Intervista a Massimo Ferrero 9 Luglio 2014

PARLA IL NUOVO PROPRIETARIO DELLA SAMPDORIA
<<mo' ve sveglio>>
Ferrero: <<non pagherò chi non suda. Mihajlovic è Don Matteo, un eroe>>

GENOVA. All'ufficio di Massimo Ferrero, che dopodomani festeggerà il suo primo mese da presidente della Sampdoria, si accede passando dalla stanza dei trofei della sede di Corte Lambruschini. Dentro c'è un grande Baciccia in legno con la pipa in bocca, <<mi ricorda mio nonno, pure lui aveva sempre la pipa in bocca>>. In questi giorni a governare il "traffico" verso l'ufficio c'è un suo amico di Roma, Italo, <<sul profilo Whatsapp aveva la maglietta della Roma, ora ha quella della Samp. Ha voluto un paio di pantaloncini e una felpa ma non glieli ho regalati, è andato al Samp Point a comprarseli. Non è una differenza da poco... è facile regalare un biglietto ma è molto più apprezzabile che uno se lo compri e vada a vedere un grande spettacolo. Denota amore per la sua squadra>>.

Signor Ferrero, l'impressione è che si stia divertendo molto.
<<sono molto fortunato perché lavorare divertendosi è una grande fortuna che ci ha regalato Nostro Signore. Io mi diverto molto tra le mille insidie che trovo nel mio cammino. Se l'immaginavo così? Io vivo di immaginazione, faccio il cinema>>.

Garrone era il presidente. Lei anche l'amministratore delegato e il ds. Contatta agenti e giocatori.
<<edoardo Garrone è un gran signore. Fa parte di una famiglia per bene. Era impegnato in altri lidi e per sua forma mentis delegava. Io sono nato delegato, le cose me le guardo tutte da solo perché non faccio finanza, ma faccio impresa. E come delegato voglio mettere a posto questa meravigliosa azienda che mi ha lasciato Garrone che perdeva tantissimi soldini... non sono più bravo di Garrone, ma sono nato lontano da qui. Un calciatore è bravo se ha fame e esce con la maglietta sudata. Io sono nato con la maglietta sudata. Sono un delegato sudato (sorriso, ndr)>>.

A proposito di "deleghe", le prime le ha tolte a Ariedo Braida.
<<io amo molto Braida. Prima lo conoscevo da spettatore, ora ho imparato a conoscere una persona fantastica ma non mi posso permettere uno come lui, che prende 1,6 milioni lordi... Braida ne vale anche 3, però non me lo posso permettere. Io ho bisogno di una 500 Abarth. Maggior qualità e minor costo. Che viaggia. Saluto Braida e lo ringrazio e spero di incontrarlo la prossima vita. Un po' meno esoso e più fattivo.>>

Come è nata la sua passione per il calcio?
<<all'oratorio. Sono cresciuto nel Testaccio, quartiere dove è nata l'AS Roma. In Via Bodoni c'era un piccolo campo e lì iniziavano a giocare le prime squadre. All'oratorio il prete non mi faceva entrare perché non ero un bravo chierichetto e così un mio amico lo distraeva, gli fregavamo il pallone e andavamo a giocare per la strada. Però io ho giocato poco perché ho iniziato presto a fare l'attore. Ero un bravo attore da bambino. Adesso sto recitando il film della mia vita>>.

Perché la Samp?
<<in realtà nei miei percorsi mi hanno offerto tante squadre. Trovo il calcio molto simile al cinema. Se ci pensate noi la domenica andiamo allo stadio, torniamo a casa e accendiamo la tv. E cosa vediamo? Una partita o una fiction tipo Don Matteo che è... il nostro Mihajlovic, l'eroe della Samp. Una partita dura un'ora e mezza, come una fiction. E fine della prima puntata. Il calcio l'abbiamo già e se vinciamo, e con Mihajlovic vinceremo, sarà una fiction che farà uno share importante. Una volta mia mamma andava a casa a vedere Gei Ar, Dallas. Io sono il signore di Dallas, senza il cappello>>.

Che squadre le hanno offerto?
<<quelle del Sud tutte, compreso il Bari. Parlo di cose recenti, non vecchie che possano urtare la suscettibilità di qualche mio amico che poi le ha prese. Poi la Salernitana. Ah, ci fu la Fiorentina, ma avevo già acquistato tutti gli immobili di Cecchi Gori e non volevo che si pensasse che volessi imitare il grande Vittorio. Io faccio solo le imitazioni di me stesso...>>.

A Roma lei è molto conosciuto, introdotto. Conosce bene personaggi come Malagò, Cicchitto, Mauro Masi, Gianni Sammarco...
<<mi conoscono in Italia e all'estero, perché ho fatto il cinema italiano quello vero. Il mio primo film, "La prima notte di quiete". Vedevo Alain Delon fuori dalla porta e mi faceva paura. Gli parlavo in un francese-romanesco, "escuse moi signò...">>.

Le han dato qualche consiglio?
<<io sono un uomo che lavora, tutti mi vogliono bene. Nella vita mi hanno insegnato che le parole non servono. Ho sempre fatto i fatti e non mi posso permettere un consigliere, non ho i soldi per pagarlo. Il mio più grande consiglio è "volare basso e schivare il sasso". Il motto: "L'arte del fare è fare". Io non parlo, faccio. Avete visto che sorpresa che vi ho fatto? Era sette mesi che ci lavoravamo>>.

Ci sono già 14.000 abbonati.
<<pochi. Siamo molto pochi e devono fare come nel cinema, un grande passaparola. Perché io cercherò di non deluderli. Siamo pochi ma buoni e li ringrazio tutti... ma ne voglio vedere il doppio allo stadio perché sto lavorando 20 ore al giorno per questa tifoseria...>>.

Fra i suoi film c'è anche "Ultrà". La sua posizione sui rapporti società-ultrà e sull'inasprimento annunciato dal governo su episodi di violenza.
<<"Ultrà" è stato un grande successo perché è stato un film veritiero, non c'erano le comparse ma i veri ultrà. E come tutte le cose ci sono i buoni, i cattivi e gli infiltrati. La violenza va condannata e punita ma non sono nemmeno d'accordo con la Legge Maroni, che fa di tutta l'erba un fascio. La Tessera del Tifoso è un errore, valuta tutti come cattivi. Desidero che i nostri Ultras, i nostri tifosi, ci possano seguire ovunque e mi farò garante per loro, perché sia possibile. La squadra ha bisogno di loro, questa situazione è uno scandalo, farò una petizione in Parlamento>>.

Cosa ha promesso a Mihajlovic nella famosa cena al "Gallura"?
<<e' lui che ha promesso a me... L'ho incontrato quella sera per la prima volta, abbiamo una cosa che ci accomuna veniamo tutti e due dal nulla, io stimo molto Mihajlovic perché nella vita bisogna essere prima uomini e poi professionisti. Lui è un grande uomo, mi ha promesso che farà bene e dato che ne sono sicuro, io farò del mio meglio per metterlo nelle migliori condizioni. Perché lui è il nostro papà, il papà dei giocatori e io posso essere la mamma. Non sono venuto qui per fare il ragioniere, ma per regalare insieme a Mihajlovic a questa tifoseria l'arte del bene, l'arte del fare bene. Tutti mi dicono "presidente facci sognare". Ce la metterò tutta insieme a Mihajlovic>>.

Le ha dato una lista di desideri?
<<lui la squadra già ce l'ha. E' molto intelligente, se posso regalargli dei calciatori per completare questa già meravigliosa rosa, per farla sbocciare meglio, lo farò. Abbiamo buoni obiettivi, non voglio dirli perché nel calcio se dici "ao" vogliono "bao". Siamo pronti e non ci sentiamo inferiori a nessuno. Vogliamo essere la vera sorpresa dell'anno. A me e al mister non piace parlare, ma fare. Ci siamo guardati e stretti la mano. Lui lo sa che deve vincere almeno cinque partite precise... gliele ho chieste>>.

Genoa, Lazio, Roma, Fiorentina e Napoli?
<<beh... ne manca una...>>.

Juventus?
<<potete fare un titolo? Il grande Mihajlovic e lo zio Ferrero non temono nessuno. Siamo la coppia più bella del mondo. In campo ce la giocheremo, non voglio i 3 punti, ma 6, giovedì (oggi) a questi ragazzi al raduno canterò la Marianna>>.

Ha ridotto gli stipendi in sede.
<<vogliamo dire una frase che ha inventato il professor Monti? C'è la spending review, è tanto bella. Io imito l'Italia. Abbiamo un presidente del consiglio, il grande Matteo Renzi, che farà molto bene, abbiamo un semestre italiano in Europa. Non possiamo fare brutte figure. Non è che i riduco, ridurre è riduttivo come parola...>>.

Anche la squadra sarà toccata?
<<non tocco nessuno. Sono loro che toccheranno me>>.

E' vero che dice "non pago chi non lavora"?
<<no, no. Dico chi non lavora non mi appartiene. Non sta a me criticare o giudicare l'operato dei Garrone, però pensavo di trovare pioggia e invece nevicava. Sono dovuto andare a comprare un paltò con il cappuccio per coprirmi la testa. Siamo in tanti. Io non faccio finanza faccio azienda e le aziende non possono perdere, devono guadagnare. La gente che prende i soldi e fugge non mi piace. E sarà una delle cose che cercherò di cambiare in Lega... Non è possibile che arriva l'allenatore che ti chiede 5 giocatori, poi va via, ne arriva un altro e non li vuole. Bisogna riformare. Io voglio imitare il grande riformatore Renzi. C'è una battaglia Tavecchio-non Tavecchio, ma basta... Basta. Abbiamo rinnovato un contratto a Prandelli, che stimo, prima che facesse risultato. Voglio che l'Italia sia un Paese rispettato, anche nel calcio. Non è che non pago gli "esodati", ma c'è qualcuno che è arrivato qui senza fame, ha preso la Samp come un'opportunità. Su distrazione dei Garrone ci siamo ritrovati con qualche improbabile. Cercherò di sistemare questa azienda e di portare la gente allo stadio felice, contenta, di gridare "goool" insieme a loro. Già, lo stadio. Lo voglio fare subito, lì dove c'è il Palasport. Sono stato a vedere l'area. Mo' ve sveglio io. Questa città va svegliata. Il sindaco Doria e tutte le istituzioni devono fare uno stadio, con all'interno i mestieri, la culrtura, i punti di aggregazione. Genova è come New York. Dobbiamo gemellare questa città a New York. Però dobbiamo dargli uno stadio>>.

E' stato in Lega.
<<ho trovato una grande accoglienza. Tutti i presidenti mi hanno ricevuto, coccolato, accettato. Sulla battaglia dei diritti del calcio ho dato il mio contributo. Le difficoltà ci sono, ma sono nato nella difficoltà e questo sarà il mio divertimento>>.

Cambiasso, Samuel, grandi nomi.
<<ultimamente la Samp non se li è potuti permettere perché ha ancora giocatori che prendono 800.000 euro e stanno a casa. Delio Rossi prende due milioni e non ha voluto transare. Per cui questo signore adesso verrà ad allenare i fuori rosa. Non è giusto che un allenatore prende 2 milioni va a casa e gli devo pagare lo stipendio. Ragazzi c'è gente che ha fame, che non lavora, che fa 12 ore per 1.000 euro al mese. Non mi posso permettere Rossi, Braida, giocatori da 1 milione che non giocano per la Samp. Con Cambiasso ci abbiamo provato, ma lui non vuole più giocare in Italia. Una cosa ci tengo a dire, Ferrero non dice mai bugie e non cerca pubblicità, non ne ha bisogno. Alberto Sordi diceva nel "Marchese del Grillo": io so' io e voi nun siete n'cazzo. Un grande, Sordi. E' stato un mio compare, ha tenuto a battesimo mia figlia, io facevo l'ispettore di produzione di quei film. Io dico: io so' io e voi che prendete un milione per stare a casa siete gente improbabile e cercherò di allontanarla dalla mia azienda. Se un giocatore li vale, gli dò anche 4 milioni, ma deve meritarli. La distrazione di certi presidenti è quella di fidarsi di addetti ai lavori poco attenti. E sono distrazioni che fanno perdere molti soldi>>.

Romero è stato una distrazione? Lo paga 140.000 euro al mese.
<<nel calcio si fanno molti favori... Romero è un grande portiere e credo che lui essendo una persona seria dopo questa esperienza al Mondiale abbia capito che è il momento buono per andare in un club molto più importante della Samp. Gli faccio tanti in bocca al lupo. E poi ha un grande procuratore, il dottor Raiola, è un genio, saprà come piazzarlo. Con me la vita è facile, per cui se uno non l'ha facile vuol dire che è un uomo difficile>>.
Si alza, prima di salutare si ferma: <<un giorno mentre giravamo Ultrà mi hanno incendiato il treno del film, forse qualcuno che voleva dei soldi da me. Eravamo in un binario morto dalle parti di Civitavecchia. Il treno era agganciato a un locomotore a gasolio, c'era il rischio che saltasse tutto. Il macchinista era fermo, impaurito. Sono saltato su e con il megafono ho urlato alla troupe "state tranquilli", poi al macchinista "sgancia questo c...o di treno". L'ho fatto e abbiamo scongiurato il pericolo e poi spento le fiamme, quando sono arrivati i pompieri era finito tutto. Mi hanno fatto una pagina sul giornale...>>.
Passa da un argomento all'altro, la mente in costante movimento. Il saluto è un indovinello: <<ci vuole lo stadio. C'è una persona sola che può convincere questa città a farlo. Che presto vedrò. Basta la sua parola e lo stadio si fa. Chi è? Pensateci>>.