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Toninho Cerezo nuovo allenatore dell'Al Hilal
05.02.2007 22.57 di Christian Seu articolo letto 29 volte
L'ex centrocampista di Roma e Sampdoria, Toninho Cerezo, è il nuovo allenatore dell'Al Hilal, formazione che milita nel massimo campionato dell'Arabia Saudita. Subentra al portoghese Josè Peseiro, esonerato nelle scorse ore.
da www.tuttomercatoweb.com. -
Maurise.
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Grande Toninho,speriamo faccia bene cosi sarà pronto per allenarci in futuro!! . -
Ale in the Stretch.
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Il grande baffo brasiliano, sono sicuro che farà bene, e quando avrà l'esperienza giusta lo vorrei vedere alla guida della Samp . -
.CITAZIONE (Ale in the Stretch @ 6/2/2007, 14:41)Il grande baffo brasiliano, sono sicuro che farà bene, e quando avrà l'esperienza giusta lo vorrei vedere alla guida della Samp
Penso sia molto complicato vederlo alla guida di una squadra italiana...
Grande Toninho comunque!!!!!!!!. -
kibou77.
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Bella notizia!!!
In bocca al lupo a Toninho!!!. -
Ale in the Stretch.
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Ecco un altro pezzo della Samp Story fatta da Bluecircled77.
Toninho Cerezo, il Brasiliano più amato dai tifosi blucerchiati.
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Ecco i numeri di Cerezo alla Samp:
1986/87: 28 presenze, 3 gol
Serie A: 28 presenze, 3 gol
Coppa Italia: 0 presenze, 0 gol
1987/88: 41 presenze, 6 gol
Serie A: 28 presenze, 3 gol
Coppa Italia: 13 presenze, 3 gol
1988/89: 51 presenze, 7 gol
Serie A: 29 presenze, 2 gol
Coppa Italia + SI: 13 presenze, 3 gol
Coppa Coppe 9 presenze, 2 gol
1989/90: 29 presenze, 3 gol
Serie A: 21 presenze, 2 gol
Coppa Italia + SI: 5 presenze, 0 gol
Coppa Coppe 3 presenze, 1 gol
1990/91: 21 presenze, 3 gol
Serie A: 12 presenze, 3 gol
Coppa Italia: 4 presenze, 0 gol
Coppa Coppe + SE: 5 presenze, 0 gol
1991/92: 45 presenze, 3 gol
Serie A: 27 presenze, 1 gol
Coppa Italia + SI: 7 presenze, 1 gol
Coppa dei Campioni 10 presenze, 1 gol
Totale nella Samp: 214 presenze, 25 gol
Serie A: 145 presenze, 14 gol
Coppa Italia + Supercoppa: 42 presenze, 7 gol
Coppe Europee: 27 presenze, 4 gol
Complessivamente:
Sottolineo in particolare il gol al Malines nel 1989 e la rete che ci diede la vittoria a San Siro nel campionato dello scudetto su un campo infame. Ah e poi ovviamente il suo gol di apertura nel giorno dello scudetto... :sciarpa:
Edited by Tore MB - 15/5/2020, 08:38. -
paulosilas.
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Ragazzi che giocatore che era il buon toninho! Arrivò dalla roma che lo aveva scaricato perchè "vecchio" e diventò il faro del centrocampo.
Leggenda vuole che Mantovani gli avesse rinnovato il contratto scrivendolo su un tovagliolo al ristorante durante la festa per lo scudetto.. -
baciccia91.
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CITAZIONE (paulosilas @ 12/2/2008, 10:00)Leggenda vuole che Mantovani gli avesse rinnovato il contratto scrivendolo su un tovagliolo al ristorante durante la festa per lo scudetto.
nn lo sapevo!!!. -
sampdoria olè.
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Che gran giocatore....la sua era una danza brasialiana in mezzo al campo....che ricordi...
L'ultima foto (con i capelli biondi) è post scudetto quell'anno si tinsero i capelli anche altri giocatori...
Edited by sampdoria olè - 12/2/2008, 14:28. -
Draga277.
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Ricordo come fosse ieri il gol a san Siro contro il Milan,incredibile,che giocatore!!
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.CITAZIONE (Draga277 @ 12/2/2008, 14:34)Ricordo come fosse ieri il gol a san Siro contro il Milan,incredibile,che giocatore!!
Stupendo il passaggio di Katanec in rovesciata comunque. Grandissima azione!
Video
Edited by Tore MB - 15/5/2020, 08:40. -
Duncandg.
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grande giocatore Toninho
non era molto veloce,ma alla palla dava del "tu"
ricordo con piacere,alcuni anni dopo la sua partenza da genova,quando vinse 3 a 2 l'intercontinentale contro il milan con il san paolo
fu lui a suggerire alla samp il giapponese yanagisawa. -
FANTANTONIO.
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Che giocatore TONINHO......belin secondo me ci vorrebbe un giocatore come lui nella Samp di oggi....ma anche fuori dal campo era un SUPER....memorabile il suo cane quando dopo aver vinto lo scudetto tornò con i capelli tinti non lo ha riconosciuto e gli è saltato addosso......CHE PERSONAGGIO..... . -
Blue-Ringed.
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Cerezo La Roma fa cose meravigliose
«Ah ah ah». La risata di Toninho Cerezo è quella di sempre, trascinante, coinvolgente. Impossibile non volergli bene anche a distanza di più di 22 anni da quel 14 giugno 1986 in cui salutò commosso l’Olimpico indossando per l’ultima volta la maglia della Roma. Con una Coppa Italia appena conquistata contro la squadra, la Sampdoria, che sarebbe diventata casa sua per i sei anni successivi. Stasera le sue due formazioni italiane si affronteranno e lui da Dubai, dove si trova ad allenare, non se la perderà.
Toninho, cominciamo da quel 14 giugno...
«Che cosa emozionante che fu... Sapevo che la mia avventura a Roma era finita. Sapevo che stavo per andare via e anche per questo ero in panchina».
Già sapevi che saresti andato alla Samp, l’aversaria di quella sera?
«No, in quel momento ero un giocatore senza squadra».
Eri arrabbiato?
«No, io volevo solo tornare a giocare».
Poi che successe?
«A cinque minuti dal termine (il risultato era di 1-0, gol di Desideri e la Coppa in virtù del 2-1 per la Samp all’andata era ancora in bilico, ndr) Eriksson mi chiese “Hai voglia di entrare?”. Figuratevi, io ho sempre voglia di giocare. Più che mai quella volta. Sono entrato e in meno di cinque minuti ho segnato il gol del 2-0 e abbiamo vinto la Coppa. E’ incredibile, la Roma fa cose meravigliose anche quando la saluti...».
In che senso?
«Ero senza contratto e quei 5 minuti mi hanno aperto le porte della Sampdoria dove sono rimasto per 6 anni. Quella sera fu emozionante, bellissima, perché i tifosi capivano che stavo andando via».
A proposito di tifosi, ti sei mai chiesto come mai sei rimasto così tanto nei cuori dei sostenitori giallorossi?
«Bah, non lo so. Forse anche perché giocavo bene... (ride, ndr). E poi da giocatore avevo caratteristiche che ai tifosi piacevano. Ero uno che correva, che si impegnava sempre... E poi per questi miei modi di fare che piacciono e che mi sono naturali. Ancora mi sorprendo, in tutte le parti del mondo, se incontro un romanista mi saluta e mi guarda con tanto affetto».
Stasera c’è Roma-Samp, la vedrai?
«Certo. Quando è possibile, la Roma la vedo sempre. In compagnia di alcuni miei amici, tre sono romanisti e tre della Lazio. C’è Al Jazeera che trasmette le partite del campionato italiano. Nei giorni scorsi ho visto Juventus-Torino e Udinese-Roma».
Ahi, una partitaccia. Che ne pensi della crisi che stiamo attraversando?
«Cose che succedono quando si inizia male».
Ovvero?
«La Roma negli ultimi anni era stata sempre abituata a partire molto bene. Ora invece ha iniziato male e serve del tempo per uscire da questa situazione, per tornare quelli di prima. Mi spiego meglio: se una squadra sta in fondo alla classifica dall’inizio e lotta ogni partita, a fine campionato sa come fare. Se una squadra invece sta a metà classifica, e alla fine si trova in fondo col rischio di retrocedere, lì è complicato. Tutti rimangono a bocca aperta a chiedersi “che succede?”. Succede che gli altri giocano meglio».
E la campagna acquisti?
«Quella conta, i soldi contano, ma non sempre sono decisivi. E questo è il bello del calcio».
Qualcuno ha messo sotto accusa i brasiliani perché non adatti a situazioni complicate come questa. Che ne pensi?
«Penso che la storia abbia dimostrato che non è così».
Stasera per chi farai il tifo?
«Io non sono mai stato uno che dà risposte politiche... ma stavolta non voglio parlare di questo (altra risata, ndr)».
Quando passi per l’Italia?
«Adesso non ho tempo, qui abbiamo la coppa dei Campioni della zona. Magari a maggio».
Roma ti manca?
«Roma è eccezionale. Una squadra che perde la finale di Coppa dei Campioni in casa e 80 mila persone che cantano "Grazie Roma" (canta anche lui, ndr). I romani sono unici».
E il cuore di Dio come è?
«E’ sempre giallorosso».
Calciomercato.com.