Concordo con te, la scala dei miei valori l'ho riportata qui: #entry623895396

Ti volevo solo spiegare che anche quelle squadre alla fine non andranno in EL come tu invece irrealisticamente pretendi alla Sampdoria. Tutto qui.

Ma guarda che alla fine anche queste tre squadre che citi, verosimilmente, a meno di improbabili crolli delle prime sei, anche quest'anno l'Europa la vedranno col binoclo. Giusto una magari riuscirà ad andare ai preliminari di EL e su quella posizione abbiamo qualche possibilità pure noi ed altre squadre, come si è visto lo scorso anno. Le distanze non sono poi così ampie. Fondamentalmente stai parlando del nulla.

No, non mi sono contradetto, non hai capito.
La dimensione della Sampdoria attuale è proprio quella che stiamo vedendo, in cui insieme a tante altre squadre hai la possibilità, una volta ogni tanto, di avvicinarti alla zona europea, ma nella maggior parte dei casi non ci vai. vale per noi, Genoa, cagliari, Fiorentina, Torino, Bologna, Atalanta, Sassuolo, ecc ecc...

Mi sa che te ne sei perso qualche pezzo di quella storia.

Ah stai dicendo che dopo 16 anni di presidenza ombra stanno per uscire allo scoperto?

Speriamo Riccardo non si rigiri nella tomba.

Ah ah ah

GENOVA - Gli arabi all'assalto del calcio italiano. Dopo la libica Lifico che ha rilevato il 5% del capitale della Juventus, un altro club viene comprato (questa volta praticamente in toto) da un gruppo saudita: la Sampdoria. Dovrebbe essere il petroliere Ahmed Omer Masoud il nuovo socio di maggioranza della società genovese. L'accordo è stato firmato questa mattina alla fine di una lunga trattativa con la famiglia Mantovani incominciata lo scorso ottobre e "garantita" in tutti i suoi aspetti dal petroliere genovese Riccardo Garrone (Erg).

Sul nome del petroliere arabo, però, Garrone non ha voluto fornire chiarimenti. Ha ammesso solo che si tratta di un gruppo internazionale e che le azioni vengono temporaneamente acquistate da una società fiduciaria, la "Ara" che, entro poche settimane trasferirà il 94% del capitale alla "Arena s.a." che avrà sede in Lussemburgo e sarà la "cassaforte" della Sampdoria.

L'accordo è stato firmato questa mattina nella sede del Banco di Genova e San Giorgio. "E' fatta - ha detto Enrico Mantovani uscendo dalla banca - Riccardo Garrone mi ha chiesto di non parlare nell'interesse della Samp, ma penso proprio di essere soddisfatto". Alla domanda se questa giornata possa essere considerata storica, Mantovani ha risposto: "Diciamo molto particolare".

I termini del passaggio di testimone tra la famiglia che ha legato il proprio nome alla Samp per 23 anni portandola dalla serie B allo scudetto di 11 anni fa, oltre a 4 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa italiana, devono ancora essere confermati. La cessione del controllo, in mano per il 90% alla famiglia Mantovani e al suo socio svizzero Heinz Peter Barandun, si è perfezionata con gli arabi sotto la regia di Garrone. Il restante 10 per cento è stato acquistato da una cordata di imprenditori genovesi: Marco Bisagno (vicepresidente degli industriali), Paolo Lanzoni (amministratore delegato del Credit Suisse Italia), Fabrizio Parodi e Edoardo Garrone (figlio di Riccardo) che rappresenterebbe la famiglia del proprietario della Erg nell'operazione e potrebbe anche assumere la presidenza. E Garrone padre (sarà presidente onorario) ha certamente svolto un ruolo di primo piano nelle trattative tra Masoud e la Samp. Tanto che a Genova continuano a circolare voci su un suo impegno diretto nella Sampdoria. Secondo questa ipotesi, gli arabi di Masoud e Garrone, in realtà, sarebbero profondamente intrecciati fra loro e quasi sovrapponibili.

Ma, in attesa di definire meglio i rapporti di forza all'interno dei nuovo organi societari, la nuova proprietà sembra decisa a fare le cose in grande. L'investimento sarà di circa 80 milioni di euro (quasi 155 miliardi di lire) che tengono conto di una valore di oltre 15 milioni di euro (30 miliardi di lire) attribuito al marchio Sampdoria che verrà gestito, secondo Garrone, nel modo più "imprenditoriale" possibile. Il 90% delle azioni andrà a una finanziaria controllata da Masoud con sede in Gran Bretagna, dove il petroliere ha interessi estesi. Tra gli obiettivi anche quello di un nuovo stadio da costruire nell'area (oggi semidismessa dalle ferrovie) di Trasta in Valpolcevera. Garrone ha parlato di una struttura nuova, ben servita dal punto di vista della viabilità. L'operazione sarebbe possibile previa demolizione dell'attuale stadio di Marassi (di proprietà comunale) rifatto nel 1990 su progetto dell'architetto Gregotti e risistemando dal punto di vista urbanistico l'area (sulla sponda sinistra del torrente Bisagno) dove oggi sorge il campo sportivo. Garrone ha spiegato che nel nuovo stadio dovrebbe giocare anche il Genoa.

Masoud è appassionato di calcio. Attualmente manager del club saudita Al-Ittihad, divenuto in poco tempo una tra le squadre più forti dell'Asia. In passato ha ingaggiato nelle sue squadre giocatori italiani come Roberto Donadoni e Beppe Dossena. Proprio l'ex blucerchiato (che sarà il vice di Cesare Maldini alla guida del Paraguay ai mondiali di Corea-Giappone) potrebbe rivestire l'incarico di direttore generale nella società.

La Sampdoria, come squadra, sta navigando con alterne fortune in serie B. Ha 26 punti ed è a una dozzina di lunghezze dalla zona promozione, anche se la crisi d'inizio campionato (cambio di allenatore da Cagni a Bellotto) sembra alle spalle. Con la nuova proprietà dovrebbe partire una campagna di rafforzamento. Si parla della punta Caccia (Piacenza), di Bernardini (centrocampista del Vicenza) e di Falsini (terzino sinistro del Parma). Insomma, spinti dai milioni (di euro) arabi, i blucerchiati tenteranno la difficile rimonta già quest'anno. Altrimenti, il ritornoin serie A sarà l'obiettivo assoluto del prossimo campionato.

(11 gennaio 2002)

Menomale che ci sei tu che ci capisci, direi che è praticamente inspiegabile il fatto che tu noi sia il presidente oramai con il fiuto che dimostri.

Io so che avevamo un presidente ricchissimo, roba di miliardi e ci rimetteva minimo 10 milioni l'anno e ha tenuto la Sampdoria 12 anni e prima il figlio di un altro petroliere che ha perso una paccata di soldi e lasciato una società con 100 milioni di debiti.
E non ha trovato nessuno meglio di Ferrero a cui lasciarci.
Ora questi squaltrinati hanno i conti in ordine solo perché ogni anno si vendono le mutade, le medio piccole a meno di non avere un presidente ricco tipo Squinzi fanno una fatica boia a salvarsi e vince la Juve da 7 anni, le altre perdono montagne di soldi come le milanesi (da 20 anni pure quando vincevano) e sopravvivono quelli che fanno come noi, vendere, comprare a meno e rivendere lanciando i giovani.

Oppure pensi siano tutti fessi? Dici che i Garrone capivano meno di te?
Ti sei chiesto perché gente con i soldi davvero nel calcio non ci entra?

Sapete qual è il mio timore più grande? È che Ferrero, proprio perché non è tifoso ed in fin dei conti non gliene può fregare di meno, spari una cifra altissima e fuori mercato per poter risolvere le proprie questioni personali. Questo fatto ovviamente potrebbe far scappare chiunque, arabi compresi. Su questo, nell'eventualità, dovremo tutti quanti vigilare attentamente.

Ma come... Dovrebbero sentirsi onorarti con 16000 abbonati e 100000 (ma facciamo anche 500000) tifosi in giro per il mondo.

Ecco esatto, dovremmo riuscire a quantificare quanti soldi rischia e quanti ne rischierebbe a fare diversamente, sei sicuro che sia così scontato che andare in CL spendendo 60 milioni in più sul mercato sia un affare? E se poi per caso non ci vai comunque perché le altre sono sempre molto attrezzate?

Garrone ha venduto perché perdeva decine di milioni l'anno e sommati agli insulti non era (giustamente) tollerabile.

Rischia cosa?

Garrone ha venduto perché perdeva decine di milioni l'anno e sommati agli insulti non era (giustamente) tollerabile.