Altre squadre coi colori blucerchiati

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  1. Blue-Ringed
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    AMANTEA



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  2. Xisco
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    E' vero!!! :D
    Una mia amica mi ha raccontato che ad Amantea, dove va in vacanza, c'è una squadra con i colori della Sampdoria :D
     
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  3. Blue-Ringed
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    CITAZIONE (http @ 11/10/2008, 19:37)
    E questa da dove sbucano

    Stemma_amantea


    11094_20042006185329

    amantea1



    La prima società sportiva nacque nel 1919, fondata da un gruppo di studenti, con il nome di ISSA (Iuventus Società Sportiva Amantea). Si giocava al campo di Calcato (loc. S.Maria) ed i giocatori vestivano con una casacca a strisce verticali bianche e nere. Le condizioni del campo erano precarie: porte senza reti, terreno dissestato ecc...Anche i giocatori arrangiavano scarpe e abbigliamento sportivo. Erano tempi poveri, ma giocare per tutti era un gran divertimento.

    L'Issa negli anni cominciò a giocare anche con squadre come la Vigor Nicastro, la Savoia, Cosenza ecc... Nel luglio del 1927 fu fondata ad Amantea "L'Amantea Sport Club" affiliata FIGC, guidata dal presidente Settimio Perna. Iniziano così i primi campionati dilettantistici. E' ricordato nel libro di Anelli un infuocato derby contro il S.Lucido finito 2 - 0 a favore dell'Amantea. L'allenatore all'epoca, Paolo Politano, aveva presentato in campo una rosa composta di soli giovani amanteani. Si andò avanti così fino al 1939 quando la 2° guerra mondiale, chiamò molti giovani sportivi alle armi.

    La seconda grande guerra fermò lo sport per 6 lunghissimi anni; terminato il conflitto nel 1945 cominciò la costruzione di case, strade e ponti distrutti dai bombardamenti. Tra le altre cose si pensò anche al campo sportivo che, da S.Maria fu spostato sul terreno demaniale (Lungomare lato nord), sotto la stazione ferroviaria. Il campo fu ripulito e recintato con tavole di legno; inoltre furono costruiti gli spogliatoi. Nacque in questo periodo la nuova società sportiva amanteana, l'USA (Unione Sportiva Amantea), guidata dai vari commercianti del posto: si costituì un vero sodalizio dirigenziale con a capo le famiglie Greco e Cavallo. Come allenatore della squadra fu incaricato Francesco Antonio Caruso, il noto "Totonno i Minichella", esperto di nozioni calcistiche e titolare del centralissimo Bar dello Sport. Nel 1946 l'Amantea, con la nuova casacca azzurra, fa il suo ingresso ufficiale nella 1° divisione, torneo regolare organizzato dalla FIGC e Lega Regionale. Al campionato parteciparono forti formazioni, tra cui la Feltrinelli, la Vibonese, il Castrovillari e ancora Locri, Tropea e Palmese.

    Nella stagione 1945/1946 l'Amantea si classificò 6° su 12 squadre partecipanti. Nella stagione seguente arrivò un nuovo e valido allenatore, Senatore di Villa S.Giovanni che si portò dietro 3 elementi della Feltrinelli. La rosa fu rafforzata con giocatori di categoria superiore provenienti da Praia e Sapri. Nella 1° divisione calabrese l'Amantea ottenne per 2 campionati consecutivi buoni risultati; la squadra era competitiva, si cominciarono a vincere anche gare in trasferta e su campi difficili. Poi improvvisamente 2 episodi negativi segnarono il proseguo del campionato. Il primo fu l'aggressione ad un arbitro durante una gara interna e l'altro cosiddetta "furia del mare" che devastò la recinzione e gli spogliatoi e rese il terreno di gioco impraticabile. Ciò chiuse il capitolo calcio ad Amantea per qualche anno. La ripresa si ebbe nell'occasione della fiera di ottobre. Nell'occasione l'Azione Cattolica organizzò un torneo tra squadre cittadine; squadre ognuna rappresentativa di un quartiere di Amantea. La manifestazione ebbe un gran successo e dette l'opportunità a tanti giovani di mettersi in evidenza. Tra i migliori: Morelli, Gelardi, Colombo, Volpe, Perciavalle, elementi già pronti per giocare in categorie superiori. Questo mini torneo cittadino accese l'entusiasmo dei tanti sportivi che cominciarono a sperare nella ripresa dell'attività calcistica. Grazie alla rinata passione e alle insistenti richieste, il Sindaco Avvocato Perna Settimio costituì nel 1950 un comitato Sportivo.

    Grazie al parroco della chiesa dei cappuccini Don Cortese, rinasce la squadra di calcio dell'Amantea. Con offerte e contributi volontari da parte dei commercianti e i fondi stanziati dall'Amministrazione Comunale, ci fu l'ammodernamento del campo e degli spogliatoi. Nacque con sede in via Margherita la nuova società sportiva che fu denominata A.S.A. (Associazione Sportiva Amantea), con la maglia azzurra e lo stemma del Comune. Fu inaugurato con una gara amichevole contro il Cosenza calcio il nuovo campo sportivo. La compagine amanteana era composta da elementi paesani tra cui Curcio, Gagliardi, Rositani, Perciavalle, De Luca, Morelli ecc... Il primo campionato si disputò nel 1953; l'Amantea partecipò al campionato di Prima Categoria e venne affidata a Mister Pavesi, ex calciatore di Palermo e Mantova. A pochi giorni dall'inizio del campionato, a seguito della rinunzia di un'altra società, la Lega Calabra propose all'Amantea Calcio di partecipare al campionato di promozione. L'occasione venne presa al volo dai soci. L'inizio fu difficile, ma dopo alcune sconfitte arrivò la prima vittoria con la Palmese. Ma la situazione non andava molto bene. Ciò portò, dopo alcune giornate, all'esonero del mister e alle dimissioni di alcuni soci. Dopo tutto questo la squadra concluse il campionato a metà classifica. Nella stagione 1955 - 1956 ci fu la novità della mitica casacca "Blucerchiata". (l'Amantea cambiò divise sociali (prima giocava in bianconero) adottando il blucerchiato; la maglia dell'Amantea arriva da Genova. Maglia portata ad Amantea da un ferroviere di Sampierdarena, tifoso della Sampdoria e patito di calcio, che lavorava alla costruzione del secondo binario della linea ferroviaria tirrenica)

    I nuovi colori sociali ebbero un gran successo! Difatti con la nuova maglia l'Amantea Calcio ebbe una seconda denominazione: "I Blucerchiati". Per risolvere i problemi societari, l'allora presidente Perna convocò un'assemblea pubblica che si svolse nei locali del cinema "Impero". Per risanare il bilancio si iniziò con la campagna abbonamenti e nel cercare nuovi soci disponibili a collaborare economicamente. Poi, dopo aver contattato diversi allenatori, la società ingaggiò Ruffilli, ex portiere del Palermo. Successivamente iniziò la campagna acquisti; furono cartellinati Iannazzo, Guareschi, Babini e Barbato, provenienti da categorie superiori. Esordì tra i pali il giovanissimo Andreani, ottimo portiere che risultò il migliore del campionato. Così fu convocato nella rappresentativa calabra. L'andamento del torneo fu regolare e brillante. L'Amantea si dimostrò una squadra competitiva e vincente, soprattutto nelle mura amiche, dove conseguì ben nove vittorie consecutive. Disputò un campionato di vertice, concluso con un buon 4° posto. Si misero in evidenza Maddalena, Babini, Rositani e Barbato; quest'ultimo autore di 18 reti venne subito notato, tanto che dopo qualche anno raggiunse la serie A con il Napoli. Se il campionato 1955 - 1956 fu così lusinghiero, altrettanto non si può dire di quello successivo, che iniziò pieno di dubbi e di problemi. Le spese furono di gran lunga superiori alle entrate. Dopo varie riunioni, l'Amantea Calcio riesce ad iscriversi al campionato di Promozione. Fu ingaggiato l'allenatore-giocatore Sguaitzer e arrivarono nuovi elementi, quali Risaia, Cavalcano, Le Rose e Ballarò. Si puntò anche su giovani locali promettenti quali Festosa, Laudonia, Volpe, Colombo e Morelli. Dopo un inizio anonimo e deludente, col tempo arrivarono le prime vittorie; il campionato si concluse con il raggiungimento del 7° posto. per dimostrare la grande prova dei ragazzi, nel giugno del 1957 sul "Corriere dello Sport" fu pubblicata la "Rassegna Blucerchiata" con le valutazioni di ogni singolo giocatore: vennero elogiati tutti, ma in primis Volpe, il primo amanteano a realizzare una tripletta in una gara ufficiale.

    Dopo due campionati consecutivi in Promozione con ottimi risultati e piazzamenti in classifica finale, gli sportivi accorsero numerosi all'assemblea convocata per approvare il bilancio societario ed eleggere il nuovo consiglio. Fu nominato Presidente Mario Greco, seguito da 10 soci di cui una gran parte commercianti. per la capacità e la competenza professionale dimostrata nelle scorse stagioni, fu confermato nel duplice ruolo di allenatore-calciatore il Dr.Sguatzer. Intanto alcuni elementi interessanti furono contattati da squadre di categoria superiore, vedi il bravo portiere Andreani, seguito dalla Spal. Dopo un'accurata preparazione pre-campionato iniziò il pugliese Laizza, ma dopo alcune gare ritornò nella rosa il bravo portiere Andreani, che rinunciò al salto di categoria perché non gli andava di lasciare la famiglia. Dopo un inizio difficile, la formazione iniziò ad ottenere ottimi risultati; fu storica l'affermazione dell'allora presidente << basta con le vittorie altrimenti vi devo pagare molti premi partita>>. Fu tra i migliori tornei disputati dai "blucerchiati", si vinse il doppio derby con la Paolana, storica rivale e ci si posizionò al terzo posto nella classifica finale a soli 6 punti dalla Vibonese che si coronò vincitrice del campionato per accedere alla IV serie. Gran merito fu riconosciuto al gruppo, ma soprattutto al mister che seppe fare un ottimo lavoro. Purtroppo l'anno successivo passò al Pizzo Calabro, quindi la squadra venne affidata a Capitan Rositani. Nella rosa furono inseriti giovani interessanti: Nesi, Perciavalle e Pati. L'inizio campionato fu entusiasmante, collezionando diversi risultati positivi. Purtroppo nell'aprile del 1959 il campionato dell'Amantea finì in anticipo, difatti durante una gara interna ci furono una serie di proteste verso l'arbitro, accompagnate anche da una lunga sassaiola. A questo punto la società decise di ritirare la squadra dal campionato in segno di protesta. Fu un grosso peccato che un campionato iniziato così bene si concludesse in anticipo , in modo così vergognoso. Per ben tre anni ad Amantea non si parlò più di calcio.

    Dopo i violenti incidenti e le pesanti sanzioni da parte della Lega Calcio, il campo sportivo si trasformò in una discarica. Dopo ben tre anni di silenzio assoluto, fu ancora lui il Parroco Don Cortese, sempre sensibile ai problemi dei giovani, a farsi sentire. Difatti il 4 gennaio del 1961 scrisse sul "Corriere dello Sport" una lettera aperta al sindaco di Amantea con una richiesta ben precisa e secca: la concessione e l'utilizzo del campo sportivo. L'Amministrazione comunale fu favorevole all'unanimità, facendo saltare di gioia tutti gli sportivi amanteani. Si cominciò a ripulire il terreno di gioco e gli spogliatoi, dopo il lungo abbandono. Si riunì un'assemblea per riorganizzare la società: fu eletto presidente il Prof. Alecce, seguito da alcuni consiglieri. L'Amantea si iscrisse al campionato di 2° Categoria 1962 - 1963, dopo tanti sacrifici economici. L'allenatore fu Risaia ed i ragazzi blucerchiati partirono con l'obiettivo promozione. Alla fine i blucerchiati risultarono vincitori del girone accedendo al campionato di 1° Categoria. Valutate le carenze strutturali del campo e le precarie condizioni economiche, a malincuore si fu costretti a rinunziare alla conquistata promozione ripartendo dal campionato di 2° Categoria. Fu rifatto il consiglio direttivo e venne eletto presidente Festosa, mentre allenatore fu nominato Rositani. La squadra principalmente fu composta da giovani locali che si misero ben in evidenza dominando il campionato e raggiungendo assieme all'Acri il primo posto. Fu necessario uno spareggio disputato sul neutro di Cosenza. l'Amantea si impose per 4 reti a 1, ma ancora una volta, per le stesse ragioni precedenti, si fu costretti a rinunciare all'iscrizione e alla partecipazione al campionato di 1° Categoria. L'anno dopo la stessa formazione dominò nuovamente il campionato e questa volta, per evitare di deludere ancora i tifosi stanchi delle solite promesse, si partecipò al tanto desiderato campionato di 1° Categoria.

    Finalmente dopo alcuni anni di "purgatorio", l'Amantea ritorna in 1° Categoria, al tempo, massimo agone calcistico calabrese. Fu assegnata nel girone A con squadre forti quali: Castrovillari, Cirò, Praia, Corigliano ecc... Quindi...un campionato ad alto livello e con spese cospicue; si iniziò con la regolare iscrizione, fu nominato presidente Egidio Colombo, mentre restò Rositani come allenatore. L'inizio non fu dei migliori....i ragazzi pagarono lo "scotto" della categoria superiore. Arrivarono tre sconfitte e due pareggi, ma dopo le cose si misero sulla strada giusta. Fu una stagione di assestamento, si raggiunse la salvezza senza timori. Il portiere Marziano ebbe l'onore di essere selezionato nella rappresentativa calabrese, l'attaccante Croce fu acquistato dall'Avellino in serie C e si misero in evidenza anche giocatori del calibro di Marinari, Launi, Sciandra e Pirillo. L'anno successivo 1965 - 1966 fu veramente un campionato negativo. La rosa della squadra ridotta, il campo squalificato per comportamenti scorretti da parte dei tifosi e partite perse a tavolino...furono l'apice di tanti problemi. Fu una stagione tra le peggiori per i blucerchiati; si subirono ben 68 reti, finendo nei bassifondi della classifica. Si arrivò alla fine ad uno spareggio per non retrocedere contro il Roccella sul neutro di Nicastro. L'Amantea purtroppo perse per 2 a 1 fra la delusione del pubblico amanteano accorso numeroso; ci fu così la condanna alla 2° Categoria che mise in crisi la società. Non si riuscì a trovare nessuno disposto a partecipare economicamente al sodalizio. Si arrivò fatalmente allo scioglimento della società ed alla conseguente perdita del patrimonio calciatori. Difatti, divenuti liberi e proprietari del proprio cartellino, molti di essi si trasferirono al S.Lucido e al Nicastro. Quindi cadde per l'ennesima volta il sipario sul calcio amanteano; una caratteristica negativa della sua storia è stata la scarsa continuità...infatti da momenti di forza ed euforia, si passava a profonde crisi organizzative. Siamo nel 1966 e per ricominciare a parlare di calcio ad Amantea ci vogliono ben tre anni e con importanti novità...

    1969: la novità più importante fu un nuovo impianto sportivo, sito in località Colongi, che sostituì il precedente terreno di gioco vicino al mare. Ricomincia quindi l'attività calcistica! Nacque l'ACA (Associazione Calcio Amantea) con a capo Martire Rodolfo, uomo dinamico e appassionato di sport. L'allenatore fu Morelli Tonino, ex calciatore amanteano. Quell'anno l'Amantea partecipò nel girone B del campionato di 1° Categoria. la sistemazione del nuovo impianto sportivo fece aumentare la febbre del calcio ad Amantea. Dopo tre anni consecutivi il presidente Martire abbandonò tutto per mancanza di appoggio economico da parte dell'allora amministrazione comunale. A lui subentrò Rubino Luigi ed arrivò un nuovo allenatore, il Dr.Caruso Alfonso. L'Amantea disputò un fantastico campionato classificandosi al secondo posto con risultati soddisfacenti. Si mise in evidenza il portiere Sicoli, il mediano Caridi, Gugliuzzi e i due "bomber di razza" Aloe e Natalino. Quest'ultimo venne acquistato successivamente dal Licata, squadra di serie C, guidata da Zdnek Zeman, e vinse il titolo di capocannoniere. Ma il vero trionfo dell'Amantea Calcio arrivò nel 1975 con la Juniores che conquistò il titolo di campione nazionale, battendo in finale la Villese con il risultato di 2 a 1, con reti di Furgiuele e Marigliano. I protagonisti di questa storica vittoria furono: Naccarato, Curcio, Campora, Ruffolo, Paladino, Facchineri, Bonavita, Porco, Paladino, Isabella e Corrente. Il gruppo partecipò a giugno alla fase finale nazionale di Riva del Garda, rappresentando la Calabria. Fu un onore per l'intera città di Amantea!



    La metà degli anni '80 trascorse all'insegna dei "mitici" derby con il Campora (Fraz. di Amantea) in 1° Categoria (indimenticabile un derby conclusosi 8-1 a favore dell'Amantea).

    Nella seconda metà degli anni '80, con il passaggio della squadra amanteana in promozione, gli incontri calcistici si sono fatti più entusiasmanti, grazie anche alla migliore qualità delle squadre partecipanti. Di li a poco, con l'inserimento della nuova categoria "Eccellenza" ed il passaggio ad essa dell'AC Amantea, l'interesse da parte della tifoseria si è concentrato nei derby con la Paolana (spesso sfociati in gravi scontri tra le opposte fazioni).

    Entusiasmante fu l'anno 1992 che vide l'Amantea, allora il Eccellenza, mancare di un soffio la serie D. Brucianti le tre sconfitte consecutive nel girone di ritorno che portarono la nostra squadra a disputare e perdere lo scontro diretto, fuori casa, con la prima in classifica (Reggio Gallina) al penultimo incontro della stagione. Da sottolineare comunque la grande partecipazione della tifoseria amanteana (circa 500 persone presenti) che sostenne fino alla fine la sua beniamina.

    Gli anni a seguire videro un calo di entusiasmo causato, tra l'altro, dalle varie retrocessioni della squadra. Tutto questo portò, verso le seconda metà degli anni '90 ed in seguito ad una cattiva gestione societaria, all'esclusione dell'AC AMANTEA dal campionato.

    (Tratto da "La storia del calcio ad Amantea" di Leonardo Anelli.)
    La rinascita

    Dopo alcuni anni, una nuova società viene fondata sulla base del titolo sportivo di Prima Categoria acquistato dal Campora: nasce così l'attuale AC Comprensorio Amantea, grazie agli sforzi economici di alcuni imprenditori locali, primo fra tutti Rocco Alfano, che riveste la carica di Presidente.
    Nella stagione 2003-04 arriva la tanto attesa vittoria del campionato, che proietta i blucerchiati nel campionato di Promozione: le strade di Amantea sono invase da tifosi in festa, che si ritrovano nella centralissima Piazza Commercio per acclamare i giocatori sul palco.

    La nuova sfida è rappresentata dal ritorno in Eccellenza, palcoscenico delle più belle stagioni della storica AC Amantea; proprio riguardo alla denominazione ufficiale, la tifoseria chiede a gran voce di riacquistare il titolo sportivo, per ritornare ad essere ufficialmente l' AC AMANTEA 1927.

    Stagione 2007/08: cambio al vertice, con Walter Sconza che succede a Rocco Alfano come presidente. Tuttavia Alfano non lascia la società, ma resta in qualità di vice.


    www.amanteacalcio.com

    Edited by Tore MB - 25/2/2022, 22:39
     
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    Che spettacolo la storia dell'amantea!!!!!
     
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  5. Blue-Ringed
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    CITAZIONE (Blucerchiato91 @ 12/10/2008, 15:10)
    Che spettacolo la storia dell'amantea!!!!!

    In realtà l'arancione l'ho scritto io visto che nel loro sito ufficiale non specifica la storia del ferroviere ;)

    Edited by Tore MB - 25/2/2022, 22:40
     
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    mi sembra talmente strano vedere un altra squadra con i nostri colori, vedere altri tifosi che sventolano i nostri colori pur tifando per un altra squadra...


    e se ci fosse un Sampdoria-Amantea?
     
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  7. Blue-Ringed
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    Di questa storia ne ero già a conoscenza, semplicemente non avevo mai trovato metariale fotografico da documentare la tesi :D

    Erano gli anni d'oro della Samp (anche se ormai eravamo alla fine del ciclo), l'anno dopo della finale della Coppa Campioni. Una squadra scozzese il Dundee FC, decise di omaggaire la Samp con una casacca blucerchiata targata Asics (forse è anche quello il motivo).

    Quel blucerchiato scozzese rimase per 2 anni (1992-1993 l 1993-1994), per poi tornare nel 2002.

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    l'originale è sempre la migliore :asd:
     
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  9. deejay65
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    bello :wub:

    chissà come mai però :unsure:

     
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    Onore al Dundee FC :D
     
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    CITAZIONE (deejay65 @ 19/12/2009, 12:57)
    bello :wub:

    chissà come mai però :unsure:

    Forse hanno pensato: "Però, non è che sono i colori che portano bene? sti qui in 15 anni dalla bassa B sono arrivati sul tetto d'Europa, metti caso che per un annetto riusciamo a scalzare Rangers e Celtic, proviamoci" :asd:

    Edited by Tore MB - 25/2/2022, 22:40
     
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    Maglia della Samp usata anche dall'Uragano Pirri, squadra della periferia di Cagliari che ho spesso affrontato da giocatore.

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    CITAZIONE (Tore* @ 19/12/2009, 15:11)
    Maglia della Samp usata anche dall'Uragano Pirri, squadra della periferia di Cagliari che ho spesso affrontato da giocatore.

    (IMG:www.uraganocalcio.it/26.jpg)


    una volta per caso su wikipedia avevo trovato un'altra squadra dilettantistica (sempre sarda mi pare) che usava la maglia della samp (ma quella nera mi sembra). però non era questa postata da te......mi ricordavo fosse una squadra de La Maddalena, ma poi ricercandola non l'ho più trovata :(

    Edited by Tore MB - 25/2/2022, 22:41
     
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    CITAZIONE (SoloSamp1946 @ 23/5/2006, 20:04)
    son tutti che copiano da noi!!!! <_< (come l'amantea che ha preso questi magici colori dal 1955).
    da quel che ho visto questa è nata nel 1973

    Ecco il sito ufficiale: www.amanteacalcio.com/

    CITAZIONE (ila_8866 @ 19/12/2009, 15:16)
    una volta per caso su wikipedia avevo trovato un'altra squadra dilettantistica (sempre sarda mi pare) che usava la maglia della samp (ma quella nera mi sembra). però non era questa postata da te......mi ricordavo fosse una squadra de La Maddalena, ma poi ricercandola non l'ho più trovata :(

    Si, già postata: #entry83558434

    Edited by Tore MB - 25/2/2022, 22:41
     
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    CITAZIONE (Tore* @ 19/12/2009, 15:21)
    CITAZIONE (ila_8866 @ 19/12/2009, 15:16)
    una volta per caso su wikipedia avevo trovato un'altra squadra dilettantistica (sempre sarda mi pare) che usava la maglia della samp (ma quella nera mi sembra). però non era questa postata da te......mi ricordavo fosse una squadra de La Maddalena, ma poi ricercandola non l'ho più trovata :(

    Si, già postata: #entry83558434

    ecco non ricordavo :P

    Edited by Tore MB - 25/2/2022, 22:41
     
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