Chi vorresti come allenatore della Sampdoria?

La grossa differenza tra Iachini e De Biasi sta tutta nella passione e nel senso di appartenenza del primo al mondo Sampdoria.
Iachini conosce già la nostra realtà, è amato e rispettato dai tifosi e questo, di conseguenza, lo aiuterebbe anche a compattare l'ambiente in un momento estremamente critico come quello che stiamo vivendo.
Qui non abbiamo bisogno di un grande stratega, ma di un uomo capace di motivare i giocatori e di metterli nelle condizioni migliori (psicologiche e tattiche) per rendere al meglio e dare il massimo.
Ci sono allenatori mediocri (vedi il caso di Ballardini) che riescono a dare il meglio di sé in determinati ambienti per il clima di fiducia e di sostegno che riescono a crearsi attorno.
Ballardini nella Sampdoria, nel Bologna o nel Lecce con ogni probabilità non produrrebbe lo stesso effetto che è riuscito ad ottenere nel Genoa. Lo stesso discorso credo valga per Iachini e per De Biasi.
Mettiamoci anche che Iachini è fuori dal giro della Serie A da molto meno tempo rispetto a De Biasi, il che è un altro punto a suo favore.

Per quanto riguarda la situazione di classifica è inutile negare che siamo messi male. Va anche detto però che, almeno sulla carta, basterebbe vincere due di fila per ritrovarsi nuovamente in una posizione più tranquilla.
Chi fa l'allenatore deve essere pronto ad affrontare simili situazioni e a credere nel riuscire ad invertire una rotta negativa, altrimenti farebbe meglio a cambiare mestiere.
Se poi ci sono alcuni che esigono determinate garanzie, alla luce del curriculum che hanno alle spalle, questo non significa necessariamente che tutti debbano andare nella stessa direzione.
Di sicuro qui c'è il forte rischio di bruciarsi per chi ha una certa fama, ma c'è anche la grande possibilità di rilanciarsi per chi negli ultimi anni è uscito dal giro che conta.