|
|
|
Questo invece è un post di Michieli che condivido
SAMPDORIA-NAPOLI 0-2, l'analisi di Maurizio MICHIELI
Punto uno: la Sampdoria ha perso perché il Napoli è molto più forte e se concluderà il campionato al 9° posto avrà fatto il suo, valorizzando ancora molti giocatori e giocando a tratti un bel calcio. Chi la precede in classifica o è più forte (Juventus, Napoli, Roma, Lazio, Inter e Milan) o ha il miglior allenatore italiano (l'Atalanta) o ha saputo capitalizzare una tragedia superando i propri limiti (la Fiorentina). Ecco, l'8a posizione in verità avrebbe lasciato (lascerebbe...) spazio a minori recriminazioni, ma nella sostanza cambia poco.
Punto due: la discriminazione territoriale è una sciocchezza, tant'è che il coro "Genova alluvionata" non viene punito. Gavillucci ha voluto fare l'eroe davanti a Rizzoli, che era in tribuna. Certe cose non dovrebbero accadere, ma accadono, in tutti gli stadi italiani. Il razzismo è una cosa seria e in queste situazioni c'entra nulla. Se non vivessi a Genova, vorrei vivere a Napoli. Ma il vittimismo e il buonismo fanno più danni di un certo becerume.
Punto terzo: quando Ferrero è andato sotto la Sud, ha raccolto quanto seminato. Insulti, acqua, sputi. Non è bello e non dovrebbe succedere, ma è successo. La società, questa società - che bene sta facendo sul piano dei risultati sportivi, economici e strutturali - è distante anni luce da quella che dovrebbe essere la sua gente. Che, difatti, sta diradando in maniera impressionante le presenze allo stadio. Ma nessuno se ne accorge o finge di accorgersene. Nessuno di questa Sampdoria (dal presidente sino al "povero" capitano Regini) è riconosciuto come interlocutore dalla tifoseria. Anziché incazzarsi, Ferrero e il suo gruppo di lavoro dovrebbe chiedersi perché. Io ho le mie idee.
Punto quarto: Giampaolo è sincero quando dice che la sua permanenza non dipende da altre offerte o dalla campagna acquisti, ma dalla chiarezza. Far passare il messaggio che questo campionato è deludente perché la squadra non ha centrato l'Europa, significa avere sbagliato qualcosa in sede di comunicazione globale. E rischia di far cominciare la prossima stagione con il piede sbagliato.
|
|
