Rossano Giampaglia (1965-1967)

centrocampista

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  1. Alexcer395
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    Si è spento il sorriso di Giampaglia

    In un campo di periferia dove giocavano i ragazzi del torneo di Viareggio si muoveva con la stessa religiosità di quando entrava all' Old Trafford. Taccuino in mano ed espressione benevola, uno splendido sorriso a illuminargli il volto chiuso tra qualche capello bianco svolazzante e un po' lungo. Rossano Giampaglia lo ricorderemo così, nella sua ultima veste di osservatore e studioso di calcio. Si metteva comodo, guardava la partita, disegnava schemi e dopo qualche occhiata era in grado di spiegare punti deboli e di forza di ciascuna squadra. Il cuore di Rossano si è fermato ieri pomeriggio nell' ospedale di Genova ma la sua energia scorrerà a lungo nelle vene di chi l' ha conosciuto, anche per poco. Perché lui sapeva conquistare, chiunque e subito, con la sua simpatia naturale, i suoi scherzi, i racconti delle ragazzate che l' hanno accompagnato per una vita: «E' che ho sempre avuto uno spirito da "amici miei"» disse un giorno. Vero. Giocava a tutto, e bene, dal calcio al tennis, adorava il suo mare ma spesso finiva in montagna a sciare. Amava la vita e le donne ma da tanto tempo aveva «messo la testa a posto», adorato da moglie e figlia. Nel 1995 gli diagnosticarono la leucemia, lui l' affrontò subito a modo suo. Ricoverato scherzava coi dottori e con gli altri ammalati, fra i quali tanti ragazzi. E per anni ha raccontato come a volte urlasse in corsia il suo «forza pelati che ne veniamo fuori». Giocare a pallone con lui, magari sui campi della Picchi Livorno, e poi finire a mangiare pesce era un' esperienza unica e irresistibile. Trascinava tutti in un gorgo di racconti, da quelli sul calcio a quelli della vita, da Bernardini allenatore della sua Samp a Gino Bramieri, al quale Rossano si vantava di aver insegnato molte barzellette, sino allo scherzo fatto ai compagni di squadra, quando consegnò a tutti le partecipazioni di un matrimonio fasullo. Rossano Giampaglia è stato anche un buon calciatore, che ha scelto una carriera in tono minore per stare a casa sua, sul mare, e vivere come desiderava. Ha assaggiato la A con la Samp, poi il pallone l' ha preso a calci in B e C. Amico fraterno di Marcello Lippi, è stato sino all' ultimo il suo collaboratore più fidato ma soprattutto l' amico con il quale confidarsi e analizzare ogni problema, per affrontarlo - se possibile - col sorriso. Per qualcuno Giampaglia era solo l' unico c.t. che aveva fatto perdere l' Under 21 (guidata tra le gestioni Maldini e Tardelli nel 1997-98) e lui di questo un po' soffriva. Ha scoperto e segnalato decine di giocatori che ora prendono a calci un pallone in serie A, ragazzi che gli debbono molto e dai quali lui forse ora vorrebbe in cambio soltanto una cosa, un sorriso prima durante e dopo ogni partita. Perché lui «tra i pelati» aveva scoperto cosa nasconde davvero la vita. GIAMPAGLIA OSSERVATORE PER LIPPI Rossano Giampaglia (nella foto) era nato l' 1 gennaio 1945. DA GIOCATORE In A giocò con la Samp. DA ALLENATORE Tecnico federale dall' 89, è stato Ct dell' Under 21 dal ' 96 al ' 98 poi collaboratore azzurro di Lippi nella Nazionale A.

    http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/di...512037682.shtml

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    Edited by Tore MB - 24/4/2020, 16:33
     
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1 replies since 20/1/2019, 13:41   302 views
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