Andrea Tessiore (2009-2018)

centrocampista centrale

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    Genova, per Andrea Tessiore, significa casa. E come potrebbe essere dopo 10 anni di cantera, la fascia da capitano nella Primavera e un conto innumerevole di battaglie sportive in mezzo al campo con il blucerchiato addosso? «Sono tanto emozionato di tornare a casa», confessa l'ex capitano della Primavera della Sampdoria. «Ho fatto 10 anni di settore giovanile, dai Pulcini fino alle convocazioni con la prima squadra diretta all'epoca da Giampaolo. Anzi, ora che ci penso la prima chiamata è arrivata al Ferraris contro il Bologna il 12 febbraio 2017».

    Partita vinta tre a uno dai blucerchiati con tre reti in 6 minuti tra l'82' e l'88', dopo il vantaggio iniziale di Dzemaili. Che Sampdoria ti ricordi? «Una squadra molto competitiva, che si giocò un posto in Europa fino alla fine. C'erano tantissimi giovani che poi sarebbero diventati dei campioni come Skriniar, Muriel, Bruno Fernandes, Torreira, tutta gente che poi ha spiccato il volo».

    Sei ancora in contatto con qualcuno dell'ambiente Samp? «Sono molto amico con Leonardo Benedetti e Lorenzo Malagrida, mentre l'anno scorso ho giocato contro Giordano. Poi della Samp attuale conosco anche Murru e Ferrari, con cui ho meno rapporti. Di persone al di fuori del rettangolo di gioco posso dirti che sento spesso il mio "tutor", Leonardo Liso, e mi farà piacere rivedere il direttore Giovanni Invernizzi. Genova è proprio nel mio cuore».

    E per Cittadella si può dire altrettanto? L'ambientamento sembra stia andando a gonfie vele. «C'è un gruppo che facilita questo aspetto. A Cittadella mi trovo bene calcisticamente e nella vita quotidiana. Sono felicissimo di essere qua. Sono molto che felice che mi abbia raggiunto la famiglia, per me la stabilità è molto importante. Convivo con la mia ragazza, abbiamo una bimba di 1 anno e negli ultimi mesi tra Latina, Trieste e Cittadella sono state il mio punto fermo, mi hanno aiutato ad accettare i cambiamenti. Mi permettono di staccare un po' dal calcio. Io sto benissimo con i miei compagni, ma con loro riesco a staccare il giusto e riesco a mantenere il giusto equilibrio quotidiano».

    E per essere ancora più felice, che ti servirebbe? Magari giocare nella tua posizione preferita in mezzo al campo? «Prima di arrivare a Cittadella ero convinto di dover fare la mezzala per forza, ma in questo sistema mi sento trequartista. Mister Gorini mi sta aiutando tanto e posso fare il trequarti senza problemi».

    In effetti mister Gorini chiede ai suoi trequartisti lavoro di raccordo e di buttarsi dentro molto spesso, un po' come delle mezzali aggiuntive. «Esatto. Il mister mi chiede in fase di possesso di farmi trovare tra le linee, ma anche di allungarmi come facevo da mezzala. Ho giocato spesso in una mediana a 3 e certi movimenti mi vengono naturali, più facili».

    Un po' alla Boateng dello scudetto del Milan del 2011, in grado di saper schermare anche il primo possesso avversario. «Certo, dipende un po' da come si schierano le rivali. Noi siamo sempre aggressivi e recuperare più palloni nella metà campo avversaria».

    Non è un caso che il Cittadella sia la squadra con più recuperi offensivi del campionato, ben 45 in 4 giornate. «A prescindere da chi affrontiamo, la nostra è sempre questa. Giocare con ritmo ed offensivi».

    E la Sampdoria in queste prime partite sta stentando a trovare il ritmo. Può essere una chiave giusta questo atteggiamento offensivo? «Loro sono forti, vogliono salire subito e sono convinto che anche se non sono partiti come volevano, dovremo essere ancora più bravi a fare il nostro gioco».

    Al contrario il Citta è partito bene. Ti aspettavi un inizio così? «Non ci stiamo facendo troppe domande. Ci mancano i due punti di Bari se entravano quelle due-tre occasioni che abbiamo avuto. La B mi sembra molto livellata, chiunque può vincere con chiunque».

    I tre ingredienti per espugnare il Ferraris? «Attenzione e consapevolezza. Possiamo fare punti anche lì».

    Sei uno dei magnifici 12 del mercato estivo di Marchetti. Sei rimasto impressionato da qualche nuovo acquisto come te? «Non è facile fare nomi, perché siamo tutti ragazzi forti, che si stanno adattando. Mi ha impressionato l'inizio di Amatucci, con i suoi 2 gol e prestazioni importanti. Poi c'è sicuramente Carissoni, che conosco bene da Latina. Ma non dimentico Pandolfi, Cassano, stiamo aspettando Sottini ed Angeli, Rizza che deve ancora giocare, lo stesso Pittarello, tutti possono fare bene».

    Le tue aspettative personali per la stagione? «Devo crescere e migliorare tanto. Voglio essere importante per la stagione della squadra, magari facendo qualche gol ed assist. Non mi importa quanto gioco, devo essere sempre sul pezzo e determinante».

    Levaci una curiosità: la tua passione per il piano, la stai utilizzando per far addormentare la tua bambina? «Non ancora, ma è nell'ordine delle idee...».

    www.padovaoggi.it/sport/calcio/cit...embre-2023.html
     
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