Inter-Sampdoria 3-2

serie A, 10° giornata

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  1. ila_8866
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    MUNARI ED EDÈR NON BASTANO: COSTA ESPULSO, L'INTER VINCE 3-2

    Certo sarebbe bello giocarsela ad armi pari. Undici contro undici, come dice il regolamento del calcio. Purtroppo, per un motivo o per l'altro, per colpe nostre e non solo, capita spesso, troppo spesso che ciò non avvenga. E così, dopo 50 minuti in cui aveva reso assai difficile la vita all'Inter dei tre mediani e dei tenori, la Sampdoria si è dovuta arrendere all'ennesimo rigore e all'ennesima espulsione contro. Malgrado la buona volontà e l'orgoglio di non arrendersi, la notte di Halloween è divenuta tale, stregata, da dolce a spaventosa, senza meritarlo affatto. E, con il 3-2 di San Siro, così le sconfitte consecutive salgono a cinque, la striscia negativa si allunga. Fa male, brucia, ma non c'è davvero il tempo per buttarsi ancora più giù. Occorre reagire, presto, subito.

    Ordine. La prima sorpresa della serata spunta dalle distinte: il mister fa accomodare Maxi López accanto a sé, sulla destra del tridente offensivo agisce Soriano con Estigarribia largo dalla parte opposta. In mezzo torna Munari dal primo minuto mentre Costa si riprende la fascia sinistra di una difesa a quattro guidata nuovamente da Romero. Proprio da quella parte, all'11', Palacio dialoga con Milito e si crea lo spazio per la conclusione, sbilenca per nostra fortuna. Composto e ordinato, il Doria tiene bene il campo e due minuti più tardi spaventa Handanovic con un potente tiro-cross dalla destra.

    Vantaggio. Al quarto d'ora Milito trova lo specchio e Romero attento. Poi Samuel impatta con la fronte una punizione mancina di Pereira, alzando però troppo la mira. La mira di Munari a due passi dalla linea bianca è invece chirurgicamente perfetta. Proprio come a Roma con Stekelenburg, Gianni si rivela il più lesto di tutti ad approfittare di un pasticciaccio brutto tra i due centrali nerazzurri Samuel e Ranocchia e a tramutare in oro un calcio piazzato di Tissone. Tocco di punta nel cuore dell'area, Handanovic infilzato e Doria in vantaggio, per la prima volta quest'anno nella prima mezzora di gioco.

    Chiave. La reazione interista si materializza soltanto al 35', quando Pereira va sul fondo e viene stoppato dalla manona del Chiquito. Guarín sulla ribattuta scarica il destro lontanissimo dal bersaglio grosso. Nel finale c'è spazio ancora per un'occasione per i padroni di casa: Guarín filtra per Palacio, che non tira e cerca Milito, troppo arretrato per deviare a rete. Dal tunnel degli spogliatoi l'Inter rientra con Cambiasso per Mudingayi, unico ammonito della prima frazione. La seconda si apre con l'episodio chiave: scattato sul filo del fuorigioco, Milito penetra in area doriana, aspetta Costa e frana a terra.

    Sotto. Doveri dà rigore ed espelle il terzino reggiano, complicando - e di molto - i piani del Doria, costretto a difendersi in dieci - non proprio una novità - dopo il palo-gol dell'argentino dal dischetto. Ferrara, allora, si cautela con l'arretramento di Estigarribia, con l'ingresso di De Silvestri per l'acciaccato Berardi e con Renan, nella mischia per l'applaudito ex Poli. Al 16' lo stesso Milito non riesce nella seconda carambola della serata: il legno trema ma stavolta la sfera esce. Entra, invece, il preciso destro di Palacio al minuto 24. Renan sbaglia l'appoggio sulla trequarti avversaria e innesca il contropiede di Cassano, altruista e perfetto nell'assistenza al compagno di reparto, vicino al tris pochi giri d'orologio più tardi.

    Riscatto. L'ingresso di Maxi (proprio per Renan) è un palliativo. Il terzo gol nerazzurro lo segna Guarín al 37', poco prima del giallo al diffidato Munari (che gli costa l'Atalanta) e dell'allontanamento dall'area tecnica di mister Ferrara e del portiere Berni. Poi Edèr nel recupero rende meno ampio il divario, ma la sostanza non cambia: l'Inter vince 3-2. Scende il buio sul "Meazza", non su una buona Sampdoria, chiamata inevitabilmente al riscatto tra quattro giorni a Marassi.

    Inter 3
    Sampdoria 2
    Reti: p.t. 20' Munari; s.t. 7' Milito rig., 24' Palacio, 37' Guarín, 49' Edèr.
    Inter (4-3-3): Handanovic; Zanetti, Ranocchia (39' s.t. Silvestre), Samuel, Pereira (18' s.t. Nagatomo); Guarín, Mudingayi (1' s.t. Cambiasso), Gargano; Palacio, Milito, Cassano.
    A disposizione: Castellazzi, Belec, Alvarez, Duncan, Bianchetti, Livaja.
    Allenatore: Andrea Stramaccioni.
    Sampdoria (4-3-3): Romero; Berardi (8' s.t. De Silvestri), Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Tissone, Poli (14' s.t. Renan, 33' s.t. Maxi López); Soriano, Eder, Estigarribia.
    A disposizione: Berni, Falcone, Castellini, Mustafi, Poulsen, Juan Antonio, Savic, Icardi.
    Allenatore: Ciro Ferrara.
    Arbitri: Doveri di Roma 1.
    Assistenti: Bianchi di Lucca e Meli di Parma.
    Quarto ufficiale: Nicoletti di Macerata.
    Giudici di porta: Mazzoleni di Bergamo e Baracani di Firenze.
    Note: espulso al 6' s.t. Costa per gioco scorretto; ammoniti al 32' p.t. Mudingayi, al 34' s.t. Munari per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e ' s.t.; abbonati 35.226, paganti 6.212; terreno di gioco in discrete condizioni.

    http://www.sampdoria.it/news/munari-illude...-vince-3-1.html
     
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