Ivano Bonetti (1990-1993)

Centrocampista

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    Ivano Bonetti (Brescia, 1º agosto 1964) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

    Fa parte di una famiglia di calciatori: suo padre Aldo ha giocato per il Brescia prima della Seconda guerra mondiale, il fratello Mario ha giocato per l'Atalanta e l'altro fratello Dario ha giocato oltre 100 partite per la Roma. Nel 1995 è stato il primo di una lunga serie di calciatori Italiani che nella seconda metà degli anni novanta tentarono la fortuna nel campionato inglese (Vialli, Zola, Casiraghi...).


    GIOCATORE

    Fa il suo esordio nella squadra della sua città, il Brescia per poi passare prima al Genoa e poi alla Juventus, dove vince uno scudetto e una coppa intercontinentale. Dopo le esperienze con Bologna e Sampdoria (con cui vince il suo secondo scudetto), e un breve ritorno al Brescia, nel 1995 firma per il Grimsby Town, diventando il primo straniero della squadra e beniamino dei fan locali. La lealtà di questi venne messa alla prova quando venne annunciato che occorrevano 100.000 sterline per affittare Bonetti dalla compagnia di gestione statunitense che deteneva i diritti sui suoi "servizi e immagine". La cifra venne raccolta per metà dai fan e per metà dallo stesso Bonetti, facendo crescere così il suo fascino. Al Grimsby, secondo le regole Fifa, non era permesso trattare con la società e probabilmente non avrebbe potuto permettersi comunque i soldi. Il momento top della sua prima stagione in Inghilterra fu quando segnò il gol vincente contro il West Bromwich, all'epoca allenato dall'ex manager del Grimsby, Alan Buckley e nel quale giocavano diversi ex giocatori del Grimsby. L'anno successivo si trasferisce prima al Tranmere Rovers, poi dopo una breve esperienza al Crystal Palace torna in italia al Genoa.


    GIOCATORE-ALLENATORE

    Nel 2000 diventa allenatore-giocatore del Dundee F.C., in cui si trasferisce assieme a suo fratello Dario Bonetti.


    DIRIGENTE SPORTIVO

    Nel 2007 consegue a Coverciano il diploma di direttore sportivo, carica che attualmente ricopre nell'Associazione Sportiva Pescina Valle del Giovenco.
     
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    IVANO BONETTI: "ENTRARE IN CAMPO CON LA CATTIVERIA DELLA VITTORIA. AI TIFOSI DICO DI NON MOLLARE MAI"


    Questa è una settimana decisiva per le sorti della nostra amata Sampdoria. Contro il Brescia ci attende un autentico spareggio, bisogna necessariamente vincere per continuare a sperare. Per analizzare al meglio tale sfida e cosa vuol dire indossare la nostra casacca, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva Ivano Bonetti, che, in qualità di doppio ex, ha fatto un viaggio tra passato, presente e futuro:

    Ivano, che opinione ti sei fatto del periodo di crisi nel quale è finita la Sampdoria?
    “Direi che immaginare la Samp in tale situazione era inaspettato per tutti, la squadra doveva giocare per altri traguardi, l’evolversi di certi avvenimenti e determinate cessioni hanno generato tale posizione in classifica. Nessuno se lo aspettava, il valore della squadra resta superiore all’attuale posizionamento in graduatoria. Sicuramente il momento è più che difficile, reagire in certi momenti è molto dura, se subentra la paura può fare la differenza in negativo, ma la squadra ha tecnicamente le qualità per uscirne, deve stare attenta sotto il profilo psicologico. Marassi è un campo che ti dà e ti toglie, domenica arriva un Brescia ormai all’ultimissima spiaggia, che cercherà di vincere fino all’ultimo secondo. Nonostante il penultimo posto, è una squadra in salute, ormai costretta a non sbagliare più niente. Mi attendo una gara nella quale gli episodi conteranno ancora di più del solito, chi sblocca il risultato dovrà sfruttare il vantaggio e saper gestire la paura di subire goal, mentre chi andrà sotto a quel punto si scrollerà ogni timore e giocherà libera di testa”.

    Il mercato soprattutto in chiave offensiva ha influito parecchio sull’andamento della squadra..
    “Qualunque giocatore è cambiabile, ma per caratteristiche Pazzini era fondamentale, le partenze degli attaccanti hanno penalizzato molto l’allenatore, chissà poteva essere tenuto fino in fondo… Su qualunque giovane, e il discorso vale quindi anche per Macheda e Biabiany, bisogna contare come giocatori di contorno, come sorprese, Marassi è uno stadio che ti dà e ti toglie, se la squadra non gira, i giovani vengono penalizzati, mentre se la squadra procede bene, possono fare la differenza, poi ovviamente dipende tanto della personalità dei giocatori. Bisogna affidarsi maggiormente a chi ha superiore esperienza, serviva un giocatore puro d’area di rigore, perché anche Maccarone predilige giocare negli spazi, mi piace molto Pozzi che però ha avuto parecchi problemi. Bisognava restare accorti durante il periodo di mercato, ciò non toglie che la squadra si sia espressa ben al di sotto delle proprie potenzialità”.

    La Sampdoria deve fare la corsa principalmente sul Lecce?
    “Innanzitutto bisogna battere il Brescia e non sarà facile, poi bisognerà fare la corsa un po’ su tutti, ad esempio se il Catania non battesse il Cagliari, sarebbe atteso da un calendario durissimo, non mi attendevo le cadute del Lecce nelle ultime giornate come nemmeno della Sampdoria”.

    Spesso si ascoltano le solite frasi di circostanza sull’unione del gruppo: come si può uscire da periodi simili?
    “Poche volte fortunatamente mi sono trovato in carriera in tali situazioni, spesso ero chiamato a lottare per vincere. Servono poche chiacchiere, è necessario dimostrare in campo e non dire a parole di fare gruppo, anche nella Samp dei miei tempi fuori dal campo non era tutto rose e fiori come poteva apparire all’esterno, litigavamo spesso, ma in campo eravamo molto uniti, l’intero comune era quello di voler vincere. La vittoria di Bari avrà dato entusiasmo, devono approfittarne, perché le altre squadre, già abituate e partite fin dall’inizio per lottare per non retrocedere, sanno gestire meglio la paura”.

    La Samp è uscita sconfitta dalle ultime tre sfide casalinghe disputate a Marassi. In quest’ottica intendevi che si tratta di un campo che può darti, ma anche toglierti tanto?
    “Il peso dello stadio si sente enormemente, è uno stadio all’inglese, la tifoseria è calda, nelle difficoltà la palla diventa pesante, i giocatori devono scrollarsi la paura altrimenti si è già retrocessi in partenza, è una questione di mentalità, non importa se si gioca bene, se sono stato il peggiore in campo e altri discorsi, conta soltanto vincere, entrare in campo con la cattiveria della vittoria. Lo stadio ti fa tremare le gambe se non sei all’altezza, inizialmente da una sponda e l’altra qualcuno ha provato a massacrarmi con le critiche, ma ne sono uscito fuori con personalità”.

    Domanda tanto scontata quanto inevitabile. I tuoi ricordi dell’esperienza blucerchiata e del tuo rapporto con Paolo Mantovani?
    “Ai tempi si vinceva e si era creata un’atmosfera ideale tra squadra e città, la tifoseria era elegante, esisteva un grande affiatamento. Il Presidente era una persona di spessore, ti dava lezioni senza fartelo pesare . Per esempio ti racconto quando non andavo d’accordo con Eriksson, non mi presentai per un po’, mi attendevo di essere multato, invece ricevetti anche il premio partita. Fui convocato e fu la lezione. Era una persona intelligente, sapeva toccare sempre i fili giusti, non togliermi nulla fu la sua lezione. Trovarsi in una situazione simile sarà difficile per chiunque, anche se il Presidente Garrone, al di là di quest’anno, ha fatto bene, portando la Samp al quarto posto. Sotto il profilo umano ho condiviso le scelte societarie di quest’anno, ma i giovani si possono punire ma anche perdonare, se serve come lezione e aiuta al raggiungimento all’obiettivo comune”.

    Cosa hanno rappresentato Brescia e il Brescia nella tua vita?
    “Brescia è la mia città natale, ci sono cresciuto, ho avuto la sfortuna di realizzare il goal del 3-2 in una sfida per loro decisiva, mentre nella seconda occasione la Samp doveva vincere per andare in Uefa e invece andò bene per il Brescia. Umanamente e sportivamente parlando Brescia e Sampdoria mi hanno dato tantissimo, vorrei che si salvassero entrambe, ma temo che almeno una rischi davvero tanto”.

    Un saluto ai tifosi sampdoriani e ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net
    “Ai tifosi dico di non mollare mai, che la speranza è l’ultima a morire, le qualità tecniche ci sono per uscirne, mi auguro che l’annata finisca bene perché con i colori che quella maglia come si fa a non restare in A? Dagli errori commessi si può imparare e ripartire al meglio per la prossima stagione”.


    fonte: sampdorianews.net
     
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    A chi lo dovremmo chiedere?

    Non abbiamo tanti giocatori con le Sue caratteristiche.

    Palombo fa qualcosa
    Poli s'arrangia ma è incostante e ad oggi senza personalità contro le grandi
    mannini s'impegnia ma arranca

    Il resto fa sembrare Martinez un mostro.
     
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    Bonetti, la nuova vita da imprenditore dell'ex rossoblucerchiato

    Genova - Un vita a correre dietro un pallone. E una seconda vita a cercare di diffondere il più possibile una piccola piastrina. In entrambi i casi l’oggetto al centro dell’esistenza di Ivano Bonetti ha forma sferica, ma la differenza è sostanziale. Da calciatore ex rossoblucerchiato (al Genoa nell'84-85 e dal '97 al '99 e alla Samp dal '90 al '93) a imprenditore. Ivano Bonetti, 51 anni, oggi è socio insieme a un altro ex genoano, Marcello Marrocco, della Mobisafe, ditta che distribuisce, in esclusiva in Italia, lo Skudowave, un'innovativa piastrina con nanoprocessore che, applicata sui cellulari, ha l’obiettivo di ridurre l’effetto nocivo generato dal campo elettromagnetico della batteria.

    Bonetti, come si è ritrovato in questa avventura?
    «Dopo aver chiuso col calcio ho allenato in Scozia, ho avuto esperienze da dirigente. Poi un giorno, per caso, ho incontrato il professore italiano che ha inventato lo Skudowave. Questo oggettino mi ha incuriosito e mi sono informato».

    E cosa ha capito?
    «L’energia emessa dalle batterie dei cellulari altera i nostri elettroni con un salto d’orbita da cui può derivare un danno biologico al Dna. Lo Skudowave riduce gli effetti tossici, come testimoniato da studi dell’Università di Perugia. Io sono uno che ci ha sempre tenuto alla salute, alla prevenzione, non a caso ho giocato fino a 37 anni, e così ho deciso di commercializzare il prodotto che oggi trovate nelle farmacie»

    E il calcio?
    «Ovviamente resta il mio mondo, così ho contattato varie squadre tra cui Juve, Barcellona e Real Madrid per brandizzare Skudowave con i loghi dei club. Così come tanti allenatori e calciatori mi chiamano, si informano e poi lo usano».

    Come cambia la vita da calciatore a imprenditore?
    «Da giocatore è più semplice, ti alleni e giochi al massimo. Da imprenditore non stacchi mai. Ma il calcio non mi manca perché in questa sfida ci sto mettendo la passione che mettevo in campo».

    Lei, però, ha anche un’altra passione...
    «Sì, il footgolf. Organizzo e partecipo spesso a eventi benefici. E’ uno sport che avrà grande successo: per promuoverlo voglio creare un team di Legends, con ex calciatori e star di altri sport».

    Chiudiamo col calcio: come le vede le due genovesi?
    «Nella Samp vedo poca chiarezza societaria, vorrei più solidità. Giampaolo è bravo ma preferisco un calcio più aggressivo. Juric mi incuriosisce: voglio vedere se riuscirà a emulare Gasperini che trovava sempre equilibrio anche se gli cambiavano mezza squadra. L’importante, per entrambe, è che accolgano il messaggio dell’Italia di Conte: la compattezza del gruppo e la tenacia contano più della qualità dei singoli».

    http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2016/07/...cerchiato.shtml
     
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    Giocatore che non mi ha mai entusiasmato, anche se devo ammettere che era molto grintoso. L'ho sempre un po considerato un intruso dello scudetto, anche se nella parte ci ha saputo stare abbastanza bene.
     
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    Auguri!

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    Di blucerchiato tingi i sogni..

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    Inizia anche lui con le mezze frasi:
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    CITAZIONE (BenSamp @ 14/9/2022, 19:39) 
    Inizia anche lui con le mezze frasi:

    Che poi non ne capisco il senso...
    Vuole difendere o attaccate di Silvio?!
    È l'unico di cui hanno scritto!!!
     
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  10. migly
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    CITAZIONE (BenSamp @ 14/9/2022, 19:39) 
    Inizia anche lui con le mezze frasi:

    Che poi, anche lui, non sarebbe male se si facesse rileggere i messaggi da uno che sa scrivere in italiano.
    Sono personaggi pubblici, maledizione...
    Questa cosa proprio non la capisco.
     
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    Ma non può guardarsi il genoa altra sua ex squadra senza disturbarci?
     
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    Se il messaggio non è un fake, sarebbe il caso che Lanna prendesse una posizione chiara ed intervenisse, per rispetto verso i tifosi.
    Ma un intervento alla Vierchowod, senza tanti giri di parole diplomatiche!
     
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    Ho appena acquistato il braccialetto della fratellanza…forse in ritardo,ma meglio tardi che mai…bella l’iniziativa di Ivano che lo ha reso disponibili per tutti…nata dopo la scomparsa del nostro Luca Vialli ❤️
    Vi condivido la mail che arriva dopo l’acquisto..giusto per aver un bel ricordo:



    Ciao Gianluca !
    Come ti avevo promesso, ecco qua la lettera che ho scritto con il cuore per te e i nostri fratelli.
    Le parole sono cascate inarrestabili sul foglio grazie al guazzabuglio di emozioni che provavo mentre avevo la penna in mano.
    Spero ti piaccia ;)
    Dopo averla letta tutta fermati 3 secondi a guardare lo stemma della fratellanza 1991 che trovi sotto la lettera. L'ho disegnato per tutti noi e ho pensato fosse carino mandartelo come regalo, così che anche tu possa stamparlo e incorniciarlo come ho fatto io.
    Buona lettura !
    (Allarga lo schermo con le dita oppure leggila al computer se dovesse essere scritta troppo in piccolo).

    IMG_1393


    Ecco il nostro stemma!

    Quando disegnavo il nostro stemma mi sono basato su quattro principi:
    Fratellanza, libertà, fantasia e unione...
    E cosa poteva rappresentarli meglio se non due bambini, simbolo di purezza e verità, che giocano, si divertono e consolidano il loro rapporto con 6 palloncini che richiamano il braccialetto della fratellanza 1991 che tutti abbiamo al polso?
    Mi farebbe davvero piacere se mi dicessi cosa ne pensi ! E ricordati, questo stemma è già incorniciato al muro di casa mia !




    IMG_1394

    Ed ecco i braccialetti che ci legano

    IMG_1395
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    IMG_1394

     
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    Come si può avere?
     
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    CITAZIONE (Blucerchiando @ 22/4/2024, 21:45) 
    Come si può avere?

    https://braccialettofratellanza.com/
    Per 10 € te lo spediscono a casa (7 il braccialetto, 3 la spedizione).
     
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17 replies since 27/4/2011, 13:04   3950 views
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