Giovanni Guerrini (1981-1984)

Difensore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    33,654
    Location
    Genova - Marassi

    Status
    Anonymous
    Carriera

    È cresciuto calcisticamente nella Fiorentina con la cui maglia ha esordito in Serie A il 9 dicembre 1979, in Cagliari-Fiorentina, finita con il risultato di 2-1.

    Ha disputato sette campionati della massima serie italiana con le maglie dei viola (due stagioni), della Sampdoria (due stagioni) e del Como (tre stagioni), e tre campionati di Serie B, uno con i doriani (nella stagione 1981-1982, ottenendola promozione in Serie A) e due con il Barletta.

    Nel 1989 è sceso di categoria, militando, tra le altre, nella Colligiana di Piero Braglia, nel vittorioso Campionato Interregionale nella stagione 1990-1991.

    In carriera ha totalizzato complessivamente 118 presenze e 5 reti in Serie A, e 91 presenze e 6 reti in Serie B.

    Vanta 6 presenze e 1 gol nella nazionale Under-21, con cui ha esordito a Firenze il 9 aprile 1980 in URSS-Italia, finita con il risultato di 0-0.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Guerrini


    Video


    Video


    ESCLUSIVA SN - 1946, Lazzara: "Guerrini nell'82 fu fondamentale per il ritorno in Serie A"


    La storia blucerchiata raccontata attraverso gli aneddoti, gli episodi, e i ricordi di chi l’ha vissuta: la nuova puntata della rubrica “1946" di Sampdorianews.net dedicata ai 68 anni della Sampdoria, ospita come narratore per l’album dei ricordi blucerchiati il giornalista di Primocanale Andrea Lazzara:

    "Parlerò di un giocatore che i più giovani forse sapranno a malapena chi è, non era un campione ma è stato fondamentale per la Sampdoria del ritorno in Serie A negli anni ’80. Parlo di Giovanni Guerrini, soprannominato Mazinga perché all’epoca c’erano tutti questi cartoni animati giapponesi tra cui appunto Mazinga che era questo supereroe enorme, grosso. E lui era così, era alto 1 metro e 89 ed era, diciamo, bello pesante.

    Arrivò alla Sampdoria nell’estate dell’81 nella trattativa che portò al prestito di Vierchowod alla Fiorentina, e con lui arrivarono altri giocatori come Sella e Patrizio Sala. Guerrini fu da subito titolare al centro della difesa, sia con Riccomini (l’allenatore che cominciò la stagione) sia poi soprattutto con Ulivieri. Era molto amato per il suo coraggio, la sua grande grinta, la sua determinazione e nel girone di ritorno fece un qualcosa di molto importante: la Sampdoria era lì a lottare per le prime posizioni, ma faceva fatica a entrare nella zona promozione diretta (c’erano venti squadre e ne venivano promosse tre). Gli attaccanti segnavano ma non tantissimo, tanto che il capocannoniere della Samp fu Scanziani, centrocampista, con dieci reti se non ricordo male. Guerrini fece tre goal, tutti e tre fondamentali: il primo a San Benedetto del Tronto contro la Sambenedettese. All’andata la Sampdoria aveva perso 1 a 0 a Marassi con un goal di Cagni da 40 metri, e al ritorno stava perdendo due a zero. Segnò Scanziani prima e poi Guerrini per il definitivo pareggio. Ma oltre a questo, soprattutto, fece due goal fondamentali per la promozione: contro il Pescara ultimo in classifica, a Marassi, la partita era ferma sullo 0-0 e non si sbloccava. Poi, a un quarto d’ora venti minuti dalla fine, segnò proprio Guerrini. E poi, alla partita prima di quella della matematica promozione, a Marassi arrivò il Perugia in cui segnò di nuovo il goal della vittoria. Si tratta quindi di tre goal veramente fondamentali.

    E’ rimasto nella memoria dei tifosi sampdoriani proprio per queste sue reti e il suo grande coraggio. Tra l’altro anche l’anno dopo cominciò da titolare in Serie A. Rimase tre anni alla Sampdoria e fece un altro goal alla seconda giornata del campionato ’83-’84 in casa contro la Roma Campione d’Italia, in una partita che poi però i blucerchiati persero. Dopo queste tre stagioni lasciò la Sampdoria, ma è sempre rimasto molto legato all’ambiente blucerchiato tanto che all’ultimo raduno, nel settembre del 2012, era venuto al Teatro della Gioventù ed era stato molto applaudito. Tecnicamente non era perfetto, però avercene oggi di difensori centrali così! Giocò anche parecchie partite con la Nazionale Under 21 e una con quella Olimpica, doveva partecipare anche alle Olimpiadi di Russia dell’80 poi boicottate. E’ un personaggio magari poco conosciuto tra i più giovani che però ha fatto qualcosa di davvero importante per la Samp: come tutti i giovani ricordano il goal di Mirko Conte con il Messina che valse la salvezza in Serie B, noi ricordiamo i goal, soprattutto gli ultimi due, di quella stagione che ci riportò in Serie A".

    www.sampdorianews.net/giocavamo-ins...n-serie-a-72216

    ESCLUSIVA SN - 1946, Ferrera: "Guerrini, 'marcantonio' che entrò nel cuore dei tifosi"

    La storia blucerchiata raccontata attraverso le testimonianze e gli aneddoti di chi l'ha vista e vissuta in prima persona. Oggi per la rubrica "1946", abbiamo avuto il piacere di intervistare - in esclusiva ai microfoni di Sampdorianews.net - Marco Ferrera, che ci ha parlato di Giovanni Guerrini, stopper doriano dei primi anni '80.

    "Giovanni Guerrini approdò alla Samp nella stagione '81/'82, stagione in cui Paolo Mantovani costruì una squadra forte, puntando all'immediata risalita in Serie A. Il Presidente comprò tanti giocatori provenienti proprio dalla massima categoria, tra i quali Sella, Scanziani, Bellotto, Sala e proprio Guerrini, che arrivò dalla Fiorentina. La trattativa si sviluppò sull'asse che portò Pietro Vierchowod in prestito a Firenze, dato che il centrale passò alla Samp senza però voler scendere di categoria.

    La Viola cedette temporaneamente Guerrini, Rosi e un altro giovane ai blucerchiati, con la squadra che riuscì a tornare subito in Serie A. Quell'annata iniziò con Riccomini al timone, ma la Samp partì malissimo in campionato. Alla prima giornata ricordo che il Doria indossò una particolare maglia rossa, che ho ben chiara perché ero allo stadio. All'esordio perse 2-1, con gol della bandiera al 90' di Scanziani. Fatale fu la sconfitta di Lecce, che costò la panchina all'allenatore e che aprì le porte a Renzo Ulivieri.

    Il nuovo tecnico cominciò bene, battendo il Varese in casa, e Guerrini si impose come stopper nel suo schieramento. Era, come si suol dire, un Marcantonio, alto 1.90, molto forte sulle palle alte, che si contraddistingueva per la tenacia. Legò molto con i tifosi, diventando un idolo e conservando il soprannome di "Mazinga", appellativo che si era guadagnato a Firenze per la mole, ricordando proprio il protagonista del cartone animato giapponese.

    Quell'anno fece due gol decisivi nel girone di ritorno: uno fu contro il Pescara, in una partita che non riusciva a sbloccarsi in cui la Samp si stava giocando molto. I blucerchiati avevano compiuto un'incredibile rimonta in classifica e contro gli abruzzesi avevano l'occasione di continuare la propria marcia. Fu decisivo però soprattutto contro il Perugia, alla terzultima di campionato, in cui segnò il gol vittoria su un'azione da calcio d'angolo. Gli umbri si erano resi pericolosi un attimo prima sotto la Sud, ma Mazinga fece gol di sinistro dopo un'uscita non impeccabile del portiere avversario, facendo esplodere il Ferraris.

    Allo stadio c'erano 30.000 persone. Nel vecchio stadio la media era quella lì ogni domenica, mentre in trasferta, come ad esempio nella partita precedente a Pistoia, si andava anche in 7-8.000. L'ambiente colpì Guerrini, che rimase anche in A l'anno successivo. Vierchowod fece un altra stagione in prestito alla Roma, mentre Bonetti - che arrivò dalla capitale proprio come parziale contropartita nell'affare che portò in giallorosso lo Zar - si unì ai blucerchiati, formando con Guerrini una grande cerniera difensiva.

    Ironia della sorte, l'ex viola ad inizio stagione segnò un gol proprio alla Roma, in un match che la Samp perse in casa. Alla fine della stagione '82/'83 andò via, lasciando dopo due anni una piazza con cui aveva instaurato un grandissimo rapporto. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona ad una delle riunioni di fine stagione della Federclubs, dove vengono invitati sempre molti ex calciatori.

    Posso dire che si tratta di una persona dal carattere molto riservato, ma allo stesso tempo estroverso. La cosa che più mi ha colpito è stato il suo legame con la Samp, nonostante le sue origini toscane e la sua fede calcistica, che dovrebbe essere legata alla Fiorentina. In quei due anni è riuscito a entrare nel cuore dei tifosi e della città, che lo accoglie spesso proprio quando vengono organizzati questo tipo di raduni".

    www.sampdorianews.net/giocavamo-ins...ei-tifosi-83151

    Edited by Alexcer395 - 5/4/2017, 15:06
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    33,654
    Location
    Genova - Marassi

    Status
    Anonymous
    MAZINGA’ GUERRINI: «PER LA SAMP SCESI IN B E ANCORA OGGI MI FA EMOZIONARE»

    Negli anni ’70 sulla tv italiana sbarcarono i primi cartoni animati giapponesi. Fra i più in voga c’era Mazinga Z, un robot dalle dimensioni mastodontiche che lottava contro i piani malvagi del dottor Inferno. Un supereroe grande e grosso come Giovanni Guerrini, stopper della Sampdoria dei primi anni ’80 che dall’inferno della Serie B voleva uscire in fretta e ribattezzato Mazinga dai tifosi blucerchiati.

    Emozioni. «All’epoca erano pochi i calciatori che superavano il metro e 85 d’altezza e la gente mi diede questo soprannome – ricorda l’ex difensore -. Il presidente Mantovani mi convinse a scendere in cadetteria: a Genova trascorsi anni stupendi, centrammo subito la promozione in A e con l’arrivo di campioni come Francis, Brady e il giovane Mancini stupimmo tutti l’anno successivo. Ancora oggi, a tanti anni di distanza, la Sampdoria mi fa emozionare».

    http://www.sampdoria.it/mazinga-guerrini-p...-fa-emozionare/

    Video
     
    .
  3.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    3,646
    Location
    GenoVa

    Status
    OFFLINE
    Grande Mazinga!!!
    Un ricordo indelebile: derby, tale Oscar Tacchi si lamenta del "trattamento" di Guerrini con l'arbitro, Mazinga gli chiede gentilmente di smetterla (Tacchi era altro un metro e mezzo) e l'azione dopo lo fa andare via di lato per "alzarlo" a due metri da terra! Dopo mezz'ora seconda ammonizione ed espulsione..... Un grande che aveva capito il "senso'" del derby!
     
    .
  4.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Doriano MB
    Posts
    3,728
    Location
    Genova

    Status
    OFFLINE
    Per l'epoca, come calciatore era un gigante (1.85) che svettava per la sua fisicità. Ricordo che ero nella Sud durante una partita ed ad un certo punto "Mazinga" cadde per terra in un contrasto. Si alzò un coro di "Ohhh" di sorpresa manco fosse caduta la statua della libertà.. :D :D
     
    .
3 replies since 24/12/2016, 15:21   551 views
  Share  
.