievo ha fatto bene anche a Bergamo, dove ha allenato un mix di giocatori d’esperienza, come Doni, e un sacco di giovani interessanti. Aveva bisogno di un paio di buone stagioni dopo le difficoltà riscontrate a Roma e Palermo. Se sarà lui il sostituto di Mazzarri, credo si tratti di una buona scelta”.

    Un saluto ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net e all’intero pubblico blucerchiato.
    “Credo che il rapporto con i tifosi sampdoriani non finirà mai, l’ho constatato recentemente anche nel derby della solidarietà, dove peraltro ho pure sognato come nei bei tempi. Spero di aver lasciato qualcosa di importante nei loro cuori, ho sempre dato tutto e sono orgoglioso di aver speso così tante energie per questi colori”.

    http://www.sampdorianews.net/?action=read&idnotizia=3604
     
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  4. ToniSamp
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    Affetto ricambiato, caro Attilio.

    Ti auguro di lavorare per un club meno scalcinato del Legnano di quest'anno.

    Comunque sei anche un mito per i tifosi del Crystal Palace, non ti dimenticare di loro.
     
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    Rapallo (GE)

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    Panchina :

    Mancini sencondo allenatore Lombardo :D :D :D


    scherzo scherzo :P


    Sei un grande Attilio :D :D :D in bocca al lupo per il tuo futuro!!!!
     
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  6. Blue-Ringed
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    Lombardo punta su Padalino

    Se Attilio Lombardo giocasse ancora farebbe certamente felice Gigi Del Neri, il prossimo allenatore della Sampdoria. Lombardo, quandò si presentò per la prima volta sul campo, fece capire subito quello che era: una formidabile ala vecchia maniera, inarrivabile in velocità. Un esterno capace di saltare l'uomo e andare con grande facilità sul fondo per il traversone. Esattamente quel tipo di giocatore che la società blucerchiata sta cercando: 'Conosco bene il gioco di Del Neri - spiega l'ex giocatore della Samp -, un tecnico preparato che apprezzo. Punta molto sugli esterni, su giocatori capaci di saltare l'uomo. Ma cura anche la parte difensiva, in quel reparto con lascia nulla al caso. Le sue squadre giocano a quattro, ma tutti gli altri elementi stanno corti e alti'.

    Lombado promuove l'eventuale acquisto di Marchionni, molto difficile, e Mannini, che la Samp sta cercando di ingaggiare, ma non solo: 'Non dimenticherei neppure Padalino, un giocatore che la Samp ha già in casa e possiede tutte le caratteistiche per epsrimersi alla grande nel gioco di Del Neri'

    http://www.calciomercato.com/index.php?a=128095
     
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  7. riminese blucerchiato85
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    grandissimo lombardo uno dei migliori di quel ruolo
     
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  8. Blue-Ringed
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    Attilio possibile allenatore dello Spezia :sciarpata:
     
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  9. tommyz89
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    ecco una notizia che sono veramente felice di poter dare, per l'uomo, che stimo tantissimo, e la squadra, a cui auspico un buon futuro:

    E' Attilio Lombardo il nuovo mister dello Spezia
    04.07.2009 00:19
    "Non vedo l'ora di cominciare questa nuova avventura; è una scelta voluta fino in fondo"
    Lo Spezia Calcio '08 comunica che l'allenatore delle aquile per la stagione 2009/10 sarà Attilio Lombardo; la decisione a seguito della riunione del Comitato Sportivo della società bianca, riunitosi in serata a Portovenere (SP). Mister Lombardo, classe '66, arriva nella cittadina ligure dopo aver allenato il Crystal Palace, le giovanili della Sampdoria, squadre Allievi e Primavera, il Chiasso; dopo una breve parentesi sulla panchina del Castelnuovo Garfagnana, la scorsa stagione era a Legnano in C1. Da giocatore Lombardo esordisce nelle file del Pergocrema, in C2, appena diciottenne, vestendo nella sua carriera maglie importanti come quelle di Sampdoria, Juventus e Lazio, oltre a quella azzurra della Nazionale (18 presenze e 3 gol); vanta la conquista di 3 scudetti, 2 Coppa Italia, 3 Supercoppa Italiana, 1 Champions League, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa Intercontinentale. La gioia e la soddisfazione della società bianca si unisce a quella del nuovo tecnico: "Sono contento, è una scelta voluta fino in fondo; circolavano molti nomi, ma da parte mia non ho mai avuto dubbi, sono davvero contento di essere in una piazza come questa, non vedo l'ora di cominciare. A breve ci sarà un'incontro con la dirigenza per stendere un dettagliato programma atto a costruire una squadra vincente, indipendentemente dalla categoria; certo è che una piazza come questa merita le serie professionistiche e mi auguro ci siano sviluppi in tal senso. Comincio questa nuova avventura con un grandissimo entusiasmo."

    Lo Spezia Calcio '08 ringrazia mister Marco Rossi per quanto fatto in maglia bianca ed augura al tecnico di Druento le migliori fortune, sportive e non solo.

    Fonte: sito spezia calcio
     
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  10. Blue-Ringed
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    In bocca al lupo Popeye!!!!
     
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  11. B2bAlive
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    In bocca al lupo Attilio :ok: :ok: :ok:
     
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    Bene... allora chi possiamo mandargli in prestito?

    Attilio forever!!!! Grandissimo uomo e giocatore!!!!
     
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    Sospesi & Bannati
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    Contentissimo, avevo il nonno di Portovenere quindi per lo Spezia io e mio papà abbiamo avuto sempre un occhio di riguardo, portala piu alto che puoi Popeye!
     
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  14. Corradoriano 1946
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    in bocca al lupo

    popeye
     
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  15. SuNdEk 2009
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    In bocca al lupo Attilio!
     
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