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Restando in ambito sportivo, pensare a Berlusconi mi rimanda subito agli anni d'oro della Samp, in particolare lo scudetto vinto ha avuto ancora più valore considerando le grandi squadre che stavano ai vertici nei campionati di allora, a partire dal Milan vincente già creato da lui, e che la Samp ha potuto anche sfidare in una Supercoppa Europea. In quel periodo di grandi gioie calcistiche per la nostra squadra lui e il suo Milan, potenti avversari, hanno avuto un ruolo fondamentale.
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CITAZIONE (frabillo @ 14/6/2023, 22:12) Restando in ambito sportivo, pensare a Berlusconi mi rimanda subito agli anni d'oro della Samp, in particolare lo scudetto vinto ha avuto ancora più valore considerando le grandi squadre che stavano ai vertici nei campionati di allora, a partire dal Milan vincente già creato da lui, e che la Samp ha potuto anche sfidare in una Supercoppa Europea. In quel periodo di grandi gioie calcistiche per la nostra squadra lui e il suo Milan, potenti avversari, hanno avuto un ruolo fondamentale.
Mamma mia che ricordi....
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A funerali svolti e dopo il rispetto dovuto alla scomparsa di una persona (la morte è una cosa seria anche se da credente l'ho sempre vista come un passaggio) mi permetto di lasciare due rflessioni.
Parlerò solo dell'ambito sportivo perché questo è un forum sportivo.
A ogni luogo la sua peculiarità altrimenti si fa confusione.
Partiamo dai fatti, perché come ho sempre detto innanzitutto sono i fatti a definire un percorso.
In 31 anni di presidenza Silvio Berlusconi ha vinto 29 trofei, fra cui 8 scudetti e 5 Champions League.
Questo è un dato che parla chiaro ed è indiscutibile :è il più grande presidente di una società già di per sé storica e vincente.
Non sono state spesso vittorie casuali, alcune arrivano da cicli vincenti e frutto di un gioco spettacolare.
I cicli sono fondamentalmente 2 : quello di Sacchi e quello di Capello.
Nell'agiografia del personaggio è sempre stato dato maggior risalto al primo ma secondo me non c'è partita :per numeri, compattezza, rosa e dominio è quello di Capello il più grande Milan di sempre.
Non aveva a livello di singoli i picchi dei 3 olandesi ma era squadra completa in ogni reparto e come rosa, insuperabile in difesa, quasi imbattibile per almeno 2 o 3 anni (e infatti il nostro 3-2 in rimonta fu una delle partite più epiche della nostra storia).
La vittoria di Atene che definisce quel ciclo fu una prova di forza disumana contro una squadrone come il Barcellona di Cruijf che fu ridicolizzato.
Il Milan di Sacchi che creò il vero mito della grandezza berlusconiana fu molto più dettato dalla fortuna.
L'unico scudetto fu un suicidio del Napoli, in finale di Champions incontrarono nessuno e comunque non ci sarebbero mai arrivati senza la nebbia di Belgrado, un evento che ha la stessa probabilità di una nevicata a Lampedusa.
Mettiamola così, la fortuna aiuta gli audaci.
Questi i fatti legati alla società.
E rispetto al calcio in senso stretto?
Non so dove l'ho letto ma è cosa verissima : Berlusconi è il padre del calcio moderno, il primo arabo.
È lui che economicamente droga il mercato e fa schizzare i costi.
Lo poteva fare perché era multimiliardario in un calcio che non godeva ancora dei diritti tv.
Vinse perché piego' gli avversari a suon di miliardi.
Questo portò inevitabilmente al tentativo degli altri di emularlo senza averne in molti casi le possibilità e preparando il calcio ai disastri degli anni seguenti.
Oltre che per la malattia fu anche e soprattutto per questo che Paolo decise il ridimensionamento del 92 salvo poi sentendo la fine vicina un ultimo ballo con Gullit.
Era una china pericolosa in cui il calcio perdeva la sua sostenibilità e partiva una corsa a costi insostenibili.
Paolo lo aveva capito e provo'a difendere la Sampdoria.
E le nostre ultime vittorie e Wembley furono davvero probabilmente dovute a un patto dello spogliatoio che Paolo accetto' per amore della Samp.
Altrimenti sarebbe finita prima e sono convinto che lo scoop di Cannavo' avesse solide basi.
In sintesi riconosco la grandezza calcistica di Berlusconi,ma rifiuto la sua idea di calcio inteso come la ricerca della vittoria ad ogni costo.
Se come spesso accade si creano delle categorie nulla è più all'opposto della Bella Stagione del Milan di Berlusconi.
E io amo senza soluzione la mia Bella Stagione, un calcio bellissimo e quasi cavalleresco, non lo schiacciamento degli avversari per manifesta capacità economica oltre che ovviamente a brillanti intuizioni sulla scelta degli uomini cui affidare quella macchina da guerra.
Mi fermo qui.
Siamo su un forum dove si parla di calcio.
Sul resto ho le mie idee come ognuno di voi ma non è il luogo adatto e comunque da moltissimo tempo ho smesso di confrontarmi sul tema.
Purtroppo le religioni non accettano criticità e logica e io da laico trovo inutile sprecare fiato e argomentazioni.
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CITAZIONE (Zio Ale @ 15/6/2023, 07:32) Il Milan di Sacchi che creò il vero mito della grandezza berlusconiana fu molto più dettato dalla fortuna.
L'unico scudetto fu un suicidio del Napoli, in finale di Champions incontrarono nessuno e comunque non ci sarebbero mai arrivati senza la nebbia di Belgrado, un evento che ha la stessa probabilità di una nevicata a Lampedusa.
Mettiamola così, la fortuna aiuta gli audaci.
Mi son fermato a fortuna in riferimento al quadriennio di Sacchi (1 scudetto, 2 secondi posti e un terzo in campionato, 2 coppe campioni, 2 supercoppe europee, 1 italiana, 2 coppe intercontinentali). Un gioco mai visto prima. Innovazione totale.
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78 replies since 12/6/2023, 09:42 4933 views
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