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Non nascondo la delusione di ieri ed un pò di arrabbiatura nel riscontrare che , non solo i vari giornalisti "sampdoriani", ma anche alcuni tifosi sembrano quasi contenti dello sfacelo che abbiamo sotto gli occhi. La squadra , a mio parere, ieri si è impegnata ed ha provato a giocare la partita per vincere. D'Aversa ha schierato i giocatori migliori , ritornando più o meno alla squadra delle prime di campionato. Purtroppo il Bologna è più forte, individualmente e come squadra. Nel primo tempo abbiamo proposto anche belle trame, ma il più delle volte siamo finiti dove ci mandavano loro, più forti a centrocampo , più bravi tecnicamente e quasi sempre prevalenti sulle palle vaganti. Abbiamo anche avuto delle occasioni, ma, per sensazioni che non si riescono a spiegare, non davamo l'idea di una squadra vincente. Ogni volta ne avevano l'occasione, i bolognesi perforavano il centrocampo come fosse burro e la nostra difesa andava in affanno , soffrendo e facendo soffrire i tifosi deboli di cuore. Secondo me D'Aversa dopo la partita col Napoli non è completamente impazzito, ma si è reso conto di quanto si è palesato ieri. Forse per questo a provato a cambiare qualcosa rispetto alle prime giornate. La squadra per qualità di gamba, età dei giocatori, capacità tecniche di alcuni elementi, non può giocare in un certo modo, per lo meno non per tutta la partita. Soprattutto non ha un piano B quando cala di intensità. Si scioglie, si sfalda, palesa tutti i suoi limiti. La difesa va coperta adeguatamente perché giocatori come Augello e Yoshida, pur bravi in certe circostanze, vengono saltati con facilità imbarazzante. Il centrocampo ha giocatori compassati , tecnicamente non eccelsi, più portati alla fase difensiva. Questo non significa che siamo scarsi, i giocatori ci sono. Ma dobbiamo sfruttare le loro qualità. Non possiamo assolutamente pensare che possano giocare come fanno il Venezia o l'Empoli. Passati 10 minuti sarebbero tutti sulle ginocchia. Forse l'aveva capito subito Ranieri e D'Aversa lo sta capendo adesso. Giampaolo invece tante lacune difensive le aveva coperte con la tattica sistematica del fuorigioco. Adesso è subentrata anche un pò di paura, che amplifica le criticità. Speriamo bene, purtroppo c'è poco da scherzare e soprattutto da essere contenti. Rischiamo veramente grosso, non solo sul piano sportivo. Attenzione.
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