-
.
http://notizie.alice.it/notizie/search/ind...6439&mod=foglia
L'Italia dello sci ritrova per una volta Kristina Ghedina. Il trentaseienne ampezzano, ritiratosi dall'attività alla fine della passata stagione, è stato convocato dal direttore tecnico azzurro Flavio Roda per la discesa libera maschile che si svolgerà sabato 16 dicembre in Val Gardena, sulla mitica Saslong. La gara - si legge dal sito della Fisi - cade esattamente lo stesso giorno in cui Kristian, diciassette anni fa, conquistò il primo piazzamento sul podio (in totale furono 33 con 12 vittorie in discesa e una in Super-G) in coppa del mondo con un terzo posto.
Ghedina ha vinto in Val Gardena per ben quattro volte, un'impresa riuscita in precedenza solamente a Franz Klammer. Insieme a Ghedina, Roda ha convocato Giorgio Rocca, Peter Fill, Kurt Sulzenbacher, Alessandro Fattori, Roland Fischnaller, Patrick Staudacher, Walter Girardi, Michael Gufler, Silvano Varettoni e Florian Eisath.. -
.
Alla fine ho scoperto che scenderà come apripista con una telecamera, che delusione... . -
.
Dopo Svindal, argento al canadese Jan Hudec, terzo posto per lo svedese Patrick Jaerbyn che, a 38 anni suonati, conquista il podio mondiale e diventa il più anziano a esserci riuscito. Male l'Italia, con Peter Fill all'undicesimo posto come miglior piazzamento. Indietro anche il neo campione del mondo di superG, Patrick Staudacher. Disastro, ancora una volta, per lo squadrone austriaco. 
La gara è stata pesantemente condizionata dalla situazione meteo: si è partiti in ritardo per un banco di nebbia a metà tracciato, che ha bloccato tutto per alcuni minuti. Alla fine la gara è ripresa con sole splendido in quota nei primi 45 secondi del tracciato, e nebbia che andava e veniva al centro, proprio nel tratti dei grandi e decisivi curvoni, visibilità precaria nella zona finale con una luce diffusa e lattiginosa che impediva di vedere bene l'andamento del fondo.
In queste condizioni gli italiani non sono riusciti a dare il massimo. Peter Fill, che ha comunque raggiunto un dignitoso undicesimo posto, si è perso a causa della scarsa visibilità: "E' davvero un peccato - si è sfogato il discesista azzurro - perché oggi andavo bene. Ma non me la sento di rimproverarmi qualcosa: da metà in giù non c'era la visibilità giusta, non si vedeva il fondo della pista". Peggio ancora è andata a Marco Buechel che aveva dominato l'ultima prova cronometrata e che si è seduto dopo una curva presa male .
Questo l'ordine di arrivo:
1. Aksel Lund Svindal (Nor) 1'44"68
2. Jan Houdec (Can) 0"72
3. Patrik Jaerbin (Sve) 0"97
4. Erik Guay (Can) 0"99
5. Ambrosi Hoffmann (Svi) 1"00
6. Didier Cuche (Svi) 1"01
7. Bode Miller (Usa) 1"27
8. Mario Scheiber (Aut) 1"31
9. Manuel Osborne-Paradis (Can) 1"43
10. Didier Defago (Svi) 1"44
11. Peter Fill (Ita) 1"71
Male anche gli altri italiani: Patrick Staudacher si piazza al 32° posto ( 3"11) e Christoph Innerhofer al 38° ( 3"62).. -
.
da gazzetta.it
Slalom: Moelgg, che argento!
Ad Åre, nell'ultima gara individuale del Mondiale svedese, l'azzurro protagonista di una grande rimonta. Vince l'austriaco Matt, Rocca ad oltre 18" nella prima manche, rinuncia alla seconda
Spettacolare Manfred Moelgg: l'azzurro vince la medaglia d'argento nello slalom iridato, ultima gara individuale dei Mondiali. Un risultato incredibile se si pensa che l'atleta altoatesino è rimasto in dubbio fino all'ultimo momento circa la partecipazione alla gara a causa del mal di schiena. Manfred, sesto a metà gara, ha rimontato alla grande nella seconda manche in cui ha ottenuto il secondo tempo parziale e ha chiuso alle spalle (1"81 il ritardo) dell'imprendibile austriaco Mario Matt. Bronzo al francese Jean-Baptiste Grange che ha lasciato giù dal podio l'altro austriaco Benjamin Raich, campione uscente di specialità. Fuori nella prima tanti big, tra i quali Bode Miller e l'idolo di casa Jens Byggmark. Il nostro Giorgio Rocca, dopo un grave errore nelle porte finali, ha chiuso ad oltre 18" e avrebbe potuto disputare la seconda manche, ma ha rinunciato per non forzare il ginocchio destro, dolorante.
Giustamente soddisfatto Moelgg dopo l'arrivo: "Nella seconda manche ho attaccato, ho sciato veramente bene; sentivo che mi veniva tutto facile, ho fatto correre gli sci. Sono contentissimo, non me l'aspettavo un risultato simile. Quella dell'azzurro è la terza medaglia italiana a questi mondiali dopo l'oro in superG di Staudacher e il bronzo in gigante di Denise Karbon.
. -
TONY KUKOC.
User deleted
L'ho visto,bravissimo! . -
.
Grande impresa, anche per lui in coppa del mondo c'è sempre stata ben poca gloria...
Ecco l'elenco dei suo migliori risultati:
2° SL Schladming (Aut) 2004
3° SL Kitzbuehel (Aut) 2007
5° GS Kranjska Gora (Slo) 2005
5° SL Lenzerheide (Sui) 2005
5° SL Flachau (Aut) 2004
5° SL Campiglio (Ita) 2003
6° SL Schladming (Aut) 2007
6° GS Adelboden (Sui) 2007
6° SL Kitzbuehel (Aut) 2005
7° SL Adelboden (Sui) 2007
7° SL Schladming (Aut) 2005
7° SL St. Anton (Aut) 2004
8° GS Lenzerheide (Sui) 2005
8° GS Kranjska Gora (Slo) 2005
8° SL Sestriere (Ita) 2004
8° GS Kranjska Gora (Slo) 2004. -
Ale in the Stretch.
User deleted
Lo seguita alla tv, discesa emozionante quanto la medaglia conquistata dal nostro azzurro, davvero inaspettata.
E chiudiamo il Mondiale con un oro, un argento e un bronzo. -
.CITAZIONE (Ale in the Stretch @ 17/2/2007, 15:54)E chiudiamo il Mondiale con un oro, un argento e un bronzo
domani c'e la gara a squadre...
non so esattamente il regolamento am magari ci scappa un bronzo.....
a parte l'Austria le altra hanno delle punte di diamante ma come gruppo complessivo forse ce la possiamo giocare..... -
.
Sci, la Coppa di discesa va a Peter Fill. È storia per lo sci azzurro. Basta il 10° a St. Moritz
L'azzurro chiude al 10° posto, ma tanto basta, visto il quarto posto di Jansrud e la sfortunata prova di Paris, che ha pagato l'infortunio di martedì chiudendo 19°. Vittoria a Feuz su Nyman e Guay
Sulla Corviglia di St. Moritz Peter Fill regala la prima coppa del mondo di discesa all’Italia. L’azzurro, decimo al traguardo a 1”36 dal vincitore Beat Feuz, ha chiuso la stagione con 462 punti, 26 di vantaggio su Svindal. Sul traguardo prima ha chiesto ai tecnici “E’ fatta?”. Poi ha cominciato a urlare e si è buttato a terra per un successo storico.
Dopo l'urlo di gioia, le prime parole di Peter: "Non era facile partire per ultimo. Sono stato fortunato con il meteo, perché le condizioni sono cambiate. Io lo sono stato per tutta la stagione, non mi sono fatto male e ora ho questa coppa in mano". L’Italia non vinceva una Coppa del Mondo di specialità dal 2008, quando ci riuscirono Manfred Moelgg in slalom e Denise Karbon in gigante.
K.O. JANSRUD E THEAUX — Peter Fill è sceso con il pettorale numero 22, ultimo in gara. Doveva finire tra i primi 15 per vincere la coppa di discesa, visto che Jansrud e Theaux, scesi prima di lui, non erano riusciti nell’impresa di andare in testa. In vantaggio fino a 40 secondi di gara, Fill ha cominciato a perdere terreno dopo un paio di imperfezioni ma alla fine il distacco da Feuz, che ha vinto la gara in 1’40”44 è stato sufficiente. Feuz ha preceduto l'americano Nyman di 8/100 e il canadese Erik Guay di 54/100. Quarto Jansrud, 16° Theaux.
PECCATO DOMINIK — L’altro azzurro ancora in corsa per la Coppa, Dominik Paris, con grande coraggio ha deciso di gareggiare dopo la caduta di ieri in prova all’attacco della parabolica, dopo una ventina di secondi di discesa. Dolorante alla tibia sinistra e in pista con la lesione muscolare al gluteo, l’azzurro è partito con il numero 16. E’ passato con 30 centesimi di vantaggio al primo intermedio ma è finito 19° a 2”34, in difficoltà soprattutto nei curvoni in cui doveva appoggiarsi sulla gamba sinistra. Non ha raccolto punti, perché nelle finali si premiano solo i primi 15. Quindicesimo ha concluso Innerhofer, staccato di 1”71. E comunque alla fine Paris sale sul podio della classifica di specialità: Fill ha trionfato nella classifica con 462 punti, precedendo il norvegese Aksel Lund Svindal (436) e, appunto, Dominik con 432.
ritardo per neve — La discesa maschile è stata rinviata solo di mezz’ora, dalle 10 alle 10.30. La nevicata della notte è stata lieve ma il nevischio è continuato a scendere per tutta la gara, complicando la visibilità su una pista che già non ha punti di riferimento. Alle 12 è in programma la discesa femminile, sarà l’ultima volta per Daniela Merighetti che a 34 anni chiude la carriera.
http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/Sci...036410183.shtml. -
.
una grande impresa, complimenti a lui . -
.
forse la specialità più bella dello sci.Ricordo quando stava per vincere la coppa Kristian Ghedina...poi finì mi pare ad un francese.. e lui arrivò secondo..
Veri complimenti.. -
.forse la specialità più bella dello sci.Ricordo quando stava per vincere la coppa Kristian Ghedina...poi finì mi pare ad un francese.. e lui arrivò secondo..
Esatto, il mitico Luc Alphand.. -
.
La cui figlia fra l'altro si sta affacciando quest'anno in Coppa da slalomista.
Bravo Fill ma rimarrà la coppa dell'infortunio di Svindal.
Un premio alla costanza dell'atleta a buoni livelli come lo fu quella di slalom per Manfred Moelg sette-otto anni fa.. -
.
Quest'anno si sta assistendo alla conferma di due fenomeni assoluti: Mikaela Shiffrin dominatrice tra le donne per il secondo anno di fila, una vera extraterrestre per i distacchi che infligge spesso a tutte le altre, e Marcel Hirscher tra gli uomini, ormai una leggenda con 6 coppe del mondo vinte e la settima in arrivo. Veramente uno spettacolo. . -
.Quest'anno si sta assistendo alla conferma di due fenomeni assoluti: Mikaela Shiffrin dominatrice tra le donne per il secondo anno di fila, una vera extraterrestre per i distacchi che infligge spesso a tutte le altre, e Marcel Hirscher tra gli uomini, ormai una leggenda con 6 coppe del mondo vinte e la settima in arrivo. Veramente uno spettacolo.
La Shiffrin in particolare e' di una superiorita' imbarazzante.....
Topic sullo Sci Alpino |
