| CITAZIONE (chourmo68 @ 24/2/2019, 01:35) LUNGO E CON PREMESSA OT. Condivido anche io quanto scritto da Pedro. Vivendo e lavorando a Genova, la sensazione è opprimente:pesa sulla città una cappa di stantio immobilismo che se per lungo tempo ne è un tratto caricaturale, oggi è palesemente fuori tempo e inadeguato a reggere le dinamiche globali. Sarà questione di tempo, ma né i sempre più fragili resti delle famiglie genovesi che ancora contano, né la burocrazia o la politica, potranno garantire ancora a lungo questo modello di inerzia economica. Anche per il semplice fatto che ancora una quindicina di anni fa lo stare fermi garantiva paradossalmente un guadagno per tutti, dagli imprenditori alla forza lavoro. Oggi invece è tutta la città che perde, con poche eccezioni. Chi vive a Genova ne stigmatizza spesso i tanti difetti: oltre a quelli citati, la sporcizia delle strade e del centro storico, i servizi carenti (sport, infanzia, politiche per i giovani, sanità, trasporto pubblico), la fragilità delle infrastrutture, la frammentazione dell'università, la carenza di innovazione e di posti di lavoro... e si potrebbe andare avanti a lungo. Tutto questo non rende Genova un posto dove una coppia giovane sia invogliata a piantare le tende e metter su famiglia e da lì deriva che Genova al contrario del film, è un Paese per vecchi. Ma bisogna riconoscerne anche le potenzialità. Clima invidiabile, scorci incantevoli, riviere pittoresche, posizione a un passo da Milano (col terzo valico, sarà davvero vicinissima), primo porto italiano, pur afflitto da mille problemi. Mi viene in mente quando a metà anni '80 sono andato a Barcellona in gita scolastica col liceo. Allora si studiava a scuola che Genova e Barcellona erano, con Marsiglia e Napoli, le capitali del Mediterraneo. Eppure, vista con gli occhi di un adolescente, Barcellona (uscita da pochi anni dal franchismo) mi era sembrata grigia, vecchia, di nessuna attrattiva per un giovane se non per qualche offerta di hashish sulla rambla. Genova a confronto sembrava una città viva. Poi è venuta la finale di champions del 1992, dove sembravamo squadre e città ad armi pari (samp e barcellona si disputavano quella che per entrambe sarebbe stata la prima coppa dei campioni), quindi le olimpiadi (e per noi le colombiane) e la forbice è aumentata a dismisura, con Barcellona lanciata al ruolo di metropoli e squadra globale (bengodi per un adolescente in vacanza, ripensando alla mia triste gita) e noi regrediti nel nostro provincialismo "infelice". Le parti si sono più che invertite rispetto agli anni '80.
Ho appena finito di vedere una puntata di Presa Diretta, che tra l'altro ha parlato del Portogallo e delle politiche fiscali vigenti dal 2013, aggressive nei confronti dei pensionati europei, invitati a trasferirsi là in cambio di una forte riduzione delle tasse e di una qualità della vita molto gradevole. Questa mossa è stata una delle chiavi che ha consentito al Portogallo di uscire da una gravissima crisi economica, rilanciando investimenti, occupazione e PIL.
Ecco, credo che Genova per rilanciarsi debba diventare un posto dove è bello vivere. Clima e paesaggio sono un patrimonio non sfruttato perché non sufficiente per attrarre persone a vivere sul territorio. E credo che questo, volenti o nolenti prima o poi avverrà, anche sulla spinta di gruppi internazionali come i fondi, che se vedono un'opportunità di profitto premono per realizzarla.
Servono politiche per la famiglia e i giovani, pulizia e sicurezza del centro storico e delle periferie, collegamenti moderni e veloci che interconnettano efficientemente le varie zone della città liberandola dal traffico. Un polo universitario più coeso, dotato di strutture moderne, adeguate anche per creare legami fra gli studenti e fra gli studenti e la città (20 anni fa sono stato ospite alla università di Bath per qualche tempo e lì, gli studenti, oltre alle aule e ai laboratori, avevano a disposizione un campus con alloggi, infinite strutture sportive (piscina, palestre, tennis, calcio, rugby, atletica... praticamente ogni disciplina) e poi gestione della radio del campus, teatro per produzioni interne, parco per rilassarsi e studiare all'aperto con la bella stagione). Qui vicino a noi, a Nizza, c'è Sophia Antipolis, un parco tecnologico per start up che attira cervelli da tutto il mondo. (Il nostro IIT forse va un po in quella direzione...) Poi certamente servono anche politiche per gli anziani. Siamo una regione vecchia? Bene, facciamone un vanto ed organizziamoci per la gestione di anziani, ma non solo i nostri. Attiriamone dalle regioni del Nord Italia, togliendoli dalle nebbie e facendogli passare al sole gli anni di meritato riposo. Può essere un business come lo è per il Portogallo, e anche per la Florida, che è una sorta di buen retiro per i pensionati di tutti gli states. Chiaramente anche in questo caso servono servizi dedicati, anche nella sanità, cliniche specializzate (e non palazzacci riconvertiti a ospizi come si vede oggi). Andrebbero realizzate nuove grandi e piccole infrastrutture (il ponte ovviamente, ma anche il tunnel sotto il porto che consenta la demolizione della sopraelevata e la piena valorizzazione del fronte mare dalla lanterna alla foce). E poi servirebbero nuove politiche abitative, per i giovani, le famiglie, gli anziani. Forse un diradamento del centro storico come accaduto a Marsiglia e Barcellona, forse demolizioni e ricostruzioni di qualità in periferia, più critico immaginare uno sviluppo urbanistico sulle riviere, che però sarebbe certamente quello più remunerativo. Poi ancora, andrebbe migliorata l'offerta turistica e di intrattenimento, ampliandola in chiave internazionale. E qui veniamo pure alla samp. Per intrattenere nuovi potenziali abitanti (o anche turisti), una squadra di livello, competitiva in serie A ed in Europa, è un grande punto di forza. Basta guardare fra gli spettatori al Camp Nou quanti sono i volti palesemente non catalani. Una maglia unica riconosciuta in tutto il mondo, una squadra forte, uno stadio di proprietà, uno sfruttamento molto maggiore del merchandising (sono stato a verona, l'Hellas ha un modernissimo store proprio di fronte all'Arena, mentre noi lo abbiamo imboscato in una zona non frequentata fair turisti...). Tutto questo quadro di prospettiva credo sia attrattivo per investitori stranieri, che conoscono e gestiscono dinamiche simili in tutto il mondo. Questo mi fa pensare che un qualche interesse anche per la nostra società (non so se di York Capital o di altri) effettivamente ci possa essere. D'altra parte in porto, ad esempio, i fondi inglesi presenti sono diversi. Detto questo, il primo pensiero deve essere battere il Cagliari. Per il resto ci sarà tempo...
Un post bellissimo e scritto con passione !!
Purtroppo oggi le rotte dei soldi non vengono più tracciate con bussola e sestante, e per essere attrattivi non sono più sufficienti i privilegi che ti derivano dalla posizione geografica, dal paesaggio e dal meteo. Vincoli burocratici, oppressione fiscale, lentezza nella giustizia, corruzione e scarsa sicurezza rappresentano oggi per un potenziale investitore ostacoli ben più grandi rispetto a quelli naturali che da sempre hanno rappresentato un freno allo sviluppo. Quanto sopra è reso maggiormente evidente ora che i salari dei nostri ragazzi sono inferiori persino ai parietà cinesi. C'è una paura fottuta di investire in Italia, chi ha responsabilità dei capitali non se la sente di sfidare il pensiero comune che ci racconta come macchiette. Dico questo con dolore e rabbia perchè più volte ho provato a difendere il nostro paese dove l'osservazione più benevola che io ricordi è che se apri un cantiere rischi di trovare una vecchia anfora e ti fermano i lavori per 10 anni. Ed è un peccato perchè a livello globale non si era mai verificata una situazione con così tanta liquidità che attende di sposare un progetto. Non essere destinatari di quella liquidità ci farà perdere inevitabilmente altre posizioni rendendoci sempre meno attrattivi.
Tutto questo per spiegare la mia addolorata diffidenza nei confronti del tema.
Scusate la lunghezza
Adesso però modalità battaglia, tv accesa e Forza Samp !!!!!!!!!! |
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