L.R. Vicenza 1902

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  1. DAI_pAZZO!
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    Clamoroso al Castellani.

    Paolucci avrebbe potuto essere un autentico EROE, invece dimostra sempre che gli manca quel qualcosa in più che servirebbe per passare da eterna promessa a giocatore vero.
     
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    non avrei mai immaginato un epilogo simile visto l'andamento della gara!
     
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    Esonerato Pasquale Marino al suo posto Franco Lerda (Sky)
     
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    Il Vicenza cambia faccia e proprietà: Pastorelli nuovo presidente

    Il Vicenza cambia faccia... e proprietà. Per davvero. Con Pastorelli nuovo azionista di maggioranza e presidente del club veneto. In questi minuti è in corso la compilazione di documenti necessari per il passaggio di quote: firme in arrivo. E ufficialità. Oggi Pastorelli in quanto presidente di Vi.Fin diventerà l'azionista di maggioranza.

    Solo domani - dopo il cda - sarà nominato Presidente in quanto tale. E Tesoro papà? Al momento non entra a far parte del cda. Al momento. Ma l'intenzione c'è. Magari più avanti, verso settembre. Il Vicenza riparte con Pastorelli presidente.

    http://gianlucadimarzio.com/news-cat/il-vi...ovo-presidente/
     
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    Di nuovo retrocessi in lega pro dopo 3 anni di B.
     
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    Vicenza, ultimo allenamento? La fine è vicina

    ISOLA VICENTINA. «Alla vigilia di un giorno difficile, ho voluto portare la vicinanza della città e della provincia alla squadra che rappresenta un patrimonio di storia, tradizione, identità». Così il sindaco e presidente della provincia di Vicenza, Achille Variati, accompagnato dagli assessori comunali Marco Antonio Dalla Pozza e Umberto Nicolai, ha spiegato il motivo della sua visita a sorpresa stamattina al centro tecnico Morosini, dove la squadra biancorossa ha effettuato quello che potrebbe essere l'ultimo allenamento a ranghi completi. Domani infatti scadranno i termini per la messa in mora e i giocatori potranno procedere con la procedura per ottenere lo svincolo d'ufficio. Sempre più probabile, a questo punto, che il Vicenza nemmeno si presenti in campo sabato a Padova, dove i biancorossi sarebbero attesi per la partita di Coppa. Un passo ulteriore verso il fallimento del club, eventualità che Variati conferma tra le righe essere ormai concreta: «Si farà tutto il possibile per evitarlo, nel rispetto dei ruoli, ma non mi sento di illudere nessuno».

    http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/spo...icina-1.6218076
     
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    Non importa, la Samp la seguo sempre :)

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    QUOTE (Alexcer395 @ 1/9/2018, 09:12 PM) 
    Vicenza, ultimo allenamento? La fine è vicina

    ISOLA VICENTINA. «Alla vigilia di un giorno difficile, ho voluto portare la vicinanza della città e della provincia alla squadra che rappresenta un patrimonio di storia, tradizione, identità». Così il sindaco e presidente della provincia di Vicenza, Achille Variati, accompagnato dagli assessori comunali Marco Antonio Dalla Pozza e Umberto Nicolai, ha spiegato il motivo della sua visita a sorpresa stamattina al centro tecnico Morosini, dove la squadra biancorossa ha effettuato quello che potrebbe essere l'ultimo allenamento a ranghi completi. Domani infatti scadranno i termini per la messa in mora e i giocatori potranno procedere con la procedura per ottenere lo svincolo d'ufficio. Sempre più probabile, a questo punto, che il Vicenza nemmeno si presenti in campo sabato a Padova, dove i biancorossi sarebbero attesi per la partita di Coppa. Un passo ulteriore verso il fallimento del club, eventualità che Variati conferma tra le righe essere ormai concreta: «Si farà tutto il possibile per evitarlo, nel rispetto dei ruoli, ma non mi sento di illudere nessuno».

    www.ilgiornaledivicenza.it/home/spo...icina-1.6218076

    In un anno e mezzo di presidenza di Pastorelli sono arrivati al fallimento? E' preoccupante e deprimente.
     
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    Il caso del Vicenza: le plusvalenze gonfiate che portano al fallimento

    Un bilancio che presenta un modesto utile e troppe voci sospette. Un'incidenza troppo grande delle plusvalenze da compravendita di diritti pluriennali sulle prestazioni dei calciatori. E una tifoseria che non ci sta e chiede di vederci chiaro. Tutti elementi dell'ennesima storia che ha portato una nobile del calcio italiano a subire l'onta del fallimento: il Vicenza, stroncato dai debiti lo scorso gennaio e adesso sottoposto a esercizio provvisorio per arrivare fino al termine della stagione agonistica. Sembrerebbe un racconto abbastanza scontato della vicenda, se non fosse per la cronologia. Perché l'allarme dei tifosi biancorossi non risale alla scorsa estate, bensì al 2012.

    Da allora sono passati sei anni, e la situazione è peggiorata anziché essere risolta. In questo lasso di tempo numerosi club sono falliti, e diversi fra questi sono scomparsi. Su tutti, il caso più noto e clamoroso è stato quello del Parma. Una vergogna mondiale per il calcio italiano, che esibiva lo spettacolo penoso di un club del massimo campionato cui non avrebbe dovuto essere concessa l'iscrizione, e che moribondo veniva trascinato verso la fine della stagione. Nei giorni in cui la società emiliana s'avviava a morte sicura, il presidente federale Carlo Tavecchio pronunciò parole che erano un impegno solenne: "Mai più casi Parma. Abbiamo varato delle riforme epocali".

    A dire il vero, di epocale durante la gestione Tavecchio sono state soltanto le figuracce, coronate dalla mancata qualificazione a una fase finale dei Mondiali dopo sessant'anni. In compenso i club continuano a fallire in piena stagione agonistica, senza che il precedente della società crociata sia servito da memento.

    In questo senso, il Vicenza è un simbolo. La sua storia va analizzata e raccontata nel dettaglio, attraverso la lettura dei bilanci e delle stravaganti manovre di calciomercato. Su questo versante i movimenti si svolgono all'interno di un circuito dei soliti noti. Chievo e Cesena in primis. Ma anche l'Ascoli nella sua vecchia compagine societaria, così come nel caso del Siena. Ma anche società di provincia come Mezzocorona, Giacomense e Santarcangelo. Fino a giungere ai club che stanno dominando l'attuale stagione di serie A, Napoli e Juventus, e a chiudere il cerchio proprio col Parma, che certo non poteva mancare in questo frastornante intreccio di calciatori e plusvalenze. Giusto per ricordare che il calcio italiano ha avuto un Caso Parma, indicato come il precedente da non ripetere mai più. E invece dopo sole tre stagioni calcistiche si ritrova tra le mani un Caso Vicenza.

    LA STORIA INCROCIATA DI IVAN REALI E ANDREA MANDORLINI - La crisi del club berico ha lunga durata. Raccontarla dalle origini richiederebbe un libro, sicché è opportuno farne partire il racconto da una fase relativamente recente: quella del decennio in corso. Che vede il club già in difficoltà economiche. Servirebbero virtuose politiche di risanamento, e invece il club allora presieduto da Sergio Cassingena si dà alle spericolate manovre nel segmento del player trading. Classe 1951, nato in Egitto da famiglia italiana costretta a tornare in Italia dopo le nazionalizzazioni volute dal presidente Nasser, Cassingena è anche Cavaliere del Lavoro. A conferirgli l'onoroficenza è il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in data 1° giugno 2005 (LEGGI QUI). In quel momento Cassingena è presidente del Vicenza da un anno. Conduce una gestione travagliata da subito, e peggiorata di anno in anno.

    Fino a che, nell'estate del 2010, giungono le operazioni di calciomercato da cui derivano grasse plusvalenze. I partner di questo gioco sono diversi. Primo fra tutti l'Ascoli, a quel tempo sotto la gestione della famiglia Benigni e incamminato anch'esso verso il fallimento che si sarebbe verificato nel dicembre del 2013. I due club si scambiano le comproprietà di due giocatori diciannovenni (classe 1991): il Vicenza cede all'Ascoli il centrocampista Ivan Reali, l'Ascoli cede al Vicenza l'attaccante esterno Andrea Mandorlini, omonimo del più famoso allenatore e ex calciatore. La valutazione data a entrambi per la totalità dei diritti economici è di 800 mila euro, e questa è la cifra che le due società iscrivono come plusvalenze nei bilanci chiusi in data 30 giugno 2010. Inoltre, le società informano nel bilancio che al giocatore acquisito è stato fatto sottoscrivere un contratto quadriennale.

    Ma qual è la sorte dei due calciatori? Mandorlini, appena acquisito dal Vicenza, viene lasciato all'Ascoli in prestito per la stagione 2010-11 e continua a giocare nella Primavera. Dal canto suo, Reali viene immediatamente smistato al Mezzocorona, club trentino che gioca in Seconda Divisione di Lega Pro. Lì colleziona 5 presenza, e a fine stagione la squadra retrocede. Con la fine della stagione 2010-11, Ascoli e Vicenza decidono di risolvere le comproprietà che hanno fruttato 800 mila euro di plusvalenze ciascuno. Reali diventa tutto dell'Ascoli, che lo tiene ancora per la prima parte della stagione 2011-12 al Mezzocorona. Mandorlini è tutto del Vicenza, che lo gira immediatamente alla Giacomense, club che milita in Seconda Divisione di Lega Pro e poi si fonderà con la Spal. Con la Giacomense, Mandorlini gioca quella che rimane la sua stagione più rilevante: 23 partite da professionista. Invece Reali deve aspettare gennaio per essere mandato in prestito al Foggia, Prima Divisione Lega Pro. Vi gioca 6 spezzoni di partita in una squadra che chiude a metà classifica e non viene iscritta al campionato successivo. L'ascesa dei due ragazzi si ferma praticamente lì. Dopo essere tornato a Vicenza dalla Giacomense, Mandorlini rescinde il contratto con la società biancorossa e passa alla Civitanovese. E da lì in poi la sua carriera si svolge nelle categorie dilettantistiche. I club per i quali va a giocare rispondono ai nomi di Corridonia, Tolentino, Montegranaro, Trodica, Folgore Veregra e Helvia Recina. Quest'ultimo è il club maceratese di Promozione in cui milita adesso (QUI). Quanto a Reali, a giugno 2012 torna a Ascoli da Foggia, e viene immediatamente girato al Gubbio, club in orbita Parma. Lì trascorre metà stagione senza giocare, poi a gennaio 2013 viene mandato al Vallée d'Aoste, Seconda Divisione Lega Pro. La squadra aostana retrocede, e lì Reali viene impiegato in 2 sole gare. A giugno il ragazzo torna a Ascoli, nel frattempo retrocesso in Lega Pro, e in agosto gioca l'unica gara con la maglia bianconera (63' minuti in Coppa Italia contro il Pontisola), ma poi sparisce per tutta la stagione 2013-14. Nell'estate del 2014 viene ceduto all'Isola Liri, Serie D. Gioca per intero la stagione 2014-15 e inizia la 2015-16. Poi si svincola. In questa stagione Reali è in forza al Sora, in Promozione (QUI). La stessa categoria di Mandorlini. Due ragazzi che all'età di 19 anni avevano prodotto plusvalenze per complessivi 1,6 milioni, e che lo scoprono soltanto in questi giorni all'età di 26 anni. Grazie all'inchiesta condotta da Calciomercato.com ripresa da Striscia la Notizia.

    GEMELLI DIVERSI - La vicenda che accomuna Mandorlini e Reali è emblematica. Racconta di un metodo molto ben oleato per produrre plusvalenze di bilancio: quello dei calciatori gemelli. Giocatori che vengono scambiati per importo pari, ciò che genera plusvalenze in entrambi i bilanci e senza che i club acquirenti si avvalgano delle prstazioni sportive. Il destino dei gemelli, infatti, è quasi sempre quello di essere inviati in prestito presso club terzi. E se si guarda allo specifico delle coppie di gemelli, si scopre che non tutte sono uguali.

    Bisogna distinguerne di due tipi. Ci sono i "gemelli in carriera", quelli che generano pusvalenze per i bilanci delle due società calcistiche ma poi fanno comunque strada nel calcio professionistico. E ci sono i "gemelli da binario morto", quelli che dopo lo scambio di plusvalenze vengono lasciati inabissarsi nelle categorie inferiori. Lo scambio Mandorlini-Reali è un esempio del secondo tipo. Ma nei documenti di bilancio del Vicenza si trova anche esempi del primo tipo.

    Per esempio, lo scambio col Chievo che coinvolge il difensore classe 1991 Amedeo Benedetti (QUI) e il trequartista classe 1990 Mattia Minesso (QUI). Nell'estate del 2010 il diciannovenne Benedetti passa dal Chievo al Vicenza, mentre il ventenne Minesso prende la rotta inversa. La valutazione per entrambi è 2 milioni. Dunque le due società fanno pari e patta in quanto a valore scambiato, e ciascuna iscrive nel proprio bilancio una plusvalenza di 2 milioni di euro.

    Anche stavolta l'operazione che coinvolge i due calciatori è uno scambio di comproprietà. Benedetti viene immediatamente smistato dal Vicenza alla Pro Patria, e lì gioca la stagione 2010-11. Invece Minesso viene lasciato a Vicenza in prestito, e colleziona 4 spezzoni di partita nella prima metà della stagione per poi essere mandato in prestito all'Andria, Prima Divisione Lega Pro. Già all'inizio della stagione successiva, 2011-12, i due tornano alle case madri: Benedetti al Chievo e Minesso al Vicenza. E lì si verifica l'ulteriore colpo di genio. Perché il Vicenza, per la restituzione di Benedetti al Chievo, iscrive nel bilancio chiuso il 30 giugno 2011 una plusvalenza di 500 mila euro in quanto mancata spesa di ammortamento. Viene da diere che la plusvalenza sia come il maiale: non si butta via nulla.

    http://www.calciomercato.com/news/viaggio-...ei-gemell-71592
     
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    Più o meno stesso modus operandi del Parma (e stessa fine).
     
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    Renzo Rosso annuncia: "Voglio comprare il Vicenza"

    Arriva da 'Mister Diesel' la salvezza per il Vicenza Calcio, dopo che era andata deserta la seconda asta al tribunale fallimentare berico per la società biancorossa. In un'intervista al 'Giornale di Vicenza' il patron Renzo Rosso ha annunciato la sua intenzione di fondere il "Lane" alla società che già possiede, il Bassano Virtus. "Mi sento in obbligo di dare una mano a diecimila tifosi e a un territorio che ha dato tanto a me e alle mie aziende".

    "Sento l'orgoglio di potermi mettere a disposizione di una società con 116 anni di storia, del Vicenza che è un patrimonio del calcio nazionale - ha detto ancora Rosso - Poco prima delle 12 alcuni professionisti per conto di Otb, la capogruppo della mia holding, hanno presentato alla cancelleria del tribunale una busta contenente un assegno circolare per una somma importante e una lettera che elenca le condizioni in base alle quali sono pronto a rilevare il Vicenza Calcio". In base alle norme federali, visto che il Bassano milita nello stesso campionato - la serie C - Rosso non avrebbe potuto partecipare alla gara pubblica ma "i miei consulenti mi hanno spiegato che dopo due gare deserte e in assenza di un nuovo bando potevo inserirmi con una proposta extra gara". La cifra, ha precisato, è di poco inferiore al valore della prima asta (un milione e 470 mila euro) e garantirà al curatore fallimentare la conclusione dell'esercizio provvisorio.

    Quanto al destino del nuovo sodalizio: "Vicenza e Bassano diventeranno una sola società", e la squadra "godrà del titolo sportivo del Bassano, e disputerà le partite al Menti". La maglia, ovviamente, sarà quella biancorossa "ma metterò al lavoro i miei stilisti e designer di moda, perché studino una casacca dove accanto ai colori del Lane risalti anche l'accento bassanese".

    http://www.sportmediaset.mediaset.it/calci...8-201802a.shtml
     
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    Di blucerchiato tingi i sogni..

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    Rosso è ricchissimo. Ma quindi che succederà? Bassano e Vicenza diventano un'unica squadra? Non ho capito.
     
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    unica squadra, nome del bassano, maglia del vicenza con modifiche...più che altro si pongono già come la squadra da battere il prossimo anno
     
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    Fino alla B, tornano su con (più o meno) facilità. Poi magari aspettano l'onda perfetta per arrivare ancora più su...
     
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    CITAZIONE (smaramba @ 13/5/2018, 10:03) 
    unica squadra, nome del bassano, maglia del vicenza con modifiche...più che altro si pongono già come la squadra da battere il prossimo anno

    Giocano a Vicenza?...mi pare una castroneria, sicuramente saranno una delle favorite, già in questo campionato il Bassano ha una gran bella squadra ed è ancora in corsa per la B.
     
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    Non penso siano molto contenti i tifosi vicentini...
     
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