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Dopo quasi 10 anni da quella tristissima sera in cui un aneurisma sconvolse la sua vita, al termine della registrazione di una puntata di Zelig, ci lascia Bruno Arena, dei Fichi d'India.
La loro comicità poteva piacere come no, anche se credo che dietro quei loro look improbabili, Arena e Cavallari avessero indubbie doti artistiche. Personalmente, mi hanno fatto ridere fino alle lacrime tante volte (tra i tanti siparietti, dal tormentone "amici, ahrarara" all'autista dell'autobus, le barzellette con la parodia ai neri per caso e tanti altri ancora, ricordo in particolare un loro sketch, "il tic del casellante" che ogni tanto andavo a rivedermi su you tube e ridevo come uno scemo ogni volta dall'inizio alla fine, anche se ormai lo sapevo quasi a memoria).
Era un uomo che ha dovuto affrontare prove molto difficili nella sua vita, come il terribile incidente di cui portava i segni sul viso, ma aveva saputo trarre qualcosa di positivo anche da quello, scherzandoci addirittura su (ricordo uno sketch in cui Max gli diceva che era brutto e lui rispondeva eh si ma io almeno lo sono per un incidente, tu lo sei già di natura  ).
Era un grande amante dello sport che inizialmente era pure stato il suo mestiere, visto che era diplomato Isef ed aveva iniziato come insegnante di ginnastica ed anche allenatore di basket (allievi ma con qualche panchina pure in serie A), nonché appassionato di calcio e tifosissimo dell'Inter, con alcune capatine a San Siro anche dopo il grave malore, sempre coccolato dall'affetto della gente. Poi l'inizio come animatore, quindi l'incontro casuale con Max Cavallari e la nascita del sodalizio con quest'ultimo, con tante soddisfazioni tra tv, teatro e cinema.
Ho visto un servizio su internet, non molto tempo fa, quando cercavo news sul suo stato di salute, con Paolo Ruffini che intervistava la moglie che raccontava le vicissitudini di quegli ultimi anni ed era veramente triste vederlo in quello stato: non parlava, accennava qualche sorriso, ma non si capiva quanto davvero comprendesse quello che dicevano le persone che gli erano attorno.
Di certo, dev'essere stato una brava persona che ha seminato molto bene perché pare che abbia avuto molto affetto e vicinanza da tanti colleghi ma anche da tanta gente comune in questi anni così duri, in particolare dall'inseparabile Max.
Ciao Bruno! 😢
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