Pozzi: "Sono sampdoriano e ora capisco come si soffre sugli spalti"
Grande ospite questa sera a Blucerchiati, la trasmissione di Antenna Blu: Nicola Pozzi, l'indimenticato attaccante che ha dato una promozione alla Sampdoria.
L'ex blucerchiato, tra i più grandi artefici del miracolo della rimonta in serie cadetta che portò al successo quella Sampdoria è stato presentato con un video durante il quale ha dichiarato il suo amore per la Samp: "Quando entro in campo giro sempre la testa verso sinistra, è un riflesso incondizionato per sperare di rivedere la Sud". Questa è stata una delle testimonianze più toccanti.
In diretta, in studio, Nicola Pozzi ha ripetuto: "Io sono tifoso sampdoriano, esattamente come tutti coloro che ci stanno ascoltando".
Pozzi si conferma un uomo trasparente e non si è sottratto a nessuna domanda. Luca Podestà, il conduttore della trasmissione insieme all'ottima Laura Rossetti, ha voluto affrontare la questione di Cassano: "Non conosco le dinamiche e quindi non posso pronunciarmi. È da sottolineare che ormai sono vicende trascorse: la cosa migliore è guardare avanti e pensare alla Sampdoria".
Il nostro Direttore, Diego Anelli ha poi avuto modo di ricordare l'attaccamento di Nicola Pozzi alla maglia, citando gli episodi in cui l'attaccante ha tenuto sulle spalle una Sampdoria in difficoltà in cadetteria e poi durante la prima stagione in Serie A.
Laura Rosetti ha infine chiesto a Pozzi quale è stato il suo rammarico riguardo agli infortuni che hanno di fatto compromesso la possibilità di migliorare la sua comunque grande carriera: "Certamente gli infortuni ai due crociati hanno determinato una diffidenza da parte dei tecnici sulla tenuta delle mie condizioni. Non mi ritengo comunque sfortunato. Ho avuto infortuni che mi hanno impedito di arrivare ancora più in alto, ma ho avuto anche la possibilità di fare della mia passione un lavoro".
C'è stata anche l'occasione per una dedica ai tifosi: "Quando giocavo in blucerchiato non avuto purtroppo l'occasione di accomopagnarmi ai tifosi. Sono stato invece invitato ad assistere al derby, cosa che ho fatto con grande piacere essendo tifoso. Ho quindi capito cosa significa soffrire la partita dagli spalti e ho anche avuto modo di apprezzare i sacrifici che molti fanno per seguire la squadra".
Infine Podestà ha chiesto a Nicola perché solitamente gli attaccanti non amano essere accostati ad altri campioni: "Per me, onestamente non è così. Tutte le volte che mi hanno accostato a grandi giocatori mi sono sentito gratificato".
Da sottolineare le tante dimostrazioni di affetto da parte dei tifosi blucerchiate attraverso gli sms giunte in redazione, con testimonianze di amicizia e di stima.
TMW RADIO - Pozzi: "Il mio futuro? Due situazioni in ballo e il patentino UEFA"
Nicola Pozzi ai microfoni di TMW Radio dal ritiro degli svincolati a Coverciano: "Attese? Non ce ne sono di particolari. In questo momento ne approfitto per prendere il patentino UEFA B che domani potrebbe tornarmi utile per allenare".
Cosa non ha funzionato nelle ultime stagioni?: "Purtroppo gli infortuni ci sono stati e non si può tornare indietro. Ora ci sono due situazioni concrete che mi sono arrivate, adesso aspetto fino al 6 agosto e valuterò".
Nelle ultime stagioni hai preso delle decisioni troppo frettolosamente?: "A volte in carriera può essere successo. In questo momento non ho particolare fretta, voglio iniziare un percorso e finirlo per poi valutare le situazioni. L'anno scorso sono stato in Lega Pro e vista la dimensione della categoria penso che ci si possa divertire".
Qual è la squadra al quale sei più legato?: "In assoluto la Sampdoria. Sono diventato un tifoso blucerchiato. L'Empoli dal canto suo mi ha permesso di esordire in Serie A dandomi l'opportunità di mettermi in mostra per arrivare poi a togliermi delle grandi soddisfazioni con la maglia blucerchiata".
Sampdoria indebolita?: "Questo lo dimostrerà il campo. Il mercato ancora non è finito, ci sono state sicuramente delle uscite importanti ma la società è sana e può fare qualcosa a livello di entrate. Negli ultimi anni straordinari a prendere dei giovani sconosciuti ai più. Non è sempre facile che si incastri subito ed escano fuori giocatori importanti come Schick. La Samp ha la liquidità per fare qualcosa sul mercato".
Milan da scudetto?: "La Juve parte davanti a tutti. E anche il Napoli gli è davanti. Il Milan è la regina del mercato ma bisognerà vedere come si integreranno i nuovi acquisti".
Pozzi, gol e umiltà: l’ex Sampdoria ricomincia dalla Serie D
Nonostante diverse offerte proveniente dalla Serie C e dall’estero, il futuro di Nicola Pozzi non sarà più tra i professionisti, o almeno non in questa stagione. L’attaccante ex Sampdoria – rimasto nel cuore di tutti i tifosi blucerchiati per l’attaccamento ai colori e le straordinarie emozioni vissute assieme – ricomincerà infatti dalla Serie D: dopo essersi accasato l’anno scorso al Pro Piacenza, club di Serie C con il quale aveva collezionato 2 gol in 7 presenze, il bomber emiliano era rimasto senza una squadra che lo accogliesse, fino alla firma arrivata oggi con il San Donato Tavarnelle. Squadra della provincia fiorentina, il San Donato milita nel Girone E ed è attualmente impantanata nelle zone basse della classifica (14° posto). Pozzi si allenava già da più di un mese con i nuovi compagni, e fra un paio di settimane, quando si sarà ripreso da un piccolo guaio muscolare, sarà a tutti gli effetti a disposizione del tecnico Simone Marmorini. Non abbiamo dubbi che, ancora una volta, Nick Pozzi saprà dimostrare il proprio valore e – anche a 31 anni suonati – rimettersi in gioco partendo dal basso. Perché, se il corpo è stato fin troppo tormentato dagli infortuni, la voglia di giocare a calcio è ancora quella irrefrenabile di un ragazzino. Troppo presto per estrarre dalla tasca il patentino da allenatore: meglio aspettare e dire ancora la propria sul terreno di gioco.
che sfiga sto ragazzo...una carriera rovinata dagli infortuni.
Per me se fisicamente ok era uno da carriera alla Quagliarella, anni nei club medi e magari una puntata in una grande. Il classico bomber ignorante e combattivo, nostra grande fortuna che il suo anno più continuo a livello fisico lo abbia fatto in serie B con noi, senza i suoi gol non saremmo mai saliti. Se la Samp è tornata in A subito lo dobbiamo in primis a lui, grande Nick.
Per me se fisicamente ok era uno da carriera alla Quagliarella, anni nei club medi e magari una puntata in una grande. Il classico bomber ignorante e combattivo, nostra grande fortuna che il suo anno più continuo a livello fisico lo abbia fatto in serie B con noi, senza i suoi gol non saremmo mai saliti. Se la Samp è tornata in A subito lo dobbiamo in primis a lui, grande Nick.
Non sono d'accordo. Per me tecnicamente tra Quagliarella e Pozzi, c'era la stessa differenza che esisteva tra Vialli e Schillaci.
Non sono d'accordo. Per me tecnicamente tra Quagliarella e Pozzi, c'era la stessa differenza che esisteva tra Vialli e Schillaci.
eppure Pozzi mica era scarso.Strano modo di correre che forse lo valorizzava anche poco agli occhi della gente,però qualche bella cosa a livello tecnico me la ricordo eccome.Mi viene in mente questo che è un colpo da grande giocatore.
Il terzo goal è una perla.
E di testa era una sentenza. Poi era un giocatore generoso per cui sembrava quasi più importante rincorrere l'avversario e sporcarsi le mani facendo la guerra che altro...ma avesse retto fisicamente avrebbe potuto essere l'erede di Pazzini per anni.Purtroppo per lui e per noi è andata diversamente.
Pozzi, gol e umiltà: l’ex Sampdoria ricomincia dalla Serie D
Nonostante diverse offerte proveniente dalla Serie C e dall’estero, il futuro di Nicola Pozzi non sarà più tra i professionisti, o almeno non in questa stagione. L’attaccante ex Sampdoria – rimasto nel cuore di tutti i tifosi blucerchiati per l’attaccamento ai colori e le straordinarie emozioni vissute assieme – ricomincerà infatti dalla Serie D: dopo essersi accasato l’anno scorso al Pro Piacenza, club di Serie C con il quale aveva collezionato 2 gol in 7 presenze, il bomber emiliano era rimasto senza una squadra che lo accogliesse, fino alla firma arrivata oggi con il San Donato Tavarnelle. Squadra della provincia fiorentina, il San Donato milita nel Girone E ed è attualmente impantanata nelle zone basse della classifica (14° posto). Pozzi si allenava già da più di un mese con i nuovi compagni, e fra un paio di settimane, quando si sarà ripreso da un piccolo guaio muscolare, sarà a tutti gli effetti a disposizione del tecnico Simone Marmorini. Non abbiamo dubbi che, ancora una volta, Nick Pozzi saprà dimostrare il proprio valore e – anche a 31 anni suonati – rimettersi in gioco partendo dal basso. Perché, se il corpo è stato fin troppo tormentato dagli infortuni, la voglia di giocare a calcio è ancora quella irrefrenabile di un ragazzino. Troppo presto per estrarre dalla tasca il patentino da allenatore: meglio aspettare e dire ancora la propria sul terreno di gioco.
A 31 anni, con quel pregresso di infortuni il mettersi in gioco e andare in serie D lo fai perché principalmente ami questo sport....tanta ammirazione e rispetto. Posso solo augurargli di stare bene e divertirsi ancora dietro al pallone.
eppure Pozzi mica era scarso.Strano modo di correre che forse lo valorizzava anche poco agli occhi della gente,però qualche bella cosa a livello tecnico me la ricordo eccome.Mi viene in mente questo che è un colpo da grande giocatore.
E di testa era una sentenza. Poi era un giocatore generoso per cui sembrava quasi più importante rincorrere l'avversario e sporcarsi le mani facendo la guerra che altro...ma avesse retto fisicamente avrebbe potuto essere l'erede di Pazzini per anni.Purtroppo per lui e per noi è andata diversamente.
Il terzo con la Reggina è nella top degli ultimi anni, molto bello.