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ESCLUSIVA TMW - Samp, Fiorillo: "Il mio sogno nel cassetto? Arrivare in Nazionale"
18.06.2007 16.02 di Diego Anelli
da www.tuttomercatoweb.com
Già alla tenera età di 9 anni diverse compagini della massima serie si contendevano quel portiere prodigio di nome Vincenzo Fiorillo. Classe 1990, è cresciuto nel quartiere genovese di Oregina prima di compiere il grande salto verso la Sampdoria, decisa ad aggiudicarsi le prestazioni di quel ragazzo promettente in campo, maturo, ambizioso ma comunque con i piedi per terra fuori dal terreno di gioco. Vicecampione nazionale con la formazione “primavera”, è già stato convocato in diverse occasioni dalla prima squadra e viene costantemente preso in considerazione dalla nazionale under 17. TMW lo ha intervistato in esclusiva per conoscere da vicino il possibile campione del domani con un occhio di riguardo verso le indiscrezioni di mercato che circolano sul suo conto e sugli altri protagonisti del ricco vivaio blucerchiato.
D: Vincenzo, quando e perché hai deciso di fare il portiere?
R: “Ho iniziato a giocare come portiere da quando avevo 9 anni nella squadra del mio quartiere, l’Oregina. Fin da subito ho scelto questo ruolo perché mi affascinava, ti estranea dagli altri, resta comunque un modo per andare controcorrente. Soprattutto quando sei piccolo è una grande soddisfazione personale poter avere la propria divisa personale”.
D: Quale dirigente blucerchiato ha avuto la capacità e la fortuna di scoprirti?
R: “Il dirigente del settore giovanile Giovanni Invernizzi con il quale ho legato anche l’anno passato, poi l’allenatore Eliano Gabrielli che purtroppo è recentemente scomparso. Sono stati loro più di tutti ad insistere per portarmi alla Sampdoria nella stagione 2000-2001”.
D: All’epoca dell’acquisto da parte della Sampdoria, altre società avevano manifestato interesse nei tuoi confronti? Anche club esteri?
R:“Sì, l’Atalanta in primis, poi anche il Bologna. C’era stato anche un sondaggio da parte del Genoa, ma sinceramente non rientrava nella mia lista di gradimento. Avevo 10 anni, ero piccolo e avevo naturali problemi per trasferirmi fuori città, soprattutto all’estero. Non si era interessato nessun club inglese. Devo ringraziare la mia famiglia che ha compiuto tanti sacrifici in questi 7 anni, mi è sempre stata dietro negli allenamenti, per un giovane che si avvicina al mondo del calcio è molto importante avere una bella famiglia attorno a sé. I miei genitori sono stati orgogliosi di me fin da subito, per i miei fratelli invece, essendo genoani, hanno faticato un pochino a vedermi con questa maglia, ma, dopo qualche piccola diatriba, sono anche riusciti a vedermi dal vivo nella fase finale del campionato”.
D: A quale portiere ti ispiri?
R: “Sicuramente Gianluigi Buffon in tutto e per tutto, è il mio preferito, in tv lo seguo sempre, seguo la Juve per lui. Stimo molto anche Gianluca Pagliuca, al quale mi hanno anche talvolta paragonato, e Coppola del Piacenza”.
D: Il rapporto con il tuo procuratore Oscar Damiani: quando si è instaurato e come lo definisci?
R: “Un bel rapporto, molto amichevole. Ai tempi dei giovanissimi nazionali avevo come procuratore Vincenzo Rispoli, poi Maselli che era il suo talent-scout ha smesso di lavorare con lui, si è trasferito presso la società Sport Service di Oscar Damiani e mi ha portato con sé. Con il mio procuratore si è creata una bella amicizia, mi viene spesso a vedere. Chi mi segue di più è Marco Maselli, il figlio dell’ex allenatore del Genoa, che rappresenta per me un importante punto di riferimento, mi aiuta a restare con i piedi per terra. La famiglia Damiani mi è piaciuta fin da subito, non mi fa mancare mai attenzioni, è una cosa che mi ha particolarmente colpito”.
D: Quali compagni della “primavera” meritano una carriera nei professionisti? Alcuni si sono già accordati in vista della prossima stagione?
R: “Ce ne sono diversi: Bianco, terzino sinistro classe ’89 genovese di nascita, è un grande talento, quest’anno ha giocato poco a causa di un infortunio alla mano. Merita la citazione anche capitan Donato, entrambi non hanno ancora esordito in prima squadra. Beh Romeo ha già sentito l’aria della prima squadra, ha già subito due bruttissimi infortuni ai crociati, secondo me serve una grande forza per riuscire ad imitarlo. Quest’anno ha realizzato 15 goal in campionato, altri 5 a Viareggio e ha collezionato 3 presenze in prima squadra, ha i numeri per poter arrivare distante. Soddimo al Vicenza è un affare concluso quasi al 100%, del resto avrà la fortuna di disputare il campionato cadetto, di farsi le ossa e ritagliarsi il suo spazio. Forse anche Da Mota potrebbe andare a Vicenza, ma so che altre squadre lo hanno cercato come Foligno e la Pro Patria, interessata anche a Paolo Castellazzi. Romeo invece potrebbe essere mandato in B oppure essere aggregato alla prima squadra. Enow è stato richiesto da Cremonese e Lucchese, Ciancio ha buone possibilità di passare al Monza o alla Cremonese”.
D: Dove giocherai la prossima stagione? Resterai nella “primavera” blucerchiata, oppure preferisci essere dirottato in prestito per fare esperienza?
R:“Ho già parlato con la società, disputerò il mio primo anno pieno nella primavera, del resto quest’anno sono stato aggregato dai primi giorni, ma non era il mio campionato di categoria. Dovrei lavorare con la prima squadra e giocare in primavera. Sicuramente sarà una grande soddisfazione personale, spero di far bene, poi si vedrà. Quest’anno la società ha puntato forte su di me anche perché da molto tempo non può contare su un portiere genovese di nascita. Andrò in ritiro con la prima squadra per fare esperienza alle spalle di Castellazzi e di altri portieri. Di Gennaro quasi sicuramente andrà altrove in prestito. Padelli ha fatto una bella esperienza all’estero, ha esordito in Premier League, ma secondo me è stata un’esperienza molto grande per un ragazzo così giovane; potrebbe ritornare in Italia per fare il secondo di Castellazzi alla Samp giocandosi le sue chance nei momenti decisivi, oppure fare il titolare in qualche club di B”.
D: Come valuteresti l’eventualità di giocare all’estero?
R: “Sinceramente preferisco restare in Italia anche se spesso le offerte estere sono economicamente più allettanti. Senz’altro potrebbe essere una bella esperienza, comunque ci sono squadre e squadre, ma mi sono sempre immaginato un futuro in Italia”.
D: Reputi la Sampdoria la società ideale per valorizzare il settore giovanile?
R: “Sì, perché alla fine la Samp è un ambiente che vale, in nazionale ho avuto modo di parlare con alcuni ragazzi che giocano in altre squadre, loro si lamentavano sull’organizzazione del loro club d’appartenenza e sul poco spazio di cui godono. Qui invece ho trovato una società seria, esigente sul comportamento. Quest’anno quasi tutti hanno esordito in prima squadra”.
D: Quest’anno hai avuto la fortuna di poter toccare con mano la passione dei tifosi blucerchiati, te li immaginavi così?
R: “Ci sono sempre stati vicinissimi dai quarti di finale a Vipiteno fino alla partitissima. Ci hanno attribuito cori e applausi durante il giro del campo contro il Catania, ci hanno fatto sentire come i vincitori. Alla Sciorba contro la Lazio avevamo perso per 3-0, eppure al ritorno ci hanno seguito e li abbiamo premiati”.
D: Il tuo sogno nel cassetto?
R: “Tra 10 anni giocare in nazionale. Tra qualche anno invece sogno di esordire nella prima squadra della Sampdoria, del resto sono cresciuto con questi colori addosso, poi si vedrà. Come tutti non ti nascondo che mi piacerebbe giocare in una grande, in un club dei sogni, ma è presto per parlarne”.
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Grande Fiorillo, sampdoriano D.o.c.!!!
p.s. Belin, ma parla di mercato + lui di Marotta...Ahahaha
Edited by P@blito - 18/6/2007, 17:26. -
bo rhap.
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grande fiorillo di cui mi hanno parlato davvero molto molto bene ed è vero, di mercato la sa lunga... 
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kibou77.
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Giovane ma con le idee chiare..... grande!!!! 
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Intervista a Vincenzo Fiorillo |
