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Il Veleno del Pallone
6 gennaio alle ore 08:02 ·
SISTEMA ITALIANO VS. SISTEMA INGLESE... QUEL POCHETTINO CHE FA LA DIFFERENZA
Nella settimana in cui più si è discusso sull'assurda, insensata, abominevole decisione di far giocare la Supercoppa Italiana tra Milan e Juventus in Arabia Saudita, in questo primo week end dell'anno, che in Inghilterra è da sempre dedicato all'FA Cup, dai cugini d'oltremanica è arrivata l'ennesima lezione di stile.
Chiariamo subito una cosa: qui non sentirete slogan politici, che sfruttano questa faccenda della supercoppa per fare propaganda pro o contro Salvini o a favore dell'emancipazione femminile.
Qui si contesta il fatto che, giocando una partita così in Arabia Saudita, per ragioni che solo il vil denaro conosce, si manca incredibilmente di rispetto ai tifosi delle due squadre, che si ritrovano costretti a organizzarsi e, soprattutto, pagarsi, una trasferta da migliaia di euro se vogliono seguire la propria squadra del cuore.
Di questa cosa, tutti se ne sono bellamente sbattuti. Contano sempre e solo, qui in Italia, a quanto pare, le ragioni economiche.
Venerdì, come detto, dal Regno Unito ci hanno dato l'ennesima lezione. Di stile, di principi, di ideali, di calcio.
A Birkenhead, al Prenton Park, i padroni di casa del Tranmere Rovers stanno sfidando nientepopòdimenoche il Tottenham.
L'ennesimo scontro tra Davide e Golia che questa coppa, la FA Cup, il trofeo calcistico più antico del mondo, è solita proporre. Merito di un sistema tanto semplice, quanto affascinante.
La FA Cup, in Inghilterra, la giocano tutte le squadre di calcio. Tutte. Non solo quelle professionstiche, anche le semiprofessionistiche, i dilettanti. Più di 750 squadre in totale.
Il sorteggio è di tipo integrale: niente teste di serie, tutti possono sfidare tutti. E il sorteggio stabilisce anche chi gioca in casa e chi gioca fuori.
Può capitare quindi, come nel caso in questione, che il grande Tottenham si ritrovi a dover giocare nella gelida Birkenhead contro i Rovers padroni di casa, che giocano in quarta divisione inglese (la nostra serie D). Facendo inevitabilmente diventare questo Terzo Turno di coppa evento dell'anno per chi vive da quelle parti e tifa per i Super Whites.
Ancor di più, qualora il Tranmere dovesse riuscire a strappare un clamoroso pari, niente supplementari. Semplicemente la partita si rigioca, a campi invertiti.
E pensate che bello, per un tifoso dei Rovers, ritrovarsi nel tempio di Wembley a sfidare i titani degli Spurs.
Da qui si innescano poi tutta una serie di meccanismi legati alla tradizione, che vuole ad esempio che l'allenatore della squadra ospitante, in questo caso il Tranmere, ospiti nel proprio ufficio il manager avversario, per sorseggiare un bicchiere di vino.
Invito, in tal senso, a vedere nel film "Il maledetto United" la scena in cui Brian Clough, giovane allenatore alla guida di uno scapestrato Derby County, si appresta a ricevere la visita del leggendario Don Revie, alla guida del plurititolato (a quei tempi) Leeds
Sempre in questa competizione, la tradizione vuole che, qualora i tifosi ospiti siano in ritardo nel raggiungere lo stadio (si perchè si gioca tutti alla stessa ora, in barba ai diritti televisivi, e le autostrade rischiano di essere parecchio intasate) il direttore possa posticipare l'inizio del match, per far correttamente assistere allo spettacolo anche i ritardatari.
Torniamo a Birkenhead. Tranmere Rovers contro Tottenham, dicevamo. Trentaduesimi di finale di FA Cup.
A un quarto d'ora dalla fine gli Spurs stanno vincendo facile (cosa non scontata, in una competizione dove, a dispetto dei potenziali mismatch, le sorprese sono all'ordine del giorno). Macchè dico facile, facilissimo. 6a0.
A questo punto il manager del Tottenham, l'argentino Mauricio Pochettino, che fino a quel momento aveva dato spazio a chi giocava meno, fà una cosa che desta scalpore: toglie dal campo Fernando Llorente per inserire Harry Kane.
Sì, Harry Kane. Cannoniere della Premier League, uomo da 1 gol a partita in Champions, capitano della Nazionale Inglese.
Qui avremmo urlato alla blasfemia. "Ecco che Pochettino infierisce sull'avversario, c'era davvero bisogno di sparare sulla croce rossa? Ma non si vergogna?".
Il vero motivo per cui Mauricio ha deciso di inserire il proprio bomber, in realtà, è molto più semplice. E lo spiegherà lui stesso nel post partita:
"Da queste parti non capita tutti i giorni di vedere in azione il capitano e bomber della Nazionale inglese. Molti sono venuti qui allo stadio anche per questo. E io, per rispetto dei tifosi avversari, non me la sono sentita di privarli di questa gioia".
Chapeau, Mauricio.
Perchè cose così qui da noi sono impensabili? Perchè qui in Italia non riusciamo a vivere il calcio in funzione dei tifosi? Perchè deve sempre essere viceversa?
Perchè il Pordenone di turno, qui da noi, deve sempre andare a giocare al San Siro di turno? Che bello sarebbe stato vedere l'Inter sudarsi la qualificazione in Coppa Italia in Friuli, in un Bottecchia certamente esaurito, al cospetto dei ramarri?
Il modello inglese da cui il calcio italiano DEVE necessariamente imparare non è la noiosa tiritera "gli inglesi hanno sconfitto gli hooligans" che si sente spesso ripetere. Cosa non vera, per altro... hanno semplicemente smesso di parlarne.
Questo è il modello inglese. Ridare il calcio, il football, alla propria gente. Ridare libertà di espressione alla passione dei tifosi. Far rotolare il pallone per far divertire chi lo guarda, non per macinare soldi.
Qualcuno dirà utopia... probabile. Sta di fatto che in Inghilterra ci riescono ancora.
Chapeau di nuovo, Mauricio. E buon viaggio ai temerari che si recheranno in Arabia Saudita a seguire la propria squadra.
Ah per la cronaca:
L'unica volta che in Italia si è provato a imitare in Coppa Italia il regolamento dell'FA Cup fu nell'edizione 1996/1997: a vincere fu il Vicenza di Guidolin. Coincidenze? Mah.
Sempre per la cronaca:
Harry Kane entrerà in campo al 75esimo e, ovviamente, segnerà pure. 7a0 il finale.
... ma a Birkenhead è stata comunque una festa
Fabio Megiorin
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