-
.
Grandioso....
lo vedremo domenica sera allora. -
Duncandg.
User deleted
il marziano . -
.
Dite che si riuscirà a beccare fuori dallo stadio? E se sì... Dove?? . -
.
Grande Marziano!!!! . -
Chiorri78.
User deleted
ALVIERO NEL CUORE . -
.
Ecco un regalo natalizio, indossato orgogliosamente oggi allo stadio
. -
IBISCASAMP.
User deleted
CITAZIONE (Tore* @ 21/12/2006, 16:49)Si, vecchia intervista ma sempre divertente.
Nella Samp ha giocato 148 partite di serie A e B segnando 30 reti. Non ho le cifre delle presenze e delle reti in Coppa Italia.
Ops Alviero centra con una domanda del mio questionario ma nn posso scriverla qua... in pvt si , ahahahah ossignur che storia ci manca che arrivi il sergente di ferro. -
.CITAZIONE (IBISCASAMP @ 13/4/2010, 18:55)Ops Alviero centra con una domanda del mio questionario ma nn posso scriverla qua... in pvt si , ahahahah ossignur che storia ci manca che arrivi il sergente di ferro
. -
.
Ulivieri: «Chiorri meglio di Baggio e Mancini»
Renzo Ulivieri è presidente dell'Associazione Italiana Allenatori ma ha un passato nella Sampdoria, e che passato. Pur avendo avuto a che fare sia con Roberto Baggio che con Roberto Mancini, Ulivieri ricorda un giocatore persino più forte di loro due, un campione allenato proprio sotto la Lanterna: «Mancini ha commesso un grosso errore, non ha mai voluto giocare prima punta. Tra lui e Baggio forse scelgo Baggio ma ho avuto anche un giocatore che mi ha emozionato di più, Alviero Chiorri. Nelle sue giocate racchiudeva tutto, era geniale».
LA PERA - La storia di Chiorri meriterebbe un libro a parte tanto era geniale quel giocatore, tra il 1982 e 1984 la sua carriera si è incrociata con quella di Ulivieri che racconta: «Anche Baggio e Mancini erano forti ma Chiorri un po' di più. Nelle sue giocate c'era il poeta, l'artista e lo scultore e anche i tifosi se ne erano accorti. Ai tempi i fan non usavano fare cori, ma per lui facevano un'eccezione e urlavano "Fagli la pera, Alviero fagli la pera". Era un estroso, un personaggio particolare sia in campo che fuori».
DUE DORIANI - Ulivieri a calciomercato.com ha parlato anche di Walter Mazzarri e Vincenzo Montella, il passato e il presente della Sampdoria: «Mazzarri ci mette anima e corpo, vive di calcio tutto il giorno e questo finisce per consumarlo, questa sorta di tirocinio all'estero gli farà bene. Mancini e Montella sono tecnici simili a quelli che si vedono sulle panchine delle grandi in Europa, sono più posati e hanno un certo stile».
http://www.sampnews24.com/ulivieri-chiorri...cini-27632.html. -
Pannarosa.
User deleted
Grande Alviero!
Quanta nostalgia per un calcio che purtroppo non c'è più.
Tecnicamente e a livello di fantasia non abbiamo mai più visto nulla che possa almeno avvicinarsi al suo livello, era un MARZIANO!. -
.
https://twitter.com/sampdoria/status/705069022606446592 . -
.
Mi ricordo il suo esordio in una partita di coppa Italia con la Fiorentina nella quale eravamo sotto di 3 reti e che pareggiammo 3-3. Aveva 16 anni ed era un po spaesato, ad un certo punto riceve palla al limite dell'area di rigore, ne fa fuori 2 e con una finta ed un tocco fino spiazza il portiere. Palla fuori di un palmo. Credevo venisse giù in vecchio Marassi dagli applausi. . -
.
Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile. Buon compleanno, #Marziano #Chiorri 🎂
Video
Dalla magia di San Siro alle serate al 'Vagon Blue', maglietta fuori e scarpini sempre diversi: ecco Chiorri, storia di un "Marziano" speciale
Calzettoni giu' e maglietta fuori dai pantaloncini. Capelli da rock star e scarpini sempre spaiati, mai due uguali ai piedi in novanta minuti: tredici tacchetti (gommati) a sinistra, sei (di ferro) a destra per rimanere ben piantato sulla gamba d'appoggio, pronto a fare impazzire i tifosi. Genio (tanto) e sregolatezza (un pizzico di più), sapientemente miscelati (quanto, beh dipende dai punti di vista), in una storia tutta da leggere, chissà quanto bella da scrivere.
La prima pagina a Roma, dove Alviero Chiorri nasce (è il 2 marzo del 1959) e dà i primi calci (nella Pro Roma) ad un pallone, ad accorgersi (presto) di lui la Sampdoria del presidente Lolli Ghetti: biglietto Roma-Genova sola andata, dove Bersellini ad appena 17 anni gli regala l'esordio in Serie A. Il tempo di qualche giocata e la "Sud" impazzisce letteralmente per quel ragazzino che "no l'è ûn zûgôu de ballon, u l'è ûn marzian". "Da li quel soprannome 'Il Marziano' col quale viene ricordato ancora oggi - racconta il presidente del 'Museo Samp Doria' Maurizio Medulla a GianlucaDiMarzio.com" - a darglielo se non ricordo male fu 'Birillo', uno storico tifoso legato ai Fedelissimi".
"E Alviero per noi un marziano lo era veramente: eravamo ragazzini e si festeggiava sempre all'ultima giornata la salvezza a De Ferrari, lui però per novanta minuti ci permetteva di sognare". Come quella volta "a San Siro contro il Milan: marzo dell'81, tocco sotto a scavalcare Piotti e tabellone che a fine partita segna Milan - Sampdoria 0-1 (Chiorri). E quello non era il Doria dello scudetto, ma Paolo (Mantovani) con Alviero aveva messo il primo mattone di quella che sarebbe diventata la Samp d'Oro, lui era il nostro Pelé, il nostro Cruijff, il nostro Maradona".
E come Maradona alle magie in campo Alviero miscelava (sapientemente) sregolatezza fuori dal rettangolo da gioco. "Era un calciatore incredibile, giocava solo per la folla, amava farla impazzire con giocate impossibili, poi c'erano quell giornate in cui non gli riusciva nulla: magari perché aveva fatto le tre o le quattro di notte al 'Vagon Blue' in via Maccaggi, un locale storico di Genova dove non era difficile trovarlo alla fine di un derby col 'nemico' rossoblù Fabrizio Gorin. Lui era così, da occhi lucidi in campo e così timido ed estroverso fuori, ha sempre avuto un atteggiamento sopra le righe e se non fosse stato così non sarebbe stato così speciale".
Sempre sopra le righe 'Il Marziano' blucerchiato, ma allo stesso tempo "un ragazzo dal carattere speciale - è il ricordo del suo ex allenatore ai tempi della Cremonese Emiliano Mondonico - averlo con noi fu un grandissimo privilegio". L'arrivo di Alviero a Cremona, dopo un'esperienza a Bologna e una seconda durata due anni alla Sampdoria, è datato 1984. "Arrivò nell'anno in cui Vialli andò a Genova, ricordo che la dirigenza blucerchiata fu così contenta dell'arrivo di Gianluca che Mantovani disse al presidente Luzzara che poteva scegliere uno tra i tre giocatori che erano sul mercato: la scelta non poteva che ricadere su Chiorri".
Sinistro incredibile "e un altruismo che lo rendevano unico in campo: ai tempi quelli che giocavano di sinistro avevano qualità superiori a tutti e già allora lui veniva schierato sulla destra da dove rientrava in mezzo al campo per concludere, ma quello che lo rendeva più felice era mandare in gol Nicoletti con cui faceva coppia". A partita finita negli spogliatoi "era spesso silenzioso, ma ugualmente un leader. Allenarlo è stato davvero un piacere, anche se ogni tanto aveva questo presunto disinteresse che poteva farti un po' arrabbiare, ma era un ragazzo da un'educazione incredibile che si faceva perdonare qualche atteggiamento sopra le righe".
Campione straordinario a tratti ingestibile Alviero, ma i fuoriclasse si sa sono così: lo era (si dice) anche un certo Roberto Mancini, uno che maglia blucerchiata sulle spalle ha scritto le pagine più belle della storia della Sampdoria, dove arrivò proprio assieme al 'Marziano' dopo l'anno passato insieme a Bologna. Un (attesissimo) ritorno per Alviero, l'inizio di una grandissima carriera per Roberto: le strade poi si divisero.
La maglia della Cremonese per il mancino timido fu l'ultima ad essere indossata. La gara d'addio? Neanche a dirlo, al "Ferraris" contro la sua Sampdoria. La 'Sud' che lo applaude, il nastro che si riavvolge: 'Bersellini' che lo chiama per il (primo) raduno con la prima squadra, roba ufficiale da giacca e cravatta, e lui che fa? Si presenta in sandali e bermuda, orecchini e catena d'oro al collo, direttamente dalla spiaggia, e poi il tocco sotto a scavalcare Piotti a San Siro, le (dure) parole di Mantovani il giorno dell'addio alla Samp, l'avversario (in campo) di una vita Gorin e le nottate passate al 'Vagon Blue' e nei vicoli a respirare l'aria di Genova. Storia incredibile quella del "Marziano", tutta da leggere e chissà quanto bella da scrivere. Io qui emozionato, lo confesso, a raccontarvela. Quasi dimenticavo... Tanti auguri 'Marziano'!
Foto del 'Museo Samp Doria' (museosampdoria.com)
http://gianlucadimarzio.com/it/dalla-magia...s?page=3#imgal3
Edited by Alexcer395 - 2/3/2017, 13:27. -
.
Amerò sempre questo calciatore!!!!!!!
AUGURI!!!!!. -
.
Il calcio è davvero poesia. E' incredibile come questo calciatore sia ancora ricordato a Genova, come a Cremona, a discapito dei risultati che in fin dei conti non sono stati trascendentali. Certamente abbiamo vinto molto di più con i campioni venuti dopo di lui, ma Alviero era poesia allo stato puro. Non ci credete? chiedete ai tifosi cremonesi. Auguri marziano. .