Udinese-Sampdoria 3-3

serie A, 38° giornata

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    Udine, Sabato 18 Maggio ore 20:45 - serie A, 38° giornata
    Udinese-Sampdoria 3-3
    10' Okaka, 27' Di Natale, 32' Di Natale, 53' Eder, 65' Soriano, 88' Di Natale.

    Udinese (4-3-1-2): Brkic; Widmer, Bubnjic (33' s.t. N. López), Domizzi, Gabriel Silva (18' p.t. Naldo); Pinzi, Allan (20' s.t. Badu), Lazzari; Pereyra; Fernandes, Di Natale. A disposizione: Kelava, Benussi, Mlinar, Beleck, Jadson, Corrado, Zielinski.
    Allenatore: Francesco Guidolin.

    Sampdoria (4-2-3-1): Fiorillo; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Palombo (1' s.t. Renan), Krsticic; Gabbiadini (37' s.t. Wszolek), Soriano, Eder (21' s.t. Sansone); Okaka. A disposizione: Da Costa, Costa, Salamon, Maxi López, Rodriguez, Bjarnason, Lombardo, Fornasier, Sestu.
    Allenatore: Sinisa Mihajlovic.

    Arbitro: Saia di Palermo.
    Assistenti: Pentangelo di Nocera Inferiore e Raparelli di Albano Laziale.
    Quarto ufficiale: Barbirati di Ferrara.
    Arbitri addizionali: Mazzoleni di Bergamo e Borriello di Mantova.
    Note: ammoniti al 42' p.t. Mustafi, al 3' s.t. Eder, al 17' s.t. Pinzi, al 30' s.t. Domizzi per gioco scorretto, al 33' s.t. N. López per comportamento non regolamentare; recupero 2' p.t. e 3' s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.


    Tre a tre. Quarantacinque punti. Dodicesimo posto. Cinquasette su sessantotto. Questa stagione la chiudiamo dando i numeri. E i numeri, come sempre, parlano chiaro. Quelli di questa sera dicono che in un "Friuli" in stile "Ferraris" di fine anni 80 la Sampdoria pareggia per 3-3 una delle più classiche partite di fine stagione, con attacchi in vena e difese ballerine, squadre lunghe e praterie. I numeri - più in generale - ci raccontano di una formazione con la maglia cerchiata di blu che per l'84 per cento delle volte finisce davanti ai rivali cittadini. Quest'annata - seppur travagliata - non ha fatto eccezione. La matematica non è un'opinione e la storia - ebbene sì - si ripete.

    Incastonato. Sul campo le premesse, in fatto di spettacolo, lasciano ben sperare. Passano due giri d'orologio e spiccioli e Okaka libera Gabbiadini al tiro: il mancino del numero 11 sorvola la traversa con Brkic impietrito. Al 4' Lazzari scende sulla sinistra e va a rimorchio per Fernandes, il cui piatto destro viene alzato in corner dalla manona di Fiorillo. Tre minuti più tardi Soriano taglia in diagonale la difesa friulana e trova lo spiraglio per calciare ma Brkic fa buona guardia. Nulla può l'estremo serbo al minuto 10 quando, sugli sviluppi di un corner manovrato, Gabbiadini pesca la testa di Okaka che brucia Bubnjic e incastona all'incrocio l'1-0 blucerchiato.

    Idiosincrasia. Il Doria gioca sciolto e il quartetto d'attacco si trova a meraviglia, ma di rimessa si rischia. In leggero fuorigioco, Di Natale scappa a Mustafi e, una volta dentro l'area, si vede respingere il tiro dal piede sinistro di Fiorillo. Sul fronte opposto, Eder e Soriano si disturbano a vicenda e l'ipotesi di raddoppio scema al quarto d'ora. Al 18' Guidolin è già costretto al primo cambio: Gabriel Silva, infortunato, lascia il posto al connazionale Naldo. Al 27', dopo il primo momento di stanca della serata, la Samp conferma l'idiosincrasia per le punizioni, inchinandosi alla pennellata a giro di Di Natale che vale l'1-1 e il quindicesimo centro in carriera ai blucerchiati.

    Bestia nera. Centri che diventano 16 cinque minuti dopo. Pereyra sfrutta uno scivolone di Mustafi, va in percussione centrale, dribbla Fiorillo in uscita e assiste lo spietato Di Natale. Appostato nel cuore dell'area, il napoletano la tocca con classe e festeggia ancora. Gastaldello e soci accusano il colpo, sbagliano troppo in fase di appoggio e lasciano il fianco all'autentica bestia nera: il capitano di casa potrebbe fare ancora male ma Fiorillo gli nega la tripletta in due occasioni e pure il palo esterno recita la sua parte a nostro favore. L'Udinese, ora, è avanti con merito.

    Entusiasmo. Al rientro dagli spogliatoi manca Palombo (evidentemente non al meglio): in mediana c'è Renan, autore della prima conclusione al 5' della ripresa. 180 secondi dopo cambia il protagonista non la nazionalità e cambia pure il risultato. Imbeccato da Okaka sul filo dell'offside, Eder trafigge Brkic e timbra per la dodicesima volta in stagione. Sulle ali dell'entusiasmo, il Doria ribalta ancora la situazione. Soriano innesca la volata di Okaka e va a sovrapporsi, il compagno restituisce il favore e il 21 s'inventa un gran gol, il quinto in questo campionato da rivelazione. Roberto fa sedere Brkic e timbra il 3-2 con il mancino, da posizione defilata.

    Supremazia. Frustrato per l'andamento della gara, Pinzi entra duro su Eder e invita Mihajlovic alla seconda sostituzione: sulla linea delle punte, dal 21' in poi, si posiziona Sansone. Un altro neoentrato, Badu, impegna Fiorillo, strepitoso al 35' su destro a incrociare dell'immortale Di Natale. Nel finale entra Wszolek per Gabbiadini, Soriano - in barriera - disinnesca una parabola del veterano udinese, ancora al tiro al 41' e ancora fermato da Fiorillo. Ma è Wszolek, al 43', a regalare a Di Natale l'incredibile 3-3 con un retropassaggio suicida. Dispiace, ma consoliamoci un dodicesimo posto e con quattro cifre inframmezzate da due lettere: 57 su 68. La storia si ripete: supremazia cittadina.

    www.sampdoria.it/news/3-3-gol-ed-er...-cittadina.html

    Foto della partita.





    Qualcuno ha già pronti armi e bagagli, altri se la prenderanno un pochino più comoda. Quel che è certo è che con il pirotecnico pareggio di Udine la Sampdoria ha finito il proprio campionato e i blucerchiati si apprestano a godersi un mese e mezzo abbondante di ferie. Al dodicesimo posto e con il primato genovese in tasca, il rompete le righe ordinato da Sinisa Mihajlovic assume un gusto decisamente dolce: l'arrivederci - per chi farà parte della squadra 2014/15 - è previsto intorno a metà luglio, quando si comincerà a preparare una nuova e impegnativa stagione di Serie A.

    www.sampdoria.it/news/campionato-fi...e-le-righe.html



    «In generale posso essere soddisfatto, per la partita di stasera come per il resto della stagione. Un voto? Per la mia gestione do un 8, potevamo fare di più, bastava crederci e provare a cambiare obiettivi in corsa, ma so quanto hanno dato i ragazzi ed è per questo che sono contento così». Fresco di 3-3 finale in casa dell'Udinese, Sinisa Mihajlovic rimanda ancora l'appuntamento con il futuro («Ne parlerò domenica prossima») e fa il punto sulla stagione della sua Sampdoria: «Siamo partiti male, e dico siamo anche se non c'ero ancora. Nessuno, intorno al 20 di novembre, poteva aspettarsi una salvezza così. Dal mio arrivo in poi, però, abbiamo fatto ottime gare e abbiamo raggiunto l'obiettivo a otto giornate dalla fine».

    Risultati. «Abbiamo speso molto sul piano fisico e soprattutto mentale - prosegue il mister nella sua analisi complessiva -. Ultimamente non siamo stati all'altezza in fatto di risultati, pur giocando bene, creando e facendo la nostra partita come è successo oggi. Abbiamo fatto tre gol e creato tante occasioni ma siamo stati puniti da una squadra forte».

    Mentalità. «I ragazzi si sono messi a mia disposizione - spiega il serbo -, abbiamo cercato di cambiare mentalità e di lavorare la testa. È difficile giocare sempre per vincere e non per non perdere ma la mia Sampdoria c'è riuscita perché la squadra ha fatto molto bene».

    Ruolo. La chiusura verte sulla posizione di Gabbiadini, un argomento caldo dall'estate scorsa. «Dovevo sfruttare al massimo il potenziale a disposizione e volevo fare giocare tutti quelli che avevo - racconta ai giornalisti -. Per questo ho chiesto a qualcuno di sacrificarsi in un ruolo che non è proprio il suo. Gabbiadini è generoso, ha gamba e, anche sulla destra, ha fatto un buon campionato segnando 8 gol. Potevo anche sfruttarlo più avanti, ma con Okaka e Maxi di punta ero coperto davanti e quindi è rimasto sulla fascia».

    www.sampdoria.it/mihajlovic-un-8-pe...tento-cosi.html



    Così tanto in Serie A non aveva mai segnato. Una volta indossata la maglia numero 9 della Sampdoria, Stefano Okaka ha letteralmente cambiato marcia, arrivando a timbrare 5 gol in 911 minuti totali distribuiti su 13 partite. Mica male per uno che, fino allo scorso gennaio, aveva gonfiato la rete avversaria nel massimo campionato italiano soltanto in 7 occasioni.

    Potenziale. «Il mister mi ha dato tanto - ha detto nella pancia del "Friuli" di Udine, al termine dell'ultima gara che lo ha visto protagonista con un centro e due assist -, grazie a lui ed ai miei compagni sono riuscito a esprimere il mio potenziale. La testa fa la differenza, io mi diverto a giocare per me e per la squadra. Un voto finale? Direi un bel 7 in pagella».

    www.sampdoria.it/okaka-ringrazia-la...potenziale.html

    Edited by Tore* - 22/5/2014, 13:46
     
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