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.E com'era bello quel mondo in cui un commentatore sportivo, com'è naturale che sia, poteva anche avere delle preferenze per una squadra, ma la sua professionalità e la sua etica non lo avrebbero mai fatto trapelare.
Persino Il Secolo parla di sampdoriano 'all'acqua di rose', mentre sampdario ci ha raccontato un episodio da cui trapela la (nascosta) visceralità.. -
.E com'era bello quel mondo in cui un commentatore sportivo, com'è naturale che sia, poteva anche avere delle preferenze per una squadra, ma la sua professionalità e la sua etica non lo avrebbero mai fatto trapelare.
Persino Il Secolo parla di sampdoriano 'all'acqua di rose', mentre sampdario ci ha raccontato un episodio da cui trapela la (nascosta) visceralità.
is secolo sta ai zozzoblu come il tuttosport sta alla rubentus.....
non avevo dubbi che avrebbero affermato una cosa del genere........strano che nel medesimo articolo non abbiano posto l'accento sul fatto che Frank Sinatra, lui sì che era davvero genoano.......sono sempre più ridicoli. -
Chiorri78.
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Questa radiocronaca mi ha messo i brividi,ricordo perfettamente quella giornata....grande Tore.
Peccato da parte mia aver saputo solo qualche anno fa che Alfredo era dei nostri...risentendo questa giornata si sente un pochinmo che i nostri gol gli diano un attimino piu' soddisfazione di quelli degli avversari...
la tua voce mi mancherà....CIAO ALFREDO,UNO DI NOI. -
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L'U.C. Sampdoria pubblica la lettera di Alberto Pizzorni in ricordo di Alfredo Provenzali
Vi riportiamo in versione integrale la lettera di Alberto Pizzorni in ricordo di Alfredo Provenzali che l'U.C. Sampdoria ha pubblicato sul proprio sito ufficiale
Stefano Morreale per sampdorianews.net
Riceviamo dal collega Alberto Pizzorni e pubblichiamo con piacere un dolce ricordo del compianto Alfredo Provenzali, scomparso nella notte all'età di 78 anni. I funerali del giornalista avranno luogo domani, sabato, alle ore 11.45, nella chiesa di N.S. della Consolazione e di S. Vincenzo Martire, a Genova.
Ho conosciuto Alfredo Provenzali in Rai nei primi anni Settanta, lui era già una "voce" io tentavo la strada della radio. Ho scelto la carta stampata ma non ho più perso la sua frequentazione. Se la domenica capitava di essere inviati sullo stesso campo spesso si viaggiava insieme e lì ho imparato quanta professionalità aveva: prima della partita non pranzava mai, eppure era una ottima forchetta, perché temeva che qualcosa potesse provocargli improvvisi disturbi, non voleva rischiare nulla. La sua preparazione alla partita era maniacale, in macchina o in treno leggeva tutti i giornali e prendeva appunti come se la radiocronaca che andava a fare fosse la prima, quella dell’esordio per la quale ti prepari al massimo. In ogni stadio veniva accolto con grande cortesia e signorilità perché tutti gli riconoscevano oltre alla professionalità una dote sempre più rara, quella di essere un signore, una persone educata, come educate sono state le sue radiocronache, racconti di fatti, cronaca reale sia che fosse di calcio, sport per il quale era conosciuto dai più, sia di ciclismo o di pallanuoto, la sua grande passione.
Quando nel 2006 la Sampdoria decise di celebrare i suoi 60 anni di vita non ebbi alcun dubbio a chiedere ad Alfredo Provenzali un contributo per il libro e per il video. Era stato lui, in occasione di una trasferta fatta insieme a Torino per un Juventus-Sampdoria, a rivelarmi la sua fede blucerchiata e a raccontarmi divertito le sue tribolazioni famigliari stretto tra la moglie, signora Marisa genoana da gradinata nord e la figlia, Paola, juventina convinta. Alfredo aveva dodici anni quando andò a vedere la prima partita della Sampdoria accompagnato dallo zio e due mesi dopo poi la gioia della vittoria nel primo derby quando segnò un suo idolo, Frugali, un ragazzo di Sampierdarena cresciuto sul campetto del Don Bosco. Per lui, dodicenne sampierdarenese, conoscere un giocatore della Sampdoria era come toccare il cielo con un dito. La passione crebbe nel tempo, si radicò ma dovette anche andare in clandestinità, a quei tempi i giornalisti nascondevano le loro passioni, dovevano essere cronisti e non tifosi.
Le pagine che ha scritto Alfredo Provenzali per il nostro libro raccontano la nascita della Sampdoria ma anche la storia dell’immediato dopoguerra. Le ho rilette questa mattina, meritano. So quanta fatica sia costata ad Alfredo scrivere così tanto, abituato lui più alla parola, ma per la Sampdoria e l’amicizia lo fece volentieri. Professionista e quindi umile perché quando gli chiesi se poteva partecipare anche al video, lui, il maestro, chiese a me l’allievo, come volevo che intervenisse mettendomi in grande imbarazzo. Queste sono le lezioni dei grandi e oggi ne abbiamo perso un altro. Ma solo fisicamente, nel mio cuore e nei miei ricordi rimarrai per sempre.
Grazie Alfredo. -
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L'U.C. Sampdoria pubblica la lettera di Alberto Pizzorni in ricordo di Alfredo Provenzali SPOILER (clicca per visualizzare)Vi riportiamo in versione integrale la lettera di Alberto Pizzorni in ricordo di Alfredo Provenzali che l'U.C. Sampdoria ha pubblicato sul proprio sito ufficiale
Stefano Morreale per sampdorianews.net
Riceviamo dal collega Alberto Pizzorni e pubblichiamo con piacere un dolce ricordo del compianto Alfredo Provenzali, scomparso nella notte all'età di 78 anni. I funerali del giornalista avranno luogo domani, sabato, alle ore 11.45, nella chiesa di N.S. della Consolazione e di S. Vincenzo Martire, a Genova.
Ho conosciuto Alfredo Provenzali in Rai nei primi anni Settanta, lui era già una "voce" io tentavo la strada della radio. Ho scelto la carta stampata ma non ho più perso la sua frequentazione. Se la domenica capitava di essere inviati sullo stesso campo spesso si viaggiava insieme e lì ho imparato quanta professionalità aveva: prima della partita non pranzava mai, eppure era una ottima forchetta, perché temeva che qualcosa potesse provocargli improvvisi disturbi, non voleva rischiare nulla. La sua preparazione alla partita era maniacale, in macchina o in treno leggeva tutti i giornali e prendeva appunti come se la radiocronaca che andava a fare fosse la prima, quella dell’esordio per la quale ti prepari al massimo. In ogni stadio veniva accolto con grande cortesia e signorilità perché tutti gli riconoscevano oltre alla professionalità una dote sempre più rara, quella di essere un signore, una persone educata, come educate sono state le sue radiocronache, racconti di fatti, cronaca reale sia che fosse di calcio, sport per il quale era conosciuto dai più, sia di ciclismo o di pallanuoto, la sua grande passione.
Quando nel 2006 la Sampdoria decise di celebrare i suoi 60 anni di vita non ebbi alcun dubbio a chiedere ad Alfredo Provenzali un contributo per il libro e per il video. Era stato lui, in occasione di una trasferta fatta insieme a Torino per un Juventus-Sampdoria, a rivelarmi la sua fede blucerchiata e a raccontarmi divertito le sue tribolazioni famigliari stretto tra la moglie, signora Marisa genoana da gradinata nord e la figlia, Paola, juventina convinta. Alfredo aveva dodici anni quando andò a vedere la prima partita della Sampdoria accompagnato dallo zio e due mesi dopo poi la gioia della vittoria nel primo derby quando segnò un suo idolo, Frugali, un ragazzo di Sampierdarena cresciuto sul campetto del Don Bosco. Per lui, dodicenne sampierdarenese, conoscere un giocatore della Sampdoria era come toccare il cielo con un dito. La passione crebbe nel tempo, si radicò ma dovette anche andare in clandestinità, a quei tempi i giornalisti nascondevano le loro passioni, dovevano essere cronisti e non tifosi.
Le pagine che ha scritto Alfredo Provenzali per il nostro libro raccontano la nascita della Sampdoria ma anche la storia dell’immediato dopoguerra. Le ho rilette questa mattina, meritano. So quanta fatica sia costata ad Alfredo scrivere così tanto, abituato lui più alla parola, ma per la Sampdoria e l’amicizia lo fece volentieri. Professionista e quindi umile perché quando gli chiesi se poteva partecipare anche al video, lui, il maestro, chiese a me l’allievo, come volevo che intervenisse mettendomi in grande imbarazzo. Queste sono le lezioni dei grandi e oggi ne abbiamo perso un altro. Ma solo fisicamente, nel mio cuore e nei miei ricordi rimarrai per sempre.
Grazie Alfredo
molto bella e toccante.. -
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Condoglianze... . -
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Addio, Alfredo, la mia voce preferita delle radiocronache. . -
Dany Zena.
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ci ha lasciati un grandissimo..
Quanti ricordi, quante domeniche con la sua voce..
Ciao Alfredo.. -
gatto da caruggi.
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me lo immagino su un divano di nuvole blucerchiate assieme a mario e paolo a guardarsi le partite della loro amata ... . -
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Beh, emozionante...
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old1946.
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Davvero una LEGGENDA del giornalismo sportivo italiano! Una voce INIMITABILE e anche un grande,vecchio e fiero CUORE BLUCERCHIATO! GRANDE ALFREDO! . -
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..una voce unica...insieme ad enrico ameri e sandro ciotti ...
..era l'anima del 90° minuto.. -
ESULE BLUCERCHIATO.
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Una voce incredibile, uno degli ultimi baluardi della radiocronaca con Ciotti e Ameri, non sapevo amasse il Doria.
Addio Alfredo, riposa in pace.. -
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Video . -
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Ho conosciuto Alfredo Provenzali, (sono anche amico di sua nipote), un signore di altri tempi, come d'altronde lo era Sandro Ciotti. Fautori di quella competenza gentile e non saccente, come purtroppo accade al giorno d'oggi. Le loro parole ti entravano dentro in modo garbato e te le portavi nella quotidianità. Li definisco uomini di cultura di quell'effimero che assume un importanza vitale per tutti noi. .