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.Io penso che il parallelismo sia chiarissimo. Se non avete voglia di discutere e nemmeno di leggere è inutile portare avanti il confronto.
Il parallelismo tra quest'infezione e AIDS o patologie neoplastiche lo puó fare solo chi non sa nulla e non capisce nulla di medicina.
Ma ormai in questo mondo dove i social e l'incensimento dell'incompetenza la fanno da padrona ognuno si sente in diritto di poter dire la sua su qualsiasi argomento.
Le do peró una buona notizia: per fortuna (anche sua) la medicina e le scelte sanitarie sono ancora gestite da chi ha le competenze per poterlo fare.. -
.La Sud Corea registra il triplo dei nostri casi ma 12 vittime in meno, sarà forse il caso di fare una telefonata per chiedere qualche consiglio?
A quanto pare peró ha il 90% in meno rispetto a noi di casi gravi e questo le assicuro che influisce in modo abbastanza marcato.. -
.A quanto pare peró ha il 90% in meno rispetto a noi di casi gravi e questo le assicuro che influisce in modo abbastanza marcato.
Ma anche per quello, non so se è solo una coincidenza, oppure dici che sono tutti giovani e forti i contagiati?
Probabile che abbiano dei consigli da darci.
Il tutto ovviamente prendendo per oro colato i dati che vediamo.. -
.Le do peró una buona notizia: per fortuna (anche sua) la medicina e le scelte sanitarie sono ancora gestite da chi ha le competenze per poterlo fare.
Io ti do un'altra notizia che non ritengo affatto buona: il ministro della salute Speranza NON è laureato in medicina e non mi importa se nel suo staff ci sono dei medici (lo spero).. -
.Il parallelismo tra quest'infezione e AIDS o patologie neoplastiche lo puó fare solo chi non sa nulla e non capisce nulla di medicina.
Ma ormai in questo mondo dove i social e l'incensimento dell'incompetenza la fanno da padrona ognuno si sente in diritto di poter dire la sua su qualsiasi argomento.
Le do peró una buona notizia: per fortuna (anche sua) la medicina e le scelte sanitarie sono ancora gestite da chi ha le competenze per poterlo fare.
Io incece ho un ottima notizia per lei, stiamo su un forum non nel consiglio amministrativo dell'onu.
Le do una notizia fantastica anche, non ho mai detto di essere un virologo.
Funziona più o meno così: la gente entra nel forum e dice la sua, ci si scambiano idee e opinioni, l'unica competenza necessaria è saper leggere e comprendere, che a lei e qualche altro probabilmente sfugge.
Non c'è mai stato nessun parallelismo tra aids, coronavirus e il cancro. Stavo parlando della copertura mediatica e toni che si usano. Visto che lei in tutta evidenza è un luminare aspetto sue indicazioni in merito per il mio prossimo commento.. -
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scherzando e ridendo ..e mi attengo alle cifre ufficiali..siamo in percentuale ..rapporto popolazione..contaminati..sulla buona strada per raggiungere la tanta vituperata cina...ormai il rapporto con la cina e' una a tre/quattro...se continuamo noi ad aumentare..loro a diminuire..siamo senza mezzi termini..la cina d'europa... . -
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Stiamo vivendo la piú grande crisi sanitaria mondiale dal tempo della spagnola di 100 anno fa.
Credo che il risalto mediatico sia anche dovuto.
Poi per fortuna questo virus è meno cattivo di quello che inizialmente si temeva, ma questo non vuol dire che non sia un problema sanitario rilevante.
Vede, la differenza piú profonda tra i tumori e l'AIDS e questo virus è che le prime sono malattie croniche, questa è acuta, il che significa che basta perdere il controllo sulla sua diffusione per mettere in ginocchio qualsiasi sistema sanitario mondiale.
Forse il fatto che per qualche migliaio di casi avvenuti contemporaneamente in Cina hanno dovuto costruire un nuovo ospedale in 10 giorni, qualcosa vorrà dire.
O pensa che sia del tutto normale un giorno svegliarsi e decidere di costruire un ospedale dal nulla in 10 giorni?. -
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O pensa che sia del tutto normale un giorno svegliarsi e decidere di costruire un ospedale dal nulla in 10 giorni?
No. Ha perfettamente ragione, ma non era nemmeno questo il senso
del mio intervento purtroppo. Mi dispiace, evidentemente non mi sono riuscito a spiegare.. -
.Stiamo vivendo la piú grande crisi sanitaria mondiale dal tempo della spagnola di 100 anno fa.
Credo che il risalto mediatico sia anche dovuto.
Poi per fortuna questo virus è meno cattivo di quello che inizialmente si temeva, ma questo non vuol dire che non sia un problema sanitario rilevante.
Vede, la differenza piú profonda tra i tumori e l'AIDS e questo virus è che le prime sono malattie croniche, questa è acuta, il che significa che basta perdere il controllo sulla sua diffusione per mettere in ginocchio qualsiasi sistema sanitario mondiale.
Forse il fatto che per qualche migliaio di casi avvenuti contemporaneamente in Cina hanno dovuto costruire un nuovo ospedale in 10 giorni, qualcosa vorrà dire.
O pensa che sia del tutto normale un giorno svegliarsi e decidere di costruire un ospedale dal nulla in 10 giorni?
Esattamente, l'obiettivo principale è proprio quello di evitare che si possa arrivare ad una situazione del genere.. -
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Certo che... Si rendono conto oggi che probabilmente e incredibilmente i tifosi della Samp vengono anche dal savonese e non solo da intorno lo stadio? e aspettano domattina... Per cosa? Ulteriori valutazioni? Non so se è peggio questo virus (che comunque continua a mietere vittime e contagiati... Sarà pure un'influenza...ma intanto ogni giorno peggiorano le stime) o l'ipocrisia e le prese per il culo che dobbiamo subire. Bravi... Tutti premi nobel... Me tastu se a ghe sun. . -
alelasamp.
User deleted
avrete avranno anche ragione ma voi sapete quante vittime all'anno miete l'influenza stagionale e quanti contagiati? . -
.avrete avranno anche ragione ma voi sapete quante vittime all'anno miete l'influenza stagionale e quanti contagiati?
Le vittime dell influenzas saranno anche tante ma, l ospedalizzazione ed i pazienti che finiscono in terapia intensiva , numericamente non sono minimamente paragonabili . Per non parlare della virulenza , ovvero la trasmissibilità , molto più elevata Una diffusione su larga scala dell epidemia , metterebbe inevitabilmente in crisi l’intero sistema sanitario. Parliamo di ciò che si conosce, please. -
alelasamp.
User deleted
davvero? e su che basi lo stai affermando prego? la maggior parte dei contagiati è guarita da sola senza alcun intervento. Ci sono più guariti che contagiati. I deceduti non sono morti per il coronavirus ma col coronavirus per complicanze. Il corinavirus in questione gira qui da molto prima che si sapesse semplicemente non si cercava. Poi mi spieghi che senso ha chiudere gli stadi e non metropolitane e bus. Chiudiamo cinema teatri e musei ma i ristoranti no.
Poi devo sentire da un amministratore che in Italia ci laviamo di più e i cinesi mangiano i topi vivi senza che nessuno lo prelevi e lo rinchiuda in un ospedale psichiatrico e allora capisco perchè sto paese è ridicolo.. -
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www.corriere.it/cronache/20_marzo_...251361796.shtml
Da chi è in prima linea... e le cose le vede, e cerca di curarle.. -
.davvero? e su che basi lo stai affermando prego? la maggior parte dei contagiati è guarita da sola senza alcun intervento. Ci sono più guariti che contagiati. I deceduti non sono morti per il coronavirus ma col coronavirus per complicanze. Il corinavirus in questione gira qui da molto prima che si sapesse semplicemente non si cercava. Poi mi spieghi che senso ha chiudere gli stadi e non metropolitane e bus. Chiudiamo cinema teatri e musei ma i ristoranti no.
Poi devo sentire da un amministratore che in Italia ci laviamo di più e i cinesi mangiano i topi vivi senza che nessuno lo prelevi e lo rinchiuda in un ospedale psichiatrico e allora capisco perchè sto paese è ridicolo.
Il topic è un altro ma :
Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
Mentre parliamo al telefono per analizzare l' impennata dei casi di Covid-19, il professor Massimo Galli - primario infettivologo dell' ospedale «Sacco» di Milano - è in reparto, costretto a interrompere tre volte la conversazione per rispondere ai colleghi di altre strutture che chiedono di potergli inviare pazienti gravi: «Quello che lei sta ascoltando in tempo reale vale più delle mie risposte. Siamo in piena emergenza. Sì, sono preoccupato».
Come si spiega questa impennata di contagi?
«È accaduto quello che molti di noi temevano e speravano non accadesse.
Il virus ha dimostrato di aver eluso i criteri di sorveglianza. L' epidemia ha a tutti gli effetti conquistato una parte d' Italia. Ci troviamo a dover gestire una grande quantità di malati con quadri clinici importanti. Sta succedendo qualcosa di grave, non soltanto da noi ma anche in Germania e Francia, che potrebbero ritrovarsi presto nelle nostre stesse condizioni e non glielo auguro. Stiamo trattando una marea montante di pazienti impegnativi».
A cosa è dovuta questa esplosione di casi?
«I quadri clinici gravi non fanno pensare che l' infezione sia recente. È verosimile che i ricoverati abbiamo alle spalle dalle due alle quattro settimane di tempo intercorso dal momento in cui hanno preso il virus allo sviluppo di sintomi molto seri, dalla semplice necessità di aiutarli con l' ossigeno fino a doverli assistere completamente nella respirazione».
C' è chi ha paragonato questa malattia all' influenza. Accostamento incauto?
«Chi ha cercato di infondere tranquillità, e li capisco, non ha considerato le potenzialità di questo virus. In quarantadue anni di professione non ho mai visto un' influenza capace di stravolgere l' attività dei reparti di malattie infettive. La situazione è francamente emergenziale dal punto di vista dell' organizzazione sanitaria. È l' equivalente dello tsunami per numero di pazienti con patologie importanti ricoverati tutti insieme. Le descrivo la giornata di venerdì, prima che arrivasse la nuova ondata di casi.
In Lombardia erano 85 i posti letto occupati da malati intubati con diagnosi di Covid-19, una fetta molto importante di quelli disponibili. Per non contare il rischio di contagio al quale sono esposti gli operatori. Un carico di lavoro abnorme».
Le misure predisposte dal governo italiano hanno funzionato?
«È stato fatto tutto ciò che era possibile e adesso bisogna continuare con le restrizioni, cercando di evitare il più possibile l' affollamento. Purtroppo il virus è entrato in Italia prima che si cominciasse a ostruirgli la strada con la chiusura dei voli dalla Cina.
La penetrazione nel nostro Paese è precedente, circolava già prima della fine di gennaio anche a giudicare dall' impennata di questi ultimi giorni.
Sono tutti contagi vecchi per la maggior parte. Risalgono agli inizi di febbraio, qualcuno anche a prima».
Significa che questa malattia si sviluppa lentamente a cominciare dal contagio?
«È esattamente così. Ha più fasi e si esprime nella sua massima gravità anche a 7-10 giorni dalla comparsa dei primi sintomi. È molto probabile che dietro tutti i pazienti gravi ce ne siano altrettanti infetti ma meno gravi. Per usare un termine tipico dell' epidemiologia, questa è solo la punta dell' iceberg. Anche la migliore organizzazione sanitaria del mondo, e noi siamo tra queste, rischia di non reggere un tale impatto».
L' Italia sembra per ora divisa in due. Al Nord l' emergenza, al Centro-Sud un' apparente calma. Come mai?
«Poteva capitare ovunque e non ci sarebbe stata differenza. Qualcuno, forse una sola persona, è arrivato a Codogno e ha sparso l' infezione senza che ce ne accorgessimo. Un fenomeno casuale con l' aggravante che il focolaio è partito in ospedale. Mi auguro che non accada di nuovo quello che è successo in Lombardia dove un paziente infetto si è presentato al Pronto soccorso e non è stato riconosciuto perché i criteri di classificazione dei sospetti dettati dall' Organizzazione mondiale della sanità erano già superati. Credo che grazie a questo precedente gli ospedali siano allertati».
Lei cosa prevede?
«La maggior parte dei malati guariscono ma ce ne sono tanti, troppi, da assistere. Le aree metropolitane finora sono rimaste fuori dalla zona rossa e speriamo restino così»..
Coronavirus COVID-19, un'emergenza epocale |
