Moreno Mannini (1984-1999)

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    La rimonta Samp e quel 3-2 al Milan: "Gullit era furioso"

    I tifosi blucerchiati lo sanno: le rimonte, certe rimonte, non sono nell'indole della Sampdoria. Non bisogna scomodare modelli matematici, analizzare le rose, cercare motivazioni nascoste: semplicemente non sono nel Dna doriano. Anzi, nella storia blucerchiata è più ricorrente la rimonta subita, la grande beffa.

    Per questo quando è la Samp a fare l'impresa i tifosi sono quasi storditi. E domenica, quando Muriel ha segnato il rigore del 3-2 e ancora la partita contro il Sassuolo doveva finire, tutto Marassi ha ripensato a quel 31 ottobre del 1993: il 2-0 del Milan capolista di Capello ribaltato nel secondo tempo da Katanec, Mancini e Gullit "cervo che esce da foresta".

    In campo c'era anche un certo Moreno Mannini, quarto giocatore con più presenze in gare ufficiali nella storia della Sampdoria. Che domenica, ovviamente, all'ora di pranzo era davanti alla tv per vedere il match contro il Sassuolo, dal momento che "la Samp continuo a seguirla, sempre".

    Moreno Mannini, è venuta in mente anche a lei quella giornata di 23 anni fa?
    "Sarebbe stato da matti non ripensarci. Anche se le cose stanno in modo diverso rispetto ad allora".

    In che senso?
    "A parte la forza dell'avversario (il Milan dopo quella sfida fu addirittura scavalcato dalla Samp capolista ma a fine stagione vinse lo scudetto, ndr ) con noi allora c'era un giocatore che aveva una voglia pazzesca. Gullit se n'era andato dal Milan in polemica con Capello e credo che la sua esultanza dopo aver segnato il 3-2 sia stato uno dei momenti più carichi nella storia della Samp".

    Tutto merito di Gullit, quindi?
    "Diciamo che, senza nulla togliere alla Samp di oggi, in squadra avevamo anche i vari Mancini, Pagliuca, Lombardo, Vierchowod, Evani eccetera".

    Come si vive una rimonta del genere?
    "Se ci fosse stata un'altra partita subito dopo l'avremmo giocata a mille, anche se avevamo corso tantissimo. A un certo punto la testa va da sola, il corpo si muove di conseguenza. Ma bisogna stare attenti nei giorni successivi e nella giornata dopo".

    La Sampdoria domenica andrà a Crotone.
    "Ecco appunto. La domenica dopo quel Samp-Milan, da primi in classifica ricevemmo il Cagliari. E la rimonta da 1-0 a 1-2 la subimmo noi. Fra Samp e Crotone sulla carta non c'è partita ma se uno va là senza la testa può finire molto male".

    Sassuolo a parte, cosa ne pensa della Sampdoria di Giampaolo?
    "Mi diverte, e rispetto alla Samp di allora in un certo senso gioca meglio. Difficilmente fa brutte partite, noiose, soprattutto in casa riesce a fare un gran bel gioco. E sfrutta molto bene il collettivo".

    Nessuno così decisivo come Gullit allora? Muriel sta giocando davvero alla grande...
    "Muriel mi sembra perfetto quando devi attaccare negli spazi aperti, quando parte palla al piede sembra un po' Caniggia. Ma spalle alla porta, negli spazi stretti deve ancora migliorare".

    Sorprese?
    "Uno che in realtà non è una sorpresa, cioè Quagliarella. Mi sembra sempre che se ne parli poco, ma tante volte è lui che risolve le situazioni più ingarbugliate".

    E i giovani? Torreira e Linetty sono nell'agenda di club di mezza Europa.
    "Mi piacciono soprattutto per il carattere e la personalità che mettono in campo. Possono sbagliare ma non hanno paura, di testa sembrano molto più avanti di tanti coetanei".

    Quindi dove può arrivare questa la Sampdoria?
    "Non bisogna farsi prendere dall'entusiasmo, secondo me fra il settimo e l'undicesimo posto sarebbe un risultato in linea con il valore della rosa".

    Da difensore a difensore: come valuta Skriniar?
    "Quando un ragazzo di 20 anni arriva dalla Slovacchia, non conosce nessuno, non parla bene italiano, è normale che all'inizio faccia fatica. Ma si vede che è un difensore vero. La ripresa è merito suo, dell'ambiente e soprattutto dell'allenatore che non l'ha crocifisso. E poi vicino ha Silvestre, uno che ormai la sua esperienza se l'è fatta e sa usarla.

    Moreno Mannini, domenica in tribuna oltre ai soliti Enrico Mantovani, Arnuzzo e Lanna c'erano pure Pellegrini e Cerezo...
    "Non ho scuse, verrò anch'io".

    http://genova.repubblica.it/hermes/inbox/2..._medium=twitter
     
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    M. Mannini: "Sinisa sapeva già il fatto suo quando era mio compagno. Retrocessione: il fallo di Sakic non c’era"

    Moreno Mannini è stato intervistato da Il Resto del Carlino in merito alla sfida di sabato fra Bologna e Sampdoria. L'ex difensore imolese ha parlato di Siniša Mihajlović ricordando i tempi in cui militavano entrambi nella formazione genovese, Mannini ha poi anche espresso un parere sulla retrocessione del 17 maggio 1999, sancita da un pareggio proprio contro la compagine felsinea.

    “Sapeva già il fatto suo quando era mio compagno, tre anni prima di arrivare alla Sampdoria vinse la Coppa dei Campioni con la Stella Rossa, poi Eriksson gli cambiò ruolo da mediano offensivo a difensore e quando io non sapevo che fare del pallone lo davo a lui. La personalità di Sinisa era forte e con lui sapevi di poter fare la guerra a tutti. La retrocessione di venti anni fa? Io c’ero, anche se in panchina, e il fallo di Sakic su Simutenkov non c’era.”

    https://www.sampdorianews.net/news-naziona...non-cera-108304
     
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    Di blucerchiato tingi i sogni..

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    Mannini: "Vialli? Vi spiego perchè non è finita..."

    https://www.clubdoria46.it/2020/04/18/mann...Xyt5BB2XUy5g3F8
     
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    Moreno Mannini ha esultato come tutti i sampdoriani al salvataggio della società blucerchiata dallo spettro del fallimento. E ora insieme ai suoi ex compagni della Sampd’oro può guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

    Mannini, come ha vissuto il passaggio da Ferrero a Radrizzani e Manfredi?

    «Sono contento della nuova proprietà, ha permesso alla Samp di non fallire: sarebbe stato un dramma non solo sportivo, ma anche della città. Questo è il primo passo. Il secondo sarà di dare in mano al nuovo allenatore una squadra che possa cominciare un campionato difficile come quello di B. Non si pensi che sarà una passeggiata di salute».


    Che impressione ha avuto dei nuovi proprietari?

    «Sicuramente vogliono fare bene. Hanno intenzione di valorizzare l’aspetto economico e insieme anche quello tecnico. Ma hanno già fatto qualcosa di importante perché si era arrivati a un niente dal fallimento. Tutto quello che faranno, sarà di guadagnato».

    Radrizzani ha detto che l’obiettivo è di riportare i ragazzi a innamorarsi della Samp come negli anni ’90.

    «A dire il vero i sampdoriani sono già innamorati della Samp. Mantenere all’interno del club un po’ di sampdorianità non fa mai male perché noi siamo il passato, ma non c’è futuro senza passato. Noi calciatori degli anni ’90 eravamo innamorati di società e maglia e questa familiarità all’interno del club si è dimostrata una carta vincente. Chissà che non possa esserlo anche in futuro».

    Lanna può garantirla?

    «Io spero che possa fare la sua parte perché lui darebbe proprio quel senso di sampdorianità di cui parlavo. Ha fatto un lavoro straordinario nel ricompattare la tifoseria con la società in un momento difficilissimo e anche all’ultima partita a Marassi con la squadra già retrocessa è riuscito a portare tante persone allo stadio».

    Le piace la scelta di Pirlo o avrebbe puntato su un tecnico esperto di promozioni come Baroni o Grosso?

    «Non è detto che chi ha già allenato o vinto in B ti dia poi la certezza di tornare in A. Pirlo è all’altezza a livello tecnico-tattico. Poi certo dipenderà dalla squadra che gli metteranno a disposizione. Con una rosa competitiva, potrà fare bene. La Samp potrebbe essere la squadra ideale per crearsi una carriera di allenatore anche in Italia. A suo tempo gli affidarono una Juve “drammatica”. Credo che la Samp per lui potrebbe diventare un trampolino di lancio».

    Pirlo ha detto che allenare la Samp è come allenare una squadra di A. Crede che riuscirà a trasmettere una mentalità da B in poco tempo?

    «La mentalità la si crea anche quando si gioca, partita dopo partita, vedendo e conoscendo gli ostacoli che si presentano lungo il cammino. Non bisogna partire per forza a mille all’ora. Pirlo ci metterà un attimo a far capire ai giocatori la mentalità da B».

    Quali avversarie teme di più in chiave promozione?

    «Chi viene giù dalla A parte con un po’ di vantaggio. Poi ci sarà il Bari che non è salito quest’anno e una sorpresa come è stata l’anno scorso il Sudtirol. E occhio al Como che è una società economicamente molto forte. Nella corsa promozione bisognerà fare i conti anche con loro».

    Di quanti giocatori ha bisogno la Samp?

    «C’è da ricostruire una squadra. Serviranno dai 15 ai 20 giocatori di spessore. Piuttosto che una rosa di 30, è meglio averne 15 o 16 affidabili».

    Qual è il reparto che necessita di più rinforzi?

    «Tutti. Bisogna ripartire dalla spina dorsale: portiere, difensore, centrocampista e attaccante».

    C’è un nome di quelli già usciti che la stuzzica?

    «Soriano potrebbe essere un buon nome. Ho letto anche di Borini. Se si pensa che lui possa fare 20 gol in B, non è il giocatore giusto. Almeno una delle due punte dovrà andare in doppia cifra. Altrimenti, è difficile tornare in A. Servono attaccanti di categoria: lo Schwoch di una volta in A non faceva mai gol, ma in B faceva la differenza».

    Confermerebbe Quagliarella e Gabbiadini?

    «Uno come Fabio fa sempre comodo. Se costruisci una squadra che ti permette di giocare vicino all’area, non c’è nessuno meglio di lui. E non sarebbe male che restasse anche Gabbiadini. Lui ha un’età che può giocare ancora tante partite, mentre Quagliarella potrebbe giocare un po’ meno».

    Tornerà a Marassi l’anno prossimo?

    «Certo, con i miei amici e compagni degli anni ’90».

    https://www.ilsecoloxix.it/sport/2023/07/0...tU2doalVpa3c1Zg..
     
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    Avercelo un Mannini oggi in difesa... Mitico "Eolo" !
     
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    CITAZIONE (Blucerchiando @ 4/7/2023, 10:53) 
    Avercelo un Mannini oggi in difesa... Mitico "Eolo" !

    Che anticipi che faceva! Mai più visto uno così.
    Certo Vierchowod era un marziano in tutto, forse il più forte difensore dal dopoguerra, ma Mannini giocava in un modo davvero unico.
     
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    CITAZIONE (Lucavialli&bobbygol @ 6/7/2023, 01:11) 
    Che anticipi che faceva! Mai più visto uno così.
    Certo Vierchowod era un marziano in tutto, forse il più forte difensore dal dopoguerra, ma Mannini giocava in un modo davvero unico.

    Leva pure il forse, lo Zar ho il dubbio ancora oggi che non fosse umano, ma che potesse essere un cyborg.
    E se penso che in quegli anni siamo stati ad un passo dal prendere F. Baresi, con Mannini e Vierchowod marcatori e Baresi libero ad annientare quel poco che riusciva a passare, avremmo potuto vincere il triplo di quanto abbiamo effettivamente vinto in quegli anni (non poco).
     
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    Mannini: "Samp, gli infortuni pesano. Rosa ristretta e senza calciomercato"

    Moreno Mannini, ex calciatore, è intervenuto durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio per commentare vari temi, concentrandosi soprattutto sulla Sampdoria, sua ex squadra.

    Che idea si è fatto del momento della Sampdoria?
    "Bisogna dire che questi infortuni in questo momento hanno pesato molto sulla classifica. I blucerchiati hanno fatto vedere che al completo se la possono giocare con chiunque Si tratta di una rosa ristretta che non può fare il calciomercato".

    Su Pedrola che idea si è fatto?
    "Sta mancando in un periodo molto importante. Non si sa quando tornerà ed è una cosa che sta capitando spesso. Non è un'accusa ai medici ma un dato che dimostra la sfortuna".

    Cosa pensa riguardo ad Andrea Pirlo?
    "Pirlo merita fiducia perché nel momento in cui ha avuto tutta la squadra ha fatto risultati importanti. Poi per mettere in discussione l’allenatore bisogna ragionare anche sul materiale che gli si dà. Non averlo cambiato all’inizio fa da prova per la fiducia che il club ha nell'allenatore".

    Quali sono le sue favorite per la promozione in Serie A?
    "Ritengo che il Parma sia superiore a tutte le altre. Poi ci sono tre o quattro squadre che se la possono giocare, come Cremonese, Como o Palermo. Se ne devo dire due su tutte dico Parma e Como".

    Concordo con Moreno,che nonostante sia dalla nostra parte, esprime un giudizio obiettivo sulla reale forza della società/squadra ad oggi
     
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    Analisi lineare ed obiettiva.
    PS avercelo il Mannini degli anni d'oro a dare una mano dietro...
     
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38 replies since 16/10/2008, 23:02   5182 views
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