Alviero Chiorri (1975-1981 e 1982-1984)

Il calcio è davvero poesia. E' incredibile come questo calciatore sia ancora ricordato a Genova, come a Cremona, a discapito dei risultati che in fin dei conti non sono stati trascendentali. Certamente abbiamo vinto molto di più con i campioni venuti dopo di lui, ma Alviero era poesia allo stato puro. Non ci credete? chiedete ai tifosi cremonesi. Auguri marziano.

Anche io ho sempre cercato di capire, riversavamo nei suoi confronti una fiducia incredibile. Ci divertiva forse il suo modo di intendere il calcio dei professionisti, nonostante il "contratto" lui si doveva divertire e così facendo divertiva il pubblico.
Se ci fossero i filmati di tutte le sue partite uscirebbe qualche ora di "numeri" di alta scuola calcistica.
I miei colleghi più giovani, indottrinati dai genitori, a volte mi chiedono "Tu che lo hai visto, ma davvero faceva le cose incredibili che mi racconta mo papà?"
E cominciano i racconti sulle sue punizioni a giro, i tunnel che faceva, i giocatori che saltava come birilli, un campionario di tecnica ed elganza che tanti giocatori
molto più quotati si sognano la notte.

Un mio amico di qualche anno più grande di me lo ha frequentato ai tempi in cui giocava alla Samp, me ne ha raccontate talmente tante che bisognerebbe scriverci un libro..... un personaggio a tutti gli effetti.
Non so se ricordate, e nel filmato si vede, Alviero era un ottimo colpitore di testa e da un giorno all'altro non ci diede più.
Pare che durante una partita, mentre stava colpendo il pallone di testa, il suo marcatore, Giovannone del Taranto, gli diede una gomitata in faccia: da quell'episodio disse che non avrebbe più cercato di colpire il pallone di testa per non rischiare di rovinarsi la faccia.

Un mito!!!