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Belin Che Calcio
12 h ·
CLAMOROSO!
1903, derby tra Sampierdarenese e Andrea Doria squadra B ad un torneo in ValBisagno.
Partecipavano anche Andrea Doria A e Mediolanum Milano.
LA GARA SOSPESA DALL’ARBITRO PER UN GESTACCIO AL PUBBLICO DI UN GIOCATORE SAMPIERDARENESE!
(Foto dell’articolo originale da Il Secolo XIX, 9 marzo 1903)
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Belin Che Calcio
12 h ·
LA STORIA: UN ARTICOLO DE IL SECOLO XIX
ANNUNCIA LA FUSIONE !
Ed insinua: “Ma andranno d’accordo?”
(Articolo originale da “Il Secolo XIX” dell’11 luglio 1946)
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Antîghi Zenéixi ha aggiunto 2 nuove foto.
4 h ·
Andrea Doria 1900
❤️
La Sezione Calcio della S.G. Andrea Doria nasce nel 1900 e l’11 agosto di quello stesso anno, con una partita disputata a Novi Ligure, apre ufficialmente la propria attività pedatoria: si ha ragione di ritenere che quella possa essere stata la vera gara d’esordio.
Antîghi Zenéixi
4 h ·
Domenica 28 settembre 1913 - Genova, campo sportivo della Cajenna - Andrea Doria-Lazio 3-1
28 settembre 1913 - Amichevole
ANDREA DORIA: Lanata, Galetti, Albera, Fassano, Bixio, Snitzer, Spinoglio, Griffini, Macaggi, Branello, Bollani
LAZIO: Serventi, Levi II, Maranghi, Zucchi II, Di Napoli, Faccani, Coraggio, Saraceni, Consiglio II, Fioranti, Folpini. Riserva Ancherani
Arbitro: sig. Carozzini (Genova).
Marcatori: 18' Mecaggi (autorete di Maranghi secondo altre fonti), 22' Griffini, 56' Macaggi, 64' Saraceni (I).
Note: giornata splendida.
Spettatori: pubblico numeroso.
Da La Stampa del 29 settembre 1913:
Ci telefonano da Genova, 28, notte: La "Lazio" di Roma sostenne oggi un brillantissimo incontro amichevole con l'"Andrea Doria" di Genova. La forte squadra romana ha dimostrato di voler essere anche quest'anno la dominatrice del proprio girone. Ha dovuto però abbassare le armi di fronte all'impeto ed al valore ed alla combattività dei doriani, pure dimostrando una tecnica di gioco e di insieme migliore degli avversari. Nel primo tempo i doriani segnarono al diciottesimo minuto con Macaggi, al trentaseiesimo minuto con Griffini. Alla ripresa è ancora il veloce centro avanti dei doriani che all'undicesimo minuto marca il terzo goal a vantaggio della propria società, mentre Saraceni salva l'onore della giornata con l'unico goal per la squadra romana al diciannovesimo minuto. Arbitrò Carozzini, che non fu all'altezza del suo compito. Tempo splendido. Assisteva un pubblico foltissimo.
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Edited by Alexcer395 - 20/2/2019, 20:54. -
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https://www.edizionisportmedia.com/prodott...iancorossonera/
suppongo siate a conoscenza di questo almanacco storico del calcio a san pier d'arena ,,
volume completo e ben fatto di Gino Dellachà. -
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Antîghi Zenéixi
5 h ·
Fonte Wikipedia
Bruno Ballanti (Tivoli 15/1906 - Roma 25/12/1977)
Sampierdarenese per una settimana….
L'estate del 1934 fu molto movimentata per il portiere tiburtino: dopo che la Fiorentina lo ebbe messo sul mercato, si susseguirono per mesi le indiscrezioni sulla sua prossima meta; inizialmente si parlò di un passaggio al Milan, poi dell'ipotesi, più probabile, del suo acquisto da parte della Sampierdarenese; con i liguri le trattative sembravano quasi concluse, al punto che fu Ballanti a difendere i pali dei rossoneri nell'amichevole del 16 luglio contro l'Andrea Doria, partita che vedeva la Sampierdarenese mettere in campo tutti i nuovi acquisti che si trovavano per la prima volta in campo insieme; tuttavia dopo meno di una settimana la trattativa tra giocatore e società venne definitivamente troncata, probabilmente a causa della negoziazione che portò i liguri all'acquisto di Bruno Venturini, prelevato dalla Lucchese.
Antîghi Zenéixi
4 h ·
Milan - Andrea Doria, ottobre 1924
Piccoli tifosi di Milan e Andrea Doria prima della partita di campionato 1924/25
(Fotografia tratta da "Il Calcio" n.6 del 11 ottobre 1924)
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Antîghi Zenéixi
Mi piace questa Pagina · 6 h ·
Campionato di Prima Divisione Nord - Girone B - XI giornata di andata - 16 dicembre 1923
Andrea Doria-Legnano 4-0 (3-0)
Gol: 7' e 22’ Bagnasco, 40' e 65’ Cusano
Andrea Doria: Viacava, Capris, Calzolari, Carbone, Merlini, Passano, Torriani, Ghiglione, Cusano, Bagnasco, Lamon.
Legnano: Cameroni, Allemandi, Colombo V., Crespi, Gerola, Colombo A, Tosi, Rossi, Rosso, Malaspina, Torriani.
Arbitro: Alfieri di Bologna
Campo di via Clavarezza, alla presenza di un pubblico imponente.
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Belin Che Calcio
24 febbraio alle ore 23:08 ·
STORIE ROSSOBLUCERCHIATE...
Rosario Vinci, in azione con la maglia della Sampierdarenese.
(Grazie per la foto al giornalista Emilio Burlando).
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Belin Che Calcio
5 h ·
STORIE ROSSOBLUCERCHIATE
1928.
Una formazione della DOMINANTE,
ripresa in un marziale “saluto romano”.
Sulla destra lo stemma della squadra.
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La mitica "Cajenna"
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Pensa un po che quello che gli altri definiscono il tempio del tifo rossoblu ovvero la gradinata Nord, sorge proprio sulla caienna dove un tempo giocava l'andrea Doria. Sono nati da una nostra costola 😂 . -
.Belin Che Calcio
5 h ·
STORIE ROSSOBLUCERCHIATE
1928.
Una formazione della DOMINANTE,
ripresa in un marziale “saluto romano”.
Sulla destra lo stemma della squadra.
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non una bella pagina della nostra storia ancestrale ,primo esempio di fusione per un volere del regime. -
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ma a parte la maglia celebrativa 50ennio,fronte andrea doria e retro sampierdarenese , e i 120 anni celebrata domenica scorsa ,,il 2000 nessuna celebrazione per i 100 anni andrea doria . -
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LA COMMOVENTE STORIA
DI MARIO SEGHESIO,
PORTIERE DELL’ANDREA DORIA
Nel campionato 1925/26, a difendere i pali della porta dell’Andrea Doria c’è un ventiduenne promettente.
Si chiama Mario Seghesio, è soprannominato Gheghe.
È così promettente che gira voce che sia osservato per un’eventuale convocazione in Nazionale.
La sua carriera comincia nel 1921 e si svolge sempre con la divisa bianca e blu dell’Andrea Doria.
UNA PARATA LETALE
Le cronache riferiscono che l’ultima partita di Seghesio si svolge il 21 marzo del 1926: l’Andrea Doria ospita il Pisa ed è alla ricerca di punti preziosi che possano garantire la permanenza in Prima Divisione.
Le cose si mettono subito per il meglio per la formazione di casa che conclude la prima frazione in vantaggio per 3-0.
Nel secondo tempo il Pisa accorcia le distanze ma deve capitolare altre due volte.
A pochi minuti dalla fine, un errato rilancio della difesa ligure consente a un attaccante pisano di impossessarsi del pallone e di involarsi verso la porta avversaria.
Tra lui e la gioia del gol c’è solo Mario Seghesio.
Il portiere abbandona la porta e si proietta verso il calciatore avversario: anche se dovesse subire una rete, questa sarebbe ininfluente ai fini del risultato, ma l’istinto e la professionalità, accompagnati magari anche dall’idea che ai bordi del campo possa esserci un osservatore della Nazionale, gli impongono di azzardare la sortita.
L’attaccante è al limite dell’area, forse non si è accorto che il portiere è pochi passi davanti a lui nel disperato tentativo di intercettare il pallone.
Il giocatore del Pisa fa partire un tiro fortissimo.
La sfera di cuoio, appesantita dal terreno fangoso, diventa un masso.
Seghesio la vede partire: le mani e il petto la afferrano, la stringono, ne bloccano la corsa verso la porta.
Sembra un miracolo, sarà una tragedia.
L’attaccante si dispera per l’occasione mancata, i calciatori doriani e il pubblico della Cajenna festeggiano la prodezza di “Gheghe”.
Il portiere rilancia il pallone, incurante di quello che gli sta per succedere.
Vomita sangue: il pesante pallone scagliato con tanta violenza da una distanza ravvicinata gli ha provocato un danno irreversibile ai polmoni.
È l’ultima tragica parata di Mario Seghesio, ventitré anni appena compiuti.
L’11 aprile i calciatori dell’Andrea Doria scendono in campo contro il Torino con il lutto al braccio poche ore dopo i funerali dello sfortunato portiere.
Viene sepolto dai compagni di squadra nel Cimitero di Staglieno; per la lapide viene scelta una foto in divisa sociale.
Quella che vedete qui sotto.
RIPOSA BENE, CARISSIMO GHEGHE...
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Belin Che Calcio
21 giugno alle ore 23:14 ·
DALLA PAGINA DI MARIO VANNI
(Grazie)
Foto trovata sul web, assolutamente preziosa, scattata nel 1938 durante la pausa di un allenamento sul campo "Littorio" di Cornigliano che ritrae la "rosa" del Liguria, probabilmente campionato 38-39. Provo a dare un nome a quei volti, almeno quelli che mi sembra di riconoscere, anche se avrei bisogno dell'aiuto dei miei nonni...
In piedi da sin.: mister Baloncieri, ? , Bollano, Spinola, Profumo, ? , Battistoni, Peretti, Venturini, Tortarolo [con dubbi], ? .
seduti da sin.: Cagna , Spivach, Callegari, Bodini II, Malatesta, Persia.
Se si trattasse della rosa 1938-39, come penso, sarebbe il "Liguria delle meraviglie " che conquistò un brillante sesto posto finale in campionato dopo essersi laureato Campione d'inverno al termine del girone di andata.
Mario VANNI
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(amico personale degli agnelli),alex sono le tue ginniche? . -
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Belin Che Calcio
5 h ·
LA STORIA, TRISTE,
DELLA “DOMINANTE”
Mario Vanni, nella pagina
“C ‘era una volta Genova”, racconta l interessante storia della Dominante.
“....Parallelamente al “piccone risanatore” nell’urbanistica , durante il Ventennio il regime agì nello sport e in particolare nel Calcio.
Nella seconda metà degli anni ‘20 nelle maggiori città italiane vennero ridisegnate le “geometrie” societarie, accorpate le società sportive più piccole, onde combattere i particolarismi rionali e favorire l’afflusso delle risorse cittadine verso una, massimo due società calcistiche per città.
Nacquero così, per accorpamento di società più piccole, Roma, Fiorentina, Bari.
A Genova esisteva anche il problema dell’annessione alla Grande Genova di alcuni comuni del levante, nonché del ponente (Valpolcevera compresa).
Per le nuove delegazioni il futuro era stato segnato, a levante si sarebbe realizzato lo sviluppo edilizio abitativo, a ponente quello industriale.
L’enorme sbancamento della collina di S.Benigno sottolineava la volontà di eliminare qualunque soluzione di continuità nel tessuto cittadino.
Era dunque venuto il momento di rimaneggiare anche le società calcistiche genovesi.
Si dice che i dirigenti del Genoa riuscissero a sventare la possibilità di perdere la loro integrità storica, ma dovettero pagare il pegno del cambiamento della denominazione sociale in “Genova 1893 Circolo del Calcio”.
L’Andrea Doria, che aveva ceduto il proprio campo, il mitico “Cajenna”, al Genoa che in quell’area vi avrebbe costruito la gradinata Nord, aveva avanzato un bellissimo progetto per la costruzione ad Albaro di un nuovo stadio, si vide cassare l’iniziativa, in quello stesso luogo sorsero le Piscine.
Non solo, ma il vecchio Andrea Doria venne fuso d’imperio con la riottosa Sampierdarenese.
Riottosa in quanto gelosa dell’autonomia pregressa e in quanto compagine della popolazione operaia ponentina, pervasa da “pericolose” simpatie socialiste (Sampierdarena era stato il collegio elettorale del deputato-operaio Pietro Chiesa, un socialista umanitario, venerato come una sorta di santo-laico). Probabilmente dunque le motivazioni furono molteplici ed il 27 luglio del 1927 portarono alla nascita de "La Dominante", cui venne assegnata una divisa completamente nera, in omaggio al partito unico, con risvoltini bianchi che divennero verdi l’anno successivo quando venne accorpata la Corniglianese.
Sul petto portava una “D” dalla grafia svolazzante abbinata ad un grifone che abbracciava un fascio littorio (stessa sorte toccò al grifone del Genova 1893).
Lo stadio appositamente approntato per La Dominante era quello di Cornigliano, non a caso denominato “Littorio” (nella foto allegata appare in fase di ultimazione) una struttura moderna capace di 15.000 spettatori (il vecchio campo di Villa Scassi era destinato ad essere attraversato dalla nuova via Cantore).
Ma, come si suol dire, mai fare i conti senza l’oste, e l’oste in questo caso erano i tifosi.
Si potevano ridisegnare sulla carta interi quartieri, fondere società, ma altrettanto non era possibile con la passione e le emozioni dei sostenitori, quella squadra piovuta dall’alto aveva poco pubblico e poco sostegno ed ad onta del nome, piombò sistematicamente verso il basso della classifica.
Nel 1930, in serie B, i federali disperati, le cambiarono nome in Liguria FBC (niente a che fare con l’Associazione Calcio Liguria di qualche anno dopo, che non era altro che la rinata Sampierdarenese rinforzata da Corniglianese e Rivarolese) facendole indossare delle casacche a strisce verticali (!) rossonere che strizzavano l’occhio ai vecchi sostenitori dei Lupi.
A nulla valse l’espediente e la società si sciolse nel ‘31 permettendo la riemersione delle progenitrici.
Così di questa fusione non si parlò più fino al 12 agosto 1946 quando si giunse ad un’Unione...ma questa è un’altra storia”.
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