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.Adesso dirò una cosa impopolare e me ne assumo l’onere
Se Genova, la Samp, il Genoa ed i rispettivi tifosi, sono rimasti agli anni 90 da 3 decenni, menandosela a vicenda per cose che son scritte sui libri di storia ma fan parte di un lontano, nel caso del Genoa lontanissimo, passato, Negli ultimi tempi i tifosi del Genoa hanno mostrato molto più spirito di iniziativa, molta più inventiva, e permettetemi anche più cazzimma, spirito goliardico e capacità di andare oltre a quegli anni, dimostrazione lo sono il fatto che le nostre canzoni e cori sono degli anni 80-90, Ancora oggi tra gli sfottò reciproci si parla della scimmia, ancora oggi chi rappresenta il tifo è Bosotin o Tirotta, e nessuno si permette di contraddirli quando si esprimono, al limite ci si silenzia come dopo una sentenza amara.
Nel confronto attuale in termini di operazione simpatia, almeno cittadina, non c’è gara il Genoa sopratutto attraverso i suoi tifosi ci ha fatto il culo a strisce ed o si ammette che c’è un problema e lo si risolve o continueranno a farlo.
Ma ragazzi l’ultimo coro cantato sentito del Genoa è una hit primaverile dell’anno in corso, noi andiamo su Massimo Ranieri o Depeche mode, che sono bellissime ma sempre vecchie restano e non sono associate a motivetti radiofonici, nessuno oggi canticchia per strada “Just can’t get enough”, mentre tutti canticchiano o hanno canticchiato “bellissima” per non parlare dell’idea del funerale che abbiamo copiato da loro lo scorso anno e loro hanno rifatto in modo più divertente quest’anno, l’idea dei cammelli è fortissima, rinfacciare che non abbiano pagato in modo altezzoso è antipatico. I primi a fare i murales allo stadio chi son stati? Loro, noi li abbiamo copiati, i nostri son più belli, ma abbiamo copiato. Il fatto di rispondere alla colletta per gli abbonamenti dei genoani (idea bellissima e carica anche di significato umano) ai tifosi meno abbienti, noi le collette le facciamo per “raccolte cibo” fa capire che chi gestisce è un musone, non si vive di solo cibo, non costa nulla dare la possibilità a chi dona per cibo di donare anche per regalare un sorriso o un momento di svago, 90 minuti in cui dimenticare il momento difficile. Magari c’è gente che ha bisogno anche di questo, e magari in un momento di socialità come lo stadio conosce qualcuno che gli da una mano con il lavoro o simili, far sentire una persona normale è importante tanto quanto mangiare, ma è più facile dare gli altezzosi rispondendo in modo arrogante.
Andiamo avanti ad attaccare e staccare adesivi, e restiamo vincolati a quel che fa la banda dei cialtroni (che sono in gamba ma magari in qualche caso non hanno più le energie di un ventenne) e non siamo nemmeno in grado di dargli risalto.
Noi abbiamo un grande potenziale, la maglia più bella del mondo, gente capace e giovane, ma la sensazione che si viva sempre di operazioni nostalgia, così quando uno osa dire che “lettera da Amsterdam” (canzone stupenda, bellissima, superba, stratosferica e mega galattica ma nostalgica) non sia proprio la canzone che metterei per darmi la carica, 30 secondi all’ingresso della squadra metti una canzone che faccia saltare, 15-20 mila persone all’unisono, che faccia tremare il terreno del Ferraris, AC/DC, Korn, Rage against the machine mi andrebbero bene anche gli imagine dragons in qualche caso o se vuoi restare on tema Samp metti “Blucerchiato” di Pensie (la base se non sbaglio è black and yellow Di wiz khalifa) con i piedi dei tifosi a battere a terra in stile we will rock you, nel tenere il ritmo (yeah “boom” haha “boom boom”) non vuol dire sostituire l’inno, o lettera da Amsterdam vuol dire aggiungere cose nuove, alcune magari verranno saranno momento spot ma altre diventeranno nuove tradizioni!
Siamo rimasti in fissa con “non è il nostro stile”, ma uno stile elegante non deve essere per forza noioso o altezzoso, anzi il nostro stile è quello goliardico e giocoso, io ricordo che guardavo mai dire gol e spesso, Lombardo, Pagliuca, Mancini, e tanti altri si mettevano in gioco a fare scherzi e sketch divertenti
Piangiamo (di nostalgia) su una storia che avrebbe dovuto insegnarci a ridere.
è un pensiero di chi vede Genova 4-5 giorni l’anno e conosce i genovesi da quel che vede su social e forum, quindi non prendetelo come un attacco ma come una critica forse un po’ dolorosa, in ogni caso il pensiero è questo.
Sono abbastanza sicuro in altri forum sarei stato silurato per questo elogio al tifo genoano e critica a quello mio, ma sono sicuro che qui verrà interpretato nel modo giusto, che vuol solo esser costruttivo; a tal proposito, mi metto a disposizione per iniziative che facciamo da ponte tra TO e chi vive la Samp da lontano, mi piacerebbe poter dire la mia ed essere coinvolto maggiormente in quel che accade allo stadio, contribuendo anche con idee. Esempio pensare che orgoglio per un tifoso che vive in Australia o negli Stati Uniti o in Cina, o ancora in Sardegna o Lombardia😜, sentire durante una partita un coro al quale ha contribuito, nel 2023 si può fare, le piattaforme per farlo esistono.
Mi sono dilungato è parzialmente andato OT perdonatemi e spero di non avere arrecato offesa a nessuno, non era intenzione
Scrivo il mio primo post qui…
Premessa non vivo Genova e non so cosa facciano i genoani, nemmeno le loro partite guardo.
Mi limito a noi, io ho trovato quest’anno le trasferte spettacolari.
Partivo da casa con due sicurezze: perdere e divertirmi.
Ho visto ragazzi giovani cantare 120 minuti con anche una buona dose di autoironia, li ho visti far festa e sventolare bandiere, ho visto persone dei settori vicini guardare più noi che la partita.
Insomma un entusiasmo “ingiustificato” e che non vedevo da tempo altroche’ vecchi mugugnoni e attaccati ad un passato glorioso.
Mi aspetto che quest’anno senza quel soggetto e con una proprietà ambiziosa possa essere ancora meglio ne sono proprio convinto.
Spero ti stia sbagliando tu e non illudendomi io:). -
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Non male come primo post, vermente bello!
Aggiungo semplicemente che pur comprendendo quello che dice Ste, non credo che ci sia una "necessità" di attualizzarsi anche perchè, personalmente, non ho mai apprezzato, ne francamente compreso, cosa significhi lo stare al passo dei tempi.
Infatti certe cose come il tifo per una squadra di calcio, sono senza tempo e nascono dal proprio vissuto, dalle proprie tradizioni, dalla propria storia.
I cambiamenti non posso essere indotti se non profondamente sentiti e condivisi e "copiare" dagli altri non è un buon sistema...se poi gli altri sono i bibini che fanno le stesse coerografie dal 1937, non me ne voglia il Principe, ma mi tengo stretti i miei impolverati stereotipi blucerchiati.... -
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Io non vivo a Genova sono di Brescia per tanto fatico ad esprimermi su come si vive lo stadio la rivalità cittadina le canzoni le strimmo dal tubo vedo con entusiasmo le coreografie ma trovo comunque costruttivo il post iniziale.
Vivere di ricordi è molto bello ma sognare in grande porta entusiasmo ed io sogno la Samp che magari no potrà essere quella d’oro ma una Samp che torni gloriosa.
Una punta polemica: i bicolor che fanno 25000 oggi dove erano in questi anni? Non credo sia solo merito di un appeal sulla pubblicità. -
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Io il 29 e 30 maggio ho visto dei tifosi meravigliosi sotto la sede…. Non mi sento di dire nulla dalla tastiera…
Però ogni spunto che può farci migliorare, ben venga!!
Il clima in città ahimè non posso percepirlo. -
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Non mi preoccuperei per niente del confronto con quelli là....qualcuno di noi non ha compreso la situazione ed il rischio che abbiamo corso ed è rimasto deluso (spero solo temporaneamente) dalla campagna acquisti, dalla comunicazione, dalla gestione delle woman (ma le seguivano poi?). Quelli là un anno e mezzo fa hanno esultato dopo anni di intolleranze a Preziosi per la vendita della società salvo poi trovarsi a commentare le scelte discutibili vedi l'ingaggio di Shevchenko, quello del mister doriano salvo poi virare su Blessin, per poi finire in B. Noi in B ci siamo finiti non per causa dei nuovi proprietari che anzi hanno fatto un miracolo... Tutto questo per dire che noi abbiamo solo da guadagnare mentre loro sono già intaccati da un altro peccato originale con una retrocessione evitabile come era evitabile la famosa valigetta.... Meditate gente, meditate....
Edited by Mario66 - 11/8/2023, 23:01. -
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Lunedì sera sarò nella Sud, per seguire la partita di Coppa,ma sono 3 anni che ho deciso di rinunciare alla prelazione,andando nella Nord perché trovo giusto che al posto di un ultracinquantenne, acciaccato,ci sia un ragazzo pieno di entusiasmo.E lo scorso anno mi ha sinceramente commosso, l'organizzazione di gruppi di ragazzi della nord came cajenna per come cercano di portare vivacità,anche in altre zone dello stadio.Quelli della mia generazione hanno avuto tantissimo,adesso è venuto il momento di fare un passo indietro.Sono i ragazzi che, probabilmente non potranno mai mettere piede nella sud come abbiamo fatto noi,che devono parlare con la società,e cercare delle strade nuove, perché l'immagine della Samp sia più attuale,e possa attirare le nuove generazioni . -
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Io sinceramente un'autocritica al tifo sampdoriano dopo l'anno passato, le lezioni date in giro per l'Italia, il comportamento irreprensibile nel delirio del rischio fallimento e soprattutto dopo 8 anni di ferrero sulle spalle non me la sento di farla.
Almeno non adesso.. -
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Voglio chiarire che non intendevo criticare in nessun modo le TO la gradinata mi risulta esaurita o quasi, sto cercando di capire se non sia il caso di trovare modi per coinvolgere maggiormente i tifosi non organizzati, poi sono certo che se macini gioco e punti lo stadio lo riempi, voleva essere un discorso costruttivo il mio, non di biasimo o dissensò verso la gradinata sud, che fa il suo, e magari auspicherebbe maggiore attivismo da parte di tutti, come sto facendo io
Il mio appello è a usare la storia come acceleratore e non come freno. Solo questo le tradizioni si costruiscono ma c’è sempre una prima volta, come nel caso del “pellegrino rick” (ultima frase che pochi capiranno). -
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lo spunto iniziale è molto interessante e pretende una riflessione a più ampio respiro che, non me ne vogliano i non genovesi, può essere approfondita meglio da chi vive la realtà delle due tifoserie da sempre.
La rivalità a Genova è qualcosa di viscerale, maggiormente da parte bicolors ma molto sentita anche da noi.
Premetto alla mia analisi una frase volutamente provocatoria ma che contiene tuttavia un 70 % della verità per quanto attiene gli attuali, apparenti, rapporti di forza.
Loro pagano il 30-40% in media in meno per vedere Retegui e noi il 30-40% in più per vedere Lagumina.
Nella stessa città, ove un fratello nella stessa famiglia è doriano ed uno genoano. Ove un marito è tifoso acceso dell'una o dell'altra e la moglie lo segue allo stadio seppur non appassionata.
Mai come quest'anno c'era aria di sfida per gli abbonamenti, che chiunque vive la realtà genovese sa essere materia sentitissima, noi siamo stati per 32 anni detentori del primato assoluto e l'abbiamo perso quest'anno. Volete sapere perchè?
Perchè mai prima come quest'anno hanno sentito l'odore del sangue, e loro si eccitano nel vederci sottomessi.
Conosco personalmente due di loro che trascorrono altrove le domeniche ma si sono abbonati, grazie ai prezzi super popolari, solo quando hanno avuto certezza che ci fosse un divario già abissale da aumentare ulteriormente. Vogliono umiliarci, questo è.
La controprova?
La ricordo benissimo.
Stagione 1991-1992.
Loro avevano una squadra fortissima, che sarebbe arrivata alle semifinali della coppa Uefa.
Ma noi eravamo campioni, quindi il loro orgoglio era comunque ferito.
Risultato loro 23500 tessere e noi 25150, record assoluto.
Capite? Avevano 3000 tessere in meno di oggi in una città allora ben più popolosa con Aguilera e Skhuravy in squadra.
Loro vivevano, vivono e vivranno sempre un derby perenne, solo questo conta.
Poi vincere aiuta ad essere entusiasti.
Li incontravo l'anno scorso il sabato mattina, già ben confidenti della loro vittoria pomeridiana e totalmente certi della nostra sconfitta nel weekend.
E quanto godevano, gonfi come tacchini.
Tutto questo va semplicemente ribaltato, subito ed immediatamente. Vanno ricacciati dietro, come sempre.
Purtroppo la nuova società ha avuto troppo poco tempo per organizzare al meglio la campagna abbonamenti ed ha, lì, sbagliato praticamente tutto, a partire dai prezzi impopolari per finire al messaggio promozionale (dai diciamocelo, RicominciAmo sapeva di post Covid, non si poteva trovare slogan più banale).
Quindi ben vengano le ottime osservazioni di stesteste, alcune molto condivisibili, ma concentriamoci anche sulla sostanza e diminuiamo prima possibile questo oggi notevole divario, di pubblico, competitività della squadra, immagine, perchè è pericoloso per gli equilibri di forza sviluppatisi nei decenni.
Ma confido che a Radrizzani tutto ciò sia chiaro e capisca che è fondamentale per il futuro della Sampdoria, che deve assolutamente prevalere nella sua città.
Come la storia insegna e pretende.
Edited by Carlo46 - 12/8/2023, 09:03. -
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La tifoseria da che ne ho memoria personalmente ha sempre sostenuto la squadra ed i giocatori .SEMPRE ed in ogni modo nel famoso motto "che si vinca o che si perda".
Ha rispettato avversari corretti e stimato alcuni al punto da incitarli (a memoria veloce vado ad un Sampdoria Catania anni 80 - coro Sorrentino,Sorrrentino!).
Per cui non me la sento di elevare critiche.
Poche realtà avrebbero retto a quello che abbiamo retto noi ........ -
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Raga l’unica cosa che posso fare per rinnovarmi, essendo scarsocrinito, è un trapianto di capelli o in Turchia come da pubblicità presente nel Forum o da Cesare Ragazzi. Per il resto in più di 60 anni di tifo ho dato tutto quello che potevo per la Samp. Largo ai giovani, ben vengano nuove idee, avranno sempre il mio appoggio . -
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Una bella iniziativa sarebbe non far cadere nel vuoto questo post interessantissimo.
Si potrebbero raccogliere proposte da indirizzare alla società e, direi, a Lanna che mi pare molto molto sensibile sul tema. -
.Una bella iniziativa sarebbe non far cadere nel vuoto questo post interessantissimo.
Si potrebbero raccogliere proposte da indirizzare alla società e, direi, a Lanna che mi pare molto molto sensibile sul tema
mmmmhh...ni, nel senso che Lanna è un totem, un simbolo, un monolita di Sampdorianità in cui tutti noi (pre-esistenti) crediamo, è un trait d'union formidabile fra ciò che ci appare formalmente distaccato dall'agonismo ("la Società", quest'entità eterea) e ciò che alimenta il nostro pathos, ossia quelle 11 maglie che calpestano i prati d'Italia.
In ciò non vedo però in lui la personalità capace di far proselitismo nelle fasce più giovani e rinnovare, "ringiovanendola", l'immagine della Samp, cosa che vedo invece in RadMan, personalità ben più "frizzanti" e attrattive verso le nuove generazioni.
Benissimo avere entrambe queste figure, una complementare all'altra, con specificità diverse ed ugualmente importanti, anzi fondamentali per accrescere l'entusiasmo di nuovi Connazionali all'ombra della passione sportiva verso i nostri inimitabili colori.
Come ho già scritto: tempo al tempo, sotto quest'aspetto sono pronto a scommettere ad occhi chiusi.. -
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LANNA è un Sampdoriano di 55 anni,a cui dobbiamo gratitudine eterna,ma non è quello che serve in questo momento, per provare a capire dove possiamo migliorare a livello di comunicazione.Forse abbiamo bisogno di una persona giovane, capace ed esterna al nostro ambiente,che abbia il coraggio di dire cose impopolari,e che renda più attrattiva la Samp verso le nuove generazioni.I più sensibili lo avranno capito,queste scelte nel medio ,lungo termine,sono più importanti della punta,e del portiere, perché ne va del nostro futuro . -
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Io e penso quelli della mia età possiamo essere come Borini ma il futuro è Delle Monache. Sono i giovani che devono trovare la strada migliore per innovare.
Dal punto di visto sociologico trovo sorprendente che una città in declino demografico da decenni e con l’indice di vecchiaia più alto d’Italia faccia molto più di 40000 abbonamenti allo stadio in un periodo, tra l’altro, di grande offerta televisiva e di crisi economica. Sono numeri da grande area metropolitana. C’entra la rivalità cittadina ma c’è anche molto di più.
Penso che il marchio Sampdoria per storia colori tradizione possa e debba diventare un brand nazionale e magari europeo, oltre la stessa città che rappresenta..
La tifoseria doriana deve rinnovarsi? |
