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LuigiMario2016.
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CITAZIONEPrima si capisce che andare oltre 50 punti, vincere due derby, fare due vittorie a san siro e tante altre belle partite con squadre più forti della nostra, per la Sampdoria non significano la mediocrità, ma una stagione di ottimo livello, meglio si vive come tifosi e si incrementa la qualità della propria vita. Vivere pensando di essere ancora all'epoca di Boskov e Mantovani, o anche Ericsson (serie A pre-diritti TV) nuoce gravemente alla salute.
Esatto, nel calcio di oggi le medio-piccole possono avere degli exploit ma non cambiare "gradino" (a meno che non arrivi un proprietario ricchissimo e in vena di buttare soldi, ma anche lì poi ci sono da fare i conti con il fair play finanziario). Questa è una cosa molto brutta che sicuramente non fa avvicinare le persone a questo sport ma di fatto è così: c'è un'elite europea (diciamo quelle squadre che arrivano stabilmente agli ottavi di champions' o alle semifinali di EL); un gruppo di leader a livello nazionale (da noi Juve, Napoli, Roma e l'inter che vorrebbe tanto ma non ci riesce) e poi tutto il resto che fa numero e si gioca le briciole. Ovviamente l'eccezione c'è sempre: abbiamo visto il Leicester, stiamo vedendo (in piccolo) l'Atalanta, magari un giorno toccherà anche a noi qualcosa di bello ma in questo sistema non saremo mai, per dire, un secondo Napoli.. -
.Meno male che le classifiche non vengono stabilite dal fatturato perchè in quel caso saremmo stabilmente dall'ottavo posto in giù e sarebbe assolutamente vietato sognare.
Fatturato? Allora dovremmo essere stabilmente dal 9'/10' in giù. Infatti non capisco chi pretenda piazzamenti impossibili, sia per fatturato, sia per disponibilità economica della attuale proprietà.. -
.Esatto, nel calcio di oggi le medio-piccole possono avere degli exploit ma non cambiare "gradino" (a meno che non arrivi un proprietario ricchissimo e in vena di buttare soldi, ma anche lì poi ci sono da fare i conti con il fair play finanziario). Questa è una cosa molto brutta che sicuramente non fa avvicinare le persone a questo sport ma di fatto è così: c'è un'elite europea (diciamo quelle squadre che arrivano stabilmente agli ottavi di champions' o alle semifinali di EL); un gruppo di leader a livello nazionale (da noi Juve, Napoli, Roma e l'inter che vorrebbe tanto ma non ci riesce) e poi tutto il resto che fa numero e si gioca le briciole. Ovviamente l'eccezione c'è sempre: abbiamo visto il Leicester, stiamo vedendo (in piccolo) l'Atalanta, magari un giorno toccherà anche a noi qualcosa di bello ma in questo sistema non saremo mai, per dire, un secondo Napoli.
Beh noi siamo abituati da vent'anni a questa parte (con qualche eccezione per carità) a far parte di tutto il resto per cui però hai ancora la possibilità di giocarti in modo serio e senza andare oltre le tue possibilità l'ultimo piazzamento europeo disponibile.Che quest'anno è il sesto e l'anno prossimo sarà il settimo.Io questo non lo considero un obiettivo irraggiungibile,anche perchè vedo che quelli con noi o appena sopra di noi sono raggiunti da squadre che non sono corazzate come possono essere le milanesi o le romane e che il più delle volte non funzionano nemmeno tanto bene.Basti vedere che l'ottavo posto è occupato da una Fiorentina in crisi o il nono è del Toro che anche loro son senza motivazioni.Noi se facciamo una squadra che funziona e che è ben curata a competere con queste squadre ci arrivi,l'Atalanta è una dimostrazione,ma il Sassuolo l'anno scorso idem.CITAZIONEPrima si capisce che andare oltre 50 punti, vincere due derby, fare due vittorie a san siro e tante altre belle partite con squadre più forti della nostra, per la Sampdoria non significano la mediocrità, ma una stagione di ottimo livello, meglio si vive come tifosi e si incrementa la qualità della propria vita. Vivere pensando di essere ancora all'epoca di Boskov e Mantovani, o anche Ericsson (serie A pre-diritti TV) nuoce gravemente alla salute.
Non penso di essere all'epoca di Boskov Mantovani o Ericsson (al limite Mantovani figlio,se proprio).Poi probabilmente hai ragione,ma il mio giudizio è un giudizio sempre in senso assoluto e non si rimodula per farmi essere più felice come tifoso o meno.Dallo scudetto alla retrocessione non precludo alcun giudizio,perchè per tutte le squadre è così e esistono le eccezioni fortunatamente.La Samp è la più piccola delle grandi squadre.Ma come piazza siamo grandi,come pubblico anche,come squadra non vedo perchè non si possa essere almeno stabilmente nelle prime sette otto.Per aver fatto qualcosa di meritevole per me bisogna costruire qualcosa che sia duraturo nel tempo e che porti quei risultati.
poi un altra cosa... è molto diversa la concorrenza positiva da quella negativa.Io vorrei essere pari ad un Toro che è punto a punto per raggiungere i suoi obiettivi,perchè vorrebbe dire che anche noi saremmo punto a punto per raggiungere i nostri (che per fatturato dovrebbero essere gli stessi).Non mi interessa avere gli stessi punti di un Toro che ha fallito la stagione.
Poi certo,due derby vinti e due vittorie a San Siro su due non sono cosa di tutti i giorni,lo riconosco e per carità,la vedo come un eccezione di questa stagione,infatti non do l'insufficienza,perchè anche con una classifica molto più positiva di questa mettere insieme in quelle gare 12 punti non è per nulla facile.Non ci son riusciti quelli dello scudetto,per cui... -
.Prima si capisce che andare oltre 50 punti, vincere due derby, fare due vittorie a san siro e tante altre belle partite con squadre più forti della nostra, per la Sampdoria non significano la mediocrità, ma una stagione di ottimo livello, meglio si vive come tifosi e si incrementa la qualità della propria vita. Vivere pensando di essere ancora all'epoca di Boskov e Mantovani, o anche Ericsson (serie A pre-diritti TV) nuoce gravemente alla salute.
Concordo a pieno...e aggiungo con la rosa che abbiamo quest'anno arrivare al nono posto sarebbe il massimo. -
LuigiMario2016.
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Ma è vero quello che dici Pedro, quello che intendo è che fare le cose per bene e arrivare a giocare l'Europa League sarebbe una bella soddisfazione ma alla lunga ci romperemmo lo stesso (un pò come si stanno rompendo alla fiorentina). La sensazione è che non solo vincere qualcosa sia praticamente impossibile, ma anche avvicinarsi ormai sia diventato un evento. Non voglio fare il nostalgico, non si torna indietro e questo è il calcio di oggi ma se facciamo un confronto con gli anni '80 e '90 vediamo che i tituli andavano in varie città, e anche quando non ci andavano c'erano squadre "piccole" che ci si avvicinavano. Del resto, appunto per non fare il nostalgico, il Parma o la Lazio per l'architettura finanziaria che le sorreggevano erano molto più vicine al calcio di oggi che a quello di ieri. Ma allora, perché continuare a seguire la Samp? Beh, non siamo al manicomio? 
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Abbiamo giocato male e ci sta dopo la lunga serie positiva. Purtroppo la concentrazione era bassa ed un determinato Sassuolo e' resuscitato. Speriamo di giocare meglio contro il Crotone che verra' a giocarsi la partita. .
Sassuolo-Sampdoria 2-1serie A, 32° giornata |
