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sembra impossibile ma quando ci sono tutte le premesse di una domenica favorevole e di ratificare (per lo meno) il posto in classifica ecco la partita che non ti aspetti; squadra molle convinta di raggiungere risultato prima o poi, errori di musura su tutto il fronte e poi, alla prima apparizione del frosinone nella nostra area, il patatrac.
Allora ti aspetti un cambio di velocitá, almeno la foga di ricuperare, qualche accorgimento tattico per cambiare la situazione e invece niente di tutto ció, si continua con i passaggeti centrali con uomini perfettamente marcati, mai uno spunto ficcante per le linea laterali e sempre lo stucchevole gioco del tiki taka che non porta mai a niente. Giampaolo sara´uno stakanovista, un allenatore con un gioco preciso in mente ma non puó fare sempre la parte del autolesionista quando le condizioni per il suo gioco non portano a niente.
La sampdoria puó perdere partite come quella che ci aspetta con l´inter e nessuno dirá mai niente ma con il frosinone devi avere alternative tecnico tattiche che ti permettano portare a casa il risultato.. -
.Secondo me non c'entra nulla. Tutte le squadre di bassa classifica fin qui son venute a Genova a chiudersi e le abbiamo battute puntualmente. Ieri giornataccia di quasi tutta la squadra, e nonostante le abbiano tentate tutte, sia con lo sfondamento centrale, che col dribbling (mai riuscito), che giocando moltissimo sugli esterni e relativi cross (alti e bassi) con Bereszysnki / Praet da una parte e Tavares e Linetty dall'altra, non siamo riusciti a combinare molto. Giornata no, ma come ho già riportato in precedenza, non esiste una statistica che indica un problema della Samp di Giampaolo contro le squadre chiuse a Marassi, anzi...
una cosa e' chiudersi alla terza di campionato...altra cosa chiudersi a dieci giornate dalla fine..se sei in cattive acque e te la giochi solo coll'agonismo (che a noi fa parecchia falta..da quando Barreto e' assente...)..una cosa e' per le piccole giocare in casa ..dove il pulman non e' esattamente davanti alla porta..altra cosa giocare fuori...ci sono molte variabili..ed una sola costante..nel girone di ritorno diventiamo facili per quasi tutte le squadre...qualcosa vorra' pur dire o no ???..PS spero di essere smentito gia' domenica..ne sarei ben contento..In quanto ai cross che citi e ai dribling ti credo sulla parola..perche' ad un certo momento del secondo tempo ho spento lo streaming e sono andato al supermercato per sbollire il nervoso..sperando in una lieta sorpresa..che poi non c'e' stata. -
.Zampano 7 - Vale quanto scritto per Salamon: miglior prestazione da quando è a Frosinone. Spinta costante sulla corsia di destra, fascia che la Samp fatica a coprire. Spina nel fianco.
Chibsah 8 - E che ve lo diciamo a fare, è ovunque. Dominatore incontrastato del reparto nevralgico e non solo. Si spinge spesso anche in avanti, tanto da partecipare con una spizzata di testa al gol di Ciofani. Segna anche un gol sul finale, ma gli viene annullato per un fuorigioco millimetrico. Indemoniato.
www.frosinonetoday.it/sport/sampdor...i-decisivo.html
Zampano è un ottimo terzino, secondo me poco da inviare al nostro Bereszynski ormai. Chibsah mediano di grande quantità ed inserimento. Personalmente sono due giocatori che avrei inserito con noi già da qualche stagione.. -
.una cosa e' chiudersi alla terza di campionato...altra cosa chiudersi a dieci giornate dalla fine..se sei in cattive acque e te la giochi solo coll'agonismo (che a noi fa parecchia falta..da quando Barreto e' assente...)..una cosa e' per le piccole giocare in casa ..dove il pulman non e' esattamente davanti alla porta..altra cosa giocare fuori...ci sono molte variabili..ed una sola costante..nel girone di ritorno diventiamo facili per quasi tutte le squadre...qualcosa vorra' pur dire o no ???
Ma ti ripeto che non è vero. Vatti a rivedere i risultati di questi tre anni con le squadre inferiori a Marassi nel girone di ritorno. Io l'ho fatto, ma comunque ricordavo bene. Unico passo falso prima di quello di ieri fu col Crotone nel 2017, squadra che tra l'altro non si chiuse per nulla, ma venne a giocarsela in maniera spavalda. Per il resto tutte vittorie e qualche pareggio. La tua tesi non regge.. -
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La sconfitta di per sé ci potrebbe anche stare (periodicamente capitano quelle partite assurde sotto certi punti di vista) ma la prestazione di ieri è un po' la testimonianza dell'assenza di personalità e determinazione che non ci rende una squadra da EL (anche l'Atalanta ha scivoloni ogni tanto). Le squadre davanti a noi sono di un'altro livello (finora andava bene che la Roma e il Milan arrancassero) Non so con chi gioca la Fiorentina la prossima, ma potremmo ritrovarci decimi. Detto questo io sono sempre dell'idea che per qualificarsi in EL sono determinanti gli ultimi due mesi di campionato: forse meglio essere in flessione ora (come lo siamo stati prima del filotto di risultati positivi, dove addirittura si sentiva parlare di esonero Giampaolo) per poi fare lo sprint finale (basta un nulla per guadagnare posizioni, il Torino fino a due secondi fa era a 5 punti da noi e manco la consideravamo per l'EL) . -
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Io la vedo cosi'. E' questione di concentrazione. Lo si vede quando i passaggi a vanvera sono molti di piu di quelli mirati. Lo si vede quando l'avversario e' chiuso e non c'e' maniera di penetrare. Per me GP deve focalizzare su questo ed inculcare ai suoi giocatori la necessita' di dire "presente" quando le cose si mettono male. Ad alcuni sembrera' una fesseria, ma penso che il giusto approccio, la giusta concentrazione e la psicologia abbiano lo stesso peso in campo della tecnica e del tatticismo. . -
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Avete detto di tutto e di piu. La sconfitta e' un peccato tenendo conto di contro chi giocavamo, ma cosi come capita a volte a squadre del nostro livello o piu basso di pareggiare a Torino con la juve (bibini di Juric!), capita anche a noi di "toppare" per una varieta' di ragioni. Peccato perche' ora abbiamo un impegno proibitivo a Milano con l'inter, pero' magari i nostri eroi riescono nell'impresa 
Comunque, ognuno la vede a modo proprio, quindi per me scriviamo qui per scambiare opinioni, non per convincere tizio o caio di qualcosa, e questo si riferisce anche ai miei commenti.
L'unica cosa che mi sento di aggiungere e' che e' da mesi che a centrocampo giocano i soliti noti, perche' Jankto da quando e' arrivato qui non ha dimostrato di essere un titolare nel nostro centrocampo (anzi) e Barreto e' fuori da un bel po' di tempo. Vieira gioca ancora pochino, quindi nei fatti il nostro centrocampo da mesi si appoggia in larghissima parte ai soliti 3 noti (Linetty, Ekdal e Praet). Per logica ed esperienza (a meno che siano 3 campioni di testa, di fisico e sempre in salute e fiducia) la squadra a medio/lungo termine ne risente (questo indipendentemente da un risultato oggi negativo o magari i prossimi 2 positivi). -
.Avete detto di tutto e di piu. La sconfitta e' un peccato tenendo conto di contro chi giocavamo, ma cosi come capita a volte a squadre del nostro livello o piu basso di pareggiare a Torino con la juve (bibini di Juric!), capita anche a noi di "toppare" per una varieta' di ragioni. Peccato perche' ora abbiamo un impegno proibitivo a Milano con l'inter, pero' magari i nostri eroi riescono nell'impresa
Comunque, ognuno la vede a modo proprio, quindi per me scriviamo qui per scambiare opinioni, non per convincere tizio o caio di qualcosa, e questo si riferisce anche ai miei commenti.
L'unica cosa che mi sento di aggiungere e' che e' da mesi che a centrocampo giocano i soliti noti, perche' Jankto da quando e' arrivato qui non ha dimostrato di essere un titolare nel nostro centrocampo (anzi) e Barreto e' fuori da un bel po' di tempo. Vieira gioca ancora pochino, quindi nei fatti il nostro centrocampo da mesi si appoggia in larghissima parte ai soliti 3 noti (Linetty, Ekdal e Praet). Per logica ed esperienza (a meno che siano 3 campioni di testa, di fisico e sempre in salute e fiducia) la squadra a medio/lungo termine ne risente (questo indipendentemente da un risultato oggi negativo o magari i prossimi 2 positivi)
Quoto
Sempre detto che giriamo bene quando gli interni funzionano
Aggiungi pure Quagliarella che non può essere sempre il Salvatore della patria
E il fatto che Defrel sia poco incisivo (per Gabbiadini occorre qualche partita in più per giudicare)
Alla fine se stiamo a vedere non siamo all’altezza di chi ci precede solo per una questione di panchina
Non abbiamo giocatori che possono dare il cambio
Edited by doriano82 - 11/2/2019, 22:34. -
.Io la vedo cosi'. E' questione di concentrazione. Lo si vede quando i passaggi a vanvera sono molti di piu di quelli mirati. Lo si vede quando l'avversario e' chiuso e non c'e' maniera di penetrare. Per me GP deve focalizzare su questo ed inculcare ai suoi giocatori la necessita' di dire "presente" quando le cose si mettono male. Ad alcuni sembrera' una fesseria, ma penso che il giusto approccio, la giusta concentrazione e la psicologia abbiano lo stesso peso in campo della tecnica e del tatticismo.
Ieri comunque se salti l uomo una tantum, con quella dofesa ad oltranza non vai da nessuna parte ..e quando accadeva non risolvevi comunque nulla.
Ramirez defrel mossa obbligata vista la scadente gara di saponara è l inutilita di gabbiadini per quella partita.. -
.Ieri comunque se salti l uomo una tantum, con quella dofesa ad oltranza non vai da nessuna parte ..e quando accadeva non risolvevi comunque nulla.
Ramirez defrel mossa obbligata vista la scadente gara di saponara è l inutilita di gabbiadini per quella partita.
Io avrei messo dentro Jankto per Saponara spostandolo a sinistra e portato Praet a destra, nel tentativo di allargare le maglie del Frosinone, ma magari non sarebbe servito comunque.. in fondo ragazzi é stata davvero solo tanta sfortuna e bravura dei ciociari sopratutto a tenere botta 90 minuti.. quello che é mancato ieri é solo il goal, il resto c’è stato. -
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L’Europa si allontana per 5 “motivi”
Genova - Il giorno dopo l’amaro non scende. Il ko col Frosinone (0-1) non è un boccone che si digerisce facile. I tifosi sognavano: “È l’anno buono per l’Europa, ora si vola...”. Sogni che il gol di Ciofani ha gelato. Non è tanto essere caduti dal sesto al nono posto a spaventare, è il modo in cui la Samp si è squagliata per la prima volta contro una piccola. Ora tutto torna in discussione: il valore del gruppo, la qualità dei singoli, persino Giampaolo.
Gli alti e bassi di Giampaolo
Dalle critiche di queste ore sui social non si salva nessuno della squadra ma neppure il tecnico, di nuovo nel mirino per l’accusa di non riuscire a trasmettere una mentalità davvero vincente nel momento in cui il gruppo deve confermarsi a certi livelli. Ora tra l’altro c’è l’Inter a San Siro e la prospettiva di dover fare risultato contro la squadra che storicamente la Samp patisce di più (solo 23 vittorie e 71 sconfitte nei 136 incroci con i nerazzurri), non rallegra.
Manca cinismo sui match-ball
Cosa serve per alzare l’asticella? Anzitutto verrebbe da dire il cinismo di non sprecare i match-ball, le partite da vincere a ogni costo come lo era quella col Frosinone. Con le piccole finora la Samp aveva sempre vinto, contro i ciociari è suonato il primo campanello d’allarme. E dire che quest’anno la Samp sembrava più cinica vincendo sempre contro le piccole e giocandosela contro le grandi. Atteggiamento più equilibrato del passato quando vinceva solo in casa contro tutti e fuori perdeva quasi contro tutti .
Segna solo Quagliarella
Un altro evidente problema è quello dei gol. Caso strano, quando non ci pensa Quagliarella la Samp fatica a vincere. C’è un dato che dice tutto: quando il capitano non ha segnato, quest’anno la Samp ha vinto solo a Bergamo (0-1, gol di Tonelli), le altre sono state sconfitte (5) o pareggi (3). E casualmente nelle ultime due in cui Quaglia, appagato e forse esausto per il record raggiunto, ha smesso di timbrare, ecco due sconfitte con Napoli e Frosinone con 4 gol incassati e zero realizzati.
Dove sono i dribbling?
Gol, per inciso, la Samp ne ha segnati parecchi: 39, quinta in Serie A. Ma di questi 16 il solo Quagliarella e tutti gli altri sono arrivati quasi sempre da azione manovrata, pochissimi da calci piazzati e tiri da fuori (148 da dentro l’area, 116 da fuori). Soluzioni, quest’ultime, che spesso aiutano le altre squadre nei momenti di difficoltà. C’è un evidente problema di qualità discontinua dei singoli, per esempio di Ramirez e Saponara, ma anche dei vari Praet, Ekdal e Linetty, che faticano a trovare la giocata vincente.
I difensori non attaccano
Un altro problema è che oltre ai centrocampisti anche i difensori non segnano mai: lo ha fatto solo Tonelli finora a Bergamo, mai Andersen né Colley che pure salgono in area su tutti i corner. Neppure Silvestre, che segnava ovunque, alla Samp lo ha fatto. Perché? È un problema di corner? Senza contare il solito problema di un gioco che si sviluppa da quest'anno anche sulle fasce ma con terzini che crossano poco e male: da Beres a Murru, da Sala a Tavares, nessuno è uno specialista.
www.ilsecoloxix.it/p/sport/2019/02/...allontana.shtml. -
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L'Europa si allontana ma c'è ancora tempo per rimediare
Verrebbe da dire che ormai è la stessa musica. Una musica a cui i tifosi della Sampdoria sembrano abituati da un po'. La sconfitta contro il Frosinone, rovinosa non nel punteggio ma nella sostanza, ha di fatto aumentato il divario fra Quagliarella e soci e le contendenti per un posto in Europa League. Con i successi contemporanei di Atalanta, Roma, Milan, Lazio e Torino adesso la zona europea dista cinque punti e lo spettro di un altro, l'ennesimo, finale di stagione senza colori starebbe tornando ad aleggiare sulla Genova blucerchiata. La gara del "Ferraris" di domenica scorsa può essere vista con due chiavi di lettura. Il primo, quello che ha dato anche mister Marco Giampaolo in conferenza stampa, è quello dell'incidente di percorso. Il secondo, quello che porterebbe ad accendersi una piccola spia, riguarda invece il calo che i blucerchiati hanno sistematicamente negli ultimi due mesi e mezzo di campionato.
I CALI DEL 2017 E DEL 2018 - La Samp infatti non è nuova a questi cali di tensione che si palesano sempre nella seconda metà del girone di ritorno. A momenti davvero esaltanti, che accendono delle speranze europee, si alternano finali anonimi che attestano la squadra da due campionati di fila al decimo posto. Nella stagione 2016-2017 la "frenata" arrivò dopo la vittoria, targata Muriel, nel derby contro il Genoa a metà marzo. Da quel momento la squadra collezionò soltanto un successo, quattro pareggi e cinque sconfitte. L'anno scorso invece tutto ebbe inizio dal 25 febbraio, dopo i tre punti conquistati a Marassi contro l'Udinese e con la squadra al sesto posto dal 15 ottobre i blucerchiati portarono a casa l'intera posta in paio solo tre volte, pareggiarono a reti inviolate la stracittadina e persero cinque gare. Il secondo mese dell'anno non è iniziato sotto i migliori auspici con due sconfitte consecutive, zero reti segnate e l'Europa che si è allontanata vistosamente. Il prossimo impegno sembra, sulla carta, proibitivo: l'Inter di Spalletti. "Bisogna rialzarsi, guardare avanti" ha detto il tecnico in sala stampa. Tempo per rimediare ce n'è, così come la qualità all'interno del gruppo e nella guida tecnica. Serve un risultato positivo a San Siro per riaccendere la speranza. Per evitare che la storia si ripeta ancora.
https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/sa...mediare-1213110. -
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La sconfitta con il Frosinone è una lezione da cui imparare
La sconfitta contro il Frosinone ha fornito delle lezioni importanti alla Sampdoria. I dati di fine partita parlano di un possesso palla al 72% per i blucerchiati. Un numero che dimostra un predominio sul campo ma una sterilità nel gioco preoccupante. L’interpretazione della gara da parte del Frosinone si è rivelata magistrale, ma l’incapacità della Samp di arginare il catenaccio dei ciociari è un elemento su cui riflettere. I blucerchiati si sono rivelati insufficienti anche sotto il profilo della velocità di esecuzione delle azioni. Contro una difesa schierata, il fattore sorpresa diventa ancora più determinante.
La Samp inoltre non ha trovato aiuto dai suoi giocatori più tecnici, quelli in grado di inventare la giocata decisiva. Saponara, Ramirez, Praet ma anche Quagliarella e Gabbiadini non sono riusciti a incidere, ingabbiati dal muro avversario. Gli attacchi della squadra di Giampaolo si sono rivelati lenti e prevedibili, e neppure il cambio di modulo nel finale con l’inserimento di quattro punte insieme ha portato miglioramenti.
Il calo dei blucerchiati nelle ultime due giornate di campionato è evidente. 0 gol in due partite, 4 reti subite, difficoltà nel creare azioni pericolose. Contro squadre chiuse come il Frosinone gli attacchi per vie centrali da parte della Sampdoria si rivelano inefficaci e servono nuovo idee di gioco. Ora è necessario un netta inversione di marcia: per non perdere il treno per l’Europa servirà un deciso cambio nel ruolino di marcia.
https://telenord.it/sampdoria-la-sconfitta...a-cui-imparare/. -
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Certo che da commenti e articoli vari sembra di aver perso uno scontro diretto contro una concorrente per l'Europa al 5 di Maggio..
Siamo a metà Febbraio, ci sono ancora 45 punti in gioco, e come mai quest'anno, tutte quelle dal terzo al decimo posto inciampano.
Ok, abbiamo perso una partita sulla carte stra-abbordabile, ma non è la fine di tutto.. Si dice tanto che non si deve tirar i remi in barca a Marzo, ma ora mi sembra che i tifosi/giornali siano i primi a farlo.
Sampdoria-Frosinone 0-1serie A, 23° giornata |
