Lo stadio Luigi Ferraris di Genova

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  1. unodimperia
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    Lo stadio di Marassi viene inaugurato il 22 gennaio 1911, perpendicolare al torrente Bisagno. Il 14 maggio dello stesso anno, lo stadio viene inaugurato una seconda volta, questa volta parallelo al Bisagno. Da quel momento, e sino al 1927, lo stadio rimane così, ma con un secondo campo a nord: la famosa Caienna dove giocava la squadra dell'Andrea Doria. Lo stadio dei genoani e il campo dei doriani era diviso da uno steccato. I genoani pretesero per quella delimitazione un indennizzo di mille lire, più 200 lire annuali per la manutenzione della palizzata.
    Alla fine del '26,la Caienna viene dichiarata inagibile, e i cugini genoani ne approfittano per edificare la gradinata nord del loro stadio.
    Lo stadio di Marassi non è del genoa ma dell'Andrea Doria che dal 1900 al 1911 occupò il Cajenna, campo che era messo trasversalmente al campo attuale proprio dove ora è la gradinata nord. Quel campo era temuto da tutte le squadre italiane per il gran tifo che i tifosi doriani facevano. Il loro tifo non permetteva agli ospiti di giocare sereni. Temuto anche dai genoani che allora giocavano in zona periferica di Genova e che da Marassi ne uscirono sempre perdenti. I soldi della società inglese genoana permisero di comprare il campo dell'Andrea Doria, le cui casse societarie all'epoca non disponevano di cospicua liquidità.
    Il 14 maggio, come riportano le cronache, viene inaugurato ufficialmente il nuovo stadio di Marassi, sul cui campo il genoa giocava dopo il trasferimento da San Gottardo. Era situato nella stessa area di quello odierno: tuttavia, nel perimetro dell'attuale Via Clavarezza e della gradinata nord, esisteva il campo dell'Andrea Doria, soprannominato "Cajenna".

    A Genova si giocava a cricket sin dal 1893 quando un gruppo di inglesi, Charles De Grave Sells, S.Green, G.Blake, W.Riley, D.G.Fawcus, Sandys, E.De Thierry, Jonathan Summerhill Senior e Junior, Charles Alfred Payton, fondarono il Genoa Cricket and Athletic Club.
    La comunità inglese di Genova era all'epoca molto numerosa e i fondatori inglesi del Genoa Cricket and Athletic Club dovettero dunque cercare un campo di gioco ove effettuare le esercitazioni atletiche e le partite di cricket, la loro vera passione.
    Il gioco del calcio arrivava per ultimo perché tale sport era considerato in Inghilterra un gioco per le classi meno agiate; era dunque praticato, a livello ultra dilettantesco, dai soci più giovani del Club.
    Il terreno di gioco fu messo a disposizione da Wilson e McLaren, due industriali scozzesi che possedevano una fabbrica situata a Sampierdarena, e si trovava nella Piazza d'Armi del Campasso (nelle adiacenze dell'attuale via Walter Fillak). Le partite venivano giocate al sabato e la sede operativa era la locale trattoria Gina.
    Il Genoa Cricket and Athletic Club giocò così, per i primi suoi anni, in quel di Sampierdarena. Solo negli anni 1895/1897 James Richardson Spensley incominciò ad allestire una squadra di calcio sul modello di quelle britanniche. Si occupava di arruolare per le partite del sabato gli equipaggi delle navi inglesi alla fonda nel porto e talvolta anche gli operai, sempre di nazionalità anglosassone, delle ferriere Bruzzo.
    Alla fine del 1897, poiché il campo di Sampierdarena era ormai insufficiente alle esigenze della squadra, ne trovò uno nuovo in un'altra zona della città, a Ponte Carrega, lungo le rive del torrente Bisagno, all'interno dello spazio utilizzato dalla Società Ginnastica Colombo come pista velocipedistica.
    Nel 1895 si propose come antagonista dei «cugini inglesi» la Società Ginnastica Andrea Doria, la cui squadra di calcio, fondata nel 1900 ma già operativa da almeno quattro anni, cominciò a sfidare i genoani e tutte le altre squadre dell'epoca nel campo sportivo «Cajenna» di Marassi.
    Il terreno dove sorge l'attuale stadio Ferraris era a quei tempi diviso in due parti: in quella più grande giocava le sue partite il Genoa, in quella più piccola, il «Cajenna», l'Andrea Doria. I due campi erano divisi solo da una staccionata in legno. In quegli anni il più importante dei calciatori dell'Andrea Doria fu Franz Calì. Lui iniziò con il Genoa, ma solo perché non c'erano alternative; nel Doria, Franz, giocò terzino e fu considerato il vero capo carismatico della squadra, giocò 10 anni con il cuore e divenne il primo capitano della Nazionale: era il 15 maggio 1910.
    Nel 1911 cominciò a partecipare ai campionati di calcio anche la Società Ginnastica Sampierdarenese che, udite udite, fu fondata il 6 Giugno 1891. I suoi fondatori genovesi di Sampierdarena: De Amicis, Cornetto, Lenuzza, Pastorino, Scatti, Riccardi, Calvi, Lancerotto, Berlingeri, Siegris.
    Tutto continuò alacremente fino al 1927 quando Genova si trovò ad avere tre squadre nei due gironi della massima serie: Genoa, Sampierdarenese ed Andrea Doria. Nel 1928 i comandanti della milizia fascista impossessatisi della Società Ginnastica Sampierdarenese (all'atto dell'inclusione di Sampierdarena nella Grande Genova) provocarono la sua fusione con l'Andrea Doria e la nascita della Dominante.
    Successivamente la Dominante cambiò nome e si trasformò in Liguria; abbandonata dal pubblico e dalla fortuna, la Liguria finì nelle serie minori. Il segretario del Fascio, allarmato, incaricò un gruppo di genovesi di riportare a galla la squadra; essi accettarono a patto che la si chiamasse nuovamente Sampierdarenese.
    Nel 1933/34 la Sampiedarenese tornò in serie A contemporaneamente alla retrocessione del Genoa in B.
    Tutto continuò fino al 1938 quando la mitica Sampierdarenese cambiò nuovamente nome e si tornò al Liguria; la stagione successiva arrivò 5° in serie A. Poi fu la Guerra…
    Nel 1944 alcuni genovesi fecero rinascere l'Andrea Doria e nel 1945 la Liguria tornò definitivamente a chiamarsi Sampierdarenese. Il 1° campionato del dopo-guerra fu quello del 45/46 e fu composto da 2 gironi da 14 squadre. In quello del Nord furono ammesse Genoa e Sampierdarenese per meriti sportivi, e Andrea Doria «per compensare le imposizioni fasciste»; il campionato si concluse così: Andrea Doria 10° posto (maglia bianco blu), Genoa 12° posto, Sampierdarenese 14° posto (maglia bianca con banda rosso nera.
    Il campionato dopo fu il caos perché la Federcalcio decise di portare la A a 20 squadre in un girone unico.
    Fu ammessa la Sampierdarenese per meriti sportivi ma non l'Andrea Doria. La situazione era imbarazzante, la Sampierdarenese aveva il titolo sportivo ma era senza «palanche», l'Andrea Doria non aveva il titolo sportivo, ma era una delle squadre più ricche d'Italia.
    Fu così che il 1 agosto 1946, in un palazzo di via XX Settembre, i Presidenti e i Dirigenti genovesi delle due squadre (Parodi, Sanguineti, Corti, Gambero e Torresi) decisero la loro unione e la nascita dell'Unione Calcio Sampdoria 1946. Un'ultima curiosità: il capitale sociale fu di 17milioni e mezzo, da qui la nomea di «squadra dei milionari».
    Questa è la vera storia del calcio genovese: il Genoa fu fondato da inglesi che volevano giocare a cricket (e lo fecero in quel di Sampierdarena!), la Sampdoria fu fondata da genovesi ed è l'unione di due realtà storiche della nostra città.
     
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  2. cicciosestri
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    Grandissima descrizione storica, dove hai trovato questa storia? Non la sapevo!
     
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  3. sampdoria olè
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    Il Ferraris casa blucerchiata


    06/09/06
    La Federclubs, in merito alle sorti del Ferraris scive una nota:
    "Ogni decisione dovrà essere di pieno gradimento al grande pubblico sampdoriano", poichè ricorda l'associazione, "la Sampdoria ha fatto vivere in questo stadio ai suoi tifosi, a Genova, alla Liguria pagine incancellabili di gloria, passione, storia". :ok:

    :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata:

    Che smacco per i cuginetti...IHIHIHIH

    Edited by sampdoria olè - 6/9/2006, 17:11
     
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  4. Maurise
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    CITAZIONE (sampdoria olè @ 6/9/2006, 16:25)
    Il Ferraris casa blucerchiata


    06/09/06
    La Federclubs, in merito alle sorti del Ferraris scive una nota:
    "Ogni decisione dovrà essere di pieno gradimento al grande pubblico sampdoriano", poichè ricorda l'associazione, "la Sampdoria ha fatto vivere in questo stadio ai suoi tifosi, a Genova, alla iguria pagine incancellabili di gloria, passione, storia". :ok:

    :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata: :sciarpata:

    Giusto,abbiamo vinto tutto in questo stadio...Noi!!! :ok:
     
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  5. kibou77
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    Ahahhahahahahhahahahah........ rosicate bibini!!!!!! :lol: :lol: :lol: :lol:

    :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa:
     
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  6. Tranks
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    Il mio sogno comunque sarebbe uno stadio tutto nostro da non dividere con nessuno!! Uno stadio come dio comanda, simile esteticamente al ferraris, ma senza i difetti strutturali dello stesso. Il "Paolo Mantovani" di genova per intenderci
     
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  7. sampdoria olè
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    CITAZIONE (Tranks @ 6/9/2006, 18:24)
    Il mio sogno comunque sarebbe uno stadio tutto nostro da non dividere con nessuno!! Uno stadio come dio comanda, simile esteticamente al ferraris, ma senza i difetti strutturali dello stesso. Il "Paolo Mantovani" di genova per intenderci

    ...Eh..sì, sarebbe proprio bello.
    L'ho già scritto in questo forum...un giorno ero all'allenamento della samp a Bogliasco, insieme a Maurise, sarebbe bello fosse lì il nostro stadio, si potrebbe fare un'uscita dell'autostrada apposita...però sarebbe scomoda per raggiungerlo da Genova...la strada è stretta...si bloccherebbe Bogliasco anche per un'amichevole!!!
     
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  8. Ale in the Stretch
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    Intanto grazie Unodimperia, non sapevo tutte queste notizie storiche, interessantissime.
    Cmq come ho già detto, in un altra discussione, anche se sono legatissimo al Ferraris, la Samp necessita di uno stadio nuovo tutto nostro, senza i soliti problemi strutturali e del manto erboso e senza le solite discussioni con il comune di Genova.
     
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  9. Xisco
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    CITAZIONE (Tranks @ 6/9/2006, 18:24)
    Il mio sogno comunque sarebbe uno stadio tutto nostro da non dividere con nessuno!! Uno stadio come dio comanda, simile esteticamente al ferraris, ma senza i difetti strutturali dello stesso. Il "Paolo Mantovani" di genova per intenderci

    se ne era parlato infatti, ricordi la vicenda di trasta???
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    GENOVA, 11 GENNAIO 2002 - Il piano industriale che riguarda la nuova Sampdoria prevede un fabbisogno di 150 miliardi in 3-4 anni. Lo ha annunciato il petroliere genovese Riccardo Garrone spiegando i termini del passaggio di proprietà della società blucerchiata. Garrone ha anche aggiunto che l'operazione è stata resa possibile grazie al valore dato al marchio Sampdoria: 30 miliardi.


    «Il gruppo investitore - ha spiegato Garrone - non vuole soltanto sollevare la squadra e sviluppare la società, ma intende gestire la Samp come una vera e propria azienda. Se ciò avverrà, se cioè ci sarà l' abbattimento dei costi non produttivi, se la gestione sarà di totale trasparenza, se i capitali saranno destinati agli investimenti, arriverranno altre cose». Tra queste, al primo posto, la realizzazione di un nuovo stadio.


    «Si tratta di un piano concreto - ha aggiunto Garrone - già verificato con l' amministrazione comunale. Esso prevede la demolizione del Ferraris, per procedere ad una sistemazione del quartiere di Marassi, e la creazione di una nuova struttura 'all'inglese', dotata cioè di campi da allenamento, impianti sportivi, centri per lo shopping, commerciali e così via. Il progetto dovrebbe concretizzarsi a Trasta, alla periferia di Ponente della città, su un'area di 100.000 mq. di proprietà delle Ferrovie e in quasi totale dismissione.


    La zona può contare su un buon servizio di viabilità e la vede al centro di un grande piano di riqualificazione. Attraverso il nuovo stadio, nel quale
    giocherà ovviamente anche il Genoa, si potrà avere business di reddito».


    La gestione societaria della nuova Samp sarà improntata, come ha tenuto più volte a sottolineare Garrone, a criteri imprenditoriali. Nell' ottica di un risanamento economico (attualmente la società denuncia perdite di circa 3 miliardi al mese), quindi, è previsto anche il cambio della sede: da Palazzo del Melograno, edificio storico nella zona antica della città (300 milioni di affittuo annuo), ad un containers attrezzato («possibilmente in affitto» ha aggiunto Garrone) a Bogliasco, una soluzione provvisoria in attesa dei permessi per ampliare gli edifici che compongono il Centro sportivo blucerchiato Gloriano Mugnaini.


    Tutto i passaggi saranno attivati dopo l' assemblea straordinaria fissata per il 23 gennaio nel corso della quale saranno definiti i ruoli e indicati finalmente i nomi dei nuovi proprietari. Fino ad allora la società sarà gestita da un consiglio provvisorio che nascerà ufficialmente martedì o mercoledì, quando avverrà di fatto il passaggio delle azioni dalla famiglia Mantovani e dal socio svizzero Barandun alla Ara Fiduciaria dell' amministratore delegato Giuseppe Mantegazzi.


    E proprio alla prossima settimana è rinviato l' addio ufficiale alla tifoseria della famiglia Mantovani che oggi, in sede, ha riunito i dipendenti per l'annuncio dell' avvenuto passaggio di proprietà. Nel ricostruire le fasi che hanno portato alla firma di questa mattina, Riccardo Garrone ha ricordato i due momenti più difficili della trattativa. «Quando ho dovuto convincere l' investitore internazionale - ha detto - del valore del marchio Samp, una stima abbastanza alta da rendere possibile l'operazione; e poi quando è stato fissato il prezzo, una cifra che consentisse alla famiglia Mantovani di non sacrificare quella piccola parte di patrimonio rimasta dopo che per 20 anni è stato quasi tutto dedicato alla squadra».


    ecco la foto dello stadio a trasta...
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  10. Nintenuser
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    ma alla fine si deve fare uno stadio nuovo
     
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  11. sampdoria olè
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    A risollevare la questione stadio ci ha pensato il sindaco, che in odor di campagna elettorale, ha prospettato l'idea di un nuovo stadio che venga incontro alle esigenze di tifosi e società.
    E subito scatta l'offensiva bicolor..."lo stadio appartiene a noi", anzi apparterrebbe alla nuova fondazione voluta dall'avellinese.
    Fino a qua è goliardia.

    Adesso vediamo i fatti:
    la società bicolor è ancora in debito verso le istituzioni che gestiscono lo stadio, mentre la Sampdoria si è fatta carico delle recenti spese per la messa a norma dell'impianto.
    Come possano affermare che lo stadio appartiene a loro è un mistero, inoltre la loro squaddra (come la chiama il loro leader) non ha vinto nulla tra quelle mura.

    Quando Garrone voleva costruire lo stadio nuovo partì un movimento per bloccare la fantasia denostro Presidente, venne adirittura tacciato di essere uno speculatore con la costruzione dello stadio avrebbe ottenuto un ritorno pubblicitario (forse...), ma ne avrebbe davvero bosogno?
    Il sindaco, la giunta e le varie figure politiche, in gran parte di fede bicolor (n.r.d) non approvarono nessuna delle possibili sedi, per la costruzione del nuovo stadio.
    Riccardo Garrone, da gran signore quale è, si fece da parte e mise nel cassetto il suo progetto.

    Oggi, emerge il problema dello stadio. Le spese di manutenzione sono insostenibili per il comune e sono gli stessi amministratori a proorre l'idea di costruire un nuovo stadio (????), magari con l'appoggio di qualche sponsor (e magari pensano alla ERG...)

    Il comportamento da parte del comune, appare ipocrita ed insolente, è troppo comodo proporre il progetto, dopo essersi resi conto delle enormi spese di manutenzione: rifacimento del manto erboso (3 volte), adeguamento alle leggi sulla sicurezza.... e lo stadio è sempre lì, in mezzo ad un quartiere popoloso che viene letteralmente bloccato ad ogni gara.

    Adesso mi chiedo: Duccio, sarà sempre disponibile alla costruzione del nuovo stadio? In caso affermativo lo costruirebbe solo per la Sampdoria, oppure insieme all'avellinese?
    In cuor mio (anche se lo credo difficile) spero costruisca uno stadio solo per la Sampdoria e venga così realizzato il suo sogno della "cittadella dello sport".


     
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  12. Blucerchiato94
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    Salve fratelli blucerchiati. Come forse qualcuno di voi saprà, sto ricreando lo stadio della nosta grande squadra, il Luigi Ferraris, utilizzando un editor. L'editor in questione è il cosidetto "Unreal Editor". Per riealizzare lo stadio però avrei bisogno di si sapere alcune cose:
    1.Le misure del campo da gioco.
    2.Le misure delle tribune.
    3.La lunghezza dei tiranti delle coperture delle tribune.
    4.Numero gradini per tribune.
    5.Misure delle coperture delle tribune.
    6.Un sito internet dove posso scaricare texture di colore marrone.
    7.Un paio di immagini dello stadio( se scattate da voi è meglio)

    Grazie in anticipo.
    :bandiera1: :bandiera1: :bandiera1:
     
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    mi sa che devi contattare gli ingenieri/architetti che l'hanno costruito! :lol: le misure del campo ancora ancora qualcuno te le può dire, ma il resto....
     
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  14. Blucerchiato94
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    CITAZIONE (ila_8866 @ 27/10/2010, 19:46) 
    mi sa che devi contattare gli ingenieri/architetti che l'hanno costruito! :lol: le misure del campo ancora ancora qualcuno te le può dire, ma il resto....

    Mah..alcuni iei amici hanno detto "misure del campo: 105xqualcosa".
     
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    Dimensioni del terreno 105 × 68 m

    La capienza totale dello stadio prevede 36.743 posti a sedere (distinti 8.781, tribuna 5.124, gradinata Nord 9.215, gradinata Sud 9.232, ospiti Nord e Sud 4.134, diversamente abili 113, tribuna stampa 144)

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